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La fine dell'Impero Gallico e l'attività della zecca di Treviri


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Inviato

Le due zecche dell'impero gallico furono Treviri (la principale) e Colonia (aperta verso la fine del regno di Postumo).

Con la riannessione del territorio dopo la resa di Tetrico in favore di Aureliano, la zecca di Colonia cessò la sua attività mentre la zecca di Treviri emise solamente due monete (almeno solo due oggi sono note) a nome di Aureliano prima di essere chiusa/trasferita a Lione.

Aureliano a Treviri coniò durante l'estate del 274 questi due esemplari:
treviri 01.jpgtreviri 02.jpg
IMP AVRELIANVS AVG
PACATOR ORBIS

AUR TREV 01.jpgAUR TREV 02.jpg

IMP AVRELIANVS AVG
VIRTVS AVG

Qualche giorno fa, da Roma Numismatics, è stata venduta una interessantissima moneta di Tetrico II che ahimé non sono riuscito ad aggiudicarmi perchè oltre il mio budget (minimo) che avevo previsto:

tetrico treviri.jpg

notate nulla di strano?

Si tratta di un esemplare inedito di Tetrico II, apparentemente di buono stile e di fattura ufficiale con una particolarità: il rovescio è del tipo VIRTVS AVG con Marte, scudo, lancia e fiore in mano. Si tratta di una tipologia di rovescio "sconosciuta" per i sovrani gallici il che fa pensare a una moneta di congiunzione tra l'Impero Gallico e la riannessione di Aureliano.

La mente e la fantasia volano e fanno ipotizzare un'ultima emissione gallica ripresa come prima coniazione dal nuovo sovrano che aveva appena riconquistato la Gallia con le sue relative zecche.

E la fantasia si rafforza ancor di più se andiamo ad analizzare questo esemplare di Aureliano (ne sono conosciuti tre in tutto) appartenuto a Philippe Gysen e venduto un paio di anni fa in asta da Jacquier:

aureliano Treviri.jpg

Vi ridomando: notate nulla di strano?  ...vi metto un'altra immagine (perdonate se la scala non è delle migliori):

same dies.jpg

se la vista non mi inganna, si tratta del medesimo conio di rovescio, robe da far cadere la sedia all'indietro!

Quindi? Prende consistenza l'ipotesi precedente? Se sì, la storia della zecca di Treviri nel periodo di passaggio tra l'impero gallico e la riannessione all'impero centrale, andrebbe riscritta o comunque rivista.

Tuttavia, anche se mi piacerebbe fosse così, rimango con qualche dubbio che non posso fugare non avendo in mano la moneta e sostanzialmente il dubbio è questo: molto probabilmente si tratta di una emissione locale realizzata per fusione accoppiando due stampi ricavati da monete ufficiali: una di Tetrico II e una di Aureliano... un po' come accaduto per questo esemplare: 

In ogni caso, mi fermo qui, in attesa di ulteriori sviluppi, ipotesi e approfondimenti. Incidentalmente ho scoperto che su questo pezzo sta preparando un articolo un numismatico francese... l'ho saputo oggi in quanto l'ha pubblicamente detto, abbiamo discusso delle mie ipotesi (che in sostanza sono anche le sue) e mi ha anticipato qualche sua considerazione sul pezzo, che però secondo me viene meno se siamo in presenza della medesima coppia di conii cosa che io ritengo con assoluta convinzione.

In ogni caso mi fermo per rispetto accademico e parcheggio la mia idea di farne un piccolo articolo in attesa della sua pubblicazione. Si tratta di un grande conoscitore (e collezionista e commerciante) dell'Impero Gallico a cui va tutto il mio rispetto e la mia stima.
Nulla ci vieta di discuterne però in questo spazio col tenore di una chiacchierata tra appassionati!

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Inviato (modificato)

Discussione molto interessante. Peccato che la moneta si trovi in condizioni pessime, sarebbe stato interessante vedere se la dicitura al rovescio fosse stata AVGG (come nella serie virtvs coniata dal padre e in molte altre dei Tetrici).

Credo inoltre plausibile il riutilizzo del conio, come già successo per altri imperatori gallici (diversi imperatori e stesso rovescio).

