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Inviato

Peccato. Non sono andato a Riccione, e avevo appena prenotato il volo per sabato 28. Che sfiga.


Inviato

Ho letto molti interventi che prospettano un ingresso a pagamento per "selezionare" la qualità dei presenti, aumentare la sicurezza del convegno e garantire un adeguato ritorno agli organizzatori.

A mio parere, trovo la soluzione ragionevole ma al contempo rischiosa in quanto potrebbe portare a una drastica riduzione dei Clienti e, conseguentemente, dei Commercianti. Personalmente, credo che l'unica piazza che possa sostenere un Convegno con ingresso a pagamento sia Milano per diverse ragioni: "piazza ricca e popolosa" che si rende appetibile per i migliori Commercianti, facilità di raggiungere la città da tutta Italia e da tutta Europa (che significa minori costi di viaggio), ampia offerta ricettiva, attrattiva anche turistica della città.

Coi tempi che corrono, vedo difficile far pagare il biglietto d'ingresso altrove…

Opinione personalissima, sia ben chiaro. 


Inviato
2 minuti fa, viganò dice:

Ho letto molti interventi che prospettano un ingresso a pagamento per "selezionare" la qualità dei presenti, aumentare la sicurezza del convegno e garantire un adeguato ritorno agli organizzatori.

A mio parere, trovo la soluzione ragionevole ma al contempo rischiosa in quanto potrebbe portare a una drastica riduzione dei Clienti e, conseguentemente, dei Commercianti. Personalmente, credo che l'unica piazza che possa sostenere un Convegno con ingresso a pagamento sia Milano per diverse ragioni: "piazza ricca e popolosa" che si rende appetibile per i migliori Commercianti, facilità di raggiungere la città da tutta Italia e da tutta Europa (che significa minori costi di viaggio), ampia offerta ricettiva, attrattiva anche turistica della città.

Coi tempi che corrono, vedo difficile far pagare il biglietto d'ingresso altrove…

Opinione personalissima, sia ben chiaro. 

Traggo spunto da questo post per tornare sul "problema" biglietti. Penso che tutti sarebbero ben contanti di pagare un biglietto se a fronte di questo venissero offerti servizi adeguati: controlli all'ingresso, stand ordinati, commercianti con il badget obbligatoriamente esposto (senza possibilità di passarlo all'amici dell'amico....); illuminazione degna di questo nome, locali adeguati ad un convegno numismatico, parcheggio, ecc. Il problema è che non si fa pagare il biglietto per non dare nulla in cambio. Perchè all'estero nei maggiori convegni si paga il biglietto e c'è la fila per entrare? Non dobbiamo essere esterofili senza motivo, ma copiare le cose che funzionano si ed invece le ignoriamo. Faccio un esempio che vale per TUTTI i convegni: se c'è un giorno dedicato all'allestimento o è riservato ai commercianti, perchè ci sono decine/centinaia di persone che NON potrebbero esserci??????????????

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Inviato
19 minuti fa, viganò dice:

Ho letto molti interventi che prospettano un ingresso a pagamento per "selezionare" la qualità dei presenti, aumentare la sicurezza del convegno e garantire un adeguato ritorno agli organizzatori.

A mio parere, trovo la soluzione ragionevole ma al contempo rischiosa in quanto potrebbe portare a una drastica riduzione dei Clienti e, conseguentemente, dei Commercianti. Personalmente, credo che l'unica piazza che possa sostenere un Convegno con ingresso a pagamento sia Milano per diverse ragioni: "piazza ricca e popolosa" che si rende appetibile per i migliori Commercianti, facilità di raggiungere la città da tutta Italia e da tutta Europa (che significa minori costi di viaggio), ampia offerta ricettiva, attrattiva anche turistica della città.

Coi tempi che corrono, vedo difficile far pagare il biglietto d'ingresso altrove…

Opinione personalissima, sia ben chiaro. 

