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IGNORED

Catalogazione semiseria dei danni e delle tipologie di usura nelle monete del XIX, XX e XXI secolo


Risposte migliori

Supporter
Inviato

Salve a tutti,

 

Apro la discussione sulla scia di richieste di condivisione di foto.
Soggetto: i nostri pezzi malconci.

Il forum ha già le sue discussioni che hanno per tema una legittima enumerazione dei nostri brutti anatroccoli.
Qui vorrei però invertire il punto di vista. Mi interessa arrivare non a un'elencazione delle monete più brutte, ma a un'elencazione riunificata dei danni e dei tipi di usura, cercando di ricostruire - magari con un po' di fantasia - la genesi della rovina.

Non è anche questo un buon modo di riabilitare le nostre monete degeneri e di ristabilirne l'onorabilità?

In quanto ai limiti di tale discussione, non andrei su monete precedenti al 1800. Se andiamo infatti troppo a ritroso nel tempo, ci ritroveremmo a parlare di tesoretti archeologici, tecniche di restauro e storia della metallurgia. Intendiamoci bene: argomenti interessanti! Ma non sarà questa la sede.


Supporter
Inviato (modificato)

Regno d'Italia

20 lire ELMETTO/CAPPELLONE del 1928

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Rilievi appiattiti, bordo deturpato e ammaccato in più punti, dettagli scrittori evanescenti, graffi, colpi vari ecc. Tutto nella norma.

Ma cos'è quello scavo ? tra la testa di leone e la scritta "Italia"?

Il metallo sembra come asportato via. Mi aspetterei quindi un fondo ruvido, quasi tagliente, cioè il negativo di un'asportazione di trucioli, e invece il fondo dello scavo è sostanzialmente liscio.

La mia idea è che qualcosa sia caduto sulla moneta sbalzando via il materiale (e trascinando verso sinistra una delle due stanghette della lettera A di "Italia"). Ho ipotizzato un coinvolgimento in un crollo murario. Dopotutto ci sono stati dei bombardamenti dopo il 1928. Forse si sono prodotte alte temperature che hanno causato una leggera fusione del metallo, appianando ogni asperità sul fondo dello scavo.

Contigua alla conca sembra essere una frattura superficiale che interseca la scritta evanescente in caratteri romani dell'anno 1918.

 

Che ne pensate? La ricostruzione fila?

Modificato da sdy82

Inviato

Premesso che maneggiando la moneta renda molto più l'idea che non con una foto, a mio parere credo che sia stata una delle ultime monete coniata da un conio stanco. Per quanto riguarda un eventuale surriscaldamento parziale/fusione, lo escluderei, in quanto se fosse accaduto si sarebbero evidenziati dua aspetti fondamentali: cambiamento radicale del colore del metallo e una deformazione parziale o totale delle immagini/lettere.

Il metallo apparentemente mancante sulla testa del leone potrebbe essere dovuto ad un accumulo di particelle sul conio.

A sinistra della testa del leone si intravede una rottura/frattura del conio.

Questo è il mio pensiero valutando l'immagine.

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Inviato (modificato)

Salve

La discussione è sicuramente interessante e anche io mi sono sempre chiesto se l'usura possa essere approfondita per esempio per datare quanto una moneta è stata in circolazione. Tuttavia l'argomento è sicuramente molto vasto e sfora facilmente nel campo delle pure ipotesi. Seguirò comunque la sua discussione con interesse perchè ritengo abbia comunque il potenziale di diventare una buona discussione sull'argomento. 

L'usura è un fenomeno causato principalmente dalla circolazione ma quello che mi sono sempre chiesto è se è possibile a parità di materiale e tipologia di moneta ricostruire molto approssimativamente il periodo di circolazione della stessa. Questo dovrebbe essere facilitato dai dati che abbiamo a riguardo per esempio l'anno di conio e in casi fortunati l'anno di fine del corso legale o del ritiro dalla circolazione. Inoltre è facile immaginare che un FDC non abbia circolato proprio e un SPL molto poco (probabilmente meno di un anno). Ma la stessa moneta dopo quanto considerando la sola usura da circolazione perviene a un BB? E dopo quanto ad un MB o un B? Ad esempio si trovano spesso nelle ciotole dei mercatini dei penny di grosso modulo del Regno Unito di periodo vittoriano assolutamente usuratissimi praticamente totalmente lanati in ogni dettaglio...quanti anni di circolazione producono una situazione del genere? Dunque considerando che sono spesso penny degli anni '60/'70 del XIX secolo e sono rimasti in circolazione fino al Decimal Day del 1971 un tale stato di conservazione lo hanno raggiunto in praticamente un secolo di circolazione probabilmente...

