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La Moneta si racconta - Douglas MacArthur, un Generale scomodo...


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Come qui tutti ben sappiamo, a volte basta una bella moneta, per raccontarci la storia di un particolare periodo o di un personaggio..

In questo caso andremo a ripercorrere, brevemente, le tappe della vita e della carriera del Generale americano Douglas MacArthur e di come, in particolare, egli ebbe una grande e duratura influenza in diverse nazioni del Sud - est asiatico.

Partiremo, con la nostra disamina, da una bella moneta emessa dalle Filippine, che ne celebrarono la figura, quando era ancora in vita e pienamente operativo.

Spero che l'argomento sarà di vostro interesse..

MacArthur(2).jpg

Modificato da vathek1984
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Come prima cosa, mi sembra doveroso presentarvi la moneta in oggetto, si tratta di un 50 centavos coniato nel 1947 dalla zecca di San Francisco, prima emissione numismatica delle Filippine in seguito all'indipendenza ottenuta dagli USA nel 1946.

La moneta presenta le medesime caratteristiche metriche delle monete coniate dagli USA durante il precedente periodo del Commonwealth delle Filippine, ovvero 10 grammi in argento '750, per 27,50 mm di diametro.

La tiratura è limitata a 200.000 esemplari, teoricamente non emessi per la normale circolazione, anche se molti esemplari in realtà circolarono.

- Al Diritto abbiamo il busto in uniforme del Generale volto a destra, che intervalla la scritta "Gen. Douglas MacArthur" disposta su due righe; sotto il collo la data oggetto di commemorazione "Oct 20 1944" e, tutto intorno, la dicitura DEFENDER AND LIBERATOR OF THE PHILIPPINES;

- Al Rovescio troviamo, al centro, lo stemma nazionale delle Filippine con ai lati due rose, in alto l'indicazione dell'autorità emittente, in esergo il millesimo, il segno di zecca ed il valore;

Aggiungo che venne contemporaneamente emesso anche il taglio da 1 Peso in argento, con il medesimo design.

La cosa che mi ha sempre colpito di questa tipologia è il fatto che, una commemorazione di tale importanza, fu fatta con il Generale MacArthur ancora in vita e pienamente operativo, tanto che di lì a pochi anni, come vedremo, sarà tra i protagonisti della Guerra di Corea.

I vostri commenti sono come sempre graditi..

d.jpg

r.jpg

Modificato da vathek1984
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1) Il servizio nelle Filippine e la II Guerra Mondiale.

Nato nel 1880 da una famiglia di militari di professione da generazioni, Douglas MacArthur dapprima partecipò alla I Guerra Mondiale sul fronte francese con il grado di Colonnello.

In seguito, le sue capacità di comando gli permisero di fare una rapida carriera tanto da essere nominato, dal 1930 al 1935, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti.

Successivamente, a partire dal 1935, fu consigliere militare presso il Governo delle Filippine, all'epoca sostanzialmente una colonia americana nel sud est asiatico.

Allo scoppio della II Guerra Mondiale sul Fronte del Pacifico, i giapponesi invasero l'arcipelago nel dicembre del 1941 e trovarono gli americani sostanzialmente impreparati, tanto che Manila venne rapidamente occupata ed il Generale MacArthur (nominato Comandante dell'esercito americano in tutto l'Estremo Oriente) organizzò una resistenza, con scarsi mezzi, nella Penisola di Bataan, da cui, tuttavia, fu costretto ad imbarcarsi per l'Australia nel marzo del 1942.

Le ultime parole pronunciate da MacArthur prima di partire furono :"Io sono andato via da Bataan e io tornerò".

I giapponesi costituirono nell'arcipelago occupato un governo fantoccio, che emise anche cartamoneta, denominato Seconda Repubblica Filippina.

Quando le sorti della guerra mutarono, le Filippine divennero un fondamentale snodo strategico che gli USA dovevano riconquistare a tutti i costi, per tagliare i rifornimenti di carburante all'Impero del Sol Levante.

Nell'ottobre del 1944, con un massiccio, sbarco anfibio sulla spiaggia di Leyte, iniziò la Campagna delle Filippine, che si protrasse, con alterne vicende, data la disperata resistenza nipponica, sino alla resa del Giappone nel settembre del 1945.