Io invece la trovo una ottima soluzione e, se il fine del biglietto fosse realmente la sicurezza e non per cassa, la applicherei a tutti i convegni indistintamente.

Lo spauracchio della riduzione dei visitatori non lo vedo anzi, al contrario, sentendosi più sicuri non dico che aumenterebbero ma magari comprerebbero 1 moneta in più; del resto se in tutte le fiere dell'elettronica che si facevano in giro per l'Italia moltissima gente era disposta a pagare i suoi 7-10 EURO per comprare cineserie o anche solo per fare un giro con la famiglia (si vedono tantissimi passeggini), non vedo perchè dovrebbe essere diverso ai convegni dove i visitatori sono ben più attratti e motivati. Ovvio che se si parla di 25/30 euro il discorso cambia e sono d'accordo con quanto sopra.


Inviato
14 ore fa, macs dice:

Io invece la trovo una ottima soluzione e, se il fine del biglietto fosse realmente la sicurezza e non per cassa, la applicherei a tutti i convegni indistintamente.

Lo spauracchio della riduzione dei visitatori non lo vedo anzi, al contrario, sentendosi più sicuri non dico che aumenterebbero ma magari comprerebbero 1 moneta in più; del resto se in tutte le fiere dell'elettronica che si facevano in giro per l'Italia moltissima gente era disposta a pagare i suoi 7-10 EURO per comprare cineserie o anche solo per fare un giro con la famiglia (si vedono tantissimi passeggini), non vedo perchè dovrebbe essere diverso ai convegni dove i visitatori sono ben più attratti e motivati. Ovvio che se si parla di 25/30 euro il discorso cambia e sono d'accordo con quanto sopra.

Buongiorno. Lei ha centrato il problema.

Attorno a una fiera dell'elettronica gravitano migliaia di persone e un biglietto da 7/10 euro moltiplicato per quella massa di persone può essere sufficiente per far quadrare i conti di tutti i soggetti interessati. Nella numismatica i numeri credo siano minori e, dunque, 7/10 euro non penso risolvano il problema mentre una cifra più grossa (es: 20 euro) ritengo possa diventare un problema per tanti.

Io personalmente non andrei a Verona se dovessi farmi carico di benzina, casello, pranzo e pure del biglietto: mal contati sono 100 euro a fondo perso solo per "vedere" le monete, che preferirei investire in un libro, in una moneta o in una trasferta "mirata" presso qualche Commerciante.

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Inviato
3 ore fa, viganò dice:

Io personalmente non andrei a Verona se dovessi farmi carico di benzina, casello, pranzo e pure del biglietto: mal contati sono 100 euro a fondo perso solo per "vedere" le monete, che preferirei investire in un libro, in una moneta o in una trasferta "mirata" presso qualche Commerciante.

Buongiorno a tutti,

concordo pienamete con @viganò

Aggiungo pure che sono molti di più i collezionisti che acquistano monete comuni il cui valore è di pochi euro, introdurre un prezzo d'ingresso di 10/20 euro, se sei della zona e vai per aggiungere 2 o 3 monete e fare due chiacchiere, probabilmente molti rinuncerebbero.

Discorso diverso, se vieni da lontano e già spendi qualche centinaio di euro per venire, 10/20 euro in più per il biglietto neanche ci fai caso.

Bisognerebbe trovare un giusto compromesso.

 

Salvatore


Inviato

Buongiorno! Anche secondo me un biglietto di 15 - 20 euro farebbe calare sensibilmente il numero di visitatori. Basti pensare che per molti 20 euro sono il badget da spendere in fiera. Sto pensando soprattutto ai ragazzi più giovani. 


