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La galea di San Marco in Boccalama


Lepanto2007

Risposte migliori

Buonasera a tutti.

Appena finita la parte del catalogo per la mostra di Vinovo dedicata al mondo navale romano, riparto con qualcosa di speciale, che chi verrà a Venezia per il prossimo Salone Nautico dal 17 al 25 di questo mese potrà toccare con mano.

Dietro al titolo si nasconde un vero e proprio mondo appena sfiorato dagli studiosi: il commercio navale delle Repubbliche Marinare e le mitiche navi che lo proteggevano, le galee medioevali, tra le quali ben note erano quelle veneziane per la loro robustezza e modalità di costruzione quasi a catena di montaggio nell'Arzanà de' Viniziani, come lo definì Dante nell'Inferno della sua Divina Commedia.

Nei primi anni del XIV secolo una di queste galee fu "interrata" nel tentativo di salvare l'isolotto dove sorgeva un minuscolo monastero benedettino. Fu tutto inutile, ma la galea rimase protetta dal fango ed è stata recentemente riportata alla luce: in quanto unico esemplare del genere a livello mondiale, ha suscitato molto interesse nel mondo scientifico. Ora grazie ad un'associazione della mia città, ne verrà realizzato un duplice modello, una riproduzione del relitto quale testimonianza di una tra le più importanti marinerie ed un mezzo scafo attrezzato da cui i visitatori apprezzarenno le forme di come poteva essere una di queste navi. Il tutto troverà collocazione al Museo Storico Navale di Venezia, che fa desumere l'importanza di queste realizzazioni.

Superfluo segnalare che quanto a documentazioni siamo messi maluccio . . . allora mi è venuto in mente di rivolgermi a tutti voi per una caccia storico-numismatica, che ci permetta di aumentare le nostre reciproche conoscenze. Domani le prime immagini.

Buon lavoro e grazie anticipate da

Lepanto2007

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Ciao Lepanto,

ultimamente mi sto interessando delle galee genovesi del medioevo. Purtroppo la documentazione non abbonda e sulle monete l'unica che io conosca con questo soggetto è lo scudo della galera battuto nella zecca di Loano dal conte Giovanni Andrea Doria, ma siamo nel 1600.

Una galea del XVII secolo è stata ricostruita a Genova e fa bella mostra di sè al Museo del Mare di Genova

Un bel modellino didattico è anche al Museo Navale di Pegli (alcune foto qui)

Altre foto della ricostruzione della galea genovese al Museo Galata

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Ciao, Fra Crasellame.

Domani mi vado a vedere con la calma le indicazioni che mi hai passato. Certo che siamo davvero messi male per il Medioevo. Ti sollecito una risposta: cosa intendi con "mi sto occupando delle galee genovesi del tempo?"

E' una vita che sto cercando qualcuno con cui corrispondere in materia, visto che erano navi certo simili a quelle veneziane (o viceversa), ma qualche differenza sostanziale doveva esserci, non fosse altro per i diversi stati del mare e i venti.

Prima del 18 non posso anticiparti il profilo della galea di Boccalama (finito oggi) perchè è in presentazione ufficiale al Salone Nautico di Venezia, ma ricordami che te lo mando. Ho anche dei manoscritti genovesi dove si vedono le "vostre" galee - immagino tu sia dalle parti di Genova - che, se sei d'accordo, potrebbero costituire la base di uno studio congiunto a cui far partecipare tutti gli amici del forum!

Grazie e buona serata dal vostro, a questo punto estausto,

Lepanto2007

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Ciao Lepanto, ben ritrovato.

Per Genova posso darti il link di una bella medaglia di Andra doria e relativa galea: http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...cID=255&Lot=293

image00293.jpg

Per Venezia, una medaglia per approvigionamento idrico con nave mercantile(?) alle spalle (XVII sec.) http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...cID=218&Lot=390

image00390.jpg

Per Firenze ,Faustina Bordoni, medaglia con nave di Ulisse: http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...cID=218&Lot=459

image00459.jpg

ed altro:

http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...cID=218&Lot=600

http://www.coinarchives.com/w/lotviewer.ph...ucID=75&Lot=112

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Ciao, Fra Crasellame.

Domani mi vado a vedere con la calma le indicazioni che mi hai passato. Certo che siamo davvero messi male per il Medioevo. Ti sollecito una risposta: cosa intendi con "mi sto occupando delle galee genovesi del tempo?"

