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Partecipare alle Aste Estere


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Da piccolissimo collezionista che sono (mi sono avvicinato a questo mondo da 3 annetti circa), molto spesso avrei voluto partecipare a qualche asta, dove però mi sono sempre tirato indietro per il semplice motivo che la maggior parte delle monete di mio interesse si battessero in aste non tenute in Italia, bensì Londra, Spagna, San Marino. E per citarne giusto alcune mi riferisco ad Aste come Bertolami, Aureo & Calicò, Tauler & Fau, Ibercoin, Nomisma, InAsta, ecc...

Mi sono sempre chiesto se occorresse qualche speciale permesso, licenza, autorizzazione, o in qualsiasi altro modo vogliamo chiamarlo, per potermi fare spedire le monete una volta aggiudicate. A cosa si va incontro? Bisogna pagare dei dazi doganali? Se si come funziona... è una cosa che viene sbrigata dalla stessa casa d’aste? Per non parlare del fatto se ci siano determinate leggi o normative da rispettare nei vari stati per l’esportazione delle stesse. Come già sappiamo in Italia ad esempio le monete per poter essere esportate bisogna dapprima che venga rilasciato il Certificato di libera circolazione da parte della Soprintendenza. Questo dubbio mi è venuto soprattutto quando, visionando il regolamento di una famosa casa d’aste spagnola, mi sono imbattuto in queste poche righe:

“È obbligatorio che l'acquirente legga e conosca le disposizioni fiscali e le usanze correnti in Spagna. In caso di esportazione (monete inviate al di fuori della Spagna) l'acquirente deve tener conto della legge del Patrimonio Histórico Español 16/1985. Secondo questa legge, sarà richiesta una licenza di esportazione per le monete di età superiore ai 100 anni. Per le monete inviate al di fuori dell'UE, oltre alla licenza di esportazione fornita dal ministero spagnolo della Cultura, verrà applicata una tassa all'esportazione. Si prega di notare che queste restrizioni saranno applicate a quegli articoli che hanno più di 100 anni, in conformità con l'attuale legislazione spagnola sopra menzionata. I documenti di esportazione possono richiedere da 4 a 6 settimane.

Partecipando alle nostre aste l'acquirente accetta queste condizioni.”

Sicuramente molti di voi che hanno già partecipato a queste aste sapranno darmi delle corrette informazioni.

Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi delucidazioni in merito.

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12 minuti fa, Ictino dice:

Da piccolissimo collezionista che sono (mi sono avvicinato a questo mondo da 3 annetti circa), molto spesso avrei voluto partecipare a qualche asta, dove però mi sono sempre tirato indietro per il semplice motivo che la maggior parte delle monete di mio interesse si battessero in aste non tenute in Italia, bensì Londra, Spagna, San Marino. E per citarne giusto alcune mi riferisco ad Aste come Bertolami, Aureo & Calicò, Tauler & Fau, Ibercoin, Nomisma, InAsta, ecc...

Mi sono sempre chiesto se occorresse qualche speciale permesso, licenza, autorizzazione, o in qualsiasi altro modo vogliamo chiamarlo, per potermi fare spedire le monete una volta aggiudicate. A cosa si va incontro? Bisogna pagare dei dazi doganali? Se si come funziona... è una cosa che viene sbrigata dalla stessa casa d’aste? Per non parlare del fatto se ci siano determinate leggi o normative da rispettare nei vari stati per l’esportazione delle stesse. Come già sappiamo in Italia ad esempio le monete per poter essere esportate bisogna dapprima che venga rilasciato il Certificato di libera circolazione da parte della Soprintendenza. Questo dubbio mi è venuto soprattutto quando, visionando il regolamento di una famosa casa d’aste spagnola, mi sono imbattuto in queste poche righe:

“È obbligatorio che l'acquirente legga e conosca le disposizioni fiscali e le usanze correnti in Spagna. In caso di esportazione (monete inviate al di fuori della Spagna) l'acquirente deve tener conto della legge del Patrimonio Histórico Español 16/1985. Secondo questa legge, sarà richiesta una licenza di esportazione per le monete di età superiore ai 100 anni. Per le monete inviate al di fuori dell'UE, oltre alla licenza di esportazione fornita dal ministero spagnolo della Cultura, verrà applicata una tassa all'esportazione. Si prega di notare che queste restrizioni saranno applicate a quegli articoli che hanno più di 100 anni, in conformità con l'attuale legislazione spagnola sopra menzionata. I documenti di esportazione possono richiedere da 4 a 6 settimane.

Partecipando alle nostre aste l'acquirente accetta queste condizioni.”

Sicuramente molti di voi che hanno già partecipato a queste aste sapranno darmi delle corrette informazioni.

Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi delucidazioni in merito.

Ciao, 

Anni addietro ho acquistato  all'estero USA,  e paesi UE,   quando l'acquisto era USA, la Casa d'aste faceva transitare dal Regno Unito, e non c'erano problemi di dogana, ora con la Brexit,  tutto questo viene a mancare. Per acquisti in paesi UE, non mi farei problemi, fatto salvo quello che hai detto al riguardo della Spagna, mi pare strano che l'acquirente estero debba farsi carico di una legge nazionale ( spagnola). Qui in Italia, in caso di esportazione, è  la Casa d'Aste italiana che si interessa dei permessi.

