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Pompei stupisce ancora


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Inviato

Le prove, o diciamo solo gli elementi, che collocano l'eruzione al 24 ottobre del 79, piuttosto che al 24 agosto sono molteplici. Dal famoso graffito a carboncino alla presenza di frutti autunnali, di frutti estivi secchi, del mosto già preparato, ai braceri accesi... Il denario di Tito sembra invece essere stato classificato in maniera errata, come dimostra l'ottimo articolo, che riporto sotto, di Umberto Moruzzi: https://www.cronacanumismatica.com/verita-numismatica-e-fake-news-esiste-la-moneta-che-riscrive-la-data-delleruzione-del-vesuvio/

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Inviato

 @aemilianus253@Gallienusuna moneta ritrovata sotto le ceneri vulcani non è un indizio o un elemento è una prova, inconfutabile, ma frutta di qualsiasi stagione o residui...o braceri accesi....casomai braceri con residui, residui di mosto potevano stare li da qualche mese, ovvero deduzioni fantasiose emozionali da giovane archeologo mi fanno sempre dubitare. Non ho seguito il programma TV dall'inizio, ma in qualche punto della descrizione il narratore fa riferimento a questa moneta ? Perchè se cosi non fosse questo conferma e rinforza la mia tesi di puro protagonismo mediatico narrante. Anche l'uomo trovato sopra lo strato degli inerti leggeri, perchè stava scappando....forse correva e basta per mettersi in salvo e come un folle ha vagato per ore mano mano che il livello del terreno si alzava per poi accasciarsi stremato e diventare reperto museale.

Sulla traduzione pliniana mi è invece tutto chiaro, tempi ed errori probabili.

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Inviato (modificato)

La cosa più straordinaria, di cui personalmente ho sentito l'assenza, è il ritrovamento di indizi dell'origine etrusca di Pompei.

Finora qualcuno l'aveva anche ipotizzata ma adesso iniziamo ad avere qualche barlume di certezza.

Certamente le scoperte documentate nel programma televisivo sono interessantissime, anche perché molto appariscenti, ma ai fini pratici non sono sconvolgenti o tali da rivoluzionare le nostre conoscenze, semmai le arricchiscono in modo vistoso.

Vorrei tanto che si investissero più risorse nella ricerca e nello studio dei papiri carbonizzati Ercolano (oltre 1 800 papiri rinvenuti nella Villa dei Papiri a Ercolano nel XVIII secolo).

Lì si che si potrebbero fare delle scoperte sensazionali capaci anche di modificare alcune delle nostre conoscenze.....

 

Modificato da ARES III
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Inviato (modificato)
4 ore fa, aemilianus253 dice:

Le prove, o diciamo solo gli elementi, che collocano l'eruzione al 24 ottobre del 79, piuttosto che al 24 agosto sono molteplici. Dal famoso graffito a carboncino alla presenza di frutti autunnali, di frutti estivi secchi, del mosto già preparato, ai braceri accesi... Il denario di Tito sembra invece essere stato classificato in maniera errata, come dimostra l'ottimo articolo, che riporto sotto, di Umberto Moruzzi: https://www.cronacanumismatica.com/verita-numismatica-e-fake-news-esiste-la-moneta-che-riscrive-la-data-delleruzione-del-vesuvio/

Quindi quella moneta non è una prova scientificamente accettabile. 

È rimarchevole il fatto che in una ventina di anni, in epoca moderna, si sono accumulate, per distrazione, sciatteria se non malafede, una serie di conclusioni che hanno portato a considerare per acquisita una evidenza che non lo era. 

Pensiamo cosa può essere successo in duemila anni alla definizione della data da parte di Plinio. 

Modificato da Adelchi66
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Inviato
8 ore fa, moneta66 dice:

 @aemilianus253@Gallienusuna moneta ritrovata sotto le ceneri vulcani non è un indizio o un elemento è una prova, inconfutabile, ma frutta di qualsiasi stagione o residui...o braceri accesi....casomai braceri con residui, residui di mosto potevano stare li da qualche mese, ovvero deduzioni fantasiose emozionali da giovane archeologo mi fanno sempre dubitare. Non ho seguito il programma TV dall'inizio, ma in qualche punto della descrizione il narratore fa riferimento a questa moneta ? Perchè se cosi non fosse questo conferma e rinforza la mia tesi di puro protagonismo mediatico narrante. Anche l'uomo trovato sopra lo strato degli inerti leggeri, perchè stava scappando....forse correva e basta per mettersi in salvo e come un folle ha vagato per ore mano mano che il livello del terreno si alzava per poi accasciarsi stremato e diventare reperto museale.

Sulla traduzione pliniana mi è invece tutto chiaro, tempi ed errori probabili.

Mi pare che nell'ultimo documentario su Pompei della moneta non si sia parlato. Posso sbagliare, magari. Se ne è parlato diffusamente qualche tempo fa, quasi certamente a sproposito, come ha ben evidenziato l'amico Umberto Moruzzi nel suo articolo. Gli altri elementi, che fanno pensare invece all'autunno permangono e mi sembrano sufficienti per mettere in dubbio la tradizione degli scritti di Plinio il giovane. Sulla persona ritrovata sopra lo strato di pomice, premettendo che non sono archeologo ma solo un modesto appassionato di storia, le ipotesi possono essere varie. Anche secondo me potrebbe essere un disperso che si aggirava spaesato e disorientato. Ho provato idealmente a mettermi, immodestamente, nei panni dei poveri pompeiani. Una montagna "tranquilla", almeno per le loro conoscenze, esplode e comincia a piovere di tutto, lapilli, cenere e pomici. Che fare? Che avrei fatto al loro posto? Avrei forse pensato ad un fenomeno soprannaturale, una manifestazione divina? Sarei fuggito subito con poche cose, quelle di maggior valore e di facile trasportabilità, oltre ai miei cari, forse trovando il tempo per salvarmi, oppure mi sarei chiuso in casa spaventato? Mi sarei perso in quel marasma di botti, pioggia di oggetti e scarsa visibilità? La risposta non è così scontata. 

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Inviato

@aemilianus253Si credo che stabilire con certezza alcuni fatti sia difficile, ho letto l'articolo del Dott. Moruzzi che non solo è esaustivo, ma elegante nel  trattare l'argomento; non lascia dubbi sul fatto che la moneta non solo è stata male identificata e riportata...ma forse anche un fondo di malafede c'è stata nei diversi "report archeologici" per suffragare  l'ipotesi dell'eruzione in autunno. Il ritrovamento della moneta non aiuta in alcun modo a fissare la data dell'eruzione  in autunno. Sugli indizi sempre indizi rimangono.

E' comunque sempre affascinante la descrizione degli ultimi istanti di una città come l'antica Pompei.


Inviato

Ho seguito con attenzione il documentario, trovandolo un esempio lodevole (e per me davvero appassionante) di divulgazione scientifica in merito a ricerche tuttora in corso: un documentario non scolastico, che a mio giudizio aiuta un pubblico medio colto a farsi un'idea del lavoro dell'archeologo. Peraltro i reperti artistici (mosaici e dipinti) portati alla luce sono davvero eccezionali. Complimenti al dott. Osanna e agli archeologi della sua équipe.

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