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Tetradracma di Gela Jenkins 397: un falso che diventa autentico?


Archestrato

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Buonasera,

Ammirato dalle competenze degli Utenti più esperti della sezione e dalla interessantissima discussione che ne sta scaturendo circa il tetradracma di Messana Caltabiano 508, apro un topic collegato all’argomento monete antiche ed autenticità per condividere un evento che capita raramente: una moneta considerata falsa che sembrerebbe invece non solo essere autentica, ma anche dotata di una rilevante storia collezionistica. 
 

Mi riferisco ad un esemplare che era in vendita da InAsta il 02/07/2020 nell’asta E-Live 88 al lotto 3332 sotto la catalogazione “falsi (da studio, moderni,ecc.)”, tetradracma di Gela, fatto in argento e del peso di 16.66g, proposto ad una base di 40€. Ex InAsta 31 lotto 6453.

 

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https://asta.inasta.com/it/lot/113297/falsi-da-studio-moderni-ecc-falsi-da-/

 

 

Si tratterebbe sorprendentemente dell’esemplare catalogato al numero 397.9 dal Jenkins (O82-R166), tetradracma databile agli anni immediatamente precedenti il Congresso di Gela del 424 a.C. , posto in vendita da Classical Numismatic Group nella E-Auction 478 al lotto 39 lo scorso 07/10/2020 con provenienza dall’asta Sambon & Canessa del 27/06/1927 lotto 757, ex collezione di Pasquale del Pezzo, Duca di Caianello e Marchese di Campodisola. E aggiungo anche sindaco di Napoli e senatore del regno d’Italia, nonché illustre matematico.

 

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https://auctions.cngcoins.com/lots/view/4-XV6EQ/sicily-gela-circa-430-425-bc-ar-tetradrachm-23mm-1665-g-11h


Non dispongo purtroppo del catalogo della vendita di Sambon e Canessa tenuta a Parigi nel giugno del ‘27 per verificare, ma.. Potrei realmente sorprendermi,  di fronte ai falsi che qua e là popolano le aste, se una moneta ancorché umile di conservazione da falsa si scoprisse essere autentica? Questo mi e Vi chiedo.

E mi rispondo, dopotutto no!

 

 

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1 ora fa, Archestrato dice:

Buonasera,

Ammirato dalle competenze degli Utenti più esperti della sezione e dalla interessantissima discussione che ne sta scaturendo circa il tetradracma di Messana Caltabiano 508, apro un topic collegato all’argomento monete antiche ed autenticità per condividere un evento che capita raramente: una moneta considerata falsa che sembrerebbe invece non solo essere autentica, ma anche dotata di una rilevante storia collezionistica. 
 

Mi riferisco ad un esemplare che era in vendita da InAsta il 02/07/2020 nell’asta E-Live 88 al lotto 3332 sotto la catalogazione “falsi (da studio, moderni,ecc.)”, tetradracma di Gela, fatto in argento e del peso di 16.66g, proposto ad una base di 40€. Ex InAsta 31 lotto 6453.

 

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https://asta.inasta.com/it/lot/113297/falsi-da-studio-moderni-ecc-falsi-da-/

 

 

Si tratterebbe sorprendentemente dell’esemplare catalogato al numero 397.9 dal Jenkins (O82-R166), tetradracma databile agli anni immediatamente precedenti il Congresso di Gela del 424 a.C. , posto in vendita da Classical Numismatic Group nella E-Auction 478 al lotto 39 lo scorso 07/10/2020 con provenienza dall’asta Sambon & Canessa del 27/06/1927 lotto 757, ex collezione di Pasquale del Pezzo, Duca di Caianello e Marchese di Campodisola. E aggiungo anche sindaco di Napoli e senatore del regno d’Italia, nonché illustre matematico.

 

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https://auctions.cngcoins.com/lots/view/4-XV6EQ/sicily-gela-circa-430-425-bc-ar-tetradrachm-23mm-1665-g-11h


Non dispongo purtroppo del catalogo della vendita di Sambon e Canessa tenuta a Parigi nel giugno del ‘27 per verificare, ma.. Potrei realmente sorprendermi,  di fronte ai falsi che qua e là popolano le aste, se una moneta ancorché umile di conservazione da falsa si scoprisse essere autentica? Questo mi e Vi chiedo.

