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Inviato (modificato)

Buongiorno

in occasione del 160° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia e dell'Unità nazionale, vi presento il mio 20 Lire 1861 T insieme al documento in cui Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d'Italia. 

17 marzo 1861_certificato_italia.jpg

 

 

20 Lire 1861 T_d.JPG

20 Lire 1861 T_r.JPG

Modificato da Saturno
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Inviato
30 minuti fa, Josh81 dice:

Gran bel pezzo... complimenti!!!

"Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme"

Questo particolare penso mi sia nuovo...

I titoli di Re di Cipro e Re di Gerusalemme sono puramente onorifici....

Titoli ricevuti da Carlo I di Savoia detto il Guerriero ( 1468 – 1490) ,  in eredità dalla zia Carlotta di Lusignano (1442 – 1487), quando quei Regni già non esistevano più.

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Inviato (modificato)

Non c'è che dire...

La nostra Storia è davvero affascinante, peccato che le Istituzioni in primis facciano poco per promuoverla e quel poco che fanno è spesso ideologicamente orientato.

Il Regno d'Italia è la più grande conquista della Nazione italiana ma è spesso valutato quale una "parantesi marginale" nella nostra storia. 

Modificato da viganò
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Inviato
1 ora fa, Saturno dice:

I titoli di Re di Cipro e Re di Gerusalemme sono puramente onorifici....

Titoli ricevuti da Carlo I di Savoia detto il Guerriero ( 1468 – 1490) ,  in eredità dalla zia Carlotta di Lusignano (1442 – 1487), quando quei Regni già non esistevano più.

Allora posso confermare che non lo sapevo ?ed è un gran bel pezzo di storia che ignoravo.

?? grazie


Inviato
8 minuti fa, viganò dice:

Non c'è che dire...

La nostra Storia è davvero affascinante, peccato che le Istituzioni in primis facciano poco per promuoverla e quel poco che fanno è spesso ideologicamente orientato.

Il Regno d'Italia è la più grande conquista della Nazione italiana ma è spesso valutato quale una "parantesi marginale" nella nostra storia. 

Guarda,

a mio parere, oggi 17 marzo dovrebbe essere Festa Nazionale, data rossa sul calendario, allo stesso livello del 2 Giugno.

Con  esposizione della bandiera nazionale nelle strade e visita al Vittoriano da parte del Presidente della Repubblica.

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Inviato
2 ore fa, Saturno dice:

Guarda,

a mio parere, oggi 17 marzo dovrebbe essere Festa Nazionale, data rossa sul calendario, allo stesso livello del 2 Giugno.

Con  esposizione della bandiera nazionale nelle strade e visita al Vittoriano da parte del Presidente della Repubblica.

Concordo pienamente. Aggiungo che le Autorità dovrebbero recarsi al Pantheon e rendere omaggio alla Tomba del Re Vittorio Emanuele II.

Dispiace davvero pensare che in Italia celebriamo il 25 aprile, il 01 maggio, il 02 giugno, che (senza addentrarci in questa sede in un giudizio su ciò che rappresentano) sono oggettivamente date divisive e non festeggiamo il 17 marzo e il 04 novembre ... 

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Inviato
1 ora fa, viganò dice:

Concordo pienamente. Aggiungo che le Autorità dovrebbero recarsi al Pantheon e rendere omaggio alla Tomba del Re Vittorio Emanuele II.

Dispiace davvero pensare che in Italia celebriamo il 25 aprile, il 01 maggio, il 02 giugno, che (senza addentrarci in questa sede in un giudizio su ciò che rappresentano) sono oggettivamente date divisive e non festeggiamo il 17 marzo e il 04 novembre ... 

Guardando tutti i vari video su Youtube di Alessandro Barbero che presenta i suoi libri nelle librerie del fu Regno delle Due Sicilie, direi che il 17 marzo è una data ancora più divisiva di tutte quelle citate sopra, se lo proporzioniamo rispetto al tempo trascorso da ciascuna data (che dovrebbe, in teoria, spegnere o comunque attenuare i sentimenti più accesi). :) 

E' sufficiente inoltre notare che pochissimi mesi fa abbiamo avuto il 150esimo (bella cifra tonda!) dell'annessione di Roma al Regno, ma mi sembra che se ne sia parlato veramente veramente poco e non credo che si siano solo dimenticati.

Saluti!