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esempio di penny che verosimilmente hanno circolato per circa un secolo.

Ovviamente tutto questo pourparler ma visto che ha aperto questa discussione sull'argomento mi sembra coerente questo spunto di riflessione.

Per esempio sempre per ricostruire la storia della sua moneta quanti anni di circolazione possiamo ipotizzare? Questi tipi da 20 lire elmetto hanno avuto sicuramente una circolazione e questo esemplare lo attesta in quanto non è solo in bassa conservazione ma presenta la classica usura da circolazione. Tuttavia il periodo di circolazione qui è molto più difficile da immaginare... fondamentalmente si è nel solo campo delle ipotesi ma visto che tutta la discussione veleggia un po' su queste acque direi che si può provare ad abbozzare un paio di punti.

La data di conio è sicuramente certa (1928) e tutte le monete del Regno d'Italia (almeno quelle della serie "Impero") terminarono il loro corso legale nel 1947 (https://books.google.it/books?id=3rfvNJdNJhgC&pg=PA12&dq=monete+Gazzetta+1947&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjKiPa1p6TrAhUKHHcKHQhpDboQ6AEwAHoECAQQAQ#v=onepage&q=monete Gazzetta 1947&f=false)

Pertanto sicuramente siamo in un periodo compreso in questi 19 anni.

Periodo che possiamo restringere sicuramente in quanto nel 1940 la tendenza era a far sparire dalla circolazione monete in nichelio ma anche d'argento per sostituirle con ingenti emissioni di biglietti cartacei

(https://books.google.it/books?id=FcYvAAAAYAAJ&pg=RA1-PA26&dq=corso+legale+monete+argento+Gazzetta+1940&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjZ-PSDqqTrAhXsAxAIHaskCjUQ6AEwAXoECAEQAQ#v=onepage&q=corso legale monete argento Gazzetta 1940&f=false)

Inoltre è facile immaginare che con la guerra una moneta di simile modulo e d'argento sia stata tesorizzata senza contare che l'inflazione iniziava a galoppare davvero parecchio nei primi anni 40 quindi tra valore nominale ed intrinseco non c'era più identità.

Quindi diciamo che probabilmente la vita in circolazione di questa moneta è stata soprattutto nella fine degli anni '20 primi anni '30. Era un'emissione squisitamente commemorativa tuttavia come ci mostra l'usura ha sicuramente circolato. Quanto esattamente non si può dirlo ma per me siamo nell'ordine di una decina di anni. Bisogna anche considerare che l'argento è un metallo molto morbido è molto facile da scalfire e si usura facilmente.

 

Modificato da Meleto
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Inviato

Penso che per le monete d'argento di questo modulo siano sufficienti pochi anni per ridursi così. Per fare un confronto con una tipologia più recente, possiamo notare come la maggior parte delle monete da 500 lire in argento coniate fino ai primi anni Sessanta, pur essendo rimasta in circolazione per circa 10 anni o forse anche meno, e in ogni caso affiancata da banconote/biglietti di Stato di pari valore, si trova in condizione inferiore al BB. L'argento è metallo morbido, come il rame del resto, e non ci vuole molto a intaccare i rilievi delle monete. Se qualcuno volesse fare una prova, acquisti un Cappellone FDC e se lo tenga nel borsellino per un paio di mesi ?

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Inviato
2 minuti fa, Burkhard dice:

Penso che per le monete d'argento di questo modulo siano sufficienti pochi anni per ridursi così. Per fare un confronto con una tipologia più recente, possiamo notare come la maggior parte delle monete da 500 lire in argento coniate fino ai primi anni Sessanta, pur essendo rimasta in circolazione per circa 10 anni o forse anche meno, e in ogni caso affiancata da banconote/biglietti di Stato di pari valore, si trova in condizione inferiore al BB. L'argento è metallo morbido, come il rame del resto, e non ci vuole molto a intaccare i rilievi delle monete. Se qualcuno volesse fare una prova, acquisti un Cappellone FDC e se lo tenga nel borsellino per un paio di mesi ?

