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Denari severiani... che bellezza!


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Buongiorno,

come accennavo qualche giorno fa, personalmente trovo che tra i denari di epoca severiana ve ne siano di molto gradevoli. Uno dei motivi di questo gradimento sta nel fatto che le tipologie dei rovesci sono spesso diverse e varie rispetto a quelle di molti altri emittenti. Per quale motivo? Forse le concause sono varie:

- notevole produzione di denari (vedi aumenti salariali ai militari)

- lasso temporale abbastanza ampio (regno di Settimio Severo 198-217)

- presenza non un singolo emittente (abbinato alla Augusta moglie) ma anche dei due figli (ed la moglie di uno dei due)

- l’interesse della famiglia imperiale verso la filosofia (Iulia Domna, moglie molto influente di Settimio Severo era amica di Filostrato)

- il richiamo a certe divinità arcaiche o classiche (Libero, Minerva, Giunone, Venere, etc … ) forse va interpretato nella ricerca di affermare una certa continuità nelle tradizioni romane da parte di due regnanti provenienti lui da Leptis Magna, lei da Emesa.

Oggi mi sono imbattuto in questi due denari rari che mi hanno spinto ad effettuare una ricerca più dettagliata limitandomi a quelli meno comuni e perciò tralasciando le emissioni più comuni rappresentanti ad esempio la Vittoria, la Minerva, la Providenza etc… che sono condivise comunemente con altri reggenti.

Vi propongo per primi questa coppia di denari, notata in questi giorni. Notate il rovescio, molto particolare: Medusa.

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Settimio Severo, Denario 207, AR 3.52 g. SEVERVS - PIVS AVG Testa laureata rivolta a dx. PROVIDENTIA Testa alata di Medusa con serpenti rivolta leggermente a dx. C 590. BMC 356. RIC 285.

Estremamente raro e rovescio molto attraente.

Acquistato in privato da Harlan J. Berk.

Dalla collezione Barry Feirstein, parte IV.

Testo & provenienza: Numismatica Ars Classica NAC Asta 45 di 02.04.2008, lotto: 144.

 I tipi Medusa e Medusa-on-Aegis sulle monete in metalli nobili di Settimio Severo e Caracalla furono probabilmente tutti battuti nel 207 . Tuttavia, altri tipi di monete sono le prove da cui gli studiosi credono che Severo possa aver visitato brevemente l'Africa nell’anno prima che lui e la famiglia si dirigessero nel 208 per la loro grande spedizione in Gran Bretagna. Sembra che Caracalla sia stato inviato in perlustrazione in preparazione al trasferimento sull’isola britannica della famiglia imperiale.

Il principio di base del tipo sembra chiaro: si riferisce alla prevedibilità (Provvidenza), presumibilmente rispetto alla decisione di invadere la Gran Bretagna l'anno successivo, 208. Ma l'iscrizione non è nominata la fonte della prevedibilità, gli dei (deorvm) o gli imperatori (avgvsti)? La Medusa sembra offrire un legame con Minerva, che forse è qui gettata nel ruolo di avere una prospettiva per la cura degli imperatori o del popolo romano.

Forse la migliore spiegazione del perché la previsione non è specifica è perché potrebbe derivare da altre fonti utilizzate da Severus: astrologia e auguria. Severo era il più superstizioso degli imperatori, e Dione Cassio ci dice che già prima di impegnare la famiglia nella spedizione britannica sapeva che non aveva molto tempo da vivere (77.11); come atto finale avrebbe tolto i suoi figli dagli agi di Roma nella speranza di riformarli grazie alla partecipazione in un'ultima campagna militare, dopo la quale avrebbe aggiunto il titolo di Britannico a quelli già presenti.

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Caracalla agosto 198-217. Denario 207, AR 3.16 g. d= 20 mm. ANTONINVS - PIVS AVG Testa laureata rivolta a dx. PROVIDENTIA Testa alata di Medusa rivolta leggermente a sn. RIC 164. BMC p. 258, nota †. C 526. Collina 879.

Acquistato in privato da Harlan J. Berk.

Dalla Collezione Barry Feirstein di monete antiche parte I.

Testo & provenienza: Numismatica Ars Classica NAC Asta 39 di 16.05.2007, lotto: 137.

