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IGNORED

Assalto al cuore americano


ARES III

Risposte migliori

8 ore fa, CdC dice:

Sono stati oscurati un paio di post pericolosamente vicini agli attacchi personali tra utenti.

Possiamo discutere anche qui di questa cosa di cui tutto il mondo parla, ma cerchiamo di farlo rispettando le opinioni di tutti.

Grazie

Come mai è stato cncellato il post in cui avevo detto che Trump, già da prima di divenire Presidente, aveva dato sfoggio del suo modus operandi?

Cosa c'è da oscurare nel ar presente che durante un discorso tenuto in Iowa per le Primarie, nel 2016 Trump aveva detto: Potrei sparare a qualcuno in mezzo a Fifth Avenue e comunque non perderei voti. È incredibile.

 

 

 

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Per me le persone sono strane: fra neppure 12 giorni finirà il mandato di Trump, perché continuare a fomentare e a parlare di lui!

Un'osservazione sul grande

1 ora fa, FFF dice:

tentato un colpo di stato

I media di tutto il mondo ci hanno detto da mesi che i miliziani di Trump erano super preparati ed armati fino ai denti anche con quelle pesanti, ma l'altro giorno non ho visto armi sui manifestanti, anzi gli unici che hanno usato le armi sono state le forze dell'ordine (con diritto). 

Ma che tentativo di colpo di stato poi viene fatto se non si prendono le sedi dei media, gli impianti dei servizi essenziali....cioè tutti quei centri nevralgici che possono destabilizzare la società!

Per non parlare dei manifestanti guidati da un attore di serie c (Jake Angeli) , con le corna....dai non sono credibili. Di solito le milizie sono preparate, coordinate, equipaggiate, ma questo penso che @ART lo spiegherà molto meglio di me.

 

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Non serve discutere di colpi di stato, la questione è semplice: Donaldo nostro voleva far scoppiare un putiferio per rendere le cose più difficili possibile a Biden e cercare di far annullare le elezioni, ma la situazione gli è sfuggita di mano e ora ovviamente (come lui stesso avrebbe fatto subito al posto loro) i suoi avversari ne approfittano per farlo fuori. Cattivoni quanto vogliamo, ma in fondo non si può neanche dargli completamete torto: un presidente che arriva a questo punto a mio modesto avviso è un demente. Ok, essendo di destra non farà certo piacere a chi è di destra che finisca così, ma d'altronde mi chiedo il perchè di questa sorta di messianico attaccamento di molti a un singolo soggetto come se non ci fossero alternative, e come se il suo eventuale fallimento fosse l'inizio della fine del mondo. Un altro personaggio di cui ho pochissima stima è Angela Merkel, ma devo ammettere che in confronto suo Trump è appunto un povero imbecille: entrambi hanno mentito e ingannato a profusione amici e nemici perseguendo a volte fini discutibili, ma la prima l'ha fatto con una strategia quasi impeccabile, e volge al termine della sua carriera osannata da molti come grande statista, mentre il secondo esce di scena buttatato fuori a calci in culo anche da parecchi scarponi della sua stessa parte. La prima citava il motto "stai tranquillo e conquisterai il mondo", il secondo se la tira come fosse Cristo in terra, sputa subito addosso a chiunque non gli vada a genio e istiga mentecatti estremisti-complottisti. Alla fine, secondo me una cosa è certa: il vero problema non sono nè lui nè Biden ma questi segni sempre più chiari e frequenti di "demenza senile" che l'intero occidente sta dando da circa dieci anni. E' di questo che secondo me dovremmo parlare.

Modificato da ART
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Ho appena letto in un'opera eccellente, di una persona molto intelligente (in campo direi principalmente economico), l'ennesima glorificazione del sistema politico bipolare, contrapposto ad un sistema fatto di molti partiti con le degenerazioni ben note da noi di partitini, partitelli, partitucci, ecc.

Mi e' sorto il dubbio che il sistema politico italiano ad esempio, dopo i molti avvenimenti visti negli ultimi mesi e ultimi giorni, non sia poi cosi' disprezzabile in un mondo complesso.
 

6 ore fa, ART dice:

Non serve discutere di colpi di stato, la questione è semplice: Donaldo nostro voleva far scoppiare un putiferio per rendere le cose più difficili possibile a Biden e cercare di far annullare le elezioni, ma la situazione gli è sfuggita di mano e ora ovviamente (come lui stesso avrebbe fatto subito al posto loro) i suoi avversari ne approfittano per farlo fuori. Cattivoni quanto vogliamo, ma in fondo non si può neanche dargli completamete torto....