Supporter
Inviato

A me, come detto, spendere anche 20-30 euro d'ingresso non mi scandalizzerebbe, purché siano ben spesi.
Ovvio che bisogna anche capire che piega si vuol dare a questo tipo di eventi e a che pubblico ci si vuole rivolgere.
Se si fanno ingressi gratuiti (o a 5 euro a testa, per esempio), non lamentiamoci poi della scarsa illuminazione, della ressa di gente, degli stand che non c'entrano nulla con la numismatica, dei furti a ruota libera e dei venditori (giustamente) restii a portare e mostrare pezzi interessanti.
Questa è, in poche parole, la condizione odierna. Il che andrebbe anche bene se ci fossero soltanto monete da pochi spiccioli. 
Il problema sta nel fatto che, accanto alle "ciotole" e ai venditori di ciarpame senza alcuna attinenza con la numismatica, ci sono stand che propongono monete da migliaia di euro. C'è gente, come me, che va ai convegni per vedere in mano esemplari particolari, per scambiare due parole con amici e professionisti del settore e per fare (se ce n'è l'occasione) acquisti importanti (anche da diverse centinaia di euro). 
Personalmente, gli stand con le lire a peso, le figurine, le macchinine, ecc. non li degno nemmeno di uno sguardo (anzi, li salto proprio direttamente). Invece, magari ci sarà qualcuno che andrà lì solo per quello. 
Secondo me, quindi, c'è una grave discrepanza ed inconciliabilità tra queste due categorie di pubblico.
Si può anche pensare di creare due tipologie di manifestazioni differenti: magari in primavera un evento "low cost", con ingresso libero, niente vigilanza, venditori di ogni genere, ecc. L'altro, in autunno, con controlli, ingresso a pagamento, venditori selezionati e illuminazione adeguata. 
Forse potrà sembrare brutto creare fiere di serie A e B ma, come detto, non credo si possa ancora continuare in questo modo.

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Inviato

Pagare un biglietto d'ingresso per non avere niente in cambio o per una visita tanto per guardare, nessuno lo farebbe. Ma questo sarebbe una giusta soluzione per eliminare la "massa" che fa numero ma che  non porta frutti ai commercianti. Meno persone sarebbe a dire meno confusione, più (o solo) persone interessate, più facilità di controllo e conseguentemente più sicurezza. Facciamo tanti km per andare a visitare città dove per ammirare Chiese, musei e altri luoghi d'arte, ci chiedono il costo di un biglietto, a volte anche carissimo e che facciamo? Andiamo via senza visitare niente? Certo mia moglie andrebbe via subito a favore di un bel centro commerciale, ma io amante dell'arte non rinuncerei per il pagamento di un biglietto. 

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Inviato (modificato)
4 ore fa, lorluke dice:

Il problema sta nel fatto che, accanto alle "ciotole" e ai venditori di ciarpame senza alcuna attinenza con la numismatica, ci sono stand che propongono monete da migliaia di euro. 

Basterebbe separare fisicamente gli stand di un certo livello dagli altri creando una sottosezione videosorvegliata delimitata da transenne o da pannelli o dagli stand stessi e accessibile solo da alcuni varchi controllati previa esibizione di  foglio di registrazione o pagamento di un biglietto di 5 euro.

Magari la si potrebbe collocare in fondo al posto di dove attualmente c'è la zona per le mostre e ci sono sempre venditori di sorpresine e materiale vario  potendo pure contare sulla presenza del muro a proteggere almeno un lato.

In questo modo si ricaverebbe una zona più appartata, discreta e sorvegliata. 

Attualmente invece gli stand dei venditori più titolati sono esattamente al centro del capannone in mezzo al caos con gente  che li attraversa in lungo e in largo. Esattamente il contrario di come dovrebbe essere.

Saluti

Simone

PS Ovviamente possiamo stare qui a disquisire ogni volta e fare tutte le proposte e ragionamenti che vogliamo ma se dall'altra parte non c'è qualcuno disposto ad accogliere tali suggerimenti e ad attivarsi fattivamente (e non mi pare proprio il nostro caso) la situazione sarà sempre quella che è... 