   Questo rovescio, anche se drammatico, al primo sguardo risulta aspecifico. Da ciò potremmo presumere che il suo significato fosse abbastanza chiaro all'epoca che i maestri zecchieri non hanno visto la necessità di specificarne il significato. I tipi Medusa e Medusa-upon-Aegis si presentano su esemplari aurei e argentei di Settimio Severo e Caracalla, tutte forse emissioni attribuibili al c. 207 poiché uno di questi richiama il XV° rinnovo del potere tribunico di Severo. Gli obversi di questi esemplari sono comuni a quelli contemporanei. Il significato di questo tipo sembra abbastanza chiaro: si tratta di un riferimento, condiviso tra i due Augusti, Settimio e Caracalla, alla preparazione di invadere la Gran Bretagna nell'anno successivo, il 208. Non solo l'iscrizione chiama la loro prevedibilità, la loro Provvidenza, ma Medusa era sacra a Minerva, la protettrice di eroi che si dice siano usciti dal cervello di Giove completamente armato e di età matura. Si dice che Minerva abbia indossato l'Egida come capo protettivo e come simbolo del suo coraggio, e alla fine ci abbia messo sopra la testa dai capelli di Medusa. Gli imperatori erano affezionati a questa immagine e molti l'adottarono adornare i loro petti di corazza con la testa di Medusa. Si potrebbe considerare questi temi su Medusa come propaganda pre-campagna con cui gli imperatori speravano di garantire al popolo e all'esercito che avevano indagato appieno sulla necessità, e si sentivano certi del successo di una guerra contro i britannici.

(liberamento tratto da Blandor Abazi (Roma Rep) , Facebook)

Decisamente interessanti, non trovate? E dal momento che ne ho trovati altri di pregevoli (taluni con copie anche su supporto aureo), di seguito vi propongo una scelta di esemplari che può esser vista come una sorta di “album di famiglia” dei Severi … si tratta di esemplari tratti da CNGCoins.

 

 

 

Modificato da Illyricum65
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Ed andiamo a sfogliare le pagine di questa sorta di "album di famiglia"...

TRATTI DALL’ALBUM DI SETTIMIO SEVERO

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (16mm, 3.23 g, 1h). Rome mint. Struck AD 197. Laureate head right / Hercules, standing left and resting on club, holding bow with lion’s skin draped over arm. RIC IV 97; RSC 212. EF. Typical compact flan.


Hercules, along with Liber (Bacchus) was one of the special deities of Leptis Magna, the birthplace of Severus. Additionally, it was Hercules who was the patron deity and inspiration of Severus in his defeat of Clodius Albinus in 197.

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (19mm, 2.84 g, 12h). Laodicea mint. Struck AD 197. Laureate head right / Sol standing left, raising hand and holding whip. RIC IV 492; RSC 433. VF, lightly toned.

Una delle prime evidenze di una divinità solare che caratterizza le emissioni del III-inizio IV secolo.(senza dimenticare alcune presenze su monete anteriori ad esempio neroniane)

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (17mm, 3.63 g, 12h). Rome mint. Struck AD 197. Laureate head right / Elephant, cuirassed, advancing right. RIC IV 100; RSC 349. EF. Typical compact flan.

                              
   The legend and the image of an elephant of this reverse type alludes to the munificence of the emperor through the largesse given to the populace and through various public spectacles, many of which would feature wild and foreign animals such as the elephant. Additionally, elephants were viewed by the ancients as symbols of eternity as they were thought to have an extraordinarily long life span. As golden age symbolism was very common before, during, and after the wars of the succession, a dual-meaning may also have been intended.

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (19mm, 3.82 g, 12h). Rome mint. Struck AD 198-200. L SEPT SEV AVG IMP XI PART MAX, laureate head right / PR OFECT AVG G FEL, Septimius on horseback rearing right. RIC IV 138; BMCRE 135; RSC 576. EF.

 L’Imperatore lascia il campo delle operazioni belliche in Medio Oriente [PART(hico) MAX(imo)] e si appresta a rientrare a Roma (PROFECTIO) assieme al figlio Caracalla (AVGG).

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (19mm, 2.51 g, 6h). Rome mint. Struck AD 202. Laureate head right / LAETITIA TEMPORVM, ship with mast and sail in center of circus; above, four quadrigae driven left; below, ostrich, lion, zebra, bear, and stag to right, a bull butting left, and a bear to right, with head left. RIC IV 274; RSC 253. VF, toned, porous. Rare.

 Settimio augura al suo popolo un nuovo periodo dell’oro, un periodo di felicità. Lo fa offrendo i “giochi secolari”: nella iconografia monetale si vedono i carri impegnati nelle corse nel Circo Massimo (parte superiore), al centro la galea che trasporta gli animali che vengono cacciati, catturati e quindi esibiti nel settimo e ultimo giorno dei giochi.


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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (19mm, 3.44 g, 6h). Rome mint. Struck AD 203. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / COS III P P, Arch of Septimius Severus: arch consisting of large central bay and two smaller flanking bays divided by composite columns supporting a large attic, consisting of central inscription tablet flanked by panels each containing two signa; above, facing triumphal quadriga flanked by human figures standing facing, additional figure on horseback on either side. RIC IV 259; RSC 104; BMCRE 320. Light porosity. Good VF. Of historical importance and one of the great architectural types in the Roman imperial series.

