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Lasciando a parte, senza tuttavia sminuirli, gli aspetti storici e di contorno dell' oggetto, all'oggetto  mi piacerebbe restare, cioè alla discussione sul Forum in merito alla autenticità o meno di una moneta, moneta, che come sempre per la natura webica di un forum, non può che essere esaminata in effigie .

In prossimità del primo centinaio di interventi  mi pare che abbiamo

2 utenti che hanno prodotto elementi a sostegno della loro tesi di  non autenticità

1 utente che ha argomentato i suoi dubbi sulla presunta non autenticità

0 utenti che abbiano prodotto elementi a sostegno dell'autenticità

parecchi interventi che manifestano dubbi assolutamente legittimi che, a me, appaiono  di principio e non sul merito

Leggo tra i like i nomi di utenti che nei miei 6 anni di scolaro sul Forum, ho apprezzato come conoscitori di alto livello della materia : auspicherei, allo stato, qualche ulteriore argomentato parere in qualsiasi direzione possa condurre .

 

 

 

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Non era mia intenzione dire che la moneta e' falsa. Ho detto che nessuno quando visionarono la moneta prima dell'asta delle monete del museo di basilea sembra abbia notato qualcosa di strano.

i signori Russo non mi hanno detto che ora non si puo' dire con certezza se la moneta e' falsa o autentica mentre in futuro lo si potra' dire. Il loro discorso per come l'ho capito io e' che non lo si puo' dire ne ora ne in futuro.

la loro valutazione sulla moneta e' impostata in modo diverso dai discorsi che si sono fatti su questo forum sulla moneta e io trovo non corretto che io riferisca la loro valutazione nei dettagli perche' potrei farlo in modo non corretto.

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Non volevo più intervenire ma quanto scritto sopra da @VALTERI mi sembri un po' di parte... ma magari è solo un'impressione.

La moneta, come già detto da molti, è complessa. Lo stato di conservazione non è ottimale. Altri esemplari, come quello CNG, sono sicuramente più facili da controllare. Ma, se così non fosse, non staremmo qui a discutere.

Gli elementi a favore della non autenticità, a mio parere, non sono definitivi. La limatura sul bordo, da alcuni presentata come la prova tombale, per me è solo una limatura, come già detto in precedenza (ma mi accorgo che i miei scritti svaniscono su certi schermi). La causa della limatura potrebbe anche essere un colpo al momento del rinvenimento o un saggio per vedere il metallo interno. Una visione diretta mi darebbe qualche indicazione in più, ma probabilmente anche così non sarebbe definitiva.

Eliminando la limatura, anche il fatto che sia sicuramente fusa è solo un parere che per me non trova una conferma certa. Ribadisco che la moneta ha subito una forte pulizia che nasconde e cambia la superficie. Ci sono alcuni elementi che, a mio avviso, difficilmente sono compatibili con una fusione. Ma qui dovrei proprio poter avere la moneta in mano.

E tutto questo senza considerare il contesto.

So che @gionnysicily è preparatissimo e un grande esperto. Ma anche Vlasto e Roberto Russo lo erano, come lo è pure Alan Walker. Quindi, in questo caso e ribadisco, solo in questo caso, permettetemi di non avere certezze.

Arka

Diligite iustitiam

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@Arkanel mio elenco per punti sintetici al post 101, ho pensato ad Arka come "utente che ha argomentato i suoi dubbi sulla presunta non autenticità" : ove io avessi  letto superficialmente i Tuoi contributi sarebbe solo colpa mia .

Confermo la Tua impressione : il mio è intervento di parte, la parte di VALTERI, scolaro del Forum che vorrebbe poter apprendere ancora qualcosa di più .

Piermichele

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Ho capito male io.

Tra la genuinità e la falsità hai inserito la non falsità. Ovvero il dubbio.

Mentre dici che nessuno si è schierato a favore totale della genuinità.

Tutto chiaro.

Arka

Diligite iustitiam

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In una lontana discussione, @Arkascrissi che parlo fluentemente il Piemontese, in Italiano mi applico, di altre lingue ho inteso dire . 

Ecco, ricorderò a VALTERI l'imprudenza nell' usare doppie se non addirittura triple negazioni

una buona giornata

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Considerazioni mie, di un profano, ma non per questo irrilevanti se si considera che in ambito giuridico il giudice è quasi sempre un profano: la soluzione di una diatriba è affidata a un giudice, esperto di diritto, ma spesso privo di specifiche cognizioni tecniche.

