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I doppi Sesterzi di Traiano Decio


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Nei due anni del suo principato , Traiano Decio 249 – 251 , emise due particolari serie di monete oltre a quelle di routine , tra queste ultime spiccano le particolari monete dedicate alla Dacia in due serie di legende al rovescio , alle Pannonie e al Genio dell’ esercito illirico anche queste in due serie di legende al rovescio .

Le particolari monete , fuori normalita’ , che emise Traiano Decio , si riferiscono agli Antoniniani commemorativi di Consacrazione dedicati agli Imperatori del passato e quelle comunemente chiamate doppi Sesterzi ; ora mentre per gli Antoniniani riesce facile capirne lo scopo commemorativo , al contrario per i doppi Sesterzi il motivo dell’ emissione sfugge alla comprensione in quanto i normali Sesterzi erano sempre in circolazione , infatti che sappia , ne’ prima di Traiano Decio ne’ dopo , tranne in un caso , vennero messi in produzione questi Sesterzi pesanti , una loro momentanea ripresa avvenne forse per alcuni esemplari di Sesterzi emessi anni dopo da Postumo , anche questi di peso elevato , chiamati appunto doppi Sesterzi .

Per quanto riguarda i doppi Sesterzi di Traiano Decio , questi sono conosciuti con due legende , la Felicitas Saeculi e la Victoria Aug , mentre al dritto Traiano Decio e’ radiato come nei Dupondi .

Forse la piu’ ricca raccolta dei doppi Sesterzi di Decio si trova presso il medagliere vaticano , sono presenti in entrambe le emissioni , tra questi esemplari 16 sono a nome di Traiano Decio ed 1 a nome della moglie Etruscilla , con pesi che variano tra 29,6 grammi e 45,4 grammi , aventi una media di circa 35/36 grammi . Stranamente tutti questi Sesterzi che hanno al rovescio le lettere SC , fanno parte della collezione dei medaglioni vaticani ; Luigi Michelini Tocci , alla sua epoca Curatore del Medagliere Vaticano e autore dello splendido libro sul Medagliere , diede il parere che lo stile superiore di incisione dei doppi Sesterzi di Traiano Decio , nonche' il peso , li rendeva meritevoli di essere presenti tra i medaglioni . 

La rassegna fotografica degli esemplari del Vaticano .

DSCN3197.JPG

DSCN3198.JPG

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Si tratta di monete Estremamente belle ed affascianti. 

Se non ricordo male una emissione similare venne fatta anche da Aureliano, nel tentativo di ristabilire l'emissione monetaria delle frazioni del denaro. 

Naturalmente non possiamo essere certi che si trattasse di doppi sesterzi, anche se la corona radiata sottintende questo valore. 

Pour parler, potrebbe anche trattarsi di un tentativo di introdurre una moneta del valore di un denaro in bronzo (un pò come le drachme in bronzo di Siracusa). Se ricordo bene, l'introduzione dell'antoniniano aveva fatto sparire dalla circolazione il denaro, in quanto quest'ultima era moneta buona rispetto all'antoniniano (2 denari contenevano più argento di quanto ne contenesse un antoniniano). Se riflettiamo un attimo, a riguardo di quello che chiamiamo doppio sesterzio in realtà, in mancanza di documenti, possiamo solo dire che aveva certamente un valore superiore a quello del normale sesterzio e inferiore a quello di un antoniniano.

L'unico indizio che ci dice si tratti di un doppio sesterzio è la corona radiata che associamo al raddoppio del valore nelle Romane. Tuttavia, ipotizzare che potesse avere il valore di un denario in bronzo spiegherebbe meglio la sua introduzione dal punto di vista di politica monetaria. Si sarebbe trattato di un'emissione utile a raccogliere risorse per le tante guerre che l'imperatore combatteva (La moneta avrebbe avuto un valore nominale superiore all'intrinseco). Mentre assumere che valesse 2 sesterzi, dato che la moneta aveva in effetti un peso pari grossomodo a quello di 2 monete da un sesterzio, rende molto più complesso comprendere la ragione della sua introduzione: l'erario non ci guadagnava nulla e per il cittadino era solo una moneta ingombrante equivalente a due monete da un sesterzio (e credo che il cittadino avrebbe preferito portare con se due monete più piccole, che potevano spendersi singolarmente, piuttosto che un singolo bestione da 40 grammi). 