On the original arch, located in the Forum Romanum, the attic inscription reads: IMP • CAES • LVCIO • SEPTIMIO • M • FIL • SEVERO • PIO • PERTINACI • AVG • PATRI • PATRIAE • PARTHICO • ARABICO • ET/PARTHICO • ADIABENICO • PONTIFIC • MAXIMO • TRIBVNIC • POTEST • XI • IMP • XI • COS • III • PROCOS • ET/IMP • CAES • M • AVRELIO • L • FIL • ANTONINO • AVG • PIO • FELICI • TRIBVNIC • POTEST • VI • COS • PROCOS • P • P/[[ET P SEPTIMIO L FIL GETAE NOBILLISI]] OPTIMIS • FORTISSIMISQVE • PRINCIBVS •/OB • REM • PVBLICAM • RESTITVTAM • IMPERIVMQVE • POPVLI • ROMANI • PROPOGATVM/INSIGNIBVS • VIRTVTIBVS • EORVM • DOMI • FORISQVE • S • P • Q • R. The line ET P SEPTIMIO L FIL GETAE NOBILLISI was removed from the inscription following Geta’s assasination in AD 212, although it is still possible to make it out, since the original inscription was composed of gilded bronze letters which were inserted into the stone with pins.

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Foto dell’arco di Settimio Severo a Roma.

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SEPTIMIUS SEVERUS. AD 193-211. AR Denarius (18mm, 3.66 g, 6h). Struck AD 203. Laureate head right / INDVLGEN-TIA AV-GG, IN CARTH in exergue, Dea Caelestis riding lion right, holding thunderbolt and sceptre; water gushing from rocks below. RIC IV 266; RSC 222; BMCRE 335. Good VF, toned.

  Una emissione tipica dei Severi (emessa anche a nome di Caracalla) dove la Dea Caelestis cavalca un leone reggendo fulmine e scettro su un corso d’acqua che sgorga tra le rocce. Si tratta di una sorta di celebrazione degli Augusti e alla loro Indulgenza in favore di Cartagine (IN CATH[ago]) e alla costruzione di un acquedotto lungo una quarantina di chilometri.

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (18mm, 3.70 g, 12h). Rome mint. Struck AD 202-210. Laureate bust right / Africa standing right, holding robe; at feet to right, lion right. RIC IV 253; RSC 25. EF. Exceptionally sharp reverse strike.

Un omaggio di Settimio alla sua terra d’origine.

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (20mm, 2.43 g, 12h). Rome mint. Struck AD 208. Laureate head right / Radiate and draped bust of Sol right. RIC IV 282; RSC 356. Good VF, toned, flan crack, slight porosity. Very rare.

Settimio Severo visto come PACIFICATORE DELLA TERRA grazie all’intercessione del Dio Sol.

VERSO LA BRITANNIA

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SEPTIMIUS SEVERUS. 193-211 AD. AR Denarius (17mm, 3.15 gm). Struck 209 AD. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / PM T-R P XVII COS III P P, River-God Tyne reclining right, holding shell and rudder; sea-horse before, water gushing from rock below. RIC IV 229; BMCRE 5; RSC 530. Good VF.

  Sear suggests the deity on the reverse is a a river-god, as attested by the flowing water, perhaps the Tyne or the English Channel, an alternate suggestion is that it is the Ocean.

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (19mm, 3.51 g, 1h). Rome mint. Struck AD 210-211. Laureate head right / VICTORIAE BRIT, Victory seated left on shield, holding palm and shield. RIC IV 335; RSC 731. VF. Struck on a broad flan.


Septimius Severus waged his last military campaign against the Caledionians on the northern border of Britain, where he himself died at his campaign headquarters at York in February 211 AD. Among those who accompanied him on the campaign were his wife Julia Domna, and his two quarrelsome sons, Caracalla and Geta. The campaign was in full swing in 208 AD and continued until 211 AD, being led by Septimius and Caracalla, with the latter taking supreme command after his father had fallen ill. The two often did not agree on matters of strategy, and we are told that at one point Caracalla became so angry that he appeared ready to stab his father in the back before the whole of the army.

Una emissione non rarissima ma molto contesa sui mercati anglosassoni.

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DALL’ALBUM DELL’AUGUSTA GIULIA DOMNA

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (18mm, 3.42 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 193-196. Draped bust right / Venus standing right, back facing, leaning upon column to left, holding palm frond and apple. RIC IV 536 (Septimius Severus); RSC 194. EF, toned.                                     
Ex Auctiones 26 (16 September 1996), lot 975.

Riportato come “uno dei tipi più comuni” sul BMC V/I a nome dell’Imperatrice, il denario con rovescio VENVS VICTR(ix) è descritto come “la vittoriosa regina dell’amore che ha conquistato il cuore del padrone del mondo. Ella sorregge con la mano destra la mela della più bella e sembra cosciente di mostrare le sue grazie.” 

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (20mm, 3.32 g, 6h). Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 207-211. Draped bust right / Fecunditas or Tellus (Earth) reclining left under tree, resting arm on basket of fruit and placing hand on celestial orb; standing before her are four children representing the Four Seasons. RIC IV 549 (Septimius); RSC 35. Near VF, lightly toned, porous. Rare.