Nel processo civile, ai sensi dell'articolo 61 del codice di procedura civile, quando per la risoluzione della controversia sono necessarie cognizioni in materie specifiche che il giudice non conosce e non è tenuto a conoscere e quando i fatti da accertare siano riscontrabili solo attraverso specifiche cognizioni od esperienze tecniche, l'organo giudicante può farsi assistere da uno o più consulenti tecnici.

Analogamente nel processo penale il giudice nomina uno o più periti.

Le parti (P.M. e parti private possono nominare dei loro consulenti)

In questa discussione vi sono stati gli interventi di autorevolissimi esperti.

Riassumendo, alcuni hanno ritenuto la moneta un falso lampante, sulla base di osservazioni tecniche apparentemente ineccepibili; altri non solo hanno evidenziato che non sono possibili univoche e granitiche certezze, ma hanno instillato ragionevoli dubbi, confutando le osservazioni contrarie con motivazioni altrettanto logiche.

Valteri afferma che nessuno porta elementi per ritenere la moneta autentica; ma così si rovescia la prospettiva: quando si esamina una moneta per giudicarne l’autenticità, devono essere evidenziati gli elementi che dimostrano che è una riproduzione e solo la loro assenza dimostra che è autentica.

Non esistono particolari che indicano che una moneta è autentica: se un particolare è ben fatto, impossibile da distinguerlo da un originale, ciò dimostra solo la particolare abilità del falsario.

Ma sappiamo dall’esperienza che in materia di falsi i falsari diventano sempre più bravi e cercano di rimediare agli errori.

Nemmeno la provenienza o l’esame della moneta da parte di autorevoli studiosi può essere un elemento a favore dell’autenticità; tutti possono sbagliare.

Semmai, se fosse vero che così pregiati esperti siano caduti, ciò dimostra solo che il falso è insidioso e non così palese come sostenuto.

Peraltro tutti sembrano concordare che le fotografie sono insufficienti e bisognerebbe avere la moneta in mano.

In conclusione, se io fossi il giudice, direi: i pareri sono contrastanti, nel senso che la moneta potrebbe benissimo essere un falso, ma – allo stato - permangono fondati dubbi; e un giudice onesto deve assolvere in caso di dubbio.

Tuttavia, siccome in questo caso non sono un giudice, dico: come collezionista mi darebbe fastidio avere quella moneta e capisco cohinz che l’ha restituita.

Devo, peraltro, rilevare che in un eventuale processo il falso non potrebbe essere dimostrato; in un ipotetico processo penale l’imputato dovrebbe essere assolto, almeno con formula dubitativa; e una causa civile per l’annullamento della compravendita della moneta si sarebbe risolta probabilmente a favore della casa d’aste, che ben poteva quindi rifiutare la restituzione.

Quindi è ancor più lodevole sul piano professionale la correttezza e serietà della casa d’aste.

Tanto più che le conclusioni di tale ragionamento confermano quanto detto dai sigg. Russo al post 23: “i signori Russo della NAC dopo aver visionato la moneta dal vivo con una lente mi dissero che la moneta puo' essere falsa oppure autentica”.

Detta così mi sembrava una frase con poco senso; ora, invece, capisco che l’esame diretto, da parte di persone che, anche se di parte, sono indubbiamente oneste e sincere, porta a concludere che è solo una moneta dubbia, ma non abbiamo certezze che sia falsa; che è quel che risulterebbe a un giudice sulla base dei pareri dei vari esperti.

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5 ore fa, Sirlad dice:

Comunque fossi stato in te @coinzh avrei riflettuto molto di più, prima di riconsegnare questa moneta, mia opinione personale ovviamente.

E vero che le opinioni personali vanno rispettate, siccome non sei @coinzh, continua a mantenerla per te la tua rispettabile opinione.

Visto che non ho finito con le mie argomentazioni "oggettive", continuo a postarle per supportare le mie qualità.

Non penso proprio che tu e ne altri, abbiate avuto l'esperienza nel maneggiare con cura, al microscopio a 40x e 80x. 

Tantissime monete, (ma tantissime), che ho pulito o restaurato, per diverse case d'aste. In 40 e passa anni. 

Cosi tu pensi che io non so riconoscere una fusione da una genuina ? ........ma ti sei chiesto il perché lo faccio? e perché sul forum ? 

Io ci metto la faccia e mi assumo le mie responsabilità di quel che scrivo per TUTTI VOI.

Pertanto ne tu e ne altri, mi potete portare ad uno scontro, anzi io continuo come ho fatto con il tetradramma di Messana, sull'altra discussione, dove tu hai avuto la tentazione di non so chè .

PUNTO.