 

Modificato da azaad
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20 ore fa, azaad dice:

L'unico indizio che ci dice si tratti di un doppio sesterzio è la corona radiata che associamo al raddoppio del valore nelle Romane. Tuttavia, ipotizzare che potesse avere il valore di un denario in bronzo spiegherebbe meglio la sua introduzione dal punto di vista di politica monetaria. Si sarebbe trattato di un'emissione utile a raccogliere risorse per le tante guerre che l'imperatore combatteva (La moneta avrebbe avuto un valore nominale superiore all'intrinseco). Mentre assumere che valesse 2 sesterzi, dato che la moneta aveva in effetti un peso pari grossomodo a quello di 2 monete da un sesterzio, rende molto più complesso comprendere la ragione della sua introduzione: l'erario non ci guadagnava nulla e per il cittadino era solo una moneta ingombrante equivalente a due monete da un sesterzio (e credo che il cittadino avrebbe preferito portare con se due monete più piccole, che potevano spendersi singolarmente, piuttosto che un singolo bestione da 40 grammi). 

Salve , non credo che questa serie di emissione chiamata comunemente "doppio sesterzio" , a causa del peso superiore alla moneta base , sia stata prodotta per uso commerciale , anche se la sigla SC sembrerebbe confermarne l' uso ; in effetti il peso medio di questi pezzi si aggira intorno ai 36 grammi con punte di qualche decimo oltre i 47 grammi , portare con se queste "monete" non era certamente semplice , ecco perche' dubito , ma e' un parere personale , che si possano considerare delle monete commerciali . Se cosi' fosse , cosa rappresentano e che uso avevano questi esemplari ? per quale motivo furono emessi ? forse un aiuto ci arriva dalle due legende dei rovesci : Felicitas Saeculi e Victoria Aug , entrambe queste legende sono ben rappresentate anche negli altri moduli emessi da Traiano Decio , quindi ripeterle in questi pesanti moduli doveva avere un preciso motivo ; una possibile spiegazione potrebbe essere , come riferimento alla prima legenda , che nel 248 , un anno prima dell' avvento di Decio all' Impero , era caduto il millennio della nascita di Roma e quindi la Felicitas Saeculi presente nel pesante doppio sesterzio , a modo di medaglione , volesse commemorare l' inizio di un secolo felice , generale per Roma o per la nuova dinastia , Decio aveva due figli maschi . Per la seconda legenda Victoria Aug , con stessa considerazione generale della prima , commemorare invece la vittoria contro i Goti di Cniva e contro i Carpi che avevano invaso la Dacia , tanto che gli vennero assegnati gli appellativi di Dacicus maximus e Restitutor Daciarum . Insomma sarei del parere di considerare i pesanti sesterzi piu' come pezzi commemorativi che come normali monete .

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Un superbo esemplare con Felicitas a suo tempo passato in asta Goldberg .

Il compilatore di Goldberg ricorderebbe che  "There are three reverse types, Felicitas, Victory and Liberalitas"

001 Ira&LarryGoldberg 72 n. 4198.jpg

002 Ira&LarryGoldberg 72 n. 4198.jpg

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@VALTERI  purtroppo il pezzo Goldberg è stato pesantemente toccato, nel rovescio in particolare ma non solo, lettere fondi e rilievi... .... l'intervento è stato fatto malamente, perchè la qualità della moneta se trattata più correttamente sarebbe stata notevole...

Volendo citare un pezzo particolarmente bello metterei quello in allegato, che almeno è sostanzialmente sano... 

image00575.jpg

Modificato da vitellio
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Sarebbe interessante vedere questo terzo "doppio sesterzio" con la Liberalitas , conosco solo due sesterzi con questa iconografia , uno con comune Liberalitas in piedi con tessera e l' altro raro qui sotto .

RIC_0121.jpg

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Vorrei formulare una domanda e avere un vostro parere : secondo voi e' corretto chiamare questa particolare serie di monete "doppi sesterzi" oppure sarebbe piu' logico chiamarli "dupondi pesanti" o "quattuor dupondi" ? la domanda puo' sembrare ininfluente , ma ha una logica in funzione del fatto che la testa di Decio e' radiata come nei dupondi e della grande differenza di pesi che queste particolari monete presentano ; infatti , come notato , la serie di 17 esemplari presenti ad esempio nel medagliere vaticano hanno pesi che vanno dai 29,6 grammi fino ai 45,4 grammi , ma si conosce un esemplare anche di circa 47 grammi , con uno scarto min/max di ben 16 grammi tra i campioni vaticani , in pratica tra i due pesi estremi ci corre un sesterzio dell' epoca ; e' anche vero pero' che questa vistosa differenza di pesi esiste anche nei sesterzi , in rapporto con questi di circa la meta' di peso rispetto ai doppi sesterzi .