 

  Iulia Domna giacente sotto un albero (ramo di uva?),  ritratta come Fecunditas/Tellus (personificazione della Terra che viene rafforzata dall’Imperatrice) con la mano destra  su d  una sfera sulla quale si muovono quattro putti (le quattro stagioni?)mentre il braccio sinistro si appoggia su un cesto di fiori.

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JULIA DOMNA, wife of Septimius Severus. AR Denarius (3.07 gm). IVLIA AVGVSTA, draped bust right / HIL-A-RITAS, Hilaritas standing left, holding palm and cornucopiae; two children flanking. RIC IV 557 (Severus); BMCRE 34 (Severus); RSC 79. Choice EF.

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JULIA DOMNA, wife of Septimius Severus. AR Denarius (3.80 gm). Struck 196-211 AD. Laodicea ad Mare mint. IVLIA AVGVSTA, draped bust right / SAECVLI FE-LICITAS, Isis standing right, left foot on prow, holding Horus; rudder behind. RIC IV 645 (Severus); BMCRE 618 (Severus); RSC 174. EF.

  Giulia Domna nei panni di Isis che regge Horus. Certi tratti dell’iconografia sono semplici da interpretare: la prua e il timone rimandano al ruolo di Iside come dea della navigazione e dei viaggi. L’annuale Viaggio di Iside era celebrato ogni 5 marzo, consisteva nel rilasciare in mare una imbarcazione contenente una immagine isiaca e rappresentava la riapertura alla navigazione dopo la pausa invernale. Si tratta della prima volta che appare una divinità orientale su una moneta romana ma talvolta queste appaiono nelle monetazioni severiane come ad esempio nel caso di Cybele nel ruolo di madre degli dei. E’ comunque verosimile che l’iconografia ritragga Iside con Horus rimandando a Giulia Domna con il figlio Caracalla. La legenda infatti potrebbe annunciare la nascita dell’erede maschio destinato al trono. In pratica, rifacendosi a prototipi antonini, costituirebbe una Emissione Dinastica.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (18mm, 3.19 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus and Caracalla, circa AD 198-200. Draped bust right / Venus standing left, holding apple and raising fold of drapery. RIC IV 580 (Septimius Severus); RSC 198. Good VF, toned.
Ex Arthur Bally-Herzog Collection (Münzen und Medaillen 14, 16 April 2004), lot 184.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (20mm, 2.31 g, 12h). Rome mint. Struck circa AD 200-207. Draped bust right / MATER AVGG, Julia Domna (as Cybele), holding branch, driving quadriga of lions left. RIC IV 562 (Septimius); RSC 117. Lightly toned, somewhat granular surfaces, short hairline flan crack. Good VF. Rare reverse type.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 3.26 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 205. Draped bust right / Cybele, leaning on drum and holding branch and scepter, seated left on throne flanked by two lions. RIC IV 564 (Septimius); RSC 123. Near EF, toned.

Due emissioni dal significato sovrapponibile, con Iulia Domna nei panni di Cybele, madre degli dei ovvero per similitudine madre degli Augusti.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 2.79 g, 7h). Rome mint. Struck under Caracalla, AD 215-217. Draped bust right / LVNA LVCIFERA, Luna Lucifera, with fold of drapery floating around and above head, driving biga of horses left. RIC IV 379c (Caracalla); RSC 105. Toned, granular surfaces. Near EF.

From the Todd Hansen Collection. Ex Classical Numismatic Group 61 (25 September 2002), lot 1937; Classical Numismatic Auctions XVIII (3 December 1991), lot 777.

La Luna, personificazione di Diana, era Lucifera nel senso etimologico di “portatrice di luce” ovvero di “colei che porta alla luce”. Giulia Domna, che fu madre dopo quindici anni di matrimonio, volle presentarsi come Diana Lucifera, da un lato per evidenziare la propria fertilità, dall’altro per assimilarsi alla dea. Diana, come riferisce Cicerone, era infatti invocata dalle gestanti.

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ISTANTANEE TRATTE DALL’ALBUM DI FAMIGLIA

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Septimius Severus, with Caracalla and Geta as Caesar. AD 193-211. AR Denarius (18mm, 2.29 g, 7h). Rome mint. Struck AD 201-202. Laureate head of Septimius Severus right / AETERNIT IMPERI, laureate, draped, and cuirassed bust of Caracalla right, facing bareheaded, draped, and cuirassed bust of Geta left. RIC IV 251; RSC 6a. VF, toned, light deposits, some cleaning scratches. Rare.

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Septimius Severus, with Caracalla. AD 193-211. AR Denarius (18mm, 2.71 g, 7h). Dynastic issue. Rome mint. Struck AD 201-210. Laureate head of Septimius Severus right / Laureate and cuirassed busts of Septimius and Caracalla, vis-à-vis. RIC IV 250; RSC 1. VF, toned, in bronze mount, break on reverse. Very rare dynastic issue.

