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Inviato

A fine mese in asta RomaNum. XXI al lotto 208, passerà un rarissimo esemplare di statere arcaico in elettro da Cizico .

Per mera similitudine con la testa frontale  di Sileno che vi è raffigurata , unisco, di stile più raffinato, il tetradrammo pressochè coevo battuto in Siracusa e pervenutoci in unico esemplare, con testa frontale di  Alfeo .

001 RomaNum. XXI n. 208.jpg

002 RomaNum. XXI n. 208.jpg

003 Masterpieces cabinet w n. 1003.jpg

004 Masterpieces cabinet w n. 1003.jpg

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Per par condicio con il dio fluviale Laos citato in un'altra discussione, segnalo anche il mito di Aretusa che coinvolge Alfeo

https://www.lamoneta.it/topic/10327-siracusa/page/5/?tab=comments#comment-134895 post # 123

apollonia

 


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Inviato

Certo che Aretusa era veramente stupenda. I non più giovani ricorderanno il suo profilo sulle nostre banconote da 500 Lire stampate fra il 1966 e il 1975 che potrebbero aver avuto tra le mani.

500lire-1975-768x395.jpg.d29b1b5a098de91227d7471d071ea70e.jpg

Nel dritto portano a destra la ninfa Aretusa tra due delfini che escono dalle acque e a sinistra un’aquila che ghermisce un serpente e due delfini che escono dalle acque.

Le banconote del 1970 sono molto rare e in condizioni FDS valgono intorno ai mille euro.

apollonia

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Inviato

Il mito di Aretusa ha ispirato Virgilio nelle Bucoliche (X, I), Ovidio nelle Metamorfosi (754), gli scultori Cimone ed Eveneto che la effigiarono nella coniazione delle monete siracusane. Il capo di Aretusa su quelle monete è di tale meraviglia e bellezza che ispirò il D'Annunzio «Ti sovvien della bella Doriese nomata Siracusa nell'effige d'oro co' suoi delfini e i suoi cavalli...» (L'Oleandro).

Mito a parte, la fonte Aretusa è solo una sorgente di acqua proveniente dal sottosuolo che poi risale a «gorgo» là dove incontra frontalmente un terreno poco permeabile e resistente alla pressione idrica. L'importanza della fonte nell'antichità fu dovuta soprattutto al fatto di essere una gran fonte d'acqua che permise autonomia idrica illimitata dentro una piccola isola. Con il suo concorso è nata la città di Siracusa e, grazie ad essa, dai tempi remoti fino al 1169 si andava lì ad attingere dolcissime acque per i vari usi.

Alla fonte si ispira il Carducci ne “Le Primavere Elleniche” dedicate a Carolina Cristofori Piva: Amore, amor, sussurran l'acque; e Alfio Chiama nei verdi talami Aretusa Ai noti amplessi ed al concento acheo l'Itala musa.

Da https://www.antoniorandazzo.it/siracusatoponomastica/aretusa-fonte.html

apollonia


Inviato

Ortigia m'è restata nel cuore. Mi piacerebbe vivere lì quel che mi resta.


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