Pessima prova?....poi con quella bellissima moneta?


Supporter
Inviato (modificato)

Riprendendo le fila del discorso in termini generali, non si può non ammettere che la discussione non sia  volatile (scusate la tripla negazione). Essa rischia sì di finire in un'indeterminatezza preoccupante. Avete ragione. Però mi sembra anche che nonostante tutto ci stiamo in qualche modo ritrovando in essa. A me piace tale commistione di generi, essendo piuttosto eclettico nelle mie collezioni da basse conservazioni. In poco tempo ci siamo ritrovati a parlare dei penny vittoriani, del Regno e della Repubblica. Rischiamo di avere qui una pletora di ipotesi senza dati certi? Beh, non a caso, nel titolo, ho apostrofato la discussione come "semiseria", consapevole fin dall'inizio che potremmo anche lasciarci trasportare da qualche volo della fantasia. Pensate sia il caso di restringere il campo di indagine? Forse basterebbe solo soffermarsi il giusto tempo (qualche giorno) su un singolo soggetto, affinché il tema possa essere esaminato a sufficienza, cercando per quanto possibile di mantenere fissa la visuale sull'usura o sui danni.

Modificato da sdy82

Supporter
Inviato
Il 18/8/2020 alle 08:55, Pierluigi 1965 dice:

Premesso che maneggiando la moneta renda molto più l'idea che non con una foto, a mio parere credo che sia stata una delle ultime monete coniata da un conio stanco. Per quanto riguarda un eventuale surriscaldamento parziale/fusione, lo escluderei, in quanto se fosse accaduto si sarebbero evidenziati dua aspetti fondamentali: cambiamento radicale del colore del metallo e una deformazione parziale o totale delle immagini/lettere.

Il metallo apparentemente mancante sulla testa del leone potrebbe essere dovuto ad un accumulo di particelle sul conio.

A sinistra della testa del leone si intravede una rottura/frattura del conio.

Questo è il mio pensiero valutando l'immagine.

Stai ipotizzando che, a parte l'usura da circolazione, la moneta possa essere passata di mano in mano già difettata ab origine?

Ma non facevano controlli in zecca?

Non capisco bene peraltro cosa significhi "accumulo di particelle sul conio": parti di metallo rimaste attaccate sul conio dopo tot esercizi?


Supporter
Inviato
Il 18/8/2020 alle 10:38, Meleto dice:

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esempio di penny che verosimilmente hanno circolato per circa un secolo.

Cribbio! Non sapevo che i vecchi penny fossero rimasti in circolazione fino alla decimalizzazione della sterlina! Io con usure così spinte ipotizzo sempre anche altri usi. Non vi capita mai di usare qualche monetina che avete in tasca per qualche lavoretto manuale? Gira una vite, tappa un buco, gratta via lo sporco...

Bello vedere come un esergo possa salvarti la vita! Le date non sono integre, ma sono rimaste. ?


Supporter
Inviato
4 ore fa, Burkhard dice:

Penso che per le monete d'argento di questo modulo siano sufficienti pochi anni per ridursi così. Per fare un confronto con una tipologia più recente, possiamo notare come la maggior parte delle monete da 500 lire in argento coniate fino ai primi anni Sessanta, pur essendo rimasta in circolazione per circa 10 anni o forse anche meno, e in ogni caso affiancata da banconote/biglietti di Stato di pari valore, si trova in condizione inferiore al BB. L'argento è metallo morbido, come il rame del resto, e non ci vuole molto a intaccare i rilievi delle monete. Se qualcuno volesse fare una prova, acquisti un Cappellone FDC e se lo tenga nel borsellino per un paio di mesi ?

A parte il fatto che proprio il rame debba servire a indurire la lega, a volte l'usura non si spiega solo con la circolazione (che normalmente appiattisce i rilievi senza scavare dei solchi! ?).

Geniale l'idea di acquistare un FDC-SPL in AG e lasciarlo nel borsellino.

Quasi quasi lo faccio.


Inviato (modificato)
5 ore fa, sdy82 dice:

Cribbio! Non sapevo che i vecchi penny fossero rimasti in circolazione fino alla decimalizzazione della sterlina! Io con usure così spinte ipotizzo sempre anche altri usi. Non vi capita mai di usare qualche monetina che avete in tasca per qualche lavoretto manuale? Gira una vite, tappa un buco, gratta via lo sporco...