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Caracalla, with Septimius Severus and Julia Domna. AD 198-217. AR Denarius (19mm, 2.56 g, 6h). Rome mint. Struck AD 201-202. ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust of Caracalla right / CONCORDIAE AETERNAE, draped busts of Septimius Severus, radiate, and Julia Domna, diademed, right; all set upon crescent. RIC IV 125a; RSC 5a. VF, some porosity rare. Rare.

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Julia Domna, with Caracalla. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 3.69 g, 12h). Dynastic issue. Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 201-206. Draped bust of Julia Domna right / Laureate and draped bust of Caracalla right. RIC IV 544 (Septimius); RSC 1. Toned, small edge split. VF. Rare.
From the Benito Collection.

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Julia Domna, with Geta as Caesar. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 3.27 g, 12h). Dynastic issue. Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 201-205. Draped bust of Julia Domna right / Bareheaded, draped, and cuirassed bust of Geta right. RIC IV 571 (Septimius); RSC 1. Toned, minor porosity. VF. Rare.

From the Benito Collection.

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Julia Domna, with Caracalla and Geta as Caesar. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 2.87 g, 12h). Dynastic issue. Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 201-207. Draped bust of Julia Domna right / Laureate and draped bust of Caracalla right, vis-à-vis bareheaded and draped bust of Geta left. RIC IV 540 (Septimius); RSC 2. Lightly toned, light porosity, small edge split. Good VF. Rare.

From the Benito Collection. Ex Marc Melcher Collection (Classical Numismatic Group 63, 21 May 2003), lot 1423; Classical Numismatic Group 55 (13 September 2000), lot 1320.

 

 

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RITRATTI “STELLARI” DELLA COPPIA IMPERIALE

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SEPTIMIUS SEVERUS. 193-211 AD. AR Denarius (3.11 gm). Emesa mint. Struck 194 AD. IMP C L SEP SEV PERT AVG COS II, laureate head right / SAECVL FELICIT, crescent and seven stars. RIC IV 417; BMCRE 390; RSC 628a. Good VF.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (17mm, 3.13 g, 12h). Laodicea mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 194-195. Draped bust right / Seven stars above crescent. RIC IV 629 (Septimius); RSC 173. Good VF, lightly toned, small flan crack and a few minor metal flaws. Rare.

Una tipologia di rovescio, quella con la luna crescente e le sette stele, che fa la prima apparizione nella monetazione adrianea per poi perpetuarsi nei successori in maniera discontinua. E’ possibile che Adriano si riferisse all’astrologia o alla rappresentazione di un evento celeste non meglio specificato. Va ricordato che esiste una “costellazione delle sette sorelle” ovvero le Pleiadi.

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Le Pleiadi si trovano vicino alla spalla del Toro, la più grande costellazione a destra della cintura di Orione. Ognuna di esse è cento volte più luminosa del Sole e l’occhio umano può distinguerne dalle sei alle sette a seconda della luminosità e visibilità del cielo, da qualsiasi parte del mondo. Ma se ciò può essere un indizio per una ricerca, non vi sono legami noti con le stesse e gli imperatori.


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GRUPPI DI FAMIGLIA

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SEPTIMIUS SEVERUS. 193-211 AD. AR Denarius (3.28 gm). Struck 204 AD. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / FELICITAS, SAECVLI in exergue, Septimius, Caracalla, and Geta seated right on platform; urn and attendant standing right before them; to right of platform, citizen standing left. RIC IV 263; BMCRE 326; RSC 134. Good VF, small reverse inclusion. Very rare. ($3000)

From the Marc Melcher Collection.

The scene on the reverse of this coin displays a typical scene from a ceremony performed before the Secular Games. Among the highest rarities of Severan denarii.

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Geta. As Caesar, AD 198-209. AR Denarius (18.5mm, 3.40 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus and Caracalla, AD 208-9. Bareheaded and draped bust right / PONTIF COS II, Septimius seated facing on platform between Caracalla and Geta, both seated facing, looking toward each other. RIC 65a; RSC 126. VF, toned, flan crack, a few spots of verdigris. Very rare, none in CoinArchives, and neither the G. R. Arnold or Michael Kelly collections had a specimen.

 


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I FIGLI

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Geta. As Caesar, AD 198-209. AR Denarius (18mm, 3.18 g, 1h). Laodicea mint. Struck AD 198-200. Boy’s bareheaded and draped bust right / Emblems of the pontificate: lituus, secespita, guttus, simpulum, aspergillum. RIC IV 107 var. (obv. legend); RSC 189 var. (same); Arnold –; Kelly –; CNG E-156, lot 222 corr. (attribution); CNG E-70, lot 125; Gorny 170, lot 2510 var. (bust type). Near EF.   

Very rare reverse for Geta’s first emission at Laodicea, unpublished in the standard references.

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Geta. As Caesar, AD 198-209. AR Denarius (19mm, 2.82 g, 12h). Rome mint. Struck AD 205. Bareheaded and draped bust right / Septimius Severus, Caracalla, and Geta galloping right. RIC IV 37b (Severus); RSC 162a. VF, porous. Rare.