E mi rispondo, dopotutto no!

 

 

Complimenti per averla individuata. Quanto ha realizzato in asta, per curiosità? 

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36 minuti fa, aemilianus253 dice:

Spero che da inasta lo abbia preso tu! 

Se l’avessi preso io non sarebbe certo tornato in vendita, sarebbe rimasta una bella scoperta da custodire.

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11 ore fa, Archestrato dice:

Buonasera,

Ammirato dalle competenze degli Utenti più esperti della sezione e dalla interessantissima discussione che ne sta scaturendo circa il tetradracma di Messana Caltabiano 508, apro un topic collegato all’argomento monete antiche ed autenticità per condividere un evento che capita raramente: una moneta considerata falsa che sembrerebbe invece non solo essere autentica, ma anche dotata di una rilevante storia collezionistica. 
 

Mi riferisco ad un esemplare che era in vendita da InAsta il 02/07/2020 nell’asta E-Live 88 al lotto 3332 sotto la catalogazione “falsi (da studio, moderni,ecc.)”, tetradracma di Gela, fatto in argento e del peso di 16.66g, proposto ad una base di 40€. Ex InAsta 31 lotto 6453.

 

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https://asta.inasta.com/it/lot/113297/falsi-da-studio-moderni-ecc-falsi-da-/

 

 

Si tratterebbe sorprendentemente dell’esemplare catalogato al numero 397.9 dal Jenkins (O82-R166), tetradracma databile agli anni immediatamente precedenti il Congresso di Gela del 424 a.C. , posto in vendita da Classical Numismatic Group nella E-Auction 478 al lotto 39 lo scorso 07/10/2020 con provenienza dall’asta Sambon & Canessa del 27/06/1927 lotto 757, ex collezione di Pasquale del Pezzo, Duca di Caianello e Marchese di Campodisola. E aggiungo anche sindaco di Napoli e senatore del regno d’Italia, nonché illustre matematico.

 

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Non dispongo purtroppo del catalogo della vendita di Sambon e Canessa tenuta a Parigi nel giugno del ‘27 per verificare, ma.. Potrei realmente sorprendermi,  di fronte ai falsi che qua e là popolano le aste, se una moneta ancorché umile di conservazione da falsa si scoprisse essere autentica? Questo mi e Vi chiedo.

E mi rispondo, dopotutto no!

 

 

Ho io il catalogo. Ecco la moneta al lotto 757. E' indubbiamente la stessa moneta.

 

 

Tetra_Gela_Sambon_1927.jpg

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Supporter

Vediamo se ho capito

Moneta venduta da cng con tanto di provenienza, comprata da qualche italico e poi finita come falso da studio da Inasta salvo poi essere "riconosciuta" come buona da un super attento....

Una caxxata...la storia non la moneta

 

 

 

Modificato da luigi78
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15 minuti fa, luigi78 dice:

Vediamo se ho capito

Moneta venduta da cng con tanto di provenienza, comprata da qualche italico e poi finita come falso da studio da Inasta salvo poi essere "riconosciuta" come buona da un super attento....

Una caxxata...la storia non la moneta

 

 

 

La cronologia che hai ricostruito non mi sembra corretta. 

 

 

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Supporter

Direi che la certezza è l'inizio e la fine, poi se uno compra una moneta con una provenienza certa e una storia vera, come possa diventare "falso da studio" è fantasia.

Meglio, tu sai di avere questa moneta la fai proporre come "falso da..." ?

Per Inasta è un falso da... Ma chi lo ha proposto...

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2 ore fa, luigi78 dice:

Vediamo se ho capito

Moneta venduta da cng con tanto di provenienza, comprata da qualche italico e poi finita come falso da studio da Inasta salvo poi essere "riconosciuta" come buona da un super attento....

Una caxxata...la storia non la moneta

Credo sia avvenuto il contrario:

  1. Inasta 31;
  2. Inasta 88;
  3. CNG.

Da Inasta 88 a CNG mi pare siano passati pochi mesi. Non capisco come una moneta con provenienza importante possa essere stata conferita a Inasta e bollata come falso.