 

In pochi giorni e' passato da probabile futuro candidato repubblicano a persona dichiarata pubblicamente 'fuori di testa', diciamo che gli e' andata male, chi gioca spesso col fuoco e' probabile che prima o poi alimenti un incendio, se per fortuna sua non succedeva nulla di particolare lo avremmo molto probabilmente rivisto in futuro come protagonista.

Comunque sia, e' solo l'ennesimo episodio, e l'ennesimo personaggio storico (.....), a cui la megalomania fa alla fine un brutto scherzo.

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22 ore fa, ARES III dice:

Per me le persone sono strane: fra neppure 12 giorni finirà il mandato di Trump, perché continuare a fomentare e a parlare di lui!

Un'osservazione sul grande

I media di tutto il mondo ci hanno detto da mesi che i miliziani di Trump erano super preparati ed armati fino ai denti anche con quelle pesanti, ma l'altro giorno non ho visto armi sui manifestanti, anzi gli unici che hanno usato le armi sono state le forze dell'ordine (con diritto). 

Ma che tentativo di colpo di stato poi viene fatto se non si prendono le sedi dei media, gli impianti dei servizi essenziali....cioè tutti quei centri nevralgici che possono destabilizzare la società!

Per non parlare dei manifestanti guidati da un attore di serie c (Jake Angeli) , con le corna....dai non sono credibili. Di solito le milizie sono preparate, coordinate, equipaggiate, ma questo penso che @ART lo spiegherà molto meglio di me.

 

Quindi finito il suo mandato presidenziale, a tuo dire finito Trump?

 

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1 ora fa, FFF dice:

Quindi finito il suo mandato presidenziale

È un dato oggettivo.

1 ora fa, FFF dice:

a tuo dire finito Trump ?

Si finisce davvero definitamente solo quando sopraggiunge la morte.

A parte questa osservazione banale, ormai la carriera politica è compromessa (a ragione o a torto) nel breve/medio periodo. Inoltre Dio solo sa se fra 4 anni Trump sarà in salute per potersi ripresentare, mica è highlander, anche perché fra 4 anni avrà 78 anni, un po' tanti per questo ruolo, secondo la mentalità statunitense.

Punterei piuttosto sulla figlia Ivanka o ancora meglio su suo marito Jared Kushner, dal momento che in questi 4 anni si è dato da fare a livello internazionale trovando l'appoggio delle lobby religiose (cristiane ed ebraiche) , finanziarie, politiche.....

Per i rimanenti 11 giorni non credo che i grandi allarmismi isterici dei democratici alla fine abbiano un reale fondamento. Che caspita potrebbe mai fare? 

Nessuno negli USA o nel mondo si è preoccupato quando a causa dell'alcool sia il presidente Clinton che il presidente Yeltsin maneggiavano le valigette delle testate nucleari (lo dico in modo impreciso). C'è anche una foto di loro due insieme sulle sedie a rotelle (erano così ubriachi che si erano rotti una gamba ciascuno) ed erano visibilmente alterati.

Allora i democratici non urlavano per il pericolo che un ubriaco maneggiasse materiale esplosivo....quello che dicevo prima: loro possono fare e dire tutto, gli altri no! Loro possono fomentare le proteste ma gli altri no!

Ripeto: condanno ogni forma di protesta violenta, da qualunque parte sia partita, ma la doppiezza e la pseudo-verginità di una parte politica che si crede sempre migliore mi dà il voltastomaco. Il buon vecchio Obama è stato il presidente che ha aperto direttamente o indirettamente più conflitti, quindi si potrebbe definire guerrafondaio, ma essendo democratico nessuno lo può dire.

Trump che è uno spaccone , considerato un incapace, sorretto dalle lobby delle armi, non ha aperto nessun  nuovo fronte militare, anzi è riuscito a fare dei timidi avvicinamenti con la Corea del Nord , senza parlare degli sforzi per di pace in Medio Oriente, riuscendo a convincere Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Sudan e Marocco a fare la pace con Israele.

Non male per un guerrafondaio!

Ripeto ancora: non è il mio ideale di politico, ma quelli bravi e osannati hanno destabilizzato il Mediterraneo e il Medio Oriente, creandoci dei seri problemi....quindi cosa potrebbe mai fare Trump di così pericolo ?

PS: la partigianeria isterica della Pelosi ormai è ridicola, perché non parla degli ultimi giorni del mandato di Obama quando si è dato alla pazza gioia nell'assumere tutti i suoi raccomandati e licenziando tutti quelli che gli stavano sulle scatole, creando anche dei vuoti nell'amministrazione?