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Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (20mm, 2.60 g, 1h). Rome mint. Struck AD 206. Laureate head right / Galley under sail in Circus; four quadrigae above; below, various beasts and fowl. RIC IV 157; RSC 118. Good VF, minor porosity, flan crack. Rare and popular type.


The games of AD 206 repeated the festivities of 202, which celebrated the return of the imperial family from their successful eastern campaigns. This complex and crowded design recognizes most of the forms of entertainment at the games; the naumachia, a mock sea battle which involved flooding the Circus Maximus, the chariot races at the Hippodrome, and combat between wild beasts. In RIC the avian creature at the far left is called a cock, but on many coins it is clearly a long-necked, long-legged bird, either an ostrich or a crane. Both birds would typically appear in a farcical combat with African pygmies.

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Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (20mm, 2.91 g, 12h). Rome mint. Struck AD 206-209. Laureate head right / Shrine containing Jupiter standing facing, pointing downward and holding scepter. RIC IV 156; RSC 108. Good VF, lightly toned, minor flan crack. Rare.
From the estate of Thomas Bentley Cederlind. Ex Gorny & Mosch 107 (2 April 2001), lot 487 (where it realized a hammer of 1,200 DM [$556]).

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Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (19mm, 3.28 g, 6h). Rome mint. Struck AD 207. Laureate head right / Caracalla standing facing, head right, holding reversed spear and parazonium; at feet to left, river god reclining on urn right; to right, two bound captives seated left. RIC IV 96; RSC 441. VF, lightly toned, a bit of porosity.


Rare commemoration of Caracalla’s campaigns in northern Britain near Hadrian’s Wall.

 


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CARACALLA. 198-217 AD. AR Denarius (19mm, 3.24 gm). Struck 208 AD. ANTONINVS PIVS AVG, laureate head right / PROF in exergue, PONTIF TR P XI COS III, Caracalla right on horseback, holding spear; soldier walking right before, head reverted, holding spear and shield. RIC IV 107 note; RSC 512. Toned, good VF, hairline flan crack.

From the Marc Melcher Collection.

Commemorates the departure of Septimius Severus and Caracalla from Rome in 208 AD for their campaign in Britain.

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Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (20mm, 3.79 g, 6h). Rome mint. Struck AD 209. Laureate head right / FELICIA TEMPORA, the Four Seasons as boys at play. RIC IV 153 (R3); RSC 59. VF, toned, minor porosity. Rare.


From the collection of a Texas Wine Doctor. Ex Classical Numismatic Group 55 (13 September 2000), lot 1325.

Il significato probabilmente indica una felicità che copre tutto l’anno (grazie alle scelte dell’Imperatore). Si tratta di una iconografia che compare talvolta in modo sporadico e non comune fino al periodo costantiniano.

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Costantino II  AU solidus

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Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (18mm, 3.12 g, 1h). Rome mint. Struck AD 210. Laureate head right / Caracalla on horse rearing left, preparing to hurl spear at foe on ground to lower left. RIC IV 118b; RSC 487. Good VF. Very rare.

Altro denario riferito alle campagna britannica, con Caracalla a cavallo che colpisce con la lancia un barbaro a terra.

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Geta. AD 209-211. AR Denarius (19mm, 3.54 g, 6h). Rome mint. Struck AD 211. P SEPT GETA PIVS AVG BRIT, laureate head right / FORT RED TR P III COS II P P, Fortuna, draped, reclining right, resting right elbow on wheel and holding cornucopia in left. RIC IV 77; RSC 62; BMCRE 10-11. Toned. EF. Well struck from artistic dies.

This attractive denarius celebrates Geta’s “fortunate return” (FORTVNA RED) from the British campaign of AD 208-211, during which Septimius died and left the Roman Empire split between his warring sons, Caracalla (the elder) and Geta. The sentiment on the reverse turned out to be ironic, as the return to Rome was anything but fortunate for Geta, who was murdered by Caracalla’s centurions on December 26, AD 211 even as he sought refuge in his mother’s arms.

E ancora due... "fuori tempo massimo"...

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Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (18.5mm, 3.01 g, 12h). Rome mint. Struck AD 217. Laureate head right / VICT PARTHICA, Victory seated right on cuirass, inscribing VO/ XX in two lines on shield set on her knee; helmet below. RIC IV 314a note; RSC 656 var. (with javelin and hook in exergue). VF, toned, roughness on reverse. Rare.


In early AD 216, Caracalla assembled a substantial force of at least eight legions along the Syrian frontier for what would prove to be his final victory. The Parthian empire had been engaged in a civil war since 213, with Vologases V in control of half the empire and Artabanus V in control of the other half. Caracalla took advantage of this division and sided with Artabanus, even proposing marriage with Artabanus' daughter to cement the alliance. The plan went awry, however, and Caracalla marched against an unprepared Artabanus. After ravaging the countryside east of the Tigris unhindered, Caracalla returned to Edessa to spend the winter. It is this "victory" that is celebrated on this coin. Caracalla, no doubt, would also have assumed the title Parthicus and celebrated a fourth acclamation as imperator had his life not been suddenly cut short in Carrhae on 8 April 217.