Forse per risparmiare tempo e denaro che altrimenti sarebbe stati spesi per incidere un nuovo rovescio?

Modificato da Alessandro0

Inviato

Quasi di sicuro, se vi è identità di conio, la legenda completa del rovescio non può che essere la medesima VIRTVS AVG.

In realtà la moneta non è poi così mal messa, anzi, il rovescio non particolarmente in rilievo, con le lettere un po' più grossolane, la pastosità dell'insieme e la mancanza di dettaglio sia al dritto che al rovescio (marcata la differenza col pezzo di Aureliano!) son tutti elementi che mi fanno supporre che si tratti di una moneta realizzata per fusione anziché per coniazione. La moneta non presenta grossi segni di usura, la mancanza di accuratezza è da imputare alla tecnologia di produzione, la fusione appunto (guardate la resa dello scudo per esempio).

Più la guardo e più mi convinco che si tratta di una moneta fusa prodotta accoppiando due stampi (non due conii!) ottenuti a partire da due pezzi ufficiali. Ora, il caso ha voluto che una delle due monete fosse una rarissima emissione di Aureliano per Treviri di cui oggi son superstiti solo (finora) tre esemplari.

Di sicuro un pezzo estremamente interessante per gli appassionati gallici!

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Inviato
3 ore fa, grigioviola dice:

Le due zecche dell'impero gallico furono Treviri (la principale) e Colonia (aperta verso la fine del regno di Postumo).

Con la riannessione del territorio dopo la resa di Tetrico in favore di Aureliano, la zecca di Colonia cessò la sua attività mentre la zecca di Treviri emise solamente due monete (almeno solo due oggi sono note) a nome di Aureliano prima di essere chiusa/trasferita a Lione.

Aureliano a Treviri coniò durante l'estate del 274 questi due esemplari:
treviri 01.jpgtreviri 02.jpg
IMP AVRELIANVS AVG
PACATOR ORBIS

AUR TREV 01.jpgAUR TREV 02.jpg

IMP AVRELIANVS AVG
VIRTVS AVG

Qualche giorno fa, da Roma Numismatics, è stata venduta una interessantissima moneta di Tetrico II che ahimé non sono riuscito ad aggiudicarmi perchè oltre il mio budget (minimo) che avevo previsto:

tetrico treviri.jpg

notate nulla di strano?

Si tratta di un esemplare inedito di Tetrico II, apparentemente di buono stile e di fattura ufficiale con una particolarità: il rovescio è del tipo VIRTVS AVG con Marte, scudo, lancia e fiore in mano. Si tratta di una tipologia di rovescio "sconosciuta" per i sovrani gallici il che fa pensare a una moneta di congiunzione tra l'Impero Gallico e la riannessione di Aureliano.

La mente e la fantasia volano e fanno ipotizzare un'ultima emissione gallica ripresa come prima coniazione dal nuovo sovrano che aveva appena riconquistato la Gallia con le sue relative zecche.

E la fantasia si rafforza ancor di più se andiamo ad analizzare questo esemplare di Aureliano (ne sono conosciuti tre in tutto) appartenuto a Philippe Gysen e venduto un paio di anni fa in asta da Jacquier:

aureliano Treviri.jpg

Vi ridomando: notate nulla di strano?  ...vi metto un'altra immagine (perdonate se la scala non è delle migliori):

same dies.jpg

se la vista non mi inganna, si tratta del medesimo conio di rovescio, robe da far cadere la sedia all'indietro!

Quindi? Prende consistenza l'ipotesi precedente? Se sì, la storia della zecca di Treviri nel periodo di passaggio tra l'impero gallico e la riannessione all'impero centrale, andrebbe riscritta o comunque rivista.

Tuttavia, anche se mi piacerebbe fosse così, rimango con qualche dubbio che non posso fugare non avendo in mano la moneta e sostanzialmente il dubbio è questo: molto probabilmente si tratta di una emissione locale realizzata per fusione accoppiando due stampi ricavati da monete ufficiali: una di Tetrico II e una di Aureliano... un po' come accaduto per questo esemplare: 

In ogni caso, mi fermo qui, in attesa di ulteriori sviluppi, ipotesi e approfondimenti. Incidentalmente ho scoperto che su questo pezzo sta preparando un articolo un numismatico francese... l'ho saputo oggi in quanto l'ha pubblicamente detto, abbiamo discusso delle mie ipotesi (che in sostanza sono anche le sue) e mi ha anticipato qualche sua considerazione sul pezzo, che però secondo me viene meno se siamo in presenza della medesima coppia di conii cosa che io ritengo con assoluta convinzione.