Per San Marino, non mi farei nessun problema, fatto salvo la "normale documentazione" necessaria.

saluti

TIBERIVS

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Per quanto riguarda la Spagna, l'avviso nel catalogo di vendita serve ad informare i potenziali acquirenti che ci saranno ritardi nelle spedizioni in quanto la casa d'asta dovrà richiedere ed ottenere la licenza di esportazione. 

Due anni fa pur partecipando di persona ad un'asta in Barcellona, le monete le ho ricevute dopo 40 giorni con allegato i relativi "Permiso de exportacion definitiva".

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6 ore fa, TIBERIVS dice:

Ciao, 

Anni addietro ho acquistato  all'estero USA,  e paesi UE,   quando l'acquisto era USA, la Casa d'aste faceva transitare dal Regno Unito, e non c'erano problemi di dogana, ora con la Brexit,  tutto questo viene a mancare. Per acquisti in paesi UE, non mi farei problemi, fatto salvo quello che hai detto al riguardo della Spagna, mi pare strano che l'acquirente estero debba farsi carico di una legge nazionale ( spagnola). Qui in Italia, in caso di esportazione, è  la Casa d'Aste italiana che si interessa dei permessi.

Per San Marino, non mi farei nessun problema, fatto salvo la "normale documentazione" necessaria.

saluti

TIBERIVS

Ciao TIBERIVS.

Posso chiederti cosa intendi per “normale documentazione” nel caso di San Marino? 

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4 ore fa, legionario dice:

Per quanto riguarda la Spagna, l'avviso nel catalogo di vendita serve ad informare i potenziali acquirenti che ci saranno ritardi nelle spedizioni in quanto la casa d'asta dovrà richiedere ed ottenere la licenza di esportazione. 

Due anni fa pur partecipando di persona ad un'asta in Barcellona, le monete le ho ricevute dopo 40 giorni con allegato i relativi "Permiso de exportacion definitiva".

Quindi vuol dire che è la casa d’aste ad occuparsi di tutto? L’unico sbattimento dell’acquirente è quello di saldare il pagamento dei lotti che si è aggiudicato e nulla di più?

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Adesso, Ictino dice:

Ciao TIBERIVS.

Posso chiederti cosa intendi per “normale documentazione” nel caso di San Marino? 

La documentazione "normale" che tutte le aste in genere rilasciano, fattura,  dichiarazione fotografica della moneta e relativa autenticità.

saluti

TIBERIVS

  • Grazie 1
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9 ore fa, Ictino dice:

Quindi vuol dire che è la casa d’aste ad occuparsi di tutto? L’unico sbattimento dell’acquirente è quello di saldare il pagamento dei lotti che si è aggiudicato e nulla di più?

Si, ci pensano loro.

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Il 16/12/2020 alle 15:44, Ictino dice:

Da piccolissimo collezionista che sono (mi sono avvicinato a questo mondo da 3 annetti circa), molto spesso avrei voluto partecipare a qualche asta, dove però mi sono sempre tirato indietro per il semplice motivo che la maggior parte delle monete di mio interesse si battessero in aste non tenute in Italia, bensì Londra, Spagna, San Marino. E per citarne giusto alcune mi riferisco ad Aste come Bertolami, Aureo & Calicò, Tauler & Fau, Ibercoin, Nomisma, InAsta, ecc...

Mi sono sempre chiesto se occorresse qualche speciale permesso, licenza, autorizzazione, o in qualsiasi altro modo vogliamo chiamarlo, per potermi fare spedire le monete una volta aggiudicate. A cosa si va incontro? Bisogna pagare dei dazi doganali? Se si come funziona... è una cosa che viene sbrigata dalla stessa casa d’aste? Per non parlare del fatto se ci siano determinate leggi o normative da rispettare nei vari stati per l’esportazione delle stesse. Come già sappiamo in Italia ad esempio le monete per poter essere esportate bisogna dapprima che venga rilasciato il Certificato di libera circolazione da parte della Soprintendenza. Questo dubbio mi è venuto soprattutto quando, visionando il regolamento di una famosa casa d’aste spagnola, mi sono imbattuto in queste poche righe:

“È obbligatorio che l'acquirente legga e conosca le disposizioni fiscali e le usanze correnti in Spagna. In caso di esportazione (monete inviate al di fuori della Spagna) l'acquirente deve tener conto della legge del Patrimonio Histórico Español 16/1985. Secondo questa legge, sarà richiesta una licenza di esportazione per le monete di età superiore ai 100 anni. Per le monete inviate al di fuori dell'UE, oltre alla licenza di esportazione fornita dal ministero spagnolo della Cultura, verrà applicata una tassa all'esportazione. Si prega di notare che queste restrizioni saranno applicate a quegli articoli che hanno più di 100 anni, in conformità con l'attuale legislazione spagnola sopra menzionata. I documenti di esportazione possono richiedere da 4 a 6 settimane.

Partecipando alle nostre aste l'acquirente accetta queste condizioni.”

Sicuramente molti di voi che hanno già partecipato a queste aste sapranno darmi delle corrette informazioni.

Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi delucidazioni in merito.

Per la Spagna non saprei; per case d'asta in Germania e Austria ho appena acquistato, pagato con bonifico e ricevuti lotti a casa senza alcun problema.

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