Il Generale MacArthur, che aveva guidato personalmente le operazioni, potè dunque mantenere la parola data. Infatti le sue prime parole pronunciate sulla spiaggia di Leyte furono "Sono ritornato".

 

800px-Douglas_MacArthur_lands_Leyte1.jpg

(Il Generale MacArthur sbarca a Leyte nell'ottobre del 1944)

 

Modificato da vathek1984
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2) L'occupazione del Giappone ed il governo personale di MacArthur (1945-1951).

Alla fine della II Guerra Mondiale fu proprio il Generale MacArthur, a bordo della Corazzata Missouri, a ricevere la delegazione giapponese, per la resa incondizionata siglata il 2 settembre 1945, dopo le due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki.

Contestualmente, il generale, venne nominato, dal Presidente Truman, come Comandante Supremo delle Forze Alleate in Giappone, con un potere politico e militare forse paragonabile a quello degli antichi Shogun.

Difatti, con l'occupazione americana, MacArthur aveva poteri assoluti anche su Hiroito stesso ed il resto della famiglia imperiale. Egli si impegnò subito in importanti riforme che avrebbero contribuito a trasformare il Giappone, da impero autoritario in una democrazia di stampo occidentale.

Durante il Governo del generale, e sotto la sua personale supervisione, fu scritta anche l'attuale costituzione nipponica, che si ispirava nei suoi principi a quella americana.

MacArthur era un massone ed a lui si deve l'introduzione della massoneria anche in Giappone.

Uno dei problemi più spinosi che il generale dovette risolvere in questo periodo, fu lo stabilire il ruolo avuto dall'Imperatore nella II Guerra Mondiale e le sue eventuali responsabilità.

A differenza di quel che accadde in Italia, con l'abolizione della monarchia al termine della guerra, MacArthur era convinto che la presenza dell'Imperatore fosse un elemento di stabilità per il paese ed Hiroito era ancora estremamente popolare tra le masse; pertanto il generale decise di non dare ascolto a coloro che chiedevano di processare l'imperatore ed anzi scelse di incontrarlo personalmente e si impegnò al fine di tutelarlo da tutte le accuse.

Quando, sul modello di Norimberga, furono processati i criminali di guerra giapponesi, il Generale Hideki Tojo, Primo Ministro del paese tra il 1941 ed il 1944 e fautore dell'espansionismo militare, divenne il principale capro espiatorio dell'imperatore, e come tale fu condannato e giustiziato per impiccagione nel dicembre del 1948.

Hiroito, pertanto, ebbe salva la vita ed il trono ma dovette adeguarsi a diventare un monarca costituzionale come quelli europei, rinunciando alla asserita natura divina dell'imperatore.

MacArthur, in seguito ricevette molte critiche per aver insabbiato il ruolo della famiglia imperiale durante la II Guerra Mondiale.

Sul tema indubbiamente interessante e sul rapporto personale tra l'Imperatore e MacArthur vi consiglio caldamente il film "Emperor" con un bravissimo Tommy Lee Jones nei panni del Generale..

220px-Macarthur_hirohito.jpg

(La storica immagine dell'incontro tra Hiroito e Douglas MacArthur)

Modificato da vathek1984
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Essere raffigurati su delle banconote non è certamente cosa da poco e solitamente è riservato ad importanti personaggi.

Seppur rozzamente, del resto erano emissioni di emergenza, il generale americano Douglas MacArthur all'epoca figurò anche su una banconota filippina da 5 pesos della provincia di Iloilo.

(immagine prelevata dal web)

  713466181_pjil140.jpg.ee026aa35257b6d44f16d26f78265195.jpg

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L'emissione fu autorizzata dal presidente delle Filippine Manuel Quezon che figura sulla banconota da 10 pesos, sul nominale da 20 pesos vi è raffigurato Franklin Delano Roosevelt.

 

 

Modificato da nikita_
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Banconota ricca di fascino...?

Ma circolarono realmente o furono delle emissioni di natura propagandistica?


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1 ora fa, vathek1984 dice:

Banconota ricca di fascino...?

Ma circolarono realmente o furono delle emissioni di natura propagandistica?