Modificato da ARES III
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3 ore fa, ARES III dice:

Allora i democratici non urlavano per il pericolo che un ubriaco maneggiasse materiale esplosivo....quello che dicevo prima: loro possono fare e dire tutto, gli altri no! Loro possono fomentare le proteste ma gli altri no!

Non è che alcuni possono e altri no, è che Trump (non parlo dei i repubblicani in generale ma solo di Trump) è un mentecatto, non mi sembra molto sensato prenderlo come esempio per paragoni. Gli altri agiscono con metodo, con una qualche strategia... questo una ne pensa e 100 ne fa urlando contro tutto e tutti e gettando più benzina possibile sul fuoco estremista. Esiste un limite a quanto puoi farti i xxxxx tuoi non rifletterci troppo senza conseguenze spiacevoli.

In ogni caso a noi (europei) alla fin fine cambia poco e niente.

Modificato da ART
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11 ore fa, ART dice:

In ogni caso a noi (europei) alla fin fine cambia poco e niente.

Non direi,chi si mette a fianco in macchina di qualcuno che si vuol suicidare? .Donald ha i codici di lancio dei missili nucleari , la storia non tanto lontana in Europa e confini dell'est ci insegna che gli esaltati hanno seguito di persone e non hanno mai portato a niente di buono.

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9 minuti fa, Liamred00 dice:

Donald ha i codici di lancio dei missili nucleari ,

Questo non è un problema reale. Per quanto Trump sia Trump non farebbe nemmeno lui una mossa simile, ammesso che gliela lascino fare.

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37 minuti fa, Liamred00 dice:

Donald ha i codici di lancio dei missili nucleari 

C'è li aveva anche Clinton quando era ubriaco , ma qualcuno si era fatto questo problema? C'è li aveva Kennedy quando era strafatto , ma qualcuno si era fatto questo problema?

Basta con la partigianeria, siamo obiettivi: se qualcuno voleva fare qualcosa di antidemocratico ma EFFICACE, allora non sarebbero stati mandati quei mentecatti con corna e pelliccia! Chi vuole fare un colpo di stato si affida a personale qualificato, come nelle varie primavere arabe e nell'area del C.S.I.

Ma poi se abbiamo paura di Trump, cosa dovremmo provare per l'amico cinese? Hanno scatenato una pandemia e loro oggi stranamente non hanno nessun problema a differenza di noi. Non ci sono solo le armi nucleari......e non c'è bisogno neppure di codici, valigette,......

Trump è l'ultimo dei nostri problemi oggi.

  • Grazie 1
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4 ore fa, ARES III dice:

Basta con la partigianeria, siamo obiettivi: se qualcuno voleva fare qualcosa di antidemocratico ma EFFICACE, allora non sarebbero stati mandati quei mentecatti con corna e pelliccia! Chi vuole fare un colpo di stato si affida a personale qualificato, come nelle varie primavere arabe e nell'area del C.S.I.

"Nell’attimo fatale in cui il poliziotto del Campidoglio sparava il colpo mortale contro la giovane ex soldatessa dell’Air Force Ashli Babbitt freddandola, c’era uno che ha ripreso l’agghiacciante scena, praticamente da dietro la vittime. Ma non era un simpatizzante per Trump, ma dell’opposto estremismo: si tratta di John Earle Sullivan, un fondatore di un movimento di estrema sinistra Insurgence Usa, già noto alla polizia perché nel luglio scorso era stato arrestato per violenza e minacce(con pistola) a gente di destra e a conducenti di bus a Povo, cittadina dello Utah, dove abita"

tutto l'articolo è qui

https://www.maurizioblondet.it/si-e-stata-una-psy-op-e-si-non-serve-a-niente-scoprirlo/

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Modificato da fagiolino
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Non so se questa notizia sia vera, falsa o a metà strada, ma in ogni caso apre uno scenario veramente sconcertante;

Via web si tirano dentro Conte, Renzi e Leonardo per un complotto contro The Donald tutto da dimostrare

Una grande operazione di intossicazione via web è partita negli stessi giorni in cui il Congresso americano doveva ratificare l’elezione di Joe Biden come 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’ America. Uno scandalo presuntivamente costruito in Italia ( #Italiadoit) e relativo ai presunti brogli elettorali che avrebbero permesso la vittoria di Biden su Donald Trump. Il quotidiano La Stampa di oggi racconta in dettaglio l’operazione, e come essa non regga ad un accurato riscontro dei fatti .

