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Inviato
10 minuti fa, eliodoro dice:

Introdurrei anche il tema dei pesi monetali attribuiti al periodo angioino

quello che aggiungo è quello già  citato da @fedafa e, molto probabilmente, è lo stesso

 

peso con giglio ed m.jpg

 

Buonasera Elio,

ti confermo che il peso monetale è lo stesso da me postato nel post da te citato. La particolarità di questo peso sta nel fatto che si tratta di una emissione ufficiale. Come scritto nel post citato, che mi permetto di riportare di seguito, appare evidente l'ufficialità di questo peso:

Provvedimento ribadito il 10 giugno, quando Roberto d’Angiò era intervenuto «dietro querela de’ suoi sudditi, per la moneta de’ carlini di argento tosata», in modo tale che «i carlini di argento di giusto peso si pagassero e si ricevessero liberamente tanto da’ privati, che dalla regia Camera, senza agio», ordinando di spedire «ai giustizieri delle varie province del Regno i pesi di ferro da lui fatti costruire, i quali nella parte superiore della prima faccia hanno scolpito il fiore del giglio, ed al disotto di questo la lettera M, ed ordina che sieno distribuiti per le città e terre del Regno, affinché con essi si pesino i carlini vecchi e nuovi, rimanendo annullati tutti i precedenti pesi, e che ne facciano subito la distribuzione, e che ciò facciano bandire pubblicamente, affinché nessuno possa scusarsi d’ignorare il presente editto, e che coloro i quali useranno i pesi vecchi siano puniti come falsificatori» (Da Giuliani-Fabrizi, Le monete degli Angioini in Italia Meridionale - Catalogo monetario, p. 14). 

In pratica questo peso, nel 1342, andò a sostituire tutti i precedenti con l'ordine che quest'ultimi non dovevano più essere utilizzati. Sicuramente anche gli altri pesi postati, considerando anche il fatto che si vedono spesso, hanno una loro ufficialità ma questo postato è l'unico che, al momento, risulta documentato. Personalmente ne ho visto uno solo. Credevo che quello postato fosse il secondo ma invece si tratta sempre dello stesso. Idee su quella M?  

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Inviato
1 ora fa, fedafa dice:

Buonasera Elio,

ti confermo che il peso monetale è lo stesso da me postato nel post da te citato. La particolarità di questo peso sta nel fatto che si tratta di una emissione ufficiale. Come scritto nel post citato, che mi permetto di riportare di seguito, appare evidente l'ufficialità di questo peso:

Provvedimento ribadito il 10 giugno, quando Roberto d’Angiò era intervenuto «dietro querela de’ suoi sudditi, per la moneta de’ carlini di argento tosata», in modo tale che «i carlini di argento di giusto peso si pagassero e si ricevessero liberamente tanto da’ privati, che dalla regia Camera, senza agio», ordinando di spedire «ai giustizieri delle varie province del Regno i pesi di ferro da lui fatti costruire, i quali nella parte superiore della prima faccia hanno scolpito il fiore del giglio, ed al disotto di questo la lettera M, ed ordina che sieno distribuiti per le città e terre del Regno, affinché con essi si pesino i carlini vecchi e nuovi, rimanendo annullati tutti i precedenti pesi, e che ne facciano subito la distribuzione, e che ciò facciano bandire pubblicamente, affinché nessuno possa scusarsi d’ignorare il presente editto, e che coloro i quali useranno i pesi vecchi siano puniti come falsificatori» (Da Giuliani-Fabrizi, Le monete degli Angioini in Italia Meridionale - Catalogo monetario, p. 14). 

In pratica questo peso, nel 1342, andò a sostituire tutti i precedenti con l'ordine che quest'ultimi non dovevano più essere utilizzati. Sicuramente anche gli altri pesi postati, considerando anche il fatto che si vedono spesso, hanno una loro ufficialità ma questo postato è l'unico che, al momento, risulta documentato. Personalmente ne ho visto uno solo. Credevo che quello postato fosse il secondo ma invece si tratta sempre dello stesso. Idee su quella M?  

 

Nicola di Morrone?


Inviato

@eliodoro il peso rispetta il peso medio dei gigliati. Secondo le disposizioni il gigliato avrebbe dovuto avere un peso di poco superiore ma i censimenti ponderali degli esemplari danno come risultato un peso medio attorno ai 3.8/3.9 grammi quindi compatibili con il peso in oggetto. E' interessante osservare sul peso, ancora ben evidenti, i segni lasciati dallo strumento utilizzato per l'adeguamento.

Bel pezzo. Complimenti ancora!

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  • 1 mese dopo...
Supporter
Inviato

Salve. Posto i miei Gigliati. Di Gigliati ne so veramente poco ed allora li pubblico sperando che qualche collezionista appassionato ed esperto sappia individuarne qualcuno importante o qualcuno...falso. Sarei veramente felice di avere dei pareri su queste mie monete, pronto ad inviare tutti i dati che eventualmente mi verranno richiesti. Ringrazio fin da ora chi vorrà venirmi incontro. Grazie. Un caro saluto.res1.thumb.jpg.0610addeca091fcecc32ddabb2bfb2a2.jpg

sss1.jpg

res2.jpg

dai.thumb.jpg.eb952a712e3fa501e03d52519f09b867.jpg

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Inviato (modificato)

Tutti buoni,

segnalo il n. 3 che presenta RE al posto di REX ,

il n. 6 con X di rex in verticale  ++ ,

il n. 7 con simbolo giglio ,raro, mi sembra dalle immagini in basso argento, ma andrebbe vista bene in mano ,

il n. 8  con X di rex in verticale  ++  .

