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Inviato

Questa notizia di qualche giorno fa, quasi in concomitanza con le prossime festività natalizie, fa un po' sorridere per la particolare tempistica.

L'annuncio di un archeologo britannico: "Trovata la casa dell'infanzia di Gesù"

La casa dell’infanzia terrena di Gesù si troverebbe al di sotto dei ruderi di una chiesa bizantina, ubicati a loro volta al di sotto di un convento

Dal mondo archeologico giunge la notizia per cui sarebbero state raccolte prove fondamentali per l’individuazione della casa dell’infanzia di Gesù Cristo. Tale annuncio è contenuto in un libro pubblicato di recente da uno studioso britannico. Le importanti prove citate da tale studioso sarebbero state raccolte durante le numerose campagne di scavo condotte fino a oggi nei dintorni di Nazareth, nel nord di Israele. Il ricercatore che ha avanzato la tesi del ritrovamento della casa dell’infanzia di Gesù si chiama Ken Dark.

Questi, docente di archeologia e storia presso l’università britannica di Reading e con oltre trent’anni di indagini archeologiche alle spalle, ha appunto dato alle stampe ultimamente un libro, intitolato The Sisters of Nazareth convent. A Roman-period, Byzantine and Crusader site in central Nazareth (Il convento delle sorelle di Nazareth: un sito di epoca romana, bizantina e crociata nel centro di Nazareth), in cui evidenzia le fondamentali scoperte effettuate dalle sue squadre di ricercatori proprio a Nazareth a partire dal 2004.


Nel volume, Dark ribadisce appunto che, da quell’anno, le sue ricerche sul posto lo avrebbero condotto alla scoperta di interessanti strati rocciosi al di sotto del convento delle suore di Nazareth.

Nel dettaglio, la scoperta citata dal docente britannico sarebbe avvenuta, al di sotto del convento, tra le rovine di una preesistente chiesa bizantina. Analizzando i reperti dell’antica chiesa, l’archeologo avrebbe quindi scovato gli strati di roccia citati, per poi individuarne uno risalente a 21 secoli fa. Dall’esame delle millenarie rocce, l’accademico, afferma egli nel libro, avrebbe scoperto, in quelle viscere della terra di Nazareth, prove che riportano a una casa di pietra, scavata in una collina, che con alta probabilità apparteneva alla famiglia di Gesù Cristo. La presunta abitazione dell’infanzia terrena del Cristo si troverebbe di conseguenza sotto i ruderi della chiesa bizantina, che a sua volta giace sotto l’attuale convento di suore. Finora, evidenzia lo studioso britannico, sarebbero sopravvissute in buone condizioni fino ai giorni nostri parti significative della casa originale dell’infanzia di Gesù, inclusa una scala scavata nella roccia. Nel I secolo, l’abitazione comprendeva probabilmente diversi soggiorni, ripostigli attorno a un patio e una terrazza sul tetto.

La ricerca dell’archeologo ha poi rilevato che l’eccellente maestria delle incisioni rinvenute sulle rocce del sito confermerebbe che la casa sarebbe stata costruita da un “tekton”, una parola che, anticamente, non indicava soltanto la figura del falegname, ma anche la professione di muratore. Con tale termine, i Vangeli qualificano inoltre il mestiere di San Giuseppe.

A detta di Dark, il punto da lui indicato come quello in cui sorgeva un tempo la casa della Sacra famiglia era stato individuato già dagli archeologi del passato. Nel diciannovesimo secolo, proprio questo punto nel sottosuolo di Nazareth era stato infatti indicato come dimora di Gesù, Giuseppe e Maria, ma alcuni archeologi avrebbero scartato l'idea citata negli Anni ‘30. L’ipotesi della presunta appartenenza alla famiglia terrena di Gesù di quella casa nella roccia sarebbe stata in seguito riesaminata, ha precisato Dark, appena una quindicina di anni fa, mentre erano in corso studi su quella chiesa di epoca bizantina nascosta sotto il convento attuale.

https://amp.ilgiornale.it/news/cronache/lannuncio-archeologo-britannico-trovata-casa-dellinfanzia-1907245.html

 

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Inviato

Ma allora la Santa Casa di Loreto è una reliquia falsa?