 

Modificato da uzifox

  • uzifox ha rimosso questo topic da quelli in primo piano
Inviato (modificato)

In quasi tutti gli eventi del genere si paga un biglietto.. Porto come esempio una rassegna, la fiera "Più libri più liberi", che conosco abbastanza bene: https://plpl.it/biglietti/ 

Ci sono diverse tipologie di biglietto, le sedi sono sempre state bellissime (il vecchio Palazzo delle Esposizioni dell'EUR, prima, la Nuvola sempre all'EUR, poi), la gestione mi è sempre parsa buona e c'è sempre sempre stato il pienone. Capisco che una fiera numismatica abbia delle esigenze diverse, già semplicemente per la questione sicurezza, ma non posso pensare che 8/10 euro possano davvero fare così tanta differenza per chi vi partecipa. Magari risultano scoraggiati i curiosi che bazzicano gli stand "tanto per", ma dubito fortemente che questi ultimi possano essere anche potenziali acquirenti.

Il problema, evidentemente, sta semplicemente nella volontà di organizzare un evento di livello per tutti.

Modificato da Afranio_Burro

Inviato
Il 7/9/2020 alle 22:25, caravelle82 dice:

Tipo una biblioteca,dove però si compra anche...bello?

Salve

Può darsi che lei abbia ragione. 20 euro per un biglietto di ingresso farebbero calare l'affluenza. Ma detto in modo molto diretto; che cliente potrebbe essere uno che non viene al convegno per 20 euro?

Mah

Allora possiamo dire che fanno bene i bagarini nel parcheggio fuori veronafil ad aprire i bauli delle auto con un razzolati ciò di roba.

 

Dai ragazzi

Ma davvero abbiamo paura di 20 euro di biglietto?

Se non erro il penultimo veronafil ha avuto 10.000 visitatori nei 3 giorni.

 

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Inviato

Ipoteticamente, sarebbero 150.000 euro di incasso per i biglietti ( già considerato il famoso calo di quelli che non riescono a investire 20 euro.....)

Ma quante migliorie faremmo con quei soldi...

Magari anche i taccagni che non vogliono spendere i 20 euro verrebbero comunque, chissà.. magari i commercianti, sentendosi più sicuri, aumenterebbero di numero e porterebbero materiale anche più prestigioso...

20 euro non spostano nulla, nemmeno a uno come me che ci sta 3 giorni. Li pago volentieri 60 euro per la mia passione... Anche perché, cosa ci vado a fare se non intendo prevedere un minimo di spesa. 20 euro eh. Non 200 ragazzi, dai.

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Inviato
3 ore fa, R.E.IN.SENA dice:

che cliente potrebbe essere uno che non viene al convegno per 20 euro?

Un cliente importante perché attento ai propri soldi, che non sperpera ma spende se ne vale la pena...☺️

Battute a parte, il problema non sono i 20 euro in quanto tali ma i 20 euro che si sommano al casello, alla benzina, al pranzo e, in tanti casi, alla cena e al pernottamento. Sommiamo tutte queste voci di costo e superiamo ampiamente i 100 euro solo per le spese di contorno alla fiera... Se poi al seguito c'è la famiglia o anche solo la moglie parte il moltiplicatore. Ognuno ha il rapporto che vuole con il denaro ma quando si sudano non si spendono volentieri "a fondo perso"... Anche perché come ho già detto la stessa somma può contribuire all'acquisto di un libro o di una moneta senza il rischio di una trasferta che potrebbe anche rivelarsi inutile (mica è detto che troviamo per forza qualcosa di nostro interesse).

Mi permetto di citare me stesso per ribadire che una simile operazione avrebbe qualche possibilità di successo sulla piazza di Milano per le ragioni che ho già indicato nei post che precedono: altrove la vedo dura... almeno in questo momento ...