Inviato (modificato)
50 minuti fa, QuintoSertorio dice:

Guardando tutti i vari video su Youtube di Alessandro Barbero che presenta i suoi libri nelle librerie del fu Regno delle Due Sicilie, direi che il 17 marzo è una data ancora più divisiva di tutte quelle citate sopra, se lo proporzioniamo rispetto al tempo trascorso da ciascuna data (che dovrebbe, in teoria, spegnere o comunque attenuare i sentimenti più accesi). :) 

E' sufficiente inoltre notare che pochissimi mesi fa abbiamo avuto il 150esimo (bella cifra tonda!) dell'annessione di Roma al Regno, ma mi sembra che se ne sia parlato veramente veramente poco e non credo che si siano solo dimenticati.

Saluti!

Il 150° di Roma Capitale è un altro esempio di come la nostra Storia venga spesso ignorata: volutamente o meno non è questa la sede per discutere. Certo fa pensare che uno Stato festeggi tante cose ma non il momento in cui Roma (con tutto ciò che rappresenta) viene annessa al proprio territorio, divenendone di lì a poco Capitale.

Tornando al 17 marzo, mi sembra difficile considerarla una data divisiva. Dove sarebbe la divisione? Tra fautori dell'Unità d'Italia e alfieri borbonici? In fondo nessuno storico serio si è mai sognato di discutere l'opportunità e i vantaggi che sono derivati a tutti dall'Unità d'Italia. 

Modificato da viganò

Inviato
36 minuti fa, viganò dice:

Il 150° di Roma Capitale è un altro esempio di come la nostra Storia venga spesso ignorata: volutamente o meno non è questa la sede per discutere. Certo fa pensare che uno Stato festeggi tante cose ma non il momento in cui Roma (con tutto ciò che rappresenta) viene annessa al proprio territorio, divenendone di lì a poco Capitale.

Tornando al 17 marzo, mi sembra difficile considerarla una data divisiva. Dove sarebbe la divisione? Tra fautori dell'Unità d'Italia e alfieri borbonici? In fondo nessuno storico serio si è mai sognato di discutere l'opportunità e i vantaggi che sono derivati a tutti dall'Unità d'Italia. 

Ci tengo a precisare che io sono perfettamente d'accordo! Stavo semplicemente sottolineando che recentemente ho ascoltato su Youtube (li trovate facilmente cercando ad esempio "Barbero e neoborbonici" :) ) numerosi incontri e seminari, con storici da una parte e dall'altra, che mi hanno fatto dubitare del fatto che l'unità di Italia sia, anche ai giorni nostri, universalmente riconosciuta come un processo positivo.  


Inviato
15 ore fa, QuintoSertorio dice:

Ci tengo a precisare che io sono perfettamente d'accordo! Stavo semplicemente sottolineando che recentemente ho ascoltato su Youtube (li trovate facilmente cercando ad esempio "Barbero e neoborbonici" :) ) numerosi incontri e seminari, con storici da una parte e dall'altra, che mi hanno fatto dubitare del fatto che l'unità di Italia sia, anche ai giorni nostri, universalmente riconosciuta come un processo positivo.  

Chiarissimo, grazie!!!

Dice bene Cazzullo sul Corriere di oggi: il Risorgimento non ha eredi poiché le famiglie politiche che ne furono protagoniste sono praticamente estinte.

Al contrario, aggiungo io, proliferano gli Eredi di coloro i quali videro il Risorgimento come un male e le sciocchezze varie che si leggono in rete (neoborbonici in primis...)


Inviato
Il 17/3/2021 alle 08:57, Josh81 dice:

"Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme"

Questo particolare penso mi sia nuovo...

 

Il 17/3/2021 alle 09:34, Saturno dice:

I titoli di Re di Cipro e Re di Gerusalemme sono puramente onorifici....

Breve storia

petronius :)

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Inviato

Grande Petronius ??

Quindi come racconti tu nel topic che ci hai gentilmente segnalato, la risposta è tutta in questo passaggio: "I Lusignano, famiglia regnante di Cipro, mantennero però la titolarità del Regno di Gerusalemme fino a quando, nel 1482, Carlotta di Lusignano, moglie di Ludovico di Savoia, cedette i titoli a Carlo I di Savoia il Guerriero (1468-1490).

Grazie a ciò i Savoia mantengono ancora oggi il doppio titolo di Re di Cipro e Re di Gerusalemme."

Ora è chiaro e ha il suo "perché".

Grazie 


Supporter
Inviato (modificato)
Il 17/3/2021 alle 13:47, viganò dice:

Concordo pienamente. Aggiungo che le Autorità dovrebbero recarsi al Pantheon e rendere omaggio alla Tomba del Re Vittorio Emanuele II.