Secondo la tradizione quella conservata a Loreto è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù.

Agli inizi di maggio del 1291, con Nazareth e tutta la Palestina sotto il dominio dei Mamelucchi d'Egitto, secondo la tradizione alcuni angeli prelevarono la Santa Casa e la portarono via in volo, lasciandola, il 10 maggio 1291, a Tersatto (ora un quartiere della città di Fiume); furono dei boscaioli, stupiti, a trovare la piccola dimora. In quel luogo però i pellegrini erano spesso preda di ladri e malfattori; così, tre anni e sette mesi dopo, gli angeli la sollevarono di nuovo alzandosi in volo verso le Marche, depositandola nei pressi di Ancona, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, il cui nome la tradizione fa derivare proprio da questo evento: posa-et-ora (fermati e prega). Ci restò per nove mesi, dopodiché gli angeli la risollevarono di nuovo per posarla nei pressi 

di Porto Recanati, in località "Banderuola", dove ancora oggi sorge una chiesetta; lì c'era un boschetto, proprietà di una nobildonna di Recanati di nome Loreta, per cui i pellegrini dicevano: "Andiamo dalla Madonna di Loreta", e da tale espressione popolare venne poi dato il nome alla cittadina di Loreto. È in quella selvetta di Loreta, che — si dice — furono dei pastori a vedere una luce abbagliante uscire dalle nubi e, dietro la luce, la casa.

Si trovava però troppo vicino al mare, esposta quindi ai pericoli delle incursioni saracene; inoltre anche lì cominciavano ad accorrere malfattori per derubare i fedeli venuti in pellegrinaggio. Perciò, otto mesi più tardi, la Casa venne nuovamente spostata dagli angeli su un terreno di proprietà di due fratelli, i conti Simone e Stefano Rinaldi di Antici, che però presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini e a contendersi il denaro estorto ai devoti. E di nuovo, dopo soli quattro mesi, sempre gli angeli sollevarono la casa e la posarono, nel 

dicembre del 1294, al centro della strada che da Recanati conduce al porto, dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare, sulla cima di una collina (il monte Prodo).

Nell'opera Storia della Santa Casa di Loreto, esposta in dieci brevi ragionamenti fra un sacerdote custode di S. Casa ed un divoto pellegrino – scritta da don Antonio Gaudenti, patrizio di Osimo e arcidiacono della Basilica Loretana – ed. seconda, Loreto 1790 è possibile trovare altre versioni relative alla traslazione della santa Casa.

La storia del Santuario inizia il 10 dicembre 1294, con l'arrivo della casa che dicesi abitata una volta dalla famiglia della Vergine Maria a Nazareth e dove la Madonna avrebbe ricevuto l'annuncio della nascita di Gesù. Dapprima la preziosa reliquia venne sopraelevata e coperta da una volta, per poi venire circondata da portici, quindi da una chiesetta e infine dall'attuale Basilica.

Nel 1468, per volontà del vescovo di Recanati, il forlivese Nicolò dall'Aste, cominciarono i lavori per la costruzione del grande tempio sia a protezione della Santa Casa sia per accogliere la gran folla di pellegrini sempre crescente. Morto il vescovo già l'anno seguente, nel 1469, fu papa Paolo II a farne proseguire i lavori, anche perché quando nel 1464 quando egli, ancora cardinale, venne in visita a Loreto sarebbe stato miracolosamente guarito dalla Madonna. Nel 1587, con l'aggiunta della facciata, l'edificio poté ritenersi finalmente concluso ( La facciata del Santuario fu iniziata nel 1571, sotto il pontificato di S. Pio V , da Giovanni Boccalini da Carpi e continuata da G. B. Ghioldi , fino al compimento, avvenuto nel 1587. Nel 1574 il pontefice Gregorio XIII , incaricò di agire come Commissario e Procuratore nel Santuario di Loreto S.E. mons. Aurelio Tibaldeschi vescovo di Ferentino e commendatario della commenda Melitensi di San Giacomo di Ferentino, di Albarese e di San Giustiniano di Perugia, affinché questi lavori nel Santuario venissero svolti a regola d'arte, purttroppo S.E. mons. Aurelio Tibaldeschi non fu presente all'inaugurazione della facciata del Santuario del 1587 poichè mori nel maggio del 1585). Nel 1604 fu indetto il concorso per la decorazione della Sala del Tesoro, vinto dal Pomarancio, che prevalse sul Caravaggio, su Guido Reni e su Lionello Spada. La sala fu completamente decorata entro il 1610, quindi il Pomarancio si cimentò con gli affreschi della cupola, andati 