Ma ad INASTA 31 cosa le era successo? Aggiudicata o invenduta?

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Awards

Supporter

Ok .

 

Modificato da luigi78
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29 minuti fa, skubydu dice:

Sinceramente non capisco come gli esperti di Inasta l abbiano bollata come falsa…. mah ..

skuby

forse hanno pensato che può essere una copia di quella in catalogo, qualche piccola differenza,forse per una pulizia o ritocchi sembra di vederla ad esempio nella barba e baffo assottigliati.

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7 minuti fa, dux-sab dice:

forse hanno pensato che può essere una copia di quella in catalogo, qualche piccola differenza,forse per una pulizia o ritocchi sembra di vederla ad esempio nella barba e baffo assottigliati.

Nel catalogo del 27 è rappresentata la moneta o una sua copia in gesso? Mi pare di ricordare che in passato esistesse questa "usanza", che potrebbe giustificare qualche differenza nei dettagli.

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Awards

15 minuti fa, dux-sab dice:

forse hanno pensato che può essere una copia di quella in catalogo, qualche piccola differenza,forse per una pulizia o ritocchi sembra di vederla ad esempio nella barba e baffo assottigliati.

secondo me, non sapevano che potesse avere quel pedigree, cmq potresti avere ragione anche tu

7 minuti fa, Matteo91 dice:

Nel catalogo del 27 è rappresentata la moneta o una sua copia in gesso? Mi pare di ricordare che in passato esistesse questa "usanza", che potrebbe giustificare qualche differenza nei dettagli.

Vero Matteo, usavano anche calchi

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Magari, tra una vendita e l'altra, il primo proprietario è mancato e la famiglia ha messo quella e eventuali altre monete in asta. A quel punto, senza una puntuale indicazione da parte del proprietario, può essere accaduto che la moneta sia stata ritenuta falsa. La mia è una tentata ipotesi, probabilmente infondata. 

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Buonasera,

Il dubbio di @dux-sab su interventi successivi me lo ero posto anche io.

Certo, si tratta di un calco in gesso, che può alterare o non copiare interamente alcuni particolari.

Tuttavia i due profondi segni di saggiatura visibili nella parte bassa del dritto e del rovescio sembrerebbero non visibili nel calco di un secolo fa postato da @cippal, che ringrazio ancora.

Chiederei a questo punto a chi ha più esperienza di me quale fosse il procedimento adottato all’epoca per produrre i calchi, soprattutto se i particolari della saggiatura possano non essersi trasferiti o possano essere stati rimossi dal calco prodotto.

Oppure, ancora, vista la patina presente e visibile in apparenza all’interno di questi saggi del tondello, non è che potrebbero essere stati fatti da chi acquistò la moneta nel ‘27?

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In ogni caso la moneta nelle aste presenta le medesime ossidazioni del calco in diverse aree, mi riesce assai difficile credere ad una copia in cui si siano riprodotti questi particolari. 
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A me sembra autentica, forse un po’ corrosa a giudicare dai segni presenti sul corpo del cavallo in primo piano della quadriga, eppure quella saggiatura che non sembrerebbe presente sul calco del 1927.. ancora non la saprei spiegare. Confido quindi nelle vostre opinioni in merito.

Modificato da Archestrato
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Ciao @Archestrato 

La moneta è assolutamente autentica, in molti punti esiste ancora la prima pelle dell 'argento,chi l' ha considerata falsa ha commesso un errore grossolano.

Credo che sia la stessa moneta del catalogo e che parecchi particolari siano meno netti e più soft del calco per i depositi di ossido e sporcizia che si sono formati in quasi un secolo

I calchi in genere erano fatti in maniera molto precisa riproducendo tutti i particolari,pertanto,suppongo che le due tacche siano posteriori al calco soprattutto perché i saggi in antichità venivano effettuati con lo scalpello e nella quasi totalità dei casi intaccavano, deformando anche l'altro lato della moneta,qui invece è integro, inoltre le tacche sono quasi simili,di dimensioni ridotte e troppo lineari e precise come se fossero state fatte con un seghetto o attrezzo simile.

Probabilmente per incompetenza chi ha eseguito posteriormente questi saggi ha cercato di capire la natura del metallo oppure l'autenticità della moneta.

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