Inviato
1 ora fa, viganò dice:

Un cliente importante perché attento ai propri soldi, che non sperpera ma spende se ne vale la pena...☺️

Battute a parte, il problema non sono i 20 euro in quanto tali ma i 20 euro che si sommano al casello, alla benzina, al pranzo e, in tanti casi, alla cena e al pernottamento. Sommiamo tutte queste voci di costo e superiamo ampiamente i 100 euro solo per le spese di contorno alla fiera... Se poi al seguito c'è la famiglia o anche solo la moglie parte il moltiplicatore. Ognuno ha il rapporto che vuole con il denaro ma quando si sudano non si spendono volentieri "a fondo perso"... Anche perché come ho già detto la stessa somma può contribuire all'acquisto di un libro o di una moneta senza il rischio di una trasferta che potrebbe anche rivelarsi inutile (mica è detto che troviamo per forza qualcosa di nostro interesse).

Mi permetto di citare me stesso per ribadire che una simile operazione avrebbe qualche possibilità di successo sulla piazza di Milano per le ragioni che ho già indicato nei post che precedono: altrove la vedo dura... almeno in questo momento ...

Dall'altro punto di vista, potrei farti notare che se parti con la famiglia (diciamo 3 in tutto?) fra ristorante, albergo, etc etc i 20 euro ti cambiano meno che mai... per fare qualche giorno a verona ne spenderai 4 o 500 in 3 persone, stai a pensare ai 20 per farti una giornata intera in fiera, accanto a persone che conosci e vicino alla tua passione?

Credo che per 20 euro al giorno, sia la passione più economica che ci sia ! :D 

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Inviato

Quesito interessante. Se un ipotetico biglietto d'ingresso andasse a migliorare la location in generale e la sicurezza in particolare ben venga! Come dice @R.E.IN.SENA non sarebbero quei 10 o 20€ a impedire il viaggio. La vera spesa sono il viaggio, albergo e ristoranti. Purtroppo per ora il vero problema resta questo maledetto virus e, a sentire le ultime dichiarazioni dell'OMS, secondo la quale un vaccino non potrebbe raggiungere tutti prima di due anni, c'è poco da pensare al biglietto d'ingresso.

 


Inviato
9 ore fa, R.E.IN.SENA dice:

Dall'altro punto di vista, potrei farti notare che se parti con la famiglia (diciamo 3 in tutto?) fra ristorante, albergo, etc etc i 20 euro ti cambiano meno che mai... per fare qualche giorno a verona ne spenderai 4 o 500 in 3 persone, stai a pensare ai 20 per farti una giornata intera in fiera, accanto a persone che conosci e vicino alla tua passione?

Credo che per 20 euro al giorno, sia la passione più economica che ci sia ! :D 

Certo i 20 euro non cambiano granché ma contribuiscono alla somma finale, della quale hai correttamente evidenziato l'ordine di grandezza tutt'altro che marginale...

Ci sono in giro tante persone disposte a spendere quelle cifre solo per "andare" a un Convegno? Ne dubito in generale e, per quanto riguarda me stesso, la risposta è no. Mi sono sempre mosso con treno seconda classe e andata/ritorno in giornata perché credo che buttare soldi scocci a chiunque...

Anche per questo parlo di Milano come piazza favorita. In fondo, Milano è raggiungibile con maggior facilità da ogni parte d'Italia e d'Europa: ormai uno può fare andata e ritorno in giornata (anche da Roma per fare un esempio) senza rovinarsi e, comunque, spendendo meno rispetto a un viaggio in provincia e avendo a disposizione tanti mezzi di trasporto tra i quali scegliere il più conveniente. Alberghi e spazi espositivi all'altezza non mancano, le mogli se vogliono possono fare shopping oppure l'intera famiglia ha a disposizione tali e tanti musei e monumenti da visitare che l'intera spesa viene "ammortizzata".

@Liutprand Niente d'aggiungere perché ha riassunto la realtà attuale.

