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Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti vorrei approfittare del vostro tempo e della vostra conoscenza per identificare alcune monete.

Questa pesa 1,89gr ed ha un diametro di 19mm purtroppo l'altra faccia è completamente rovinata.

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Inviato

Buonasera,

Il frammento di leggenda visibile al rovescio "+ REX  AR................VS..." e il disegno della corona con quello stile mi fanno pensare a un 2 cavalli di Napoli coniato sotto Carlo V: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CV/2

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Il diametro più o meno corrisponderebbe, ma il peso della tua è più basso. Tuttavia la variabilità di peso iniziale per monete di questo tipo, assieme all'usura, potrebbero forse giustificare questa differenza.

Aspetta eventuali conferme o smentite di utenti con più esperienza.

saluti

Magus

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Inviato

Confermo, 

Regno di Napoli, Carlo V d'Asburgo 1516-1556, 2 cavalli in rame ...


Inviato

Grazie mille per la risposta anche qui ero totalmente fuori strada. C'è un modo per fermare l'ossidazione senza distruggere la moneta?


Inviato (modificato)

Premetto che non sono un esperto.

Penso che occorra distinguere tra normale ossidazione superficiale delle monete (la patina) e fenomeni corrosivi più pericolosi, come il cosiddetto "cancro del bronzo".

La patina si sviluppa naturalmente con il tempo se la moneta è esposta all'aria, e avrà un aspetto/colore diverso in base allo spessore della patina e alla composizione chimica dell'ambiente dove la moneta si è trovata nel corso della sua vita. In genere, specialmente per monete antiche o con secoli di storia alle spalle, questa ossidazione è desiderabile, esteticamente apprezzata e conferisce un valore aggiunto, al punto che monete artificialmente "spatinate" tramite pulizia perdono parte del loro valore numismatico. Oltre tutto la patina protegge gli strati sottostanti della moneta da ulteriori reazioni chimiche. Che io sappia, solo una moneta tenuta sottovuoto non svilupperà patina, o la svilupperà più lentamente.

Diverso è il discorso per reazioni chimiche molto più rapide e violente, come i "cancri" delle monete. Questi sono innescati da esposizione prolungata all'umidità, trattamenti pesanti sulle monete e altri fattori (allego sotto delle discussioni a riguardo). A differenza della normale ossidazione, i collezionisti numismatici cercano di fermare il cancro a tutti i costi, ma non sempre ci riescono. Ci sono pochi trattamenti efficaci in questi casi, tra i quali il benzotriazolo, che però non è consigliabile a chi è alle prime armi (è una sostanza tossica e cancerogena per l'uomo).

Non saprei dire se le zone verdognole sulla tua moneta siano una forma di cancro o meno. Che io sappia il cancro del bronzo è spesso di colore verde-azzurrino, ha una consistenza "polverosa" e si diffonde rapidamente. Se la moneta ha quei colori da tanto tempo e non li ha sviluppati di recente, mi sembra più probabile siano frutto di reazioni chimiche meno aggressive.

Senti cosa ne pensano gli altri utenti comunque

saluti

Modificato da Magus

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