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Inviato (modificato)

Buonasera,

parte di questa giornata uggiosa l’ho dedicata ad un personaggio storico proveniente dalla Gallia ma che per ha trascorso parte della sua vita nella mia area.

Flavius Magnus Magnentius (Magnenzio)

Magnènzio | Sapere.it

 Flavius Magnus Magnentius nacque a Samarobriva (Amiens) nel 303 d.C. Proveniva da una famiglia di origini barbare (probabilmente Franche e Bretoni), ricevette una educazione di tipo latino e intraprese la carriera militare. Di alta e robusta corporatura si mise in luce e raggiunse il comando degli Herculiani e degli Ioviani, ovvero delle guardie del corpo dell’Imperatore Constans (Costante I) con il grado di Comes. Vari elementi portano a ritenere che fosse pagano ma alcune serie monetali emesse a suo nome si riferiscono palesemente al cristianesimo. Zosimo riporta che in un clima di contestazione nei confronti della politica di Costante durante una festa privata organizzata dal Comes Marcellino ad Augustodunum (attuale Amiens) Magnenzio indossò la porpora imperiale facendosi chiamare Augusto. Le truppe appoggiarono subito la sollevazione contro Costante inneggiando a Magnenzio Imperatore (18 gennaio 350). Ad essi si unì ben presto anche il popolo della città e le truppe giunte dall’Illirico e Magnenzio ordinò la morte di Costante che fuggì alla volta della Hispania. Fu però raggiunto e ucciso nei pressi dei Pirenei (in una chiesa ad oppidum Helena, località dedicata alla nonna dell’Imperatore), da un gruppo di cavalieri guidati da tale generale Gaisone. Magnezio, forse cercando l’appoggio dei pagani, revocò le leggi antipagane promulgate da Costante e consolidò il controllo della Gallia, la Spagna e la Britannia; Costanzo II, l’Augusto fratello di Costante che controllava la parte orientale dell’Impero non potè intervenire per tempo in quanto impegnato nella campagna contro i sasanidi. Magnenzio quindi acquisì il controllo della parte occidentale dell’Impero: dopo tanto tempo era salito al potere un imperatore non appartenente alla dinastia costantiniana. Non acquisì subito il controllo dell’Italia fintanto a che Marcellino, inviato dalla Gallia come magister officiorum, non uccise l’usurpatore Nepoziano (1 luglio 350). Puntò invece prioritariamente a controllare l’Illirico e la Pannonia approfittando dell’impegno bellico di Costanzo II in Oriente e per questo motivo si spostò ad Aquileia (febbraio 350) ma Vetranione (Vetranio), il comandante delle truppe romane di stanza in Pannonia, sembra con l’appoggio di Costantina (sorella di Costantino II, Costanzo II e Costante nonché moglie di Annibaliano e quindi di Costanzo Gallo in seconde nozze) si proclamò Augusto (Sirmium, 1 marzo 350) e chiese l’appoggio a Costanzo II che in un primo momento glielo concesse. Stipulata una pace con i Sasanidi Costanzo incontrò a Heraclea (Sintica) una ambasciata congiunta da parte di Magnenzio e Vetranione (che nel frattempo si era alleato con il primo) al fine di ottenere il loro rispettivo riconoscimento come co-reggenti, che fu negato. Le trattative continuarono con Vetranione e si conclusero con l’incontro tra i due a Serdica e quindi alla rinuncia alla porpora imperiale da parte dell’usurpatore (Naissus, 25 dicembre 350) che si ritirò a vita privata in Bitinia. Restava in piedi il dualismo tra Magnenzio e Costanzo II; il primo sposò Giustina, una aristocratica imparentata con Costantino I, al fine di legittimare le sue aspettative al trono. Ma ciò non poteva bastare a Costanzo; lo scontro militare era vicino. Magnenzio poteva contare sull’appoggio di truppe provenienti dai contingenti gallici e da gruppi germanici mentre parte dell’esercito rimaneva comunque lungo il limes renano guidato dal cesare Decenzio a vigilare su eventuali incursioni alemanne (fomentate da Costanzo II). Rinforzato l’esercito con contingenti Franchi e Sassoni mosse alla volta dell’Illirico. La parte avversa  contava sulle truppe prima guidate da Vetranione e su quelle di provenienza orientale (tra le quali contingenti di cavalleria): Costanzo, dopo aver nominato a sua volta Cesare Costanzo Gallo (Sirmium, 15 marzo 351), cui delegò il controllo delle province orientali, avanzò nell’Illirico per dirigersi verso l’Italia e, subita una sconfitta presso Atrans, fu costretto a ritirarsi a Siscia, concedendo l’avanzata a Magnenzio. Quest’ultimo a Petovio fu raggiunto da un emissario dell’Imperatore che gli prometteva il controllo della Gallia in cambio della cessione di Italia e Africa: si trattava di un escamortage per valutare la consistenza dell’esercito gallico. Resosene conto avanzò verso Siscia radendola al suolo e puntando quindi verso Sirmium. Non riuscendo a penetrarvi, cinse d’assedio Mursa. Qui i due eserciti si scontrarono (28 settembre 351): i 36.000 al comando contro gli 80.000 di Costanzo II e grazie alla cavalleria il secondo vinse. Magnenzio fuggì  e perse sul campo di battaglia 24.000 effettivi mentre Costanzo pur denunciano la perdita di 30.000 uomini potè festeggiare la vittoria, rinunciò ad inseguire Magnenzio e il resto del suo esercito e trascorse l’inverno a Sirmium. L’usurpatore nel frattempo si ritirò ad Aquileia dove riorganizzò l’esercito e rinforzò le difese dei Claustra Iulium Alpiarum sulle Alpi Giulie. Nel frattempo le notizie dalla Gallia non erano delle migliori: Decenzio con le forze ridotte di cui disponeva non riusciva a contenere gli Alamanni che avevano incendiato Castrum Rauracense e si erano insediati nei territori tra Treveri e il Reno. Tentò invano di chiedere una tregua e nell’estate 352 Costanzo II aggirò le difese dei Claustra ed entrò in Italia giungendo ad Aquileia dove non trovò Magnenzio che a sua volta stava tentando la ritirata verso la Gallia. Le città italiane si consegnarono a Costanzo II e quest’ultimo riprese il controllo anche di Sicilia e Africa. Magnenzio raggiunse la Gallia e tentò di riorganizzare un esercito ma Costanzo inviò un contingente a sud dei Pirenei in modo di bloccare il transito di truppe di rinforzo. L’usurpatore tentò di destabilizzare il quadro generale ordendo un omicidio ai danni di Costanzo Gallo, scoperto e sventato. Costanzo intanto giunse a Milano (3 novembre 352). L’estate successiva Magnenzio fu sconfitto a Mons Seleucus e si rifugiò a Lugdunum da dove richiamò Decentio impegnato contro gli Alamanni: alla notizia della sconfitta Treveri si ribellò. Resosi conto di non avere più l’appoggio della popolazione, il 10 agosto a Lugdunum uccise la famiglia, gli amici e quindi si suicidò. Sorte analoga ebbe Decenzio, suicida il 18 agosto presso Agendicum. Il 6 settembre Costanzo II entrava a Lugdunum.

Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Magnenzio

Modificato da Illyricum65
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Inviato

Alcune monete emesse ad Aquileia (tratte da http://dirtyoldbooks.com/roman/id/Coins-of-Roman-Emperor-Magnentius.htm ?

immagine.png

RIC 122 (Aquileia), Gnecchi 1 Three Solidi Medallion Obv: IMPCAESMAGNENTIVSAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right.
Rev: LIBERATORREIPVBLICAE Exe: SMAQ - Magnentius riding horse right, facing bowing Aquileia, holding scroll and cornucopia. c.351 (Aquileia).

immagine.png

RIC 146 (Aquileia), C 3 Siliqua Obv: DNMAGNENTIVSPFAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right.
Rev: FELICITASPERPETVA Exe: AQ• - Victory advancing left, holding wreath and trophy. c.351-352 (Aquileia).

immagine.png

RIC 148 (VIII, Aquileia) AE2 Obv: DNMAGNENTIVSPFAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right; A behind head.
Rev: GLORIAROMANORVM Exe: A/AQT• - Magnentius standing left, stepping on captive, holding Victory on globe and labarum; captive kneeling to right.
Feb - May 350 (Aquileia).

immagine.png

RIC 160 (Aquileia), LRBC 906 AE2 Obv: DNMAGNENTIVSPFAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right; A behind bust.
Rev: GLORIAROMANORVM Exe: B/
http://dirtyoldbooks.com/roman/sy/star.gif/http://dirtyoldbooks.com/roman/sy/branchb.gifAQThttp://dirtyoldbooks.com/roman/sy/branch.gif - Magnentius riding horse right, spearing barbarian; shield under horse.

immagine.png

RIC 173 (VIII, Aquileia) AE2 Obv: DNMAGNENTIVSPFAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right; A behind head.
Rev: VICTORIAEDDNNAVGETCAES Exe: • over
http://dirtyoldbooks.com/roman/sy/star.gif/AQP - Two Victories standing, facing each other, together holding wreath reading VOT/V/MVLT/X.