Bello vedere come un esergo possa salvarti la vita! Le date non sono integre, ma sono rimaste. ?

?Già nonostante nel tempo ogni rilievo sia stato lanato l'esergo ha mantenuto salva la data (a mio avviso la parte più importante di una moneta!)

Ogni tanto un apparente difetto può salvare l'identificazione di una moneta come è capitato a questo 2 lepta delle Isole Ionie del 1819 (coniato nel 1819 e nel 1820)

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il colpo ricevuto dallo moneta durante la sua vita in circolazione, quando ancora i rilievi erano meglio conservati, ha incassato proprio l'ultima cifra della data rimasta protetta dall'usura diffusa sul resto del tondello che ha praticamente cancellato la data eccetto la sua ultima cifra e ciò la rende ancora classificabile pienamente.

Un tempo la vita delle monete, soprattutto dei nominali più bassi era molto dura...colpi vari e deturpamenti erano all'ordine del giorno...continuavano a circolare fino all'usura più estrema e spesso erano molto danneggiate le monete che circolavano comunemente.

A supporto di queste due affermazioni un paio di aneddoti:

Nel Ducato di Milano di Maria Teresa nel 1776/7 fu approntata un'imponente riforma monetaria volta a sanare il disordine monetario del tempo. Nell'ambito di questa riforma fu stilato un elenco di tutti i pezzi circolanti nel Ducato nel 1777 e questo elenco è ancora oggi esistente e consultabile; da una rapida consultazione ne emerge una vera e propria babele numismatica: Circolavano non solo monete estere di ogni parte d'Italia, francesi, spagnole e austriache ovviamente ma anche monete del secolo precedente di dominazione spagnola e del tempo i Carlo VI ancora. Quindi soprattutto nel passato le monete circolavano e circolavano parecchio fino all'usura più completa anche per un secolo o più. Nel tempo si sono poi utilizzati materiali più resistenti all'usura come il nichelio (in Svizzera e in Usa circolano ancora,son poche ma ci sono, monete di più di un secolo fa ma ancora leggibili e non certo con livelli di usura di questo 2 lepta per esempio che ha sicuramente circolato molto meno).

A supporto della seconda affermazione porto volentieri una citazione letteraria da un libro di Tozzi scritto nel 1913 "Con gli occhi chiusi" (libro molto fitto di riferimenti numismatici) un personaggio trae di tasca delle monete (che chiama "soldi" quindi probabilmente pezzi da 5 centesimi) e le mostra al protagonista dicendo "Li vedi? sono come noi uomini: chi è fatto in un modo e chi in un altro. Questo è stato battuto col martello e appena si conosce com'é. Questo è zoppo; Quest'altro lo volevano bucare [...] e questo è consumato tanto che pesa metà: e me lo beverò per primo[...]" (Tozzi-1919 Con gli occhi chiusi)

Modificato da Meleto
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Inviato
23 ore fa, sdy82 dice:

Geniale l'idea di acquistare un FDC-SPL in AG e lasciarlo nel borsellino.

 

In America esiste un mercato collezionistico di nicchia, ma che può raggiungere quotazioni interessanti: quello delle cosiddette lowball. Si tratta, in buona sostanza, di ricercare la conservazione più bassa possibile in cui una determinata moneta è stata slabbata (PCGS, NGC ecc. tengono costantemente aggiornati i loro database in modo che sia possibile sapere quante monete sono state slabbate in ogni grado di conservazione) fermo restando che deve essere possibile identificarla senza ombra di dubbio (es. anno e zecca devono essere visibili). Alcuni pezzi sono rarissimi; ci sono collezionisti che assemblano interi set di lowball, magari affiancandoli alle identiche monete in MS65+ e i grader devono essere in grado di capire se la moneta è stata usurata da onesta circolazione o da "truffaldina" manomissione, per esempio utilizzandola come pocket piece, portafortuna da taschino. Io personalmente ho acquistato qualche moneta ridotta veramente ai minimi termini, se il tondello non è deformato e/o bucato mi piace osservare l'opera di migliaia di mani sui rilievi della moneta ?

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Inviato
Il 18/8/2020 alle 02:05, sdy82 dice:

Ma cos'è quello scavo ? tra la testa di leone e la scritta "Italia"?

