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IGNORED

Valore nel tempo delle monete


Marco.0

Risposte migliori

Buonasera a tutti. Premettendo che io colleziono monete non per averne profitto, ma per il semplice amore per la numismatica, vorrei porvi questo quesito: le monete che adesso risultano comuni come ad esempio le caravelle d'argento di un'annata non particolarmente rara, ma anche i 2 euro commemorativi (ora non mi vengono in mente altri esempi ma penso che bastino questi), potranno avere un ulteriore valore nel futuro oppure sono destinati ad avere sempre lo stesso valore? Ringrazio tutti coloro che risponderanno al post.

A presto :)

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Buona sera Marco, non ricordo dove ho letto agli albori della mia collezione una cosa che condivido tutt'oggi: la monete comuni saranno comuni sempre, anche tra 2000 anni. Pensa infatti che ci sono monete comuni della Grecia antica o di Roma repubblica.

Una verità complementare è che invece, le monete rare saranno sempre più rare.

A presto

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3 minuti fa, gcs dice:

Buona sera Marco, non ricordo dove ho letto agli albori della mia collezione una cosa che condivido tutt'oggi: la monete comuni saranno comuni sempre, anche tra 2000 anni. Pensa infatti che ci sono monete comuni della Grecia antica o di Roma repubblica.

Una verità complementare è che invece, le monete rare saranno sempre più rare.

A presto

Ah, ok ti ringrazio per la risposta. ?

A presto

 

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Non si può mai dire cosa accadrà in futuro. Certo ci sono alcune monete da 2 euro commemorative che hanno rapidamente raggiunto cifre elevate. Non mi riferisco a quelle di Monaco (note per gli alti o altissimi valori (vedi Grace Kelly)), ma piuttosto quelle del Vaticano. Ad esempio la 2005 e la 2006 (tra l’altro molto belle esteticamente). Poi ci sono alcune come la Belgio 2005 o la Finlandia 2004. 
Per le 500 lire forse varranno anche solo il prezzo dell’argento, ma io le ritengo le monete circolanti più belle della Repubblica, con immagini affascinanti e ricchissime di storia. 
Un tempo c’è stato chi le tesaurizzava. Per ora valgono il prezzo dell’argento... chissà magari poi potrebbe essere l’argento un giorno a schizzare alle stelle...

Ma hai detto in ogni caso una cosa giustissima deve essere il “semplice amore per la numismatica” la vera chiave di volta. È lì che alla fin fine si racchiude il vero valore. 
 

Buona serata

Regium

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Supporter

Quello che è possibile è che i FdC delle monete comuni diventino, coi secoli, un pò meno comuni perchè molte saranno state conservate male e salgano di prezzo. 

Esistono monete Comunissime di Costantino che in FdC girano a più di 100 Euro (penso alla commemorativa urbs Roma con la lupa e i gemelli), e che probabilmente ai tempi erano l'equivalente dei nostri 50 centesimi. Ai tempi ne furono coniate in quantità spropositate. 

In bassa conservazione gira per pochi euro. 

Fra 2000 anni, probabilmente, riuscirai a vendere la nostra comunissima moneta da 1 Euro 2002 all'equivalente futuro di100 Euro, se riesci a mantenerlo in FdC o giù di lì :P.

 

 

Modificato da azaad
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Non si può prevedere il futuro, se no giocherei al superenalotto. ?

Io ho ereditato collezioni di monete da mio padre e le trovo affascinanti sia fisicamente che per il ricordo affettivo. Mio padre colezionava monete correnti vedi 500 lire caravelle pensando che in futuro potessero avere un futuro, ma grande sbaglio esempio un rotolo da 500 lire nel 1958 per un valore di 25.000 lire con uno stipendio medio di 35.000 lire calcolando il valore odierno di 50 monete e paragonandolo a uno stipendio medio odierno non penso che si possa definire una speculazione azzeccata. Ma la passione è passione. Se poi calcoli la collezione di francobolli dove ha speso un discreta cifra e della quale ora il mercato non caga per niente che ne dite. ?