Dispiace davvero pensare che in Italia celebriamo il 25 aprile, il 01 maggio, il 02 giugno, che (senza addentrarci in questa sede in un giudizio su ciò che rappresentano) sono oggettivamente date divisive e non festeggiamo il 17 marzo e il 04 novembre ... 

Buon pomeriggio! Onestamente parlando non capisco questa tua affermazione, caro @viganò.

Dici di non volerti addentrare in un giudizio su cosa rappresentano quelle date da te citate, ma subito dopo le giudichi divisive ponendo la discussione su un piano di oggettività che un po' mi sfugge. In pratica mi sembra tu abbia dato un giudizio che però non volevi dare.

Io sono d'accordo sul fatto che il 17 marzo debba essere festeggiato come data rossa. È il momento culminante di un processo importante (anche se Mantova e tutto il Triveneto, nonché Tirolo meridionale e parte dell'odierno Lazio non festeggerebbero nulla in quella data). Perché però ragionare in ottica contrastiva col 1 maggio o con altre date? Il lavoro non è cosa di tutti? Non sono un ingenuo, so perfettamente che l'argomento è mediaticamente (e non solo) parlando un cavallo di battaglia della sinistra, però allora che si lavori alla - passatemi il termine - "decomunistizzazione" della festa piuttosto che all'instaurazione di logiche contrastive.

L'uso pubblico della storia e la condivisione della memoria sono argomenti estremamente difficili, non credo saremo noi qui a risolverli, tuttavia proviamo ad affermare l'importanza del 17 marzo senza andare a ragionare su cosa è veramente degno di celebrazione. Non credo esistano celebrazioni condivise al 100% da tutti. Smetterei dunque di porre la questione in questi termini.

Già solo il fatto che esista una moneta che celebrava il 17 marzo, renderebbe per me quel giorno degno di celebrazione! ☺️

(...senza per questo disdegnare le ricerche serie di chi prova a fare luce sui momenti più bui del processo risorgimentale o del processo di lotta partigiana o del processo complicato dell'unificazione europea.)

 

Modificato da sdy82

Supporter
Inviato
Il 17/3/2021 alle 08:48, Saturno dice:

Buongiorno

in occasione del 160° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia e dell'Unità nazionale, vi presento il mio 20 Lire 1861 T insieme al documento in cui Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d'Italia. 

17 marzo 1861_certificato_italia.jpg

 

 

20 Lire 1861 T_d.JPG

20 Lire 1861 T_r.JPG

Ma mica è tuo anche il documento??? Già sei fortunato ad avere quel 20 lire, se poi mi dicessi che possiedi anche il documento... beh, schiatterei d'invidia!

???


Inviato
2 ore fa, sdy82 dice:

Ma mica è tuo anche il documento??? Già sei fortunato ad avere quel 20 lire, se poi mi dicessi che possiedi anche il documento... beh, schiatterei d'invidia!

???

No,  non è mio;  il documento si trova in rete...:rolleyes:

La moneta invece  si ;  la comprai alcuni anni fa....:)

  • Mi piace 1

Inviato
Il 21/3/2021 alle 15:26, sdy82 dice:

Buon pomeriggio! Onestamente parlando non capisco questa tua affermazione, caro @viganò.

Dici di non volerti addentrare in un giudizio su cosa rappresentano quelle date da te citate, ma subito dopo le giudichi divisive ponendo la discussione su un piano di oggettività che un po' mi sfugge. In pratica mi sembra tu abbia dato un giudizio che però non volevi dare.

Non sono un ingenuo, so perfettamente che l'argomento è mediaticamente (e non solo) parlando un cavallo di battaglia della sinistra, però allora che si lavori alla - passatemi il termine - "decomunistizzazione" della festa piuttosto che all'instaurazione di logiche contrastive.

@sdy82

Buongiorno. L'osservazione non voleva in alcun modo essere soggettiva bensì evidenziare che le festività che ho citato, nonostante da decenni facciano parte della "liturgia istituzionale", continuano a dividere. E questo mi sembra un dato oggettivo.

Al contrario, le festività come il 17 Marzo o il 4 Novembre che non fanno parte della predetta "liturgia", sono convinto che troverebbero maggiore adesione da parte di tutti gli Italiani. Certo l'unanimità è impossibile: troveremo sempre uno che rimpiange i Borboni di Napoli o l'Austria Felix, allo stesso modo in cui negli Istituti Psichiatrici troveremo sempre uno che crede di essere Napoleone...?

Sulla "decomunistizzazione" la penso come Montanelli: la guerra ai morti non mi interessa. E' meglio che il tempo faccia il suo corso...   


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