Ciao @sdy82

Innanzitutto complimenti per la discussione interessante ed originale.

Per il tuo "Cappellone" due considerazioni: la prima è che è malconcio come conservazione, ma questa moneta si trova spesso in conservazione "bassa"  perchè molti circolarono per qualche anno ( in seguito furono tesaurizzati ). La seconda è che il colpo che presenta, merita alcune riflessioni, del tutto personali ma che ritengo verosimili. Innanzitutto il colpo è stato vibrato da destra a sinistra ( guardando la moneta ) in quanto c'è un accumulo di metallo a sinistra. Penso che si tratti di un vecchio martello usurato, in quanto l'impronta non è netta. Perchè deturpare questa moneta? Potrei azzardare dei motivi politici, in quanto il Fascio Littorio è in notevole evidenza e quindi qualche oppositore al regime può avere avuto questa idea. Inoltre ha fatto anche attenzione a non rendere illeggibile il tondello e quindi la moneta poteva ancora essere spesa ed accettata ( 20 Lire nel 1928-30 era una cifra rispettabile, ricordiamoci la canzone "Mille lire al mese" del 1939 ed il fatto che la paga mensile di un operaio si aggirava sulle 300 Lire ). 

Solo supposizioni, però chissà...

Saluti a Tutti, Beppe 

 

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Supporter
Inviato
2 ore fa, giuseppe ballauri dice:

il colpo è stato vibrato da destra a sinistra ( guardando la moneta ) in quanto c'è un accumulo di metallo a sinistra

Verissimo, confermo.

 

2 ore fa, giuseppe ballauri dice:

Perchè deturpare questa moneta? Potrei azzardare dei motivi politici, in quanto il Fascio Littorio è in notevole evidenza e quindi qualche oppositore al regime può avere avuto questa idea. Inoltre ha fatto anche attenzione a non rendere illeggibile il tondello e quindi la moneta poteva ancora essere spesa ed accettata

A esser sinceri, io escluderei un atto volontario di danneggiamento e derisione, anche se Se ne vedono di monete deturpate per motivi politici (in questo momento mi vengono in mente certi centesimi di Napoleone III su cui devono essersi accaniti i suoi oppositori più libertari).

Pensare che l'oppositore abbia scelto un campo sgombro della moneta per esercitare la sua violenza mi sembra una mancata immedesimazione. È mai possibile che io in un momento di furia mi metta a calcolare lo spazio più consono da danneggiare? Soprattutto, proprio perché il fascio è così visibile, mi aspetterei un colpo lì. O forse sull'indicazione dell'era fascista. O sul re! Non mi sarei neanche avvicinato alla parola che meno di tutte rispecchia la retorica di regime, cioè la parola "Italia". E poi mi aspetterei dei colpi ripetuti.

Su tante monete in metallo vile piene di retorica devo accanirmi proprio su un pezzo d'argento dall'alto nominale?

In pratica preferisco usare i tuoi stessi argomenti per confutare le conclusioni a cui arrivi. ?

@Pierluigi 1965 pensa ancora che si tratti di una moneta uscita male dal processo di coniazione?

La moneta pesa g 19,78.

 

  


Inviato

Mi permetto di intervenire con una moneta che ho avuto più volte la tentazione di buttare in discarica, poi mi sono trattenuto. 

REPUBBLICA SUBALPINA - 2 SOLDI ANNO 9 ( 1801 ).

La Repubblica Subalpina ebbe vita effimera, divisa in due periodi ( Dic. 1798- Mag. 1799 e Giu. 1800 - Set. 1802 ) in seguito il Piemonte fu annesso direttamente alla Francia. Tre le tipologie coniate nel 2° periodo: il famoso Marengo da 20 Franchi, lo Scudo d'argento da 5 Franchi ( 1801 e 1802 ) ed il 2 Soldi Anno 9 ( 1801 ) in Bronzo. 

In teoria le monete suddette dovrebbero aver circolato al massimo 13 anni fino alla caduta di Napoleone ( 1814 ). E' probabile che sin dai primi anni della Restaurazione tali monete siano state requisite, rifuse, oppure nascoste. Sicuramente non circolarono più perchè chi aveva idee o materiale "bonapartista" aveva buone probabilità di finire sulla forca. 