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Inviato

Neanche a farlo apposta ieri avevo confessato in privato la mia passione per Magnenzio all'utente Stilicho: sono io ad aver riscritto l'anno scorso, praticamente da zero, tutta la pagina italiana a lui dedicata su wikipedia passando da 20 a 130 note e aggiungendo una corposa bibliografia finale (almeno quella essenziale). Tutto quello che c'è scritto è farina del mio sacco (compreso i possibili errori): è un personaggio dai contorni interessanti, la cui vicenda storica mi ha da sempre appassionato.

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Inviato (modificato)

E a proposito dell'assenza del diadema per i dritti di Costanzo Gallo e Giuliano (come Cesari), anche Magnenzio tendeva a farsi rappresentare senza diadema poichè, come appunto ho scritto su wikipedia era il "simbolo dell'autocrazia di Costante (e più in generale dei Costantinidi, aggiungo ora), alla quale si voleva contrapporre una rinnovata forma di governo che richiamasse l'inizio del principato" (concetto ripreso da un articolo del Bastien, che ho citato).

Modificato da Conservator
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Inviato

Interessantissimo. A tale proposito ricordo che molti anni fa, in seguito agli scavi effettuati a Iutizzo, nella bassa friulana, fu organizzata una piccola ma bella mostra intitolata "I soldati di Magnenzio", di cui esiste ancora il catalogo: https://edizioniquasar.it/products/1797

 

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Inviato

Gentile @Conservator ,

La ringrazio per avermi evidenziato una imperdonabile leggerezza: ho dimenticato di segnalare “tratto da Wikipedia” per la parte di inquadramento storico. In effetti ho utilizzato e rivisto per praticità di consultazione la pagina Wikipedia su Magnenzio e dovevo segnalarlo; mi complimento perché si tratta di un bel lavoro approfondito. Porgo rimedio, segnalando la fonte. Sono certo che il fatto che suo testo sia stato apprezzato ed utilizzato in parte al fine di diffondere la conoscenza del personaggio storico in oggetto tra gli utenti del Forum, la renderà contento. La fine del Forum stesso è diffondere conoscenza.  

 Il mio fine ultimo era quello di segnalare il legame  tra Gallia à Magnenzio à Aquileia (e suo territorio perché sappiamo che l’ager aquileiense termina poco prima di Emona/Lubiana) e perché un usurpatore proveniente dalla Gallia si sia stabilito proprio in queste terre. Inoltre intendevo postare alcune delle sue monete qui emesse perché spesso Aquileia e i suoi prodotti non hanno la dovuta visibilità. Tra tutte lo spettacolare medaglione da 3 solidi (di cui come avrà notato non ho sviluppato il discorso sulla personificazione della Res Publica espresso da Sheldon). Putroppo si perdono i bronzi “gallici” con il chi-rho a rovescio ma sono stati trattati in altre discussioni.

Come forse avrà avuto modo di veder ho postato alcuni articoli che ho reperito da Academia.org e da ricerche sul web (ad esempio l’articolo della Ciliberto sul busto marmoreo attribuito a Magnenzio rinvenuto nei pressi di Gradisca) e alcuni altri riferiti a Vetranio, ai Castra Alpium Iuliarum e a Nepotiano.

Buona serata

Illyricum

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Inviato (modificato)

Illyricum65, benché dare del lei a chi non si conosce lo considero sempre sinonimo di rispetto verso il proprio interlocutore, ti prego di darmi del tu (come mi permetto di fare io con te)?