Su questa domanda spero che sia più specifico @petronius arbiter che a suo tempo ha creato questa discussione:

 

Se la banconota appartiene ad una di quelle serie cadute in mano ai giapponesi mi sa non sono state utilizzate, anche se nel web ne ho visto di "circolate", ma può non significare nulla, magari è solamente stropicciata.

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Purtroppo posseggo qualche banconota circolata di quel periodo storico solo delle province filippine di Cagayan, Cebu e Negros, qui le varie emissioni di emergenza, non proprio propagandistiche.

http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/ASI/PIL/PIL-EME.htm

 

Modificato da nikita_
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3) La Guerra in Corea, il dissidio con il Presidente Truman ed il ritiro dalle scene.

Già nel 1948 MacArthur aveva tentato uno "sbarco" in politica con i repubblicani, ma si ritirò nelle fasi iniziali delle primarie; questa è una premessa importante per inquadrare i contrasti che ci furono in seguito con il Presidente Truman, democratico.

Il 25 giugno del 1950 ebbe inizio la Guerra in Corea, quella che gli americani oggi chiamano la "Guerra Dimenticata", in quanto considearata, a torto, un mero intervallo tra le ben più sentite II Guerra Mondiale e Guerra del Vietnam.

Come noto, il regime comunista nordcoreano invase il sud, alleato del blocco occidentale, con l'appoggio più o meno dichiarato della Cina di Mao e dell'Unione Sovietica di Stalin.

L'impeto dell'esercito nordcoreano fu tale che, in breve tempo, le truppe americane e degli alleati, sotto egida dell'ONU, furono ridotte al controllo della città portuale di Pusan ed alle immediate vicinanze.

Il Generale MacArthur, a questo punto, decise di fortificare Pusan e di sorprendere alle spalle i nordcoreani, con una replica dei grandi sbarchi anfibi avvenuti durante l'allora recente secondo conflitto mondiale.

Le truppe alleate sbarcarono ad Incheon, circa 200 chilometri a nord di Pusan, e tale operazione fu talmente brillante e ben riuscita che i nordcoreani finirono in rotta, presi tra due fuochi, e furono costretti a tornare precipitosamente al di là del confine sito al 38 parallelo.

A questo punto il Generale MacArthur, deciso ad eliminare il regime comunista del nord, invase il paese e ne occupò la capitale Pyongyang, spingendosi sino al confine con la Cina, erroneamente convinto che quest'ultima non sarebbe mai intervenuta direttamente.

Al contrario, Mao diede l'ordine di contrattaccare, per mezzo di centinaia di migliaia di "volontari", giunti in soccorso dell'alleato nordcoreano, con l'immediato effetto che le truppe alleate furono, a loro volta, costrette ad una ritirata, conclusasi all'inizio del 1951.

MacArthur condusse una nuova offensiva nel febbraio del 1951, che ebbe come risultato la definitiva liberazione di Seul, nel marzo, e la successiva stabilizzazione del conflitto.

A questo punto, però, intervennero insanabili contrasti tra il Generale ed il Presidente Truman, favorevole ad un conflitto a bassa intensità nei confronti del regime di Pechino e contrario all'uso dell'atomica; MacArthur, al contrario, era sicuro che per vincere la guerra occorresse bombardare anche le città cinesi e non escludeva il ricorso al nucleare.

Il Generale criticò apertamente, a più riprese, l'operato del Presidente, il quale, alla fine, nell'aprile del 1951, lo destituì dal comando delle operazioni e lo sostituì con il più moderato Generale Ridgway; questo episodio segnò sostanzialmente la fine della carriera militare di MacArthur.

Tuttavia, al ritorno negli Stati Uniti dopo oltre undici anni, il Generale ricevette delle accoglienze entusiastiche da parte della popolazione, in particolare, al suo arrivo a San Francisco si radunò una folla di oltre mezzo milione di persone.

Un radioso futuro in politica sembrava una previsione scontata per lui, ma anche alle primarie repubblicane del 1952, MacArthur venne sconfitto e si ritirò ben presto dalla competizione; il successore di Truman sarà quindi un altro Generale: Dwight D. Eisenhower.

MacArthur morì, ormai ultraottantenne, a Washington, nel 1964.