Dal punto di vista numismatico si rileva che: il Marengo in oro ( tiratura presunta: 4312 pezzi complessivi ) si trova frequentemente in alta conservazione ( moneta subito tesaurizzata ?) Lo Scudo si trova prevalentemente in conservazione medio-bassa ( MB - BB ), pochi SPL, nessuno qFDC o FDC. Il 2 Soldi è comune in condizioni basse (B - MB) Raro in BB - BB+, praticamente sconosciuto SPL o meglio. 

Ecco quella che secondo me avrebbe dovuto circolare per decenni, ma non era possibile, eppure l'usura è uniforme. Va anche detto che la lega di bronzo è più dura di quelle a prevalenza di Rame ( tipo i Penny postati da @Meleto )

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Se non poteva circolare 50 o più anni, secondo voi, qual'è la spiegazione di questa usura? 

Ciao a Tutti Beppe 

 

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Inviato

Mi sono dimenticato. 

Per confronto inserisco la moneta che ho in collezione che è stata periziata BB+ ( pur con porosità diffuse e lievi mancanze di metallo )

 

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Inviato
14 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

In teoria le monete suddette dovrebbero aver circolato al massimo 13 anni fino alla caduta di Napoleone ( 1814 )

In pratica le monete napoleoniche e delle "Repubbliche sorelle" della Francia circolarono per molti anni dopo la caduta dell'Impero ....non si andava tanto per il sottile in materia di denaro, specialmente a quei tempi. Per questo l'usura è notevole...specie nelle monete di basso valore che erano quelle che il popolo usava di più.

Qui un mio tre grana di Murat 1810, con notevole usura....

 

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Inviato (modificato)
1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

Mi permetto di intervenire con una moneta che ho avuto più volte la tentazione di buttare in discarica, poi mi sono trattenuto. 

REPUBBLICA SUBALPINA - 2 SOLDI ANNO 9 ( 1801 ).

La Repubblica Subalpina ebbe vita effimera, divisa in due periodi ( Dic. 1798- Mag. 1799 e Giu. 1800 - Set. 1802 ) in seguito il Piemonte fu annesso direttamente alla Francia. Tre le tipologie coniate nel 2° periodo: il famoso Marengo da 20 Franchi, lo Scudo d'argento da 5 Franchi ( 1801 e 1802 ) ed il 2 Soldi Anno 9 ( 1801 ) in Bronzo. 

In teoria le monete suddette dovrebbero aver circolato al massimo 13 anni fino alla caduta di Napoleone ( 1814 ). E' probabile che sin dai primi anni della Restaurazione tali monete siano state requisite, rifuse, oppure nascoste. Sicuramente non circolarono più perchè chi aveva idee o materiale "bonapartista" aveva buone probabilità di finire sulla forca. 

Dal punto di vista numismatico si rileva che: il Marengo in oro ( tiratura presunta: 4312 pezzi complessivi ) si trova frequentemente in alta conservazione ( moneta subito tesaurizzata ?) Lo Scudo si trova prevalentemente in conservazione medio-bassa ( MB - BB ), pochi SPL, nessuno qFDC o FDC. Il 2 Soldi è comune in condizioni basse (B - MB) Raro in BB - BB+, praticamente sconosciuto SPL o meglio. 

Ecco quella che secondo me avrebbe dovuto circolare per decenni, ma non era possibile, eppure l'usura è uniforme. Va anche detto che la lega di bronzo è più dura di quelle a prevalenza di Rame ( tipo i Penny postati da @Meleto )

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Se non poteva circolare 50 o più anni, secondo voi, qual'è la spiegazione di questa usura? 

Ciao a Tutti Beppe 

 

Innanzitutto meno male che non si è sbarazzato di questa bellissima moneta! La discarica coi suoi 200 anni e tutta la Storia che ha proprio non la merita.? 

Possiedo anch'io un esemplare lanatissimo di questa moneta e le posso assicurare che è una delle tipologie di monete del periodo che si fatica di più a trovare in una stato di conservazione superiore al BB. Basti pensare che si può acquistare a pochissimo in questo stato di conservazione con un po' di fortuna ma già per un BB la quotazione supera i 100€ per non parlare di SPL e FDC.