Non era assolutamente nell'intento del mio intervento pretendere che riportassi la fonte (per di più wikipedia, che è accessibile a tutti), ma solo ribadire il mio interesse per questo personaggio al quale ho dedicato molto tempo dei miei studi e che consiglio, a chi ne avrà la volontà, di approfondire soprattutto sotto il profilo storico (e grazie per aver aperto questo topic).  Oltre agli articoli da te prontamente riportati, tra quelli che si trovano online consiglio anche questo, nel quale vengono discussi alcuni dei motivi della propaganda di Magnenzio:

https://www.academia.edu/5578728/Modello_costantiniano_e_regionalismo_gallico_nellusurpazione_di_Magnenzio

In più, dato il prezzo accessibile e la facile reperibilità, per un quadro generale consiglierei anche il libro  edito nel 2015 di Maraval, I figli di Costantino, ove ovviamente è anche trattata, con discreto approfondimento, la vicenda di Magnenzio.

 

Modificato da Conservator

Inviato

Benissimo, quindi allora passiamo ad un "tu" piú informale!?

Avevo compreso il senso del tuo intervento dai "like" in fondo al post (che altrimenti non avresti inserito) ma in effetti avevo dimenticato di inserire la fonte.

Ti ringrazio per il link che non conoscevo e che provvederò a scaricare.

Buona serata

Illyricum

;)

 


Supporter
Inviato (modificato)

Il mio pensiero

Magnenzio era pagano o cristiano?

Probabile che fosse pagano all'inizio. Lo confermerebbe anche il giudizio inizialmente positivo di Zosimo che e' fortemente ostile invece nei confronti di Costanzo II così come lo era stato verso Costantino I. Del resto Zosimo si schiera apertamente contro la religione cristiana, ritenuta responsabile della decadenza dell'impero romano.

Poi però qualcosa cambia. Le monete di Magnenzio, come detto, presentano segni di un suo sostegno al cristianesimo (chi/rho).Potrebbe essere un semplice segno di deferenza verso Costanzo II come era avvenuto con Vetranio (insieme al quale aveva  cercato un accordo  con lui)?

Quanto ad Aquileia: Perchè le sue monete hanno una bassa visibilita? Eppure, Aquileia era una città molto importante per la sua posizione lungo una delle vie d'accesso alla nostra penisola E lo sarà anche negli anni a venire (vedi, per esempio,  Attila).

Qualche anno fa ho avuto modi di visitare Aquileia: splendida!

Spero di non aver detto inesattezze. Se così fosse, segnalatemelo pure?

Buona notte da Stilicho

 

Modificato da Stilicho
correzione di errore

Inviato

La monetazione di Aquileia romana ha un fascino particolare. L'epoca di Magnenzio poi è importantissima per la numismatica. Oltre al bellissimo tre solidi c'è anche il due solidi altrettanto bello. 

Arka

Diligite iustitiam

 


Inviato

Intendi questo esemplare che indica che Magnenzio ha "liberato 2 volte Roma"?

Screenshot_20201206-223653_Samsung Internet.jpg

Ciao

Illyricum

;)

  • Mi piace 1

Inviato

No. È il VIRTVS AVGVSTI NOSTRI coniato ad Aquileia. C'è poi il solido e mezzo con la stessa legenda ma immagine diversa. Infine due tipologie di solido.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
5 ore fa, Illyricum65 dice:

Non acquisì subito il controllo dell’Italia fintanto a che Marcellino, inviato dalla Gallia come magister officiorum, non uccise l’usurpatore Nepoziano (1 luglio 350).

Vorrei contribuire alla discussione condividendo con voi questo thread dal FAC che lessi tempo fa, nel quale Curtis Clay spiega perché la rivolta di Nepoziano sarebbe avvenuta nel 351 anziché nel 350 come è comunemente noto.

http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=62201.10;wap2

  • Grazie 1

Inviato
6 ore fa, Arka dice:

No. È il VIRTVS AVGVSTI NOSTRI coniato ad Aquileia. C'è poi il solido e mezzo con la stessa legenda ma immagine diversa. Infine due tipologie di solido.

Arka

Diligite iustitiam

https://www.wildwinds.com/coins/ric/magnentius/_aquileia_RIC_VIII_129.jpg

  • Mi piace 1

Inviato

E' proprio il due solidi di cui parlavo. Riprende l'iconografia da un medaglione di Costanzo II sempre della zecca di Aquileia e sarà l'immagine dei solidi di Giuliano II.