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Divus Caracalla . Died AD 217. AR Denarius (20mm, 3.12 g, 12h). Rome mint. Struck under Elagabalus or Severus Alexander. DIVO ANTONINO MAGNO, bare head right / CONSECRATIO, eagle standing left on globe, head right, with wings spread. RIC IV 717 (Severus Alexander); BMCRE 7 (Elagabalus); RSC 32. Near EF, minor porosity. Rare and attractive for issue.


The dating of the memorial issues of Caracalla are problematic. It would have made a great deal of political sense for Elagabalus to have issued them, as the Syrian prince’s claim to legitimacy was that he was the son of Caracalla and thus rightful heir to the throne (not to mention the great restorer of the Severan dynasty following Macrinus’ usurpation). RIC p. 128, note 720, concedes that they could date to the reign of Elagabalus, but places them under Severus Alexander as the obverse legend names Caracalla “the Great.” This epithet was linked, of course, to Alexander the Great, and RIC comments that its use on the Divus Caracalla coins provides a “definite allusion” to the Macedonian king’s namesake, Severus Alexander.

Piaciuta la carrellata?

Saluti

Illyricum

;)

 

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Inviato

Bellissima antologia, con interessanti riflessioni e iconografie mai vedute, Illy!

  • Grazie 1

Supporter
Inviato

@Illyricum65

Hai detto bene, che bellezza!

Ritengo questa esposizione molto utile in quanto presenta rovesci davvero inusuali (la maggior parte dei quali non avevo mai visto) corredati da una curata descrizione. Mi piace in particolare la RIC IV 125a.

Per me un vero materiale di studio. Quindi grazie.

Buona notte.

Stilicho


Inviato (modificato)

Spero di non inquinare il tuo post inserendo i miei due denari severiani, Settimio Severo e Caracalla per essere precisi..

 

20201004_150157.jpg

Modificato da Illyricum65
Errore battitura (t9)

Supporter
Inviato (modificato)

Belli e originali i denari Severiani!

Vi segnalo che accanto alla molto più comune emissione di "Indulgentia in Cartago", illustrata sopra, esiste anche una rarissima emissione "Indulgentia in Italiam". Purtroppo non ho la descrizione della casa d'aste, sono riuscito a salvare solo la foto.

Asta Helios N. 3 29-30 aprile 2009

 

 

 

 

Severo Indulgentia in italiam.jpg

Modificato da quattrino
  • Mi piace 2

Inviato

Comunque state attenti... se vi comportate male la Befana vi porta il carbone...  :D;):D

s-l1600.jpgs-l1600.jpg

Esemplare proveniente dalla Baia. Per onor del vero è presente la seguente nota:

PLEASE NOTE THAT ALL OF OUR COINS ARE HIGH QUALITY, HIGH STANDARD, HAND STRUCK NOVELTY INTERPRETATIONS OF MUSEUM PIECES. THE COINS INTENTIONALLY DIFFERENTIATE IN WEIGHT AND SIZE FROM THE ANCIENT COINS, SO THEY CANNOT BE USED AS A COUNTERFEIT. XXXXXXXXXX IS ADDING VALUE FOR THE COIN COLLECTORS BY OFFERING QUALITY AND UNTOUCHED AUTHENTIC FEEL.

Struck by a master artisan in Plovdiv, Bulgaria.

Ironia della sorte Plovdiv, Bulgaria, antica Filippopoli, Tracia.

Ciao

Illyricum

 

 

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Supporter
Inviato

Per curiosità, a quanto la vendevano? 

Ciao da Stilicho

 


Inviato
5 minuti fa, Stilicho dice:

Per curiosità, a quanto la vendevano? 

Ciao da Stilicho

 

36,89 € spese spedizione incluse.

Neanche poco.

;)

 


Supporter
Inviato
12 minuti fa, Illyricum65 dice:

36,89 € spese spedizione incluse.

Neanche poco.

;)

 

Infatti....


  • 1 mese dopo...
Inviato
Il 3/10/2020 alle 16:40, Illyricum65 dice:

DALL’ALBUM DELL’AUGUSTA GIULIA DOMNA

 

 

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (18mm, 3.42 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 193-196. Draped bust right / Venus standing right, back facing, leaning upon column to left, holding palm frond and apple. RIC IV 536 (Septimius Severus); RSC 194. EF, toned.                                     
Ex Auctiones 26 (16 September 1996), lot 975.

 

 

Riportato come “uno dei tipi più comuni” sul BMC V/I a nome dell’Imperatrice, il denario con rovescio VENVS VICTR(ix) è descritto come “la vittoriosa regina dell’amore che ha conquistato il cuore del padrone del mondo. Ella sorregge con la mano destra la mela della più bella e sembra cosciente di mostrare le sue grazie.” 