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La realtà è che probabilmente questa moneta circolò davvero per parecchio tempo. D'altronde il contingente coniato fu di 5'000'000 di pezzi e nonostante fosse stata ritirata ufficialmente (anche se devo verificare se esistono notificazioni d'epoca che lo dimostrano) ha sicuramente continuato a circolare a lungo. La verità è che la gente povera non stava troppo a guardare alla politica e i soldi erano soldi, se coniati dal duca di Savoia o da un "illegittimo" governo giacobino importava molto poco a chi con due soldi ci mangiava e questo era l'importante...

Per quanto riguarda Milano posso dire per certo che le monete napoleoniche circolarono abbondantemente per molto tempo e la cosa fu tollerata nonché incentivata dallo stesso governo austriaco che coniò nel 1814/5 ingenti quantità di pezzi di piccolo taglio da 5 e 10 soldi usando i coni del Regno d'Italia napoleonico tranquillamente.

Solo a partire dal 1822 nel Regno Lombardo Veneto gli spiccioli di Napoleone furono sostituiti da una monetazione del nuovo stato che nel 1822 ebbe un'impennata della tiratura proprio per costituire una solida base di nuovo circolante da pochi spiccioli.

Pertanto immagino la situazione sia stata similare per il  Piemonte dove sicuramente queste monete hanno continuato a circolare a mio avviso fino all'Unità; il pezzo da 20 soldi era stato svalutato a 10 centesimi quindi probabilmente questi 2 soldi valevano un centesimo. Complice il materiale un bronzo probabilmente molto morbido, queste monete furono coniate col bronzo delle campane requisite alle chiese e dei cannoni dell'Arsenale regio di Torino, si sono verosimilmente consumate fino a questo punto in una sessantina d'anni di intensa circolazione.

P.S

Non ho trovato nulla su un eventuale ritiro dei pezzi da 2 soldi tuttavia condivido con voi e con @giuseppe ballauri, che si occupa di monete sabaude, questo interessante elenco delle monete circolanti nel Regno di Sardegna annesso alla Gazzetta piemontese del 1826 insieme alla notificazione di ritiro dei pezzi da 7.6 soldi in quel medesimo anno.

https://books.google.it/books?id=hPQvAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Gazzetta+1826&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiUkZHv2qzrAhWEQhUIHXXUBR0Q6AEwAHoECAMQAg#v=onepage&q=monete&f=false

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Grazie @Saturnoe @Meletoper le ottime e dettagliate spiegazioni. Il bello de "Lamoneta" è che impari sempre qualcosa. 

In effetti pensandoci, Vitt.Em. I° non coniò monete in lega di Rame. Carlo Felice nel 1826 coniò 5 - 3 ed 1 Centesimo perchè probabilmente la moneta "bassa" cominciava a scarseggiare ( moneta coniata sempre con lo stesso millesimo dai successivi Regnanti ). 

53 minuti fa, Meleto dice:

è una delle tipologie di monete del periodo che si fatica di più a trovare in una stato di conservazione superiore al BB

Questo l'ho riscontato di persona quando ancora frequentavo mercatini e convegni e facendo una ricerca sul Web. La massima conservazione che ho visto è uno SPL ( secondo me valutazione abbondante). Inoltre, non voglio dire delle cavolate ( anche perchè non ho riscontri ) ma in considerazione del fatto che la moneta si presenta praticamente sempre con: porosità, rilievi poco definiti, piccole mancanze di metallo ( vedi quella postata sopra ), mi viene il dubbio che possa essere stata coniata per "fusione" . 

Un Saluto a Tutti, Beppe 

 

 


Inviato

Discussione che si fa sempre più interessante, grazie @Meleto per i numerosi spunti di approfondimento

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Inviato

Gentile @Burkhard

Innanzitutto grazie per l'informazione.

Sono 2 giorni che mi sto arrovellando il cervello su questa storia dei LOWBALL.

Mi sono messo a leggere qualcosa in inglese su Internet ma confesso che ci ho capito poco. Non per l'inglese, ma per i contenuti. Non mi occupo di monetazione americana (gli ultimi miei argenti degni di nota anche se comuni li ho permutati qualche anno fa per monete  borboniche), non conosco il mondo delle slabs, i trend collezionistici americani, né tantomeno i sistemi di certificazione. Quindi faccio fatica a comprendere. Però l'argomento mi interessa visto che la maggior parte dei miei acquisti è orientato alle basse e molto basse conservazioni.

