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sulle monete borboniche di largo modulo del Regno di Sicilia


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Supporter

gentili amici

vorrei sapere come mai la coniazione di monete dal grosso modulo come i 30 tarì del 1785 1791 1793, coniate appunto sotto il regno di Ferdinando III, non hanno avuto corrispettivi anche sulla parte continentale del regno. erano monete emesse per qualche motivo particolare?

inoltre da cosa era dovuta la marcata differenza stilistica tra i volti del sovrano presenti su queste monete, inclusi i 12 tarì, che sembrano quasi caricaturiali rispetto ai busti finemente cesellati di quelle coniate a Napoli, tranne l'oncia del 1791, che è sicuramente tra le più belle monete in assoluto create sul territorio italiano. 

come mai c'era questa enorme differenza tra la maestria delle due zecche, Napoli e Palermo?

chi sa se il re Ferdinando era contento di vedersi raffigurato in quel modo.

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Forse commetti un'errore se ho ben capito

Sono due Re differenti uno è questo:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_I_delle_Due_Sicilie

l'altro quello "più bello" :

https://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_II_delle_Due_Sicilie

Inoltre cambiano le epoche e quindi cambia lo stile del portamento,capelli in primis....

index.jpg

index2.jpg

Modificato da favaldar
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46 minuti fa, fricogna dice:

vorrei sapere come mai la coniazione di monete dal grosso modulo come i 30 tarì del 1785 1791 1793, coniate appunto sotto il regno di Ferdinando III, non hanno avuto corrispettivi anche sulla parte continentale del regno. erano monete emesse per qualche motivo particolare?

Ciao, qui non so rispondere perché la monetazione siciliana non rientra tra le mie priorità... 

 

46 minuti fa, fricogna dice:

inoltre da cosa era dovuta la marcata differenza stilistica tra i volti del sovrano presenti su queste monete, inclusi i 12 tarì, che sembrano quasi caricaturiali rispetto ai busti finemente cesellati di quelle coniate a Napoli

Sei sicuro? Hai guardato i nominali battuti a Napoli? A mio avviso i ritratti si equivalgono in bruttezza... 

 

46 minuti fa, fricogna dice:

come mai c'era questa enorme differenza tra la maestria delle due zecche, Napoli e Palermo?

Le differenze c'erano perché erano differenti i mastri di conio, i mastri di prova e i coniatori... 

 

46 minuti fa, fricogna dice:

chi sa se il re Ferdinando era contento di vedersi raffigurato in quel modo.

Contento o meno la verità è che non spiccava certo per la sua avvenenza, anche se era uno che si dava parecchio da "fare"... 

Modificato da gennydbmoney
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49 minuti fa, fricogna dice:

l'oncia del 1791, che è sicuramente tra le più belle monete in assoluto create sul territorio italiano. 

Qui sono assolutamente d'accordo... 

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Secondo me i ritratti più brutti di Ferdinando IV per la zecca di Napoli sono sui piccoli nominali in rame, ad esempio il 9 cavalli e il tornese da 6 cavalli... 

Screenshot_20210312_204848.jpg

Screenshot_20210312_204910.jpg

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Supporter

a me sembra che non ci siano patagoni tra le monete dello stesso periodo coniate a Napoli e a Palermo:

210-original.jpg

Visualizza immagine di origine

125.jpg

image00732.jpg

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Supporter

mi riferisco alla qualità dei ritratti, alla resa dei particolari.

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Si effettivamente c'è della differenza anche se ad ogni modo non è rappresentato un uomo bello, tra l'altro non è la prima volta che un sovrano viene rappresentato più aggraziato in una zecca che in un'altra, ad esempio sotto il regno di Carlo II di Spagna c'era una gran differenza tra le emissioni napoletane e quelle, ad esempio, milanesi, i motivi non li conosco ma forse c'era chi cercava di "aggrazziarsi" il Re e chi no, e comunque credo che il ritratto più veritiero sia, purtroppo, quello "meno bello"... 

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13 minuti fa, fricogna dice:

mi riferisco alla qualità dei ritratti, alla resa dei particolari.

Sono d'accordo, tra l'altro non poteva essere diversamente se consideriamo l'alto profilo degli ufficiali di zecca del periodo... 

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10 ore fa, fricogna dice:

come mai c'era questa enorme differenza tra la maestria delle due zecche, Napoli e Palermo?

Sicuramente la corte preferiva più Napoli che Palermo, tra l'altro era la sede principale della famiglia Reale, e quindi gli artisti più capaci e importanti dell'epoca venivano espressamente richiesti per questa zecca, non a caso quando vennero uniti il Regno di Napoli e il regno di Sicilia, formando il Regno delle due Sicilie, la capitale scelta fu proprio Napoli... 

Modificato da gennydbmoney
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  • 1 anno dopo...
Il 12/3/2021 alle 19:40, fricogna dice:

gentili amici

vorrei sapere come mai la coniazione di monete dal grosso modulo come i 30 tarì del 1785 1791 1793, coniate appunto sotto il regno di Ferdinando III, non hanno avuto corrispettivi anche sulla parte continentale del regno. erano monete emesse per qualche motivo particolare?

inoltre da cosa era dovuta la marcata differenza stilistica tra i volti del sovrano presenti su queste monete, inclusi i 12 tarì, che sembrano quasi caricaturiali rispetto ai busti finemente cesellati di quelle coniate a Napoli, tranne l'oncia del 1791, che è sicuramente tra le più belle monete in assoluto create sul territorio italiano. 

come mai c'era questa enorme differenza tra la maestria delle due zecche, Napoli e Palermo?

chi sa se il re Ferdinando era contento di vedersi raffigurato in quel modo.

 

In realtà più che un fattore estetico e di capacità artistica credo sia una questione di stile, a Napoli evidentemente si preferiva uno stile più idealizzato e classicizzante laddove in Sicilia si è optato per una ritrattistica più marcata e aderente al dato reale, poi la preferenza estetica è questione di gusti, io personalmente preferisco lo stile siciliano pur amando comunque la monetazione napoletana di quel periodo...

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Supporter
1 ora fa, talpa dice:

In realtà più che un fattore estetico e di capacità artistica credo sia una questione di stile, a Napoli evidentemente si preferiva uno stile più idealizzato e classicizzante laddove in Sicilia si è optato per una ritrattistica più marcata e aderente al dato reale, poi la preferenza estetica è questione di gusti, io personalmente preferisco lo stile siciliano pur amando comunque la monetazione napoletana di quel periodo...

 

Veramente preferisci l'estetica dei 12 tari della fine del 700 alle piastre napoletane dello stesso periodo?

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1 minuto fa, fricogna dice:

Veramente preferisci l'estetica dei 12 tari della fine del 700 alle piastre napoletane dello stesso periodo?

 

Si, salvo momenti di eccezionale splendore come l'arte greca e in parte rinascimentale, lo stile idealizzato non mi prende molto, preferisco di gran lunga gli stili realistici e i ritratti con aspetti marcati anche duri, il Ferdinando "siciliano" è decisamente più realistico di quello in veste classicizzante dei conii napoletani... questo non significa che non trovi gradevoli anche le monete napoletane di quel periodo comunque...

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