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IGNORED

Vaglia cambiari collezione anni 60-70


Risposte migliori

Inviato

Ho in possesso una vasta selezione di vaglia cambiari. Allego foto.

Qualcuno puo aiutarmi nel dirmi se hanno qualche valore di mercato?

grazie mille

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Inviato

Sono i miniassegni, emessi in quantità in quegli anni causa penuria di moneta spicciola. Di gran moda per qualche anno tra i collezionisti, oggi non interessano più nessuno, e si può dire che non abbiano valore di mercato, specie se circolati, come vedo molti dei tuoi (ma anche per quelli nuovi siamo comunque sui 50 centesimi l'uno, sempre a patto di trovare chi te li dà).

Se fai una ricerca in questa stessa sezione con "miniassegni" troverai molte discussioni che ne parlano.

petronius :)

 


Inviato (modificato)
Il 5/9/2020 alle 19:06, petronius arbiter dice:

Sono i miniassegni, emessi in quantità in quegli anni causa penuria di moneta spicciola. Di gran moda per qualche anno tra i collezionisti, oggi non interessano più nessuno, e si può dire che non abbiano valore di mercato, specie se circolati, come vedo molti dei tuoi (ma anche per quelli nuovi siamo comunque sui 50 centesimi l'uno, sempre a patto di trovare chi te li dà).

Se fai una ricerca in questa stessa sezione con "miniassegni" troverai molte discussioni che ne parlano.

petronius :)

 

Buonasera Maurizio.

So che sicuramente l'argomento è stato trattato ma scambiare due chiacchiere fa sempre piacere.

Recentemente ho acquisito un po' di miniassegni di diversi istituti bancari, non avendo un catalogo, non saprei come catalogarli. In passato come venivano collezionati? Mi spiego meglio, molti miniassegni sembrano uguali ma oltre al valore, 100, 150, 200 lire, noto che si hanno date diverse e intestatari diversi. Vorrei capire se in passato venivano collezionati in base a tutti questi fattori (come succede per le schede telefoniche), oppure in base al valore soltanto? Vorrei un po' capire come venivano catalgati sui cataloghi e se alcune volte ci potevano essere date e intestatari più rari di altri.

Grazie.

Modificato da Acqvavitus

Inviato
Il 5/9/2020 alle 18:42, figura8 dice:

Ho in possesso una vasta selezione di vaglia cambiari. Allego foto.

Qualcuno puo aiutarmi nel dirmi se hanno qualche valore di mercato?

grazie mille

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Anni '60 no di certo, i primi furono emessi sul finire del 1975, e le emissioni continuarono per alcuni anni (2/3) 

Saluti 

TIBERIVS 


Inviato
14 ore fa, Acqvavitus dice:

In passato come venivano collezionati? Mi spiego meglio, molti miniassegni sembrano uguali ma oltre al valore, 100, 150, 200 lire, noto che si hanno date diverse e intestatari diversi. Vorrei capire se in passato venivano collezionati in base a tutti questi fattori (come succede per le schede telefoniche), oppure in base al valore soltanto? Vorrei un po' capire come venivano catalgati sui cataloghi e se alcune volte ci potevano essere date e intestatari più rari di altri.

Devo confessare che non li ho mai seguiti, nel '94, quando ho iniziato a collezionare, la moda era già passata. Comunque, consultando sul sito delle edizioni Alfa l'indice del catalogo Gavello (quello in 5 volumi, che non ho), ho visto che vengono classificati per banche. Credo si debba partire da lì, per poi procedere, all'interno di ogni banca, alla classificazione in base alla data (sono stati emessi, sempre secondo il catalogo, dal 1975 al 1981, io me li ricordo ma all'epoca non nutrivo alcun interesse collezionistico :whome:), e infine al valore, ed eventualmente, ma mi sembra un po' una pignoleria, agli intestatari. 

Sicuramente ci saranno assegni più rari di altri, a cominciare dalle banche di emissione: magari sbaglio, ma credo che la Banca Popolare del Montefeltro e Metauro (una a caso tra quelle dell'elenco) ne abbia emessi molti meno delle grandi banche nazionali come BNL o MPS. Il problema rimane quello di trovare qualcuno interessato ad eventuali rarità, visto il mercato, a dir poco stagnante :rolleyes: per questi miniassegni.

petronius :)


  • 4 settimane dopo...
Inviato

Perdonatemi, fatemi fare il "pierino"...
il "vaglia cambiario" non è altro che un assegno circolare.
La denominazione cambia perchè tre banche, una che sono state "istituto di emissione", hanno il diritto di denominare "vaglia cambiario" i propri assegni circolari, e sono la Banca d'Italia, il Banco di Napoli ed il Banco di Sicilia.
La storia secondo me è interessante, perchè nel 1926 il Governo decise che di queste tre banche, solo la Banca d'Italia potesse continuare ad essere l'istituto di emissione.
La cosa non stupisce, visto il maggiore controllo che sarebbe stato possibile operare su un singolo istituto di emissione, considerando anche che l'Italia era reduce dal trauma causato dal default della Banca Italiana di Sconto (generato per non fare fallire l'Ansaldo guidata dal finanziere Perrone, che godeva di ampi appoggi alla corte dei Savoia).
Alle altre due banche, Banco Napoli e Banco di Sicilia, fu concesso il discutibile privilegio di potere denominare "vaglia cambiario" l'assegno circolare....
Se a qualcuno interessa una parte della storia, la si trova qui:
http://www.cartamonetaitaliana.com/articoli-a-curiosita/17-la-storia-inedita-del-vaglia-bancario-e-dellassegno-circolare.html

 


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