Aveva fatto in tempo, nel 1961, a tornare per un viaggio nelle Filippine, ove fu accolto con tutti gli onori ed a diventare uno stimato consigliere del Presidente Kennedy, dopo la Baia dei Porci.

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(In questa cartina sono evidenziate le varie fasi della Guerra di Corea, dal 1950 al 1953).

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Inviato
10 minuti fa, vathek1984 dice:

3) La Guerra in Corea, il dissidio con il Presidente Truman ed il ritiro dalle scene.

Già nel 1948 MacArthur aveva tentato uno "sbarco" in politica con i repubblicani, ma si ritirò nelle fasi iniziali delle primarie; questa è una premessa importante per inquadrare i contrasti che ci furono in seguito con il Presidente Truman, democratico.

Il 25 giugno del 1950 ebbe inizio la Guerra in Corea, quella che gli americani oggi chiamano la "Guerra Dimenticata", in quanto considearata, a torto, un mero intervallo tra le ben più sentite II Guerra Mondiale e Guerra del Vietnam.

Come noto, il regime comunista nordcoreano invase il sud, alleato del blocco occidentale, con l'appoggio più o meno dichiarato della Cina di Mao e dell'Unione Sovietica di Stalin.

L'impeto dell'esercito nordcoreano fu tale che, in breve tempo, le truppe americane e degli alleati, sotto egida dell'ONU, furono ridotte al controllo della città portuale di Pusan ed alle immediate vicinanze.

Il Generale MacArthur, a questo punto, decise di fortificare Pusan e di sorprendere alle spalle i nordcoreani, con una replica dei grandi sbarchi anfibi avvenuti durante l'allora recente secondo conflitto mondiale.

Le truppe alleate sbarcarono ad Incheon, circa 200 chilometri a nord di Pusan, e tale operazione fu talmente brillante e ben riuscita che i nordcoreani finirono in rotta, presi tra due fuochi, e furono costretti a tornare precipitosamente al di là del confine.

A questo punto il Generale MacArthur, deciso ad eliminare il regime comunista del nord, invase il paese ed occupò la capitale Pyongyang, spingendosi sino al confine con la Cina, erroneamente convinto che quest'ultima non sarebbe mai intervenuta direttamente.

Al contrario Mao diede l'ordine di contrattaccare, per mezzo di centinaia di migliaia di "volontari", in soccorso dell'alleato nordcoreano, con l'immediato effetto che le truppe alleate furono, a loro volta, costrette ad una ritirata, conclusasi all'inizio del 1951.

MacArthur condusse una nuova offensiva nel febbraio del 1951, che ebbe come risultato la definitiva liberazione di Seul, a marzo, e la successiva stabilizzazione del conflitto.

A questo punto, però, intervennero insanabili contrasti tra il Generale ed il Presidente Truman, faorevole ad un conflitto a bassa intensità nei confronti del regime di Pechino e contrario all'uso dell'atomica; MacArthur, al contrario, era sicuro che per vincere la guerra occorresse bombardare le città cinesi e non escludeva il ricorso al nucleare.

Il Generale criticò apertamente, a più riprese, l'operato del Presidente, il quale, alla fine, nell'aprile del 1951, lo destituì dal comando delle operazioni e lo sostituì con il più moderato Generale Ridgway; questo episodio segnò sostanzialmente la fine della carriera militare di MacArthur.

Tuttavia, al ritorno negli Stati Uniti dopo oltre undici anni, il Generale ricevette delle accoglienze entusiastiche da parte della popolazione, in particolare, al suo arrivo a San Francisco si radunò una folla di oltre mezzo milione di persone.

Un radioso futuro in politica sembrava una previsione scontata per lui, ma anche alle primarie repubblicane del 1952, MacArthur venne sconfitto e si ritirò ben presto dalla competizione; il successore di Truman sarà un altro Generale: Dwight D. Eisenhower.

MacArthur morì, ormai ultraottantenne, a Washington, nel 1964.

Aveva fatto in tempo, nel 1961, a tornare per un viaggio nelle Filippine, ove fu accolto con tutti gli onori ed a diventare uno stimato consigliere del Presidente Kennedy, dopo la Baia dei Porci.

korean-war.jpg

(In questa cartina sono evidenziate le varie fasi della Guerra di Corea, dal 1950 al 1953).

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