quasi completamente perduti. Quasi in contemporanea Francesco Selva decorava con stucchi l'Atrio della Sacrestia e Tiburzio Vergelli realizzava, tra il 1600 ed il 1607, il maestoso battistero che ancora oggi si può ammirare nella prima cappella di sinistra della basilica. Come completamento dei lavori, tra il 1604 ed il 1614, Carlo Maderno con l'aiuto dello zio Giovanni Fontana realizzava la fontana che orna tutt'oggi la piazza del Santuario.

Con l'invasione napoleonica dei territori pontifici del febbraio 1797, Loreto venne occupata dai soldati francesi e fu oggetto di razzie e latrocini dai quali non fu risparmiato neppure il Santuario, come viene rievocato da monsignor Agostino Rivarola in una lettera del marzo 1797. In questo scritto, Rivarola in particolare chiama in causa le responsabilità di Ludovico Sensi, prelato schieratosi con l'invasore e da questi nominato Governatore generale della città. Stando a testimonianze, Sensi si sarebbe persino recato «in Chiesa coi 

muratori» per «demolire la Santa Casa», ma tale fu lo sdegno della popolazione, di fronte a questo proposito, che lo «scelerato» fu costretto a desistere.

Quando con il breve di Benedetto XV del 24 marzo 1920 la Madonna di Loreto fu proclamata protettrice degli aviatori, a Loreto si avvicendarono personaggi pubblici, anche di rango politico: "il 28 giugno 1922 arrivò in visita al Santuario il principe Umberto, il quale, dopo aver visitato la Santa Casa, tenne ad iscriversi alla Congregazione universale. Ma la visita più significativa fu quella effettuata il 24 ottobre 1936 da Mussolini".

Nel novembre del 1989 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di Basilica pontificia minore, affermando nel 1993 che "la Santa Casa ricorda, in pari tempo, anche la grandezza della vocazione alla vita consacrata e alla verginità per il Regno, la quale ebbe qui la sua gloriosa inaugurazione nella persona di Maria, Vergine e Madre", e che essa è uno dei "luoghi, dove si va per ottenere la grazia".

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Basilica_della_Santa_Casa

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Santuario_della_Santa_Casa_in_Loreto_-_Casa_Santa.jpg


Inviato

Ciao interessante tutto cio', quindi a Loreto cè la casa dove Maria è nata ha ricevuto l'annunciazione dell'angelo e dove visse fino alle nozze con Giuseppe.Ma non ha vissuto dopo la nascita di Gesu', quindi quella che hanno trovato si suppone che fosse la casa dopo il ritorno dall'Egitto. Una curiosita' ma la casa in Egitto dove la Sacra Famiglia ha vissuto per molti anni ancora non l'hanno trovata?. Certo che gli angeli hanno dovuto lavorare un bel po' per i vari spostamenti della casa di Maria,strano che non hanno fatto la stessa cosa con quella dove ha vissuto Gesu'.


Inviato
26 minuti fa, Liamred00 dice:

strano che non hanno fatto la stessa cosa con quella dove ha vissuto Gesu'.

Gli angeli, alias templari, non è che possono fare tutto il loro!


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