Le accuse (su cui sta indagando anche l’AISE, il nostro servizio segreto estero) riguardano anche un presunto imponente finanziamento (400 milioni)  che sarebbe stato usato per l’operazione e soprattutto la “copertura“ di alti prelati del Vaticano, anche grazie alla sempre presunta loro “ influenza”  sull’azienda della difesa italiana, Leonardo.

Com’è’ universalmente noto, almeno tra gli addetti ai lavori, il generale Luciano Carta (oggi Presidente di Leonardo), ai tempi in cui era capo dell’AISE fu colui che si oppose alla gestione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nei rapporti con il ministro della Giustizia di Trump, William Barr (giunto a Roma per indagare su un altro presunto scandalo elettorale americano, quello del Russiagate del 2016) e vanta un solido rapporto decennale con alte sfere vaticane, da ultimo anche con monsignor Angelo Becciu, quando era sostituto della Segreteria di Stato vaticana. L’azienda Leonardo , come riporta La Stampa, ha scelto di non commentare le presunte rivelazioni per non alimentare il polverone.

Il sito web che ha pubblicato le accuse, il 7 gennaio scorso, si chiama Databaseitalia. It , con il titolo, “Già partita. L’inchiesta sui 400 milioni di dollari inviati da Obama per agevolare la frode elettorale USA, sotto L’ ombra occulta del Vaticano”. Lo stesso sito aveva attaccato qualche giorno prima Matteo Renzi (che ha preannunciato querela) come sponsor politico italiano dell’operazione . Ma esso si è scagliato anche contro Conte-Giuseppi (il nomignolo affibbiatogli , dopo il celebre errore su Twitter di Trump nell’ endorsement pubblico al premier). Conte che non avrebbe fatto nulla o non sarebbe stato in grado per impedire i brogli (avvenuti il 4 novembre 2020) .

Su questi temi scottanti (informazione, controinformazione, nuova presidenza americana) si gioca in questi giorni anche il grande intreccio sulla delega sui servizi segreti italiani . Chi è in grado di gestire questo calderone che ribolle? Chi ha la clearance internazionale per farlo da adesso e nei prossimi mesi?

Come in ogni storia complessa che si rispetti c’è anche un “pentito” , cioè Arturo D’Elia (l’uomo arrestato nel dicembre 2020 a Napoli per hackeraggio ai danni di Leonardo) che ha confessato di essere stato lui materialmente ad effettuare i brogli ai danni di Trump e a favore di Biden usando i server di Leonardo e la crittografia militare e satellitare dell’azienda.

D’ Elia, ha firmato un affidavit (riprodotto in rete in jpg ) proprio il 6 gennaio 2020 (giorno dell’assalto al Capitol e che doveva essere il giorno della proclamazione di Biden) consegnato alla magistratura di Napoli che sta indagando su di lui.

Quanto al Vaticano, è significativo che stia iniziando ad accadere proprio quello che si era augurato Mons Carlo Maria Vigano nell ’intervista rilasciata pochi giorni fa a Steve Bannon la pubblicazione di documentazione in possesso di servizi segreti contro Pontifex e la sua presunta cospirazione a favore del Presidente , Joe Biden.

https://m.huffingtonpost.it/amp/entry/i-media-trumpiani-intossicano-litalia-e-ilvaticano_it_5ffae2e6c5b66f3f795ece12/

 

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La resa dei conti non piace in Europa:

La mossa dei social network contro Trump è un problema. Lo dicono Merkel e l'Ue

Il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha espresso la sua "perplessità" per la decisione delle piattaforme di bandire il presidente americano. Con lui il capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber, e il ministro francese dell'Economia, Bruno La Maire

 

AGI - La cancelliera tedesca Angela Merkel ritiene "problematica" la chiusura da parte di diversi social network, tra cui Twitter, degli account del presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump: lo ha riferito il suo portavoce.

"È possibile interferire con la libertà di espressione, ma secondo i limiti definiti dal legislatore, e non per decisione di un management aziendale", ha spiegato in conferenza stampa Steffen Seibert. "Questo è il motivo -ha aggiunto- per cui il Cancelliere ritiene problematico che gli account del presidente americano sui social network siano stati chiusi in maniera definitiva".

Anche il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha espresso la sua "perplessità" per la decisione delle piattaforme di bandire il presidente americano, Donald Trump, dai social network "senza controllo legittimo e democratico" e ha rilanciato i progetti europei per regolamentare i giganti del web.