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Inviato (modificato)
57 minuti fa, viganò dice:

Certo i 20 euro non cambiano granché ma contribuiscono alla somma finale, della quale hai correttamente evidenziato l'ordine di grandezza tutt'altro che marginale...

Ci sono in giro tante persone disposte a spendere quelle cifre solo per "andare" a un Convegno? Ne dubito in generale e, per quanto riguarda me stesso, la risposta è no. Mi sono sempre mosso con treno seconda classe e andata/ritorno in giornata perché credo che buttare soldi scocci a chiunque...

Anche per questo parlo di Milano come piazza favorita. In fondo, Milano è raggiungibile con maggior facilità da ogni parte d'Italia e d'Europa: ormai uno può fare andata e ritorno in giornata (anche da Roma per fare un esempio) senza rovinarsi e, comunque, spendendo meno rispetto a un viaggio in provincia e avendo a disposizione tanti mezzi di trasporto tra i quali scegliere il più conveniente. Alberghi e spazi espositivi all'altezza non mancano, le mogli se vogliono possono fare shopping oppure l'intera famiglia ha a disposizione tali e tanti musei e monumenti da visitare che l'intera spesa viene "ammortizzata".

@Liutprand Niente d'aggiungere perché ha riassunto la realtà attuale.

Quindi a Milano, poiche' non ha spese aggiuntive a lei va bene pagare un biglietto di 20 euro e in altre citta' no??? Non lo trovo sinceramente coerente ...Se per lei un grosso convegno numismatico ha il valore di 20 euro per essere visitato a Milano , lo dovrebbe avere anche a Verona!!! Per quanto riguarda il discorso Milano come miglior piazza, puo' essere....ma tra quanti anni???? Pronti, partenza, via ...convegno a Milano diventa importante come quello di Verona? Non funziona proprio cosi, ci vogliono anni prima che un convegno nuovo possa crescere e diventare importante (livello Verona e Monaco per fare un esempio).

Vi e' un altro problemino che probabilmente al collezionista non risulta......i commercianti cercano sicurezza ovviamente, ma non solo all'interno. Il pensiero piu' grosso di chi espone e' l'arrivo e la partenza dal convegno.....prendere auto (i commercianti che espongono non utilizzano ovviamente treno per trasportare il materiale) partire , e il piu' scorrevole possibile arrivare in autostrada e andare dritti a casa. Sinceramente Milano non la vedo proprio adatta per una situazione del genere, il solo pensiero che incolonnarsi in uscita sia quasi certo, non e' cosa tanto gradita .

Tutto cio' non e' per escludere la possibilita' da lei proposta, ma solo per mettere in evidenza i vari aspetti......poi magari ha ragione lei, si decide, si fa, e diventa superiore a Monaco....ma per le ragioni che le ho detto , la vedo difficile, trovo sarebbe piu' semplice trovare soluzioni per migliorare quello che gia' e' un grosso convegno a livello di quelli europei (Verona)

Modificato da r.tino
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Inviato

@r.tino

Non mi sono spiegato bene. 

Ho detto che Milano è più facilmente raggiungibile da una platea più ampia di persone (es: da Genova a Verona è un bel viaggio, da Genova a Milano è poca roba) con tanti mezzi (auto, aereo, treno) che possono facilitare anche chi arriva da lontano (es: da Napoli a Milano in aereo si può fare in giornata, non so se esistano voli Napoli - Verona e che frequenza abbiano).

Quanto sopra consente di contenere i costi di viaggio e di abbattere quelli di trasferta (es: pernottamento) e, pertanto, i venti euro del biglietto d'ingresso credo "pesino" di meno.

Quanto alla sicurezza stia sicuro che Milano ne offre di più di tante altre città: pensi al sistema di telecamere, alla presenza quasi capillare di Carabinieri e Polizia. I Convegni di solito chiudono sabato sera o domenica pomeriggio: di code ne vedo poche in quei momenti. A dirla tutta, di Commercianti rapinati non solo al parcheggio ma pure dal benzinaio abbiamo sentito parlare dopo Verona...