 

 

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (20mm, 3.32 g, 6h). Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 207-211. Draped bust right / Fecunditas or Tellus (Earth) reclining left under tree, resting arm on basket of fruit and placing hand on celestial orb; standing before her are four children representing the Four Seasons. RIC IV 549 (Septimius); RSC 35. Near VF, lightly toned, porous. Rare.

 

 

 

 

 

  Iulia Domna giacente sotto un albero (ramo di uva?),  ritratta come Fecunditas/Tellus (personificazione della Terra che viene rafforzata dall’Imperatrice) con la mano destra  su d  una sfera sulla quale si muovono quattro putti (le quattro stagioni?)mentre il braccio sinistro si appoggia su un cesto di fiori.

 

 

 

 

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JULIA DOMNA, wife of Septimius Severus. AR Denarius (3.07 gm). IVLIA AVGVSTA, draped bust right / HIL-A-RITAS, Hilaritas standing left, holding palm and cornucopiae; two children flanking. RIC IV 557 (Severus); BMCRE 34 (Severus); RSC 79. Choice EF.

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JULIA DOMNA, wife of Septimius Severus. AR Denarius (3.80 gm). Struck 196-211 AD. Laodicea ad Mare mint. IVLIA AVGVSTA, draped bust right / SAECVLI FE-LICITAS, Isis standing right, left foot on prow, holding Horus; rudder behind. RIC IV 645 (Severus); BMCRE 618 (Severus); RSC 174. EF.

 

 

  Giulia Domna nei panni di Isis che regge Horus. Certi tratti dell’iconografia sono semplici da interpretare: la prua e il timone rimandano al ruolo di Iside come dea della navigazione e dei viaggi. L’annuale Viaggio di Iside era celebrato ogni 5 marzo, consisteva nel rilasciare in mare una imbarcazione contenente una immagine isiaca e rappresentava la riapertura alla navigazione dopo la pausa invernale. Si tratta della prima volta che appare una divinità orientale su una moneta romana ma talvolta queste appaiono nelle monetazioni severiane come ad esempio nel caso di Cybele nel ruolo di madre degli dei. E’ comunque verosimile che l’iconografia ritragga Iside con Horus rimandando a Giulia Domna con il figlio Caracalla. La legenda infatti potrebbe annunciare la nascita dell’erede maschio destinato al trono. In pratica, rifacendosi a prototipi antonini, costituirebbe una Emissione Dinastica.

 

 

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (18mm, 3.19 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus and Caracalla, circa AD 198-200. Draped bust right / Venus standing left, holding apple and raising fold of drapery. RIC IV 580 (Septimius Severus); RSC 198. Good VF, toned.
Ex Arthur Bally-Herzog Collection (Münzen und Medaillen 14, 16 April 2004), lot 184.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (20mm, 2.31 g, 12h). Rome mint. Struck circa AD 200-207. Draped bust right / MATER AVGG, Julia Domna (as Cybele), holding branch, driving quadriga of lions left. RIC IV 562 (Septimius); RSC 117. Lightly toned, somewhat granular surfaces, short hairline flan crack. Good VF. Rare reverse type.

 

 

 

 

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 3.26 g, 12h). Rome mint. Struck under Septimius Severus, circa AD 205. Draped bust right / Cybele, leaning on drum and holding branch and scepter, seated left on throne flanked by two lions. RIC IV 564 (Septimius); RSC 123. Near EF, toned.

Due emissioni dal significato sovrapponibile, con Iulia Domna nei panni di Cybele, madre degli dei ovvero per similitudine madre degli Augusti.

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Julia Domna. Augusta, AD 193-217. AR Denarius (19mm, 2.79 g, 7h). Rome mint. Struck under Caracalla, AD 215-217. Draped bust right / LVNA LVCIFERA, Luna Lucifera, with fold of drapery floating around and above head, driving biga of horses left. RIC IV 379c (Caracalla); RSC 105. Toned, granular surfaces. Near EF.

From the Todd Hansen Collection. Ex Classical Numismatic Group 61 (25 September 2002), lot 1937; Classical Numismatic Auctions XVIII (3 December 1991), lot 777.

 

 

La Luna, personificazione di Diana, era Lucifera nel senso etimologico di “portatrice di luce” ovvero di “colei che porta alla luce”. Giulia Domna, che fu madre dopo quindici anni di matrimonio, volle presentarsi come Diana Lucifera, da un lato per evidenziare la propria fertilità, dall’altro per assimilarsi alla dea. Diana, come riferisce Cicerone, era infatti invocata dalle gestanti.

 

 

Complimenti per la spettacolare rassegna di denari severiani.

Avrei una domanda; come di determina la data di questi denari?

Lo chiedo perché esaminavo le mie monete di Giulia Domna, dove l'esemplare RIC564 viene indicato con data 198 d.C., anziché 205 come riportato nel post 4.

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Inviato

io al momento dei Severi ne ho una di Alessandro Severo, la mia prima moneta romana in assoluto :) . Zecca di Roma, 231 - 235 d.C. 


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