 

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Ora alla luce di nuovi elementi fotografici in buona risoluzione, gradirei agli oppositori, di giustificarne il perché le limature sul bordo come da foto allegata, sicuramente, non sono graffi da scavo. 

Grazie.

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6 ore fa, VALTERI dice:

Lasciando a parte, senza tuttavia sminuirli, gli aspetti storici e di contorno dell' oggetto, all'oggetto  mi piacerebbe restare, cioè alla discussione sul Forum in merito alla autenticità o meno di una moneta, moneta, che come sempre per la natura webica di un forum, non può che essere esaminata in effigie .

In prossimità del primo centinaio di interventi  mi pare che abbiamo

2 utenti che hanno prodotto elementi a sostegno della loro tesi di  non autenticità

1 utente che ha argomentato i suoi dubbi sulla presunta non autenticità

0 utenti che abbiano prodotto elementi a sostegno dell'autenticità

parecchi interventi che manifestano dubbi assolutamente legittimi che, a me, appaiono  di principio e non sul merito

Leggo tra i like i nomi di utenti che nei miei 6 anni di scolaro sul Forum, ho apprezzato come conoscitori di alto livello della materia : auspicherei, allo stato, qualche ulteriore argomentato parere in qualsiasi direzione possa condurre .

 

 

 

Caro Valteri 

faccio parte degli zero utenti che (non ) hanno prodotto elementi a sostegno dell’autenticità della moneta. 
permettetemi il seguente ragionamento logico: 

se dovessimo discutere sulla bontà o meno del pezzo in un ‘aula di tribunale ( Dio non voglia) si partirebbe dal presupposto che il pezzo e’ autentico. Proviene da eccellenti collezioni, esposto in un museo, ed e’ anche compreso nel Corpus di riferimento su questa monetazione. Infine è stato esitato da primaria casa.

tutto corretto? Fin qui non ci piove. 

Fast forward nell’acquirente qualcuno instilla un dubbio ( legittimo per carità) sulla bontà del pezzo  e mettiamo che la cosa trascenda ( NON e’ quanto successo naturalmente ma perdonatemi l’esercizio di logica)  e si finisca davanti ad un giudice che cercherà  di mettere in fila i fatti per poter poi deliberare in merito. 
i dubbi sono legittimi ma dovro’ essere io acquirente a provare la non genuinità del pezzo, giusto? Perché sono io che l’ho messa in dubbio.  Cosa faccio ? chiamo il bravo gionnysicily che espone la sua ( valida ) analisi che deposita in seguito come perizia.

a questo punto si arriva ad uno scenario  che non puo’ non essere quello evocato da Apollonia in quanto la controparte fara’ una controperizia e lei stessa - o in alternativa il giudice - chiedera’ che vengano  effettuati anche degli esami ‘hard’ per avere dei dati oggettivi ( ammesso che gli esiti degli esami lo permettano) sui quali, assieme alle perizie depositate, il giudice potra’ prendere infine la propria decisione.

ecco perche’ -  allo stato attuale - possiamo considerare perfettamente valida l’analisi fatta da Gionnysicily ma se qualcuno sostenesse un punto di vista differente al posto di dire:

-  i graffi sono naturali

- no sono un byproduct del falso 

e di conseguenza  non spostarci da questo  impasse per altri 200 interventi... il modo piu’ logico per risolvere la questione diverrebbe quello  di procedere con una visione dal  vivo del  pezzo, sottoporlo ad esami rigorosi e confrontarne  gli esiti per vedere dove pende il piatto della bilancia .

si perviene quindi alle conclusioni:

1) viene confermata la falsità:  Quelli che sostenevano l’autenticità ne ammettono l’errore. L’acquirente viene risarcito. In fondo non si trattava proprio di una patacca da ciotola se la sua storia pregressa aveva i supporti esposti sopra.

2) viene confermata autentica ?  vorra’ dire che opportuni esami e l’esame diretto del pezzo hanno provveduto a fugare i dubbi . Anche in questo caso non si trattava di una patacca da ciotola ma di un pezzo che presentava diversi interrogativi  che l’analisi ha provveduto a fugare.

in ogni caso l’onere della prova ricade su chi solleva il dubbio in quanto il venditore - con l’inclusione del la moneta nelle sue vendite e non menzionando  altro nello specifico - si sottintende che la ritenga  autentica e di legittima provenienza.. 
 