Dopodiché sono d'accordissimo che non è roba che si mette in piedi in due giorni ma, se torniamo al quesito originale (conciliare qualità, sicurezza e relativi costi attraverso un flusso di persone adeguato), per me questa è forse l'unica risposta fattibile.

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Inviato
3 ore fa, viganò dice:

Certo i 20 euro non cambiano granché ma contribuiscono alla somma finale, della quale hai correttamente evidenziato l'ordine di grandezza tutt'altro che marginale...

Ci sono in giro tante persone disposte a spendere quelle cifre solo per "andare" a un Convegno? Ne dubito in generale e, per quanto riguarda me stesso, la risposta è no. Mi sono sempre mosso con treno seconda classe e andata/ritorno in giornata perché credo che buttare soldi scocci a chiunque...

Anche per questo parlo di Milano come piazza favorita. In fondo, Milano è raggiungibile con maggior facilità da ogni parte d'Italia e d'Europa: ormai uno può fare andata e ritorno in giornata (anche da Roma per fare un esempio) senza rovinarsi e, comunque, spendendo meno rispetto a un viaggio in provincia e avendo a disposizione tanti mezzi di trasporto tra i quali scegliere il più conveniente. Alberghi e spazi espositivi all'altezza non mancano, le mogli se vogliono possono fare shopping oppure l'intera famiglia ha a disposizione tali e tanti musei e monumenti da visitare che l'intera spesa viene "ammortizzata".

@Liutprand Niente d'aggiungere perché ha riassunto la realtà attuale.

Tutto giusto, anche se, guardando proprio ai 20 € di biglietto, bisogna stare attenti anche ai panini da per fare pranzo (milano costa di più della provinciale verona eh) e sopratutto dire alle mogli di guardare ma NON fare shopping, perchè se sempre i 20€ fanno la differenza ..... :) è una battuta eh , scherzosa ovviamente :) 

 

  • Haha 1

Inviato

L'ipotesi del biglietto va anche bene non è quello che grava sulla trasferta, vedendo le ultime volte che ci siamo andati (da Milano) il bello è stato andarci con amici, aver guardato delle monete (nelle ultime edizioni non ho comprato nulla a parte il solito vassoio) e aver pranzato insieme nel famoso ristorante a base di bolliti (una trentina di euro a testa).


Inviato
1 ora fa, viganò dice:

sono d'accordissimo che non è roba che si mette in piedi in due giorni

E' proprio questo il punto, se si prova di organizzare un convegno, che per forza di cose ( organizzazione, afflusso di commercianti, afflusso di collezionisti, di stranieri, ecc.)  non puo' essere subito top, ma che per  coprire spese richiede gia' al primo tentativo un entrata a pagamento , significa "ucciderlo" subito . Chi tornerebbe ad uno convegno dove ha pagato 20 euro alla prima edizione se non trova gia' un convegno ben strutturato e paragonabile ai grossi convegni europei? (ovviamente si aspetta un evento gia' al di sopra  di Verona, visto che quest'ultima e' sempre stata gratuita) 

Sinceramente vedo la cosa piu' complessa e non di poco....a mio avviso il primo convegno che si potrebbe provare a cambiare in meglio tramite un biglietto d'entrata, rimane quello che gia' ora e' e rimarra' il piu' grosso in Italia

Altro punto...chi organizzerebbe un Verona piu' in grande a Milano? Conosce qualche circolo numismatico che abbia voglia e , ancor piu' importante, sia in grado di farlo?

 


Inviato (modificato)
17 ore fa, viganò dice:

... si sommano al casello, alla benzina, al pranzo e, in tanti casi, alla cena e al pernottamento...

 

Non so, ma almeno 2 giorni, tra autostrada, benzina, 2 pranzi, 2 cene, 1 colazione e una notte d'albergo... Già solo che mi dici che si spendono solo 100€, io mi domando che mangi e dove vai a dormire. Perchè già solo con quello io sono a ben più del doppio, a Verona. Senza considerare benzina ed autostrada e caffè vari.
 