Altre monete le ha azzeccate per carità ma se mettiamo la spesa di quasi 16.000 € per la giacenza di 32 anni in banca direi che i conti per le passioni meglio non farli. Lasciamo la storiella dell'investimento per le mogli ! ???

Gianni ?

Modificato da Gianni.R
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Buon giorno.

Credo che se si vuole intraprendere la strada della speculazione occorre farlo sulle monete rare,(per raro intendo r4 e più)

 oppure sulle monete con conservazioni straordinarie, che sembrano

avere dato in questi  ultimi anni qualche successo speculativo. Non mi sono mai presa la briga 

però di rivalutare i prezzi, dal 1970 - 1978 ad oggi, pagati per le rarità e le conservazioni eccellenti,

ma so per certo che sulle monete da comuni mortali il bilancio è assolutamente fallimentare.

Difficile, per me impossibile prevedere il futuro, quindi non posso certo rispondere alla sua domanda.

Una cosa però mi sembra abbastanza probabile, nell'arco della vita di una generazione , che una moneta tesaurizzata a rotolini ,non possa

diventare rara. Per quanto riguarda il valore venale dipende dalla richiesta di mercato , se i collezionisti aumentassero il loro numero 

di  cento  volte  ci sarebbero senza dubbio ripercussioni positive, ma "fammi indovino e ti farò ricco."

La mia conclusione, dopo tutto questo sproloquio, è che si dovrebbe coltivare  la  passione per la numismatica senza secondi

fini .

Un cordiale saluto.

Gabriella

 

 

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Buongiorno, sono completamente d'accordo: si dovrebbe coltivare la propria passione numismatica senza fini speculativi. 

A tal proposito si può anche aggiungere che si può coltivarla senza effettuare alcun acquisto. Senza essere collezionisti insomma. Certamente si è numismatici in proporzione a quanto si studia e non a quanto si raccoglie.

Quando, come nel mio caso, la passione è alimentata "anche" dal desiderio di possesso e, purtroppo, le risorse sono limitate, occorre farsi i conti in tasca.

Mi piacerebbe non tenere conto delle spese e fregarmene dell'evoluzione del mercato. Invidio molto chi può permetterselo. 

Sono contento per loro, io non posso permettermelo. Quando non posso permettermi un pezzo che desidero desisto dall'acquisto e mi accontento di studiarlo cercando di tenerlo in mano ogni volta che ne ho occasione.

Se mi posso permettere un determinato pezzo lo acquisto, con la parsimonia che caratterizza la mia situazione economica e almeno con la "speranza" di non sottrarre risorse alla mia famiglia.

Se non ho questa speranza. Se ho la consapevolezza che un domani non otterrò una cifra almeno vicina a quanto speso, non procedo all'acquisto. Non me lo posso permettere. La mia famiglia, i miei doveri verso di essa, mi portano a lasciar perdere. 

Quindi, tirando le somme, la numismatica è una passione sicuramente scevra dalla speculazione.

Il collezionismo non per tutti può esserlo. Per qualche fortunato si, non per tutti. 

Proprio per questo, quando si è nella situazione sopra descritta e si è digiuni o neofiti, il mio consiglio è quello di acquistare monete al prezzo del fino contenuto. Col tempo si saprà apprezzare la qualità e sostituire quanto acquistato in precedenza senza spreco di risorse.

Comprare monete può essere un modo per mettere via i soldi. Non porta a guadagnare ma almeno può essere un modo di accantonare risorse alimentando quella passione di cui si parlava in precedenza. 

Almeno questo è il mio pensiero dettato dalla mia situazione. Altri la penseranno diversamente, anche perché vivono situazioni differenti.

Buon pomeriggio.

