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Inviato (modificato)

Come sappiamo dopo il fallito tentativo di occupazione del 1920 il dominio italiano sull'Albania iniziò concretamente nel 1939, quando la corona del regno albanese fu assunta da Vittorio Emanuele III, anche se fin da metà anni '20 la politica fu quella di cercare di stringere i legami con l'Albania per influenzarla sempre di più fino a stabilire un protettorato.

In particolare verso la fine del 1925 venne fondata la Banca Nazionale d'Albania, che l'anno dopo emise banconote in franchi oro con scritte in doppia lingua, come in questo esempio del taglio 20:

ALB0003ao.JPG   ALB0003ar.JPG

 

Teoricamente sono banconote albanesi, perchè l'Albania era ancora formalmente e sostanzialmente indipendente pur se condizionata dall'Italia, ma è veramente così?

Questo interessante studio intitolato "L’espansione finanziaria dell’Italia in Albania (1925-1943) - La Banca Nazionale d’Albania e la SVEA" di Lorenzo Iaselli secondo me leva ogni dubbio.

http://www.delpt.unina.it/stof/12_pdf/1.2.pdf

Infatti si legge nella parte iniziale che: "Tuttavia le relazioni economiche tra Italia e Albania assunsero un decisivo rilievo soltanto a partire dal marzo del 1925, allorché furono concluse le convenzioni che accordavano all’Italia concessioni petrolifere e l’incarico di creare una banca di emissione. La convenzione per la costituzione della Banca Nazionale d’Albania fu firmata il 15/3/1925 dal Ministro degli esteri albanese, MufidBey Libohova, e da Mario Alberti, rappresentante di un gruppo finanziario italiano – in cui figuravano le principali banche del paese – che, su invito dellaSocietà delle Nazioni, aveva organizzato l’operazione  [...]  La banca fu costituita a Roma il 2 settembre del 1925 ed il suo capitale fu fissato in 12.5 milioni di franchi oro. La distribuzione delle quote azionarie e le norme statutarie assicurarono all’Italia un controllo pressoché totale sulla condotta dell’istituto. Il progetto iniziale prevedeva che il 49% del capitale della banca fosse riservato a cittadini privati albanesi, il 26% al gruppo italiano, e la restante quota ai gruppi svizzero, belga e iugoslavo; di fatto, invece, questa distribuzione venne a modificarsi perché le azioni spettanti agli albanesi furono attribuite all’Italia e, per alcuni accordi intercorsi tra Alberti e la Banca Commerciale di Basilea, la partecipazione italiana finì con l’attestarsi intorno all’80% del capitale. Inoltre fu assicurata l’indipendenza dell’istituto dal governo albanese, fu fissata la sede legale a Roma e fu attribuita la presidenza ad un italiano".

Questo assetto configurava la Banca Nazionale d'Albania come istituto di fatto italiano, sotto il completo controllo italiano, e quindi a mio avviso tali banconote vanno considerate di fatto come cartamoneta italiana emessa per la circolazione da un'altra parte, in un caso quasi identico a quello dei biglietti della Cassa per la circolazione monetaria della Somalia emessi dall'AFIS.

Modificato da ART
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Supporter
Inviato

Avevo letto solo qualcosa sul sito della Banca d'Italia, non so se ha attinenza con la discussione perché parla delle proprie emissioni.

 

I territori d'oltremare - Albania

L'intervento politico, militare ed economico dell'Italia in Albania si sviluppò negli anni che vanno dal 1925 al 1939. Nel marzo del 1925 furono infatti concluse le convenzioni che accordarono all'Italia concessioni petrolifere, nonché l'incarico di creare una banca di emissione, la Banca Nazionale di Albania, costituita a Roma il 2 settembre 1925 con il duplice ruolo di istituto di emissione e creditizio.

Secondo gli accordi stipulati tra il Governo italiano e quello albanese il 20 aprile 1939, fu istituita la cosiddetta "area della lira", che comportò l'abolizione di ogni restrizione monetaria tra i due paesi. Fu, inoltre, stabilita una parità fissa fra il franco albanese e la lira.

La Banca Nazionale d'Albania affidò alle Officine carte valori della Banca d'Italia la stampa delle proprie banconote destinate alla circolazione nazionale. Per la realizzazione dei nuovi biglietti vennero utilizzati in parte i soggetti già impressi sulle banconote da 50 lire di "secondo nuovo tipo" e da lire 100 di "nuovo tipo", opportunamente modificati.

 

Awards

Inviato

Ho sempre considerato queste banconote italiane al pari delle A.F.I.S.

Per questo motivo, già da molto tempo, possiedo il 5 e il 10 franga-oro.


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