Una spiegazione pratica nel chiamare queste monete "doppi sesterzi" si puo' attribuire per spiegare i rapporti con le altre monete bronzee come per un doppio sesterzio = 8 Assi o 4 Dupondi o 2 Sesterzi , pur rimanendo la differenza sostanziale con Assi e Sesterzi della corona radiata . Comunque se cosi' fosse , certamente i rapporti tra i vari pesi dei diversi moduli sarebbero molto incerti e approssimativi .

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1 ora fa, Agricola dice:

Vorrei formulare una domanda e avere un vostro parere : secondo voi e' corretto chiamare questa particolare serie di monete "doppi sesterzi" oppure sarebbe piu' logico chiamarli "dupondi pesanti" o "quattuor dupondi" ? la domanda puo' sembrare ininfluente , ma ha una logica in funzione del fatto che la testa di Decio e' radiata come nei dupondi e della grande differenza di pesi che queste particolari monete presentano ; infatti , come notato , la serie di 17 esemplari presenti ad esempio nel medagliere vaticano hanno pesi che vanno dai 29,6 grammi fino ai 45,4 grammi , ma si conosce un esemplare anche di circa 47 grammi , con uno scarto min/max di ben 16 grammi tra i campioni vaticani , in pratica tra i due pesi estremi ci corre un sesterzio dell' epoca ; e' anche vero pero' che questa vistosa differenza di pesi esiste anche nei sesterzi , in rapporto con questi di circa la meta' di peso rispetto ai doppi sesterzi .

Una spiegazione pratica nel chiamare queste monete "doppi sesterzi" si puo' attribuire per spiegare i rapporti con le altre monete bronzee come per un doppio sesterzio = 8 Assi o 4 Dupondi o 2 Sesterzi , pur rimanendo la differenza sostanziale con Assi e Sesterzi della corona radiata . Comunque se cosi' fosse , certamente i rapporti tra i vari pesi dei diversi moduli sarebbero molto incerti e approssimativi .

Dupondio=testa radiata = 2assi 

doppio sesterzio = testa radiata = 2sesterzi 

mi pare abbastanza logico e semplice senza cercare astrusità interpretative , la radiatura era stata introdotta per indicare il raddoppio del valore, con adeguamento ponderale conseguente, e diversificazione del metallo usato (almeno nei primi tempi). Poi è rimasta solo quella, indipendentemente dalla duplicazione effettiva del peso e dal materiale utilizzato per la coniazione( bronzo o oricalco) , ma sempre nella forbice del tipo di valuta per il periodo. 
Nel tempo, essendo praticamente svanito qualsiasi valore intrinseco nelle monete in AE generico, i pesi si sono totalmente svincolati dalla radiatura o meno e dal tipo di metallo , resta solo l’effigie a differenziare i vari tagli. 
Postumo fa razza a se. 

 

Modificato da Tinia Numismatica
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23 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Postumo fa razza a se. 

Esattamente.

E guai a chi parla di dupondi per Postumo!!!

Su Postumo, a complicare le cose, intervengono anche le riconiazioni su sesterzi precedenti e le produzioni massicce dell'Atelier II che non era zecca ufficiale, ma centro di produzione molto attivo (e probabilmente in qualche misura e per qualche motivo tollerato o quanto meno non perseguito) che, contrariamente a quanto si riteneva fino a qualche decina di anni fa, non emise solo bronzi ma anche antoniniani.

Studi recenti hanno ormai identificato senza alcun dubbio l'Atelier II (così l'aveva identificato Bastien) nel sito di Chateaubleau. L'identificazione è avvenuta dopo una campagna di ricerche archeologiche pluriennale (che ancora continua).

Poi arrivano anche le emissioni propriamente riconducibili alle zecche locali meno strutturate che di fatto abbassano in maniera più che evidente il peso dei sesterzi rendendolo talvolta di poco superiore agli antoniniani e salta completamente il sistema di identificazione del valore fiduciario dato dalla testa laureata/radiata.

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