Modificato da numa numa
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3 ore fa, coinzh dice:

Non era mia intenzione dire che la moneta e' falsa. Ho detto che nessuno quando visionarono la moneta prima dell'asta delle monete del museo di basilea sembra abbia notato qualcosa di strano.

i signori Russo non mi hanno detto che ora non si puo' dire con certezza se la moneta e' falsa o autentica mentre in futuro lo si potra' dire. Il loro discorso per come l'ho capito io e' che non lo si puo' dire ne ora ne in futuro.

la loro valutazione sulla moneta e' impostata in modo diverso dai discorsi che si sono fatti su questo forum sulla moneta e io trovo non corretto che io riferisca la loro valutazione nei dettagli perche' potrei farlo in modo non corretto.

Invece, in base a quello che  ho scritto nel post 107, sarebbe interessantissimo conoscere i dettagli del pensiero dei Russo.

Ovvio che tu possa non ricordare tutto perfettamente, ma nessuno può fartene una colpa; ma almeno puoi dirci come hanno impostati la loro valutazione.

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Concentriamoci sul pezzo e sulle immagini a disposizione.

ora, premetto che non ho ancora avuto modo di studiare il materiale disponibile bile, però come se lo chiedono cosa potrebbero essere i segni sul tondello, mi chiedo il perché di quei segni ? Perché mai qualcuno avrebbe dovuto segnare in quel modo quella moneta nemmeno in ottima conservazione?  Perché presenta quei micro crateri in determinanti punti sospetti? 

ora, consideriamo che un falsario, quasi sempre parte da esemplari originali. Il conio in oggetto è un conio raro, potrebbe essere che il falsario avesse trovato una moneta similare non in ottima conservazione da clonare ( ed essendo rara, e con pedigree indubbiamente importante, MOretti pensó bene di non farselo scappare ( come si fa sempre chi colleziona o vuole collezionare Tutto il conosciuto per una monetazione).

perche i segni nel campo? Vero per coprire i segni della fusione, è molto plausibile che siano stati limati cercando di appianare i campi..infatti in prossimità di alcuni dettagli ciò non è stato reso possibile... avrebbero dovuto rettificare lo stile ... se ne sarebbero accorti tutti.

ed il segno sul bordo? Come già detto, i codoli di fusione venivano staccati con colpi di scalpello e poi limati .., ed anche questo particolare può coincidere.....

 mi sembra che ci siano più elementi che depongono a sfavore ... di quelli a favore.

Mi riservo comunque di rientrare in argomento dopo attenta analisi .
 

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la porosità di questa moneta è quello che più di tutto la distingue dagli altri esemplari. l'argento usato in questa tipologia è un buon argento privo di inclusioni che potrebbero causarne la porosità (come avviene per le monete di inizio 1600). questa per me è la prova più importante.

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Io suppongo che oggi i falsari usino monete antiche per fare i loro falsi di modo che il metallo usato abbia tutte le caratteristiche compatibili col metallo delle monete antiche.

questa moneta ha di sicuro 100 anni e 100 anni fa nessuno si sognava si potessero fare le analisi di composizione del metallo che sono possibili oggi.

mi chiedo dunque se un'analisi della composizione del metallo potrebbe dare una risposta definitiva e scientifica sulla questione.

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forse non mi sono spiegato bene, la porosità può essere dovuta a inclusioni o alla fusione, in entrambi i casi non dovrebbe esserci.

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15 minuti fa, coinzh dice:

Io suppongo che oggi i falsari usino monete antiche per fare i loro falsi di modo che il metallo usato abbia tutte le caratteristiche compatibili col metallo delle monete antiche.

questa moneta ha di sicuro 100 anni e 100 anni fa nessuno si sognava si potessero fare le analisi di composizione del metallo che sono possibili oggi.

mi chiedo dunque se un'analisi della composizione del metallo potrebbe dare una risposta definitiva e scientifica sulla questione.

giusto Coinzh, proprio per questo Apollonia suggeriva ulteriori analisi che potrebbero confermare l'ipotesi del falso oppure contraddirla.

Oltre all'analisi della composizione della lega vi sono altre analisi assai sofisticate che distinguono se una coniazione è stata fatta a pressa oppure (come avveniva in antico) a mano. Proprio per questo tali esami - che sono comunque costosi e implicano anche un notevole impegno che non necessariamente verrebbe preso per un pezzo simile - aiuterebbero molto a chiarire o confermare la fondatezza delle ipotesi fatte. 

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A me inoltre non torna la faccenda della N mancante.

se la moneta e' un falso perche' il falsario non ha fatto anche la N ?

se la moneta e' autentica perche' la moneta ha solo un'eventuale ombra di N e non un minimo rilievo sporgente della N ?

se il falsario 100 anni fa ha pure fatto una coniazione suppongo l'abbia fatta a mano e non a pressa, sempre che 100 anni fa si facessero falsi coniati, cosa che io non so. Anche oggi non vedo perche' un falsario debba per forza fare una coniazione a pressa e non a mano.