In ogni caso mi fermo per rispetto accademico e parcheggio la mia idea di farne un piccolo articolo in attesa della sua pubblicazione. Si tratta di un grande conoscitore (e collezionista e commerciante) dell'Impero Gallico a cui va tutto il mio rispetto e la mia stima.
Nulla ci vieta di discuterne però in questo spazio col tenore di una chiacchierata tra appassionati!

Premesso che, come sai, invidio la tua dedizione e competenza, avendo iniziato a vedere la storia dell'impero delle Gallie, volevo porre un quesito riguardo alla tua ipotesi: data la riannessione da parte di Aureliano, non avrebbe avuto più senso fare il contrario? Cioè un dritto di Aureliano e un rovescio tipico di Tetrico? 

Capisco, ad ogni modo, che l'ipotesi più certa resta quella "economica": stampi diversi utilizzati insieme per risparmiare. 

Attendo con piacere, ad ogni modo, la pubblicazione dell'articolo del numismatico francese 


Inviato

Diciamo che se la mia ipotesi è corretta, trattandosi di una moneta emessa da una zecca locale e quindi a scopo non ufficiale,  si tratta sostanzialmente di un lavoro non fatto "a regola d'arte" e quindi la serie di stampi preparata è stata poi accoppiata malamente con questo risultato finale, come successe ad esempio per il Salonino/Postumo citato in precedenza.

Era una cosa piuttosto frequente e non così rara. Qui la "rarità" sta nell'aver accoppiato un pezzo estremamente raro quale questa moneta di Aureliano!

Se invece non si tratta di un pezzo fuso, ma di un pezzo coniato ed emesso dalla zecca di Treviri, la faccenda prende tutt'altra direzione, ma... dubito sia così.

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Inviato

@Pablos mi ricordi molto come ho iniziato io anni or sono, e mi fa molto piacere il tuo approccio e la tua curiosità! Se vuoi approfondire la tecnologia produttiva a cui mi riferisco, ti linko questa vecchia discussione:

 

 

  • Grazie 1
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Inviato
29 minuti fa, grigioviola dice:

@Pablos mi ricordi molto come ho iniziato io anni or sono, e mi fa molto piacere il tuo approccio e la tua curiosità! Se vuoi approfondire la tecnologia produttiva a cui mi riferisco, ti linko questa vecchia discussione:

 

 

Grazie mille! Ho letto tutto, e ho cercato altre discussioni in merito. Devo dire che sono rimasto stupito: conoscevo solo parzialmente questa tecnica produttiva (e soprattutto non conoscevo l'esistenza di zecche non ufficiali che utilizzassero questa tecnica).


Inviato
5 ore fa, grigioviola dice:

Quasi di sicuro, se vi è identità di conio, la legenda completa del rovescio non può che essere la medesima VIRTVS AVG.

In realtà la moneta non è poi così mal messa, anzi, il rovescio non particolarmente in rilievo, con le lettere un po' più grossolane, la pastosità dell'insieme e la mancanza di dettaglio sia al dritto che al rovescio (marcata la differenza col pezzo di Aureliano!) son tutti elementi che mi fanno supporre che si tratti di una moneta realizzata per fusione anziché per coniazione. La moneta non presenta grossi segni di usura, la mancanza di accuratezza è da imputare alla tecnologia di produzione, la fusione appunto (guardate la resa dello scudo per esempio).

Più la guardo e più mi convinco che si tratta di una moneta fusa prodotta accoppiando due stampi (non due conii!) ottenuti a partire da due pezzi ufficiali. Ora, il caso ha voluto che una delle due monete fosse una rarissima emissione di Aureliano per Treviri di cui oggi son superstiti solo (finora) tre esemplari.

Di sicuro un pezzo estremamente interessante per gli appassionati gallici!