Modificato da Monetaio
Awards

Inviato
32 minuti fa, Monetaio dice:

Non so, ma almeno 2 giorni, tra autostrada, benzina, 2 pranzi, 2 cene, 1 colazione e una notte d'albergo... Già solo che mi dici che si spendono solo 100€, io mi domando che mangi e dove vai a dormire. Perchè già solo con quello io sono a ben più del doppio, a Verona. Senza considerare benzina ed autostrada e caffè vari.
 

Quello che Lei dice è verissimo: la cifra che è ho scritto era per completare l'esempio con un numero che nella realtà deve essere moltiplicato. 

Le somme in ballo nella realtà, difatti, credo rafforzino quanto ho espresso nei post che precedono.

 


Inviato (modificato)

Causa COVID-19, CANCELLATA anche VERONAFIL di novembre

La ripresa dei contagi da Covid-19 e le norme in vigore rendono impossibile lo svolgimento della kermesse | Lo annuncia una lettera del presidente Michele Citro
 

di Antonio Castellani | La lettera è laconica, poche righe a firma del presidente dell’Associazione filatelica numismatica “Scaligera” Michele Citro; il contenuto, del resto, non è certo di quelli che fa piacere annunciare dato che – a causa delle restrizioni imposte dalle normative sul Covid-19 – nemmeno l’edizione di Veronafil di novembre (dopo l’annullamento di quella di maggio) potrà svolgersi.

“Senza aggregazione di pubblico non può esistere Veronafil”
Dunque, il grande salone della ripartenza previsto dal 27 al 29 novembre non potrà avere luogo in quanto “tenuto conto che Veronafil non può svolgersi senza aggregazione di pubblico” sussistono effettive cause di forza maggiore che non è possibile superare, anche in vista di quella ripresa nel numero dei contagi da Covid-19 che già si sta manifestando da qualche settimana.

La grande kermesse veronese del collezionismo – che, ricordiamo, raduna dall’Italia e dall’estero centinaia di operatori e migliaia di visitatori – è rimandata al weekend del 21-23 maggio del prossimo anno e, come sottolinea la comunicazione della “Scaligera”, si tratterà “certamente di un grande convegno”.

Alcuni si chiederanno se non fosse stato possibile realizzare un salone ad ingressi contingentati, magari con prenotazione online di biglietti gratuiti e numerati per le tre giornate; tuttavia, le sebbene molto spaziosi, i padiglioni della Fiera di Verona avrebbero reso troppo complesso gestire ingressi e uscite, procedure di controllo e di sanificazione degli spazi, senza contare le fasi di allestimento e disallestimento.

L’augurio di rivederci tutti a Veronafil dal 21 al 23 maggio 2021 diventa, dunque, l’auspicio di un definitivo superamento dell’emergenza coronavirus sia in Italia che nel resto del mondo. E la decisione di non procedere oltre nel tentativo di allestire la fiera di novembre denota, da parte della “Scaligera”, un ennesimo segno di responsabilità.

Edizione di maggio 2021: verso un nuovo modello di salone?
“Tutte le prenotazioni già effettuate daglio operatori – sottolineano gli organizzatori di Veronafil – restano valide per l’edizione di maggio 2021” e resta, come parziale consolazione, il fatto di avere ancora più tempo per impostare i convegni veronesi del futuro su un modello ancor più moderno, efficiente e piacevole sia per i visitatori e per gli espositori. E’, come abbiamo già sottolineato mesi fa, un’occasione da non perdere affinché Veronafil – e tutto il mondo del collezionismo numismatico italiano – possano ritornare al meglio sulla scena internazionale.

 

https://www.cronacanumismatica.com/causa-covid-19-cancellata-anche-veronafil-di-novembre/

Modificato da uzifox

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