 

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2 ore fa, Cinna74 dice:

Buongiorno, sono completamente d'accordo: si dovrebbe coltivare la propria passione numismatica senza fini speculativi. 

A tal proposito si può anche aggiungere che si può coltivarla senza effettuare alcun acquisto. Senza essere collezionisti insomma. Certamente si è numismatici in proporzione a quanto si studia e non a quanto si raccoglie.

Quando, come nel mio caso, la passione è alimentata "anche" dal desiderio di possesso e, purtroppo, le risorse sono limitate, occorre farsi i conti in tasca.

Mi piacerebbe non tenere conto delle spese e fregarmene dell'evoluzione del mercato. Invidio molto chi può permetterselo. 

Sono contento per loro, io non posso permettermelo. Quando non posso permettermi un pezzo che desidero desisto dall'acquisto e mi accontento di studiarlo cercando di tenerlo in mano ogni volta che ne ho occasione.

Se mi posso permettere un determinato pezzo lo acquisto, con la parsimonia che caratterizza la mia situazione economica e almeno con la "speranza" di non sottrarre risorse alla mia famiglia.

Se non ho questa speranza. Se ho la consapevolezza che un domani non otterrò una cifra almeno vicina a quanto speso, non procedo all'acquisto. Non me lo posso permettere. La mia famiglia, i miei doveri verso di essa, mi portano a lasciar perdere. 

Quindi, tirando le somme, la numismatica è una passione sicuramente scevra dalla speculazione.

Il collezionismo non per tutti può esserlo. Per qualche fortunato si, non per tutti. 

Proprio per questo, quando si è nella situazione sopra descritta e si è digiuni o neofiti, il mio consiglio è quello di acquistare monete al prezzo del fino contenuto. Col tempo si saprà apprezzare la qualità e sostituire quanto acquistato in precedenza senza spreco di risorse.

Comprare monete può essere un modo per mettere via i soldi. Non porta a guadagnare ma almeno può essere un modo di accantonare risorse alimentando quella passione di cui si parlava in precedenza. 

Almeno questo è il mio pensiero dettato dalla mia situazione. Altri la penseranno diversamente, anche perché vivono situazioni differenti.

Buon pomeriggio.

 

? Concordo alla grande

3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

passione per la numismatica senza secondi

fini .

?Concordo!

Modificato da caravelle82
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Buonasera, io la vedo esattamente come @Cinna74, dobbiamo sempre collezionare quello che ci rende felici e non pensare solo a quanto si potrà rivalutare la nostra collezione.

Poi in secondo luogo penso che sia sempre giusto stare attenti anche al lato economico, la numismatica è una passione costosa in tutte le sue sfaccettature e penso che effettuare acquisti Pensati e ponderati porterà in un futuro ad avere una collezione che darà sicuramente molta soddisfazione e allo stesso tempo avrà anche mantenuto o aumentato il suo valore.

Per la domanda iniziale vorrei dire che se una moneta è attualmente catalogata come comune penso che difficilmente potrà cambiare la sua rarità nel tempo, il prezzo invece potrà variare sicuramente per la richiesta e per lo stato di conservazione in cui la troveremo in futuro.

Non posso prevedere il futuro ma penso che i 2 euro (tranne alcuni casi eccezionali) faranno ancora più fatica a rivalutarsi per via della quantità di persone che li colleziona. Questo fattore penso che renderà più semplice trovare monete in perfetti stati di conservazione anche in un futuro lontano e quindi i loro prezzi saranno sicuramente più alti di quelli attuali ma non di molto.

 

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Monete comuni in FDC dei periodi risalenti alla max. seconda guerra mondiale sicuramente varranno di piu' in futuro, non è vero che non acquisiranno valore. Dalla repubblica in poi mi sembri che di collezionisti ce ne siano sempre di piu', specialmente di monete euro, ormai da 20 anni in circolazione. 

Il resto è deciso dal mercato e dai clienti.

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