"Il fatto che un Ceo possa staccare la spina dell'altoparlante del presidente degli Stati Uniti senza alcun controllo e bilanciamento è sconcertante. Non è solo una conferma del potere di queste piattaforme, ma mostra anche profonde debolezze nel modo in cui la nostra società è organizzata nello spazio digitale", ha affermato il commissario Ue in un editoriale pubblicato su Politico e su Le Figaro.

Breton sottolinea che le piattaforme "non saranno più in grado di sottrarsi alla (loro) responsabilità" per il loro contenuto. "Proprio come l'11 settembre ha segnato un cambio di paradigma per gli Stati Uniti, se non il mondo, ci saranno, quando si parla di piattaforme digitali nella nostra democrazia, un prima e un dopo l'8 gennaio 2021", data in cui Twitter ha sospeso definitivamente l'account di Donald Trump, due giorni dopo l'assalto da parte dei suoi sostenitori al Campidoglio, ha confermato l'ex ministro francese dell'Economia.

"Quella data rimarrà come riconoscimento da parte delle piattaforme della loro responsabilità editoriale e del contenuto che trasmettono. Una sorta di 11 settembre nello spazio informativo", continua. "La reazione senza precedenti delle piattaforme in risposta agli attacchi del simbolo della democrazia americana è tuttavia sconcertante: perché non sono riuscite a bloccare prima le 'fake news' e l'incitamento all'odio che ha portato all'attacco a mercoledì scorso?", ha chiesto Breton. "Rilevante o no, la decisione di censurare un presidente in carica può essere presa da una società senza controllo legittimo e democratico?", ha aggiunto.

Per Breton, che ha presentato a metà dicembre il progetto di legislazione europea - il Regolamento sui servizi digitali (Dsa) e il Regolamento sui mercati digitali (Dma) - per cercare di porre fine agli abusi dei giganti del web, "questi eventi dimostrano che non possiamo più stare a guardare e fare affidamento solo sulla buona volontà delle piattaforme". "Dobbiamo stabilire le regole del gioco e organizzare lo spazio informativo con diritti, obblighi e garanzie chiaramente definiti", ha affermato. "L'Unione Europea e la nuova amministrazione americana avranno interesse a unire le forze, come alleati che sono del mondo libero", ha esortato il commissario.

A sostenere che l'Ue non debba lasciare che Facebook e Twitter decidano cosa rientri nei limiti dell'accettabile sulle loro piattaforme è anche Manfred Weber, l'europarlamentare tedesco capogruppo del Ppe. "Non possiamo lasciare che siano le società americane della Big Tech a decidere come discutere e non discutere, cosa si possa e cosa non si possa dire in un discorso democratico. Abbiamo bisogno di un approccio normativo più rigoroso", ha dichiarato Weber a Politico.eu.

E non si tratta solo del caso Trump. "Abbiamo bisogno di più ambizione nella regolamentazione dei social media. I meccanismi odierni dividono le nostre società, amplificano posizioni estreme e persino estremiste, distruggono il consenso, la ricerca di compromessi e l'unione di cui abbiamo bisogno nelle società libere e democratiche", ha detto Weber. "È una domanda fondamentale, tradurre il principio di funzionamento delle democrazie - ricerca di compromessi e terreno comune - nella sfera digitale", ha aggiunto.

Anche iI ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, ha fatto osservare che non spetta ai giganti del web regolare lo spazio digitale. "Quello che mi sciocca è che sia Twitter a chiudere l'account di Trump. La regolazione dei giganti del web non può essere svolta dalla stessa oligarchia digitale", ha detto Le Maire in una intervista a France Inter. La chiusura dell'account di Trump da parte di Twitter ha suscitato numerose reazioni nella classe politica francese. 

Il caso Parler

Parler è stato messo offline. Il social network usato dai sostenitori di Donald Trump per condividere le immagini dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso è stato ‘chiuso’ da Amazon che ne ha bloccato l’accesso ai suoi server a causa, spiegano dalla società, della persistenza di messaggi che inneggiavano agli eventi drammatici di mercoledì scorso.

Di qui la decisione del colosso dell’ecommerce, che gestisce anche uno dei più usati servizi di web hosting al mondo, spiegando di aver notato recentemente “una persistente aumento di contenuti violenti” sull’app. 

Apple e Google poco prima avevano rimosso il social network dai loro app store con ragioni analoghe a quelle portate da Amazon. In un’intervista a Fox News il cofondatore del sito, John Matze, ha ammesso che ci potrebbero volere giorni prima di rimettere in piedi il sito.