Studierò la questione! Grazie.

 

 


Supporter
Inviato

Siamo tutti d'accordo sul fatto che le monete continuassero a circolare anche dopo la caduta del regnante di turno, però non è anche vero che le monete in metallo vile fossero le prime ad uscire dalla circolazione in virtù del loro valore sostanzialmente fiduciario?

Comunque se i 3 grana di 

@Saturno

non mi sembra implichino dubbi sul fatto che la loro usura sia stata determinata dalla circolazione, mi piace far notare i graffi del pezzo da 2 soldi di @giuseppe ballauri

(secondo me volontari o preterintenzionali) e l'aspetto "scartavetrato" dello stesso pezzo nelle mani di @Meleto

.

 

 

 


Inviato (modificato)
12 ore fa, sdy82 dice:

Siamo tutti d'accordo sul fatto che le monete continuassero a circolare anche dopo la caduta del regnante di turno, però non è anche vero che le monete in metallo vile fossero le prime ad uscire dalla circolazione in virtù del loro valore sostanzialmente fiduciario?

Comunque se i 3 grana di 

@Saturno

non mi sembra implichino dubbi sul fatto che la loro usura sia stata determinata dalla circolazione, mi piace far notare i graffi del pezzo da 2 soldi di @giuseppe ballauri

(secondo me volontari o preterintenzionali) e l'aspetto "scartavetrato" dello stesso pezzo nelle mani di @Meleto

.

 

 

 

I graffi di cui parli sono a mio avviso imputabili ad una pulizia eccessiva della moneta che infatti risulta spatinata e pulita in modo aggressivo probabilmente con l'ausilio di una spazzola o qualcosa di abrasivo..

Il motivo per cui questa moneta ha avuto una circolazione così intensa va cercato nel fatto che se si esamina la monetazione sabauda pre 1826 si nota un grande assente nei pezzi di piccolo taglio e valore... colmato sicuramente proprio da questi 5'000'000 (cifra davvero alta per una tiratura di una moneta del tempo) di pezzi da 2 soldi.

Questi non sono andati tutti ritirati (e di conseguenza rifusi) perché è una moneta assolutamente di facile reperibilità (fosse stata in gran parte ritirata non lo sarebbe o almeno non così tanto) e il fatto che sia facilissimo trovarla in stato di conservazione pessimo significa che gran parte di questi numerosi esemplari superstiti ha avuto una lunga vita in circolazione. Se si fa un giro su eBay ogni tanto e si cerca questa moneta ci si rende rapidamente conto di quanto è frequente trovarli ridotti così (è improbabile siano stati tutti manomessi e scartavetrati...). A giudicare dalla Gazzetta 1826 e dal fatto che da una rapida ricerca delle notificazioni d'epoca non si fa cenno ad un ritiro dalla circolazione di questa moneta immagino abbia circolato almeno un quarto di secolo (fino al 1825). Personalmente penso anche di più, fino all'Unità d'Italia, ma non posso dimostrarlo per il momento...? 

Modificato da Meleto
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Inviato (modificato)

Ecco finalmente ho trovato qualcosa sull'argomento. Da quest'opera del 1873 sulla circolazione monetaria del XIX secolo si fa accenno a monete da 2 soldi che furono ritirate a partire dal 1830. Immagino quelle della subalpina anche se non ne sono certo.

https://books.google.it/books?id=9tTUShLDCCsC&pg=PA201&dq=ritiro+monete+due+soldi&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjRy832-bDrAhVB3qQKHXxDCxEQ6AEwAHoECAQQAg#v=onepage&q=ritiro monete due soldi&f=false

Paragrafo 11 pagina 201. 

Tuttavia mi perdo con gli antichi nomi di alcune monete preunitarie; ad esempio mi sfugge cosa siano i soldi di S.Maurizio in circolazione secondo questo testo fino al 1862.

Modificato da Meleto

Inviato
34 minuti fa, Meleto dice:

cosa siano i soldi di S.Maurizio in circolazione secondo questo testo fino al 1862

Sono i 5 Soldi di Vittorio Amedeo III coniati fra il 1794 ed 1796 (immagine tratta dal catalogo on-line Gigante):

catalogo-gigante-15c5ac17e09ccb5.thumb.jpg.d33614086ee768d88d2b3870d579b7b6.jpg

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