E' una vita che sto cercando qualcuno con cui corrispondere in materia, visto che erano navi certo simili a quelle veneziane (o viceversa), ma qualche differenza sostanziale doveva esserci, non fosse altro per i diversi stati del mare e i venti.

Prima del 18 non posso anticiparti il profilo della galea di Boccalama (finito oggi) perchè è in presentazione ufficiale al Salone Nautico di Venezia, ma ricordami che te lo mando. Ho anche dei manoscritti genovesi dove si vedono le "vostre" galee - immagino tu sia dalle parti di Genova - che, se sei d'accordo, potrebbero costituire la base di uno studio congiunto a cui far partecipare tutti gli amici del forum!

Grazie e buona serata dal vostro, a questo punto estausto,

Lepanto2007

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Ciao Lepanto,

temo di deluderti dicendo che mi "occupo" di galee nel senso che da qualche tempo mi sto interessando alla ricerca di materiale in merito al solo scopo (ambizioso) di scrivere un racconto ambientato all'epoca.

Ieri un altro utente interessato al medioevo ligure ed assai più erudito di me in materia mi ha consigliato un libro che provvederò quanto prima a procurarmi.

Ti farò sapere quanto prima :)

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Allego tre immagini molto belle

414461057_65fc8224c9_d.jpg

- Galere del XVII sec., da De Nederlandsche Scheeps Bouw-Konst Open Gestelt, di Y. K. van Cornelis, pubblicato ad Delft nel 1697 (collezione privata)

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- Galea del XVIII sec (dal Dizionario ... di marina di Monsieur Saverien, nella traduzione di Albrizzi, Venezia 1769.

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- Galere del XVIII secolo da L'Art de batir les vaisseaux et d'en perfectionner la construction ..., Amsterdam, chez David Mortier, 1719 (Collezione J.-M. Urvoy)

Sono tutte del XVII-XVIII secolo, bisognerebbe sapere quali modifiche sono state fatte nei secoli.

Al momento, sull'ottimo sito http://www.sullacrestadellonda.it ho trovato il seguente testo:

Bastimento sottile, di circa 50 metri di lunghezza, largo circa 7, con due metri di pescaggio. Aveva da uno a due alberi a vele latine (raramente 3), e da ciascun lato da 25 a 30 banchi per la voga, che per esso era il sistema di propulsione più importante.

Fino alla metà del Cinquecento usò remi sensili, cioè ad un sol vogatore: due o tre di tali remi, appoggiati a scalmi ravvicinati, per ogni banco di ciascun lato (perciò due o tre uomini per banco). Si ebbero così rispettivamente la galea bireme, la trireme e la quadrireme.

Nel Cinquecento ai remi sensili furono sostituiti remi a scaloccio, uno per ogni banco di ciascun lato, maneggiato da 3 a 5 vogatori.

Dato l’impiego tattico, la sua artiglieria era sistemata per il tiro in caccia, e consisteva in un cannone posto all’estremità prodiera della corsia (cannone di corsìa o corsiero), di altri quattro cannoni posti lateralmente al primo, e di varie altre piccole bocche da fuoco sui fianchi.

Lo stato maggiore della galea era formato di ufficiali cui era riservata la condotta del combattimento, che erano al tutto ignari dell’arte e dei servizi nautici, ai quali erano addetti il comito, i sottocomiti e un reparto di gente di mare.

L’uso delle armi era affidato a un reparto di soldati e di bombardieri; e alla voga era destinata la ciurma.

Le galee erano unità da linea e formavano il grosso di una forza navale: si avvicinavano al nemico, in linea di fronte, facendo fuoco con le artiglierie e mirando ad un sollecito arrembaggio.

Per avere la massima facilità di evoluzione, senza la soggezione al vento, questi bastimenti, nel prendere l’assetto di combattimento, imbrogliavano o ammainavano le vele, e si avvicinavano al nemico con i soli remi.

Il Molmenti (Storia di Venezia, VIII ed., I 230) osserva che il nome di Galea si trova più spesso di prima verso il secolo XI. Fu in uso dal sec. IX al principio del sec. XIX, ma in questo secolo non per la guerra.

Nella Rivista Marittima (1881) si trova una memoria di L. Fincati sulle galee triremi genovesi e veneziane di cui si descrivono la struttura, l'armamento, i remi, la voga, gli equipaggi e le condizioni di vita di questi ultimi, le tecniche di costruzione complete di disegni.

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