Modificato da santone
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Supporter
Inviato

Ti ringrazio molto per l’attenzione riservata ai miei gigliati. Ti confesso che non ero molto tranquillo, perché li  ho acquistati “ a simpatia”. Vedrò di approfondire il discorso sui gigliati, anche se mi appare alquanto complesso. Grazie. Ti saluto caramente.


Inviato (modificato)

Di nulla ,

si ,ci sono numerose varianti a partire dalla legenda ROBERTUS o ROBERT ,

i simboli,

esemplari coevi o postumi (coniati dopo la morte del Re) e di modulo più ampio 

 

Modificato da santone

Supporter
Inviato

Santone, l'ultimo esemplare postato presenta, parallelamente al braccio destro del re, una specie di piccola vela. Quella forma più o meno triangolare mi ha  incuriosito e mi ha portato ad acquistare la moneta. All'avventura, perché, ripeto, di gigliati ne so ben poco. Di cosa si tratta? Rappresenta qualcosa di preciso?  È una pura curiosità.

Ti ringrazio.


Supporter
Inviato

Ciao, per quello mi sono incuriosito, ma, evidentemente, non è nulla di ben definito. Grazie. Buona domenica.


Inviato
1 ora fa, Releo dice:

Ciao, per quello mi sono incuriosito, ma, evidentemente, non è nulla di ben definito. Grazie. Buona domenica.

 

Buongiorno,  se possibile fai foto singola, con diverse angolazioni.

È una mia curiosità,  

Saluti 

Alberto 

 


Supporter
Inviato

ok.


Supporter
Inviato

Alberto, invio le foto che mi hai richiesto. Ciao e buona serata.budbis.thumb.jpg.9ebd685d4d3cb2cafca93061923d2b1d.jpgbud2bis.thumb.jpg.3682aaf51597381595fa828d0a8f462d.jpgbud3bis.thumb.jpg.c6df111562f0b6b85b3b816ffc8af3cb.jpg

bud1bis.thumb.jpg.1f7875629f241cf7e74501908d7b4931.jpgbud4bis.thumb.jpg.020114fda58620a51a1f7c2528049ea4.jpg


Supporter
Inviato

Mi sembra che mi sia pure venuto un doppione. Ormai… Ciao.


Supporter
Inviato

Alberto, al momento dell’acquisto avevo supposto potesse trattarsi di qualche simbolo a me sconosciuto. Ma, dopo che Santone, in breve tempo, mi ha fatto la radiografia di tutti i  gigliati, ho capito che, purtroppo, doveva trattarsi solo di esubero di metallo o roba del genere. Ti ringrazio molto per l’attenzione rivolta a quel mio gigliato. Ciao e buona serata.


Inviato

Grazie @Releo per aver postato questa serie di gigliati. Una moneta che al collezionista può apparire "noiosa" per la sua immutata iconografia nel tempo ma che invece nasconde particolarità che ancora oggi sono oggetto di studio nel tentativo di dare una cronologia alle varie emissioni. I tuoi gigliati possono essere considerati quasi tutti postumi al regno di Roberto d'Angiò con l'esclusione certa dell'esemplare con il giglio. Il liliatus nasce sotto Carlo II d'Angiò, nel febbraio del 1303, con il compito di sostituire l'ormai svalutato saluto ma sarà sotto Roberto d'Angiò che raggiungerà il successo al punto da essere imitato e contraffatto. Allo stesso tempo però non sarà immune da speculazioni e tosature ed ecco che, a garanzia dell'emissione, verrà contrassegnato da alcuni simboli. Dal 1317 sarà impressa una ghianda e, dal settembre 1321, un giglio.  Nonostante tali accorgimenti e le pene severe per i tosatori, quest'ultimi continuavano nella loro fraudolenta attività, motivo per cui furono emessi dall'autorità dei pesi ufficiali di cui si è parlato nei post precedenti. 

Per quanto riguarda il tuo gigliato con quella "allegoria" che hai definito come una specie di vela, credo di poterti confermare che non si tratta di un simbolo. La peculiarità dei simboli era quella di essere facilmente individuati e riconosciuti e di sicuro non è questo il caso. Certo è che la sua posizione, identica a quella della simbologia nota, ti ha fatto giustamente avanzare dei dubbi. Provando a dare una ipotetica spiegazione di quello che appare più un problema di coniatura che la volontà di rappresentare qualcosa, si potrebbe azzardare di supporre che in origine, su quel conio, un simbolo ci fosse ma, per motivi a noi ignoti, sia stato cassato. Insomma un conio ancora in grado di svolgere il suo lavoro ma che non debba più andare a "marchiare" la moneta con un simbolo. Ed ecco che in zecca, nella continua ricerca di tenere bassi i costi, si opti di cancellare il simbolo sul conio. Il risultato è una mancanza di metallo sul conio che si traduce in un rilievo sulla moneta. Ovviamente si tratta di un'ipotesi e tale resta però giustificherebbe appieno la particolarità della moneta in oggetto. 

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  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Fedafa, sei stato chiarissimo. In poche righe mi hai illustrato vari aspetti riguardanti i gigliati.
Potresti aver ragione anche per  il simbolo successivamente cancellato, in quanto sulla moneta c’è una evidente “impronta”, a rilievo, con bordi tagliati. Ti ringrazio davvero  molto per le interessanti informazioni.

Un caro saluto.


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