“Faremo tutto il possibile per tornare online, ma tutti i provider che contattiamo ci dicono che non vogliono lavorare con noi se Apple e Google non approvano”, ha detto Matze, che ha accusato i giganti del web di aver scatenato contro di loro “una battaglia contro la libertà di espressione”. Ma, assicura, “non vinceranno, siamo l’ultima speranza del mondo per la libertà di espressione e la libera informazione”, ha detto.

Parler ha avuto un boom di download dopo i fatti di Capitol Hill. Dopo che Donald Trump ha subito lo stop da parte di Twitter e Facebook, il social con sede a Henderson, in Nevada, è diventato immediatamente una valida alternativa alle piattaforme sociali più blasonate.

Prima usato soprattutto dalle frange estreme dell’ultradestra, poi ha cominciato a essere usato da profili della destra più moderata e giornalisti di area conservatrice. Ma è stato il ‘ban’ di Donald Trump sui social più popolari a far esplodere gli iscritti di Parler. 

https://www.agi.it/estero/news/2021-01-11/mossa-social-contro-trump-illegittima-dice-ue-10977574/

Guai ai vinti!

E pensare che Trump aveva pure difeso queste società dalla cattiva webtax europea....senso di riconoscenza? senso di obiettività? 

Fatto sta che l'assalto di privati alla democrazia non avviene solo con episodi eclatanti, ma anche semplicemente chiudendo o bloccando i mezzi di comunicazione.

Nessuno si strappa le vesti per questo?

Oggi è accaduto a Trump, qualche mese fa era accaduto a Orban (senza alcun motivo concreto e ufficiale), chi sarà il prossimo domani? 

Modificato da ARES III
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23 minuti fa, ARES III dice:

Oggi è accaduto a Trump, qualche mese fa era accaduto a Orban (senza alcun motivo concreto e ufficiale), chi sarà il prossimo domani? 

Posso essere io e anche tu. Se non siamo "politicamente corretti", Se scriviamo che è in atto una nuova dittatura, se dubitiamo che i vaccini possano frenare il coviddo e magari siano pericolosi, se ...se...e postiamo i nostri dubbi su un social o su un forum ci bannano.

 

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55 minuti fa, fagiolino dice:

Posso essere io e anche tu

Questo senz'altro.

Ma io intendevo dire quale governante, legittimamente eletto, potrebbe essere censurato o addirittura bannato?

Questo dovrebbe fare riflettere tutti , ma soprattutto i politici, che non si dovrebbero più utilizzare certi mezzi di comunicazione. Infatti in questi anni c'è stato un utilizzo esagerato e sbagliato dei social. Certamente questi mezzi permettono un accesso più diretto e veloce al pubblico, ma privo di filtraggio.

Si è passati dal dire: internet e i social sono il mezzo più democratico in quanto permette a tutti di dire la propria idea (anche ai pazzi); oggi invece si vuole dire che sono i più democratici perché bloccano e censurano (a loro discrezione) tutte le idee che non piacciono.

Dove sta la verità: in Medio stat Virtus!

Si è passati da un eccesso ad un altro.

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32 minuti fa, ARES III dice:

Questo dovrebbe fare riflettere tutti , ma soprattutto i politici, che non si dovrebbero più utilizzare certi mezzi di comunicazione

E invece i politici comunicano esclusivamente con questi mezzi. cinguettano su twitter, si pavoneggiano su Tuotubo, e infilano le loro elucubrazioni nel buco dei fessi, che sembrano gradire.

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Dopo le ultime, al solito deliranti, teorie complottistiche, che vedrebbero in un attivista di sinistra dello Utah (chi gli ha pagato il viaggio? si chiede Maurizio Blondet. Ma non potrebbe esserselo pagato da solo?) il deus ex machina dell'assalto al Campidoglio, e in un hacker italiano l'autore dei brogli a favore di Biden (dei quali, naturalmente, continua a non esserci alcuna prova), direi che questa discussione si sta avvitando su se stessa, rischiando anche di di deragliare dall'argomento iniziale.

2 ore fa, fagiolino dice:

Se non siamo "politicamente corretti", Se scriviamo che è in atto una nuova dittatura, se dubitiamo che i vaccini possano frenare il coviddo e magari siano pericolosi, se ...se...e postiamo i nostri dubbi su un social o su un forum ci bannano.

E prima che questo accada, forse è meglio chiuderla :rolleyes:

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