 

Dunque se ho capito bene la tua ipotesi sarebbe che abbiano coniato per fusione questa moneta prendendo il dritto di Tetrico Jr e il rovescio di Aureliano?

Ragionandoci su mi pare molto strano che qualcuno ai tempi si sia messo a produrre monete non ufficiali con il volto di un cesare decaduto: se effettivamente il rovescio è quello di Aureliano, ciò vuole dire che chi ha prodotto la moneta non poteva non sapere chi fosse il nuovo imperatore, ma soprattutto avrebbe in teoria dovuto usare il dritto corretto. Che si tratti di un errore di produzione, forse per distrazione o fretta sono stati accoppiati dritto e rovescio sbagliati?

 


Inviato
1 ora fa, Alessandro0 dice:

 

Dunque se ho capito bene la tua ipotesi sarebbe che abbiano coniato per fusione questa moneta prendendo il dritto di Tetrico Jr e il rovescio di Aureliano?

Ragionandoci su mi pare molto strano che qualcuno ai tempi si sia messo a produrre monete non ufficiali con il volto di un cesare decaduto: se effettivamente il rovescio è quello di Aureliano, ciò vuole dire che chi ha prodotto la moneta non poteva non sapere chi fosse il nuovo imperatore, ma soprattutto avrebbe in teoria dovuto usare il dritto corretto. Che si tratti di un errore di produzione, forse per distrazione o fretta sono stati accoppiati dritto e rovescio sbagliati?

 

Buonasera. Sono più che novellino, mi permetto comunque di precisare che le monete vengono prodotte o per coniazione o per fusione, si parla appunto di monete coniate e monete fuse. Non esistono monete "coniate per fusione". 

  • Mi piace 1

Inviato
15 ore fa, Alessandro0 dice:

 Che si tratti di un errore di produzione, forse per distrazione o fretta sono stati accoppiati dritto e rovescio sbagliati?

 

Nel panorama delle imitative esiste una varietà di produzione molto elevata. L'importante era creare una moneta riconducibile a una pseudo identità che non necessariamente coincideva con l'imperatore regnante.

Chi creava le monete spesso era analfabeta e quindi non era in grado di riprodurre nomi e legende corrette così come chi utilizzava le monete.

Pertanto non era un grosso problema la cosa. In più circolavano assieme monete di imperatori passati, di usurpatori gallico e di sovrani regolari quindi la gente era abituata ad avere in tasca una certa varietà di nominativi, quindi non costituiva motivo di sospetto l'avere in mano una moneta ibrida

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Inviato

confermo

ho visto blocchi per fusioni (molds) che avevano impresse sulla medesima piastra, monete con 200 anni di differenza.... ad esempio Marciano + radiato gallico + moneta axumita ..... tutte fuse nella medesima colata


Inviato (modificato)

Direi che l'identità dell'impronta del rovescio sia piuttosto evidente, ancorchè quello di Tetrico presenti una sfocatura decisamente importante... 

A mio modo di vedere la moneta di Tetrico non è incompatibile con una coniazione, anzi, viste le rotture e le frammentazioni del bordo.... la attenta osservazione del bordo dovrebbe mostrare le caratteristiche spaccature e strappature del metallo sottoposto a coniazione...  quindi sembra imprescindibile procedere verso una attenta analisi ( meglio autoptica ) del bordo... ( nel caso opposto si dovrebbe vedere la giunzione delle due conchiglie e i codoli)

Ovviamente è nota la tipica usanza  nell'epoca  ( e anche prima, da almeno  Gallieno) di portare i coni del rovescio alla usura più assoluta, fino a far diventare le figure delle ombre informi...

 cordialmente,

Enrico

 

Modificato da vitellio
  • Mi piace 4

Inviato

Grazie @vitellio per il tuo parere più che autorevole.

Purtroppo il bordo non lo potrò vedere... se prende forza però l'ipotesi della moneta coniata siamo davanti o a un errore degli addetti di zecca che, già sotto Aureliano, hanno utilizzato per sbaglio un vecchio (non di molto!) conio di Tetrico II oppure si tratta di un nuovo tipo introdotto da Tetrico e ripreso in continuità da Aureliano.

Sarebbe decisamente più intrigante la cosa!

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