Modificato da coinzh
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Supporter
1 ora fa, coinzh dice:

Io suppongo che oggi i falsari usino monete antiche per fare i loro falsi di modo che il metallo usato abbia tutte le caratteristiche compatibili col metallo delle monete antiche.

questa moneta ha di sicuro 100 anni e 100 anni fa nessuno si sognava si potessero fare le analisi di composizione del metallo che sono possibili oggi.

mi chiedo dunque se un'analisi della composizione del metallo potrebbe dare una risposta definitiva e scientifica sulla questione.

Qualche anno fa un conoscente mi ha fatto avere un tetradramma di Alessandro Magno che, dal vivo, non lo convinceva circa l’autenticità nonostante i dati ponderali e lo stile fossero nella norma. L’analisi SEM-EDS ha dimostrato la presenza di argento in concentrazione molto elevata, ma la totale assenza di rame sulle due facce e sul contorno. Le fotografie ad alta risoluzione del contorno hanno dimostrato la presenza di una rigatura continua caratterizzata come composizione da un’elevata concentrazione di ferro accanto a silicio e alluminio in prevalenza e percentuali attorno al 5% di argento e di potassio. La discontinuità di composizione ha reso assai probabile l’ipotesi che le due facce della moneta riprodotte separatamente fossero state ‘incollate’, lavorando poi il contorno per cercare di nascondere la giuntura. Le prove hanno convinto la casa d'aste che ha ritirato il pezzo e rimborsato il cliente.

Sicuramente la giuntura sarebbe stata individuata anche con la microscopia ottica, ma di certo non la composizione. Quanto all’ingrandimento, per il SEM è >100.000x mentre per il sistema ottico, a quanto mi risulta, non supera 1.500x. Riguardo alla risoluzione, siamo nell’ordine di pochi nanometri per il SEM mentre i sistemi ottici spesso non scendono sotto i 200 nanometri.

Nel caso del Taras sub iudice, il problema della N esistente o meno in origine e quello del codolo o non codolo limato, per citarne alcuni, sarebbero ideali per le potenzialità del SEM-EDS e i risultati potrebbero sia confermare sia mettere in dubbio quelli della microscopia ottica.

apollonia

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Quanto costa quel tipo di analisi ?

amme sembra strano che con sistemi ottici si raggiungano 1500 ingrandimenti su materiali non trasparenti tipo i materiali biologici.

Modificato da coinzh
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54 minuti fa, coinzh dice:

Quanto costa quel tipo di analisi ?

amme sembra strano che con sistemi ottici si raggiungano 1500 ingrandimenti su materiali non trasparenti tipo i materiali biologici.

Privatamente - se ti affidi ad un istituto di ricerca ( ve ne sono di eccellenti per dipinti e sculture antiche) costa un botto.

se conosci qualcuno all’università il cost e’ di gran lunga inferiore 

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un'ipotesi un pò pazza, e se nel 2006 avessero venduto il clone della moneta venduta dalla NAC nel 1998 ? piccoli particolari come sembra una diversa inclinazione della curvatura della conchiglia, la crepa dal bordo che sembra più profonda e continua nel 98 e la A tagliata nella gambetta del 98. @gionnysicily, ci vorrebbe una bella foto dell'esemplare del 98. questo chiarirebbe il motivo per cui prima la ritenevano autentica.

 

NAC13lotto79.++.jpg

Modificato da dux-sab
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3 ore fa, coinzh dice:

A me inoltre non torna la faccenda della N mancante.

se la moneta e' un falso perche' il falsario non ha fatto anche la N ?

se la moneta e' autentica perche' la moneta ha solo un'eventuale ombra di N e non un minimo rilievo sporgente della N ?

Queste sono due domande molto interessanti...

Alla prima domanda, non saprei dare una risposta, sembra infatti molto strano che un ipotetico falsario si sia dimenticato di un particolare così importante, così come sembra altrettanto strano che tutti gli esperti che hanno visionato la moneta in questi anni non l'abbiano ritenuto un particolare dirimente (anche chi avrebbe notato la sua ipotetica assenza).

Alla seconda domanda invece la risposta mi pare più semplice, si potrebbe infatti pensare che possa essere il risultato di un conio particolarmente usurato (od ostruito ad esempio).

Detto ciò, queste (le mie come le altre) sono tutte delle supposizioni, che solo una analisi approfondita della moneta dal vivo potrebbero eventualmente confermare o smentire.

Modificato da Sirlad
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