Altro aspetto da notare in questa moneta è l'inusuale veste imperiale riccamente ornata indossata da Magnenzio.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato

Altre monete interessanti di Magnenzio coniate nella zecca di Aquileia sono un multiplo d'oro di 5,56 g con al rovescio i Voti in corona w due piccole frazioni d'oro, il semisse di 2,24 g e il 9 silique di 1, 60 g.

In argento, oltre alle silique viste prima, è stato coniato un medaglione di 13 g in stile di Costante e Costanzo II con la legenda TRIVMFATOR GENTIVM BARBARORVM e una serie di miliarensi con i Voti e la Vittoria seduta.

Per il bronzo è curiosa l'emissione di un AE 3 con la BEATITVDO PVBLICA e l'imperatore seduto in trono.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato (modificato)
18 ore fa, stef-ITA- dice:

Vorrei contribuire alla discussione condividendo con voi questo thread dal FAC che lessi tempo fa, nel quale Curtis Clay spiega perché la rivolta di Nepoziano sarebbe avvenuta nel 351 anziché nel 350 come è comunemente noto.

http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=62201.10;wap2

Conoscevo la diatriba rispetto alla questione ma, francamente, non l'avevo mai approfondita, quindi grazie per aver postato il link, con spunti interessantissimi. Noto solo una cosa, ossia che le argomentazioni per una datazione al 351 sembrano decisamente più solide, non tanto sotto il profilo numismatico, quanto per quello storico che vuole la presenza di un prefetto urbano per quell'anno (tale Celio Probato) per soli 26 giorni, facendo sospettare che fosse stato nominato proprio da Nepoziano ed esaurì il suo mandato quando questo fu sconfitto. Questa osservazione si basa su un passo di Aurelio Vittore ove è specificato che il prefetto urbano, si suppone, nominato da Magnenzio, venne ucciso dai seguaci dell'usurpatore e, presumibilmente, da quest'ultimo sostituito (appunto con Probato).

C'è però un dato a sfavore di questa tesi: per Zosimo fu il prefetto del pretorio ad essere ucciso (di cui è dato il nome, Aniceto) e non il prefetto urbano (il cui nome non è invece specificato da Vittore). E' giusto altresì ricordare che Zosimo (e quindi Eunapio, da cui attinge-copia le sue informazioni) non poche volte commette strafalcioni di tipo cronologico, onomastico e storico. Tuttavia per quello che riguarda la vicenda di Magnenzio, è di gran lunga l'autore a tramandarci le maggiori informazioni (direi insieme a Zonara, che in alcuni punti ne integra e completa le narrazioni), con nomi e fatti altrimenti inediti.

Si è  quindi ipotizzato (con buone ragioni) che  per il periodo tra il 306-353, Zosimo (e quindi Eunapio) avesse attinto ad una fonte romana, poiché molto attento ed informato sui fatti dell'Urbe in questi anni. Infatti, oltra a Magnenzio, sorprendono la quantità e la qualità di informazioni riguardo la sommossa a Roma di Massenzio: vengono ad esempio citati gli ufficiali Marcelliano, Marcello e Luciano (quest'ultimo addetto alla distribuzione pubblica di carne) che sostennero l'usurpazione ed altrimenti ci sarebbero sconosciuti, al pari del vicario alla prefettura del pretorio Abellio, che invece si oppose all'iniziativa e fu ucciso; è nominato anche un tal Zena, e ricorre solo in Zosimo, che  supportò Rufio Volusiano a riconquistare l'Africa proconsolare usurpata da Domizio Alessandro e vengono inoltre ricordati fatti specifici per la città di Roma in quel periodo, come l'incendio del tempio della Fortuna, anch'essi altrimenti inediti.

Tutto questo per ribadire quanto Zosimo e, evidentemente, le altri fonti che rimandano l'avventura di Nepoziano al 350, siano generalmente molto attendibili e ben informate sui fatti di Roma per il periodo magnenziano. Detto ciò la datazione al 351 resta anch'essa del tutto plausibile.

Modificato da Conservator

Inviato

Ribadisco inoltre coloro che esistono altri punti di interesse nella "querelle Magnentius".

Ovvero la presenza di due usurpatori ai danni del primo usurpatore Magnenzio: Poemenius e Vetranio. 

Per entrambi ho inserito in precedenza dei link di reindirizzamento a testi/articoli/discussioni sul Forum. Realmente una vicenda molto interessante, ramificata e piena di spunti interessanti specie in considerazione della ridotta durata temporale.

Saluti

Illyricum

;)

   


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