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Scoperto un sarcofago del VI secolo a.C. nel Foro Romano: è la tomba di Romolo?


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Scoperto un sarcofago del VI secolo a.C. nel Foro Romano: è la tomba di Romolo?

Una eccezionale camera sotterranea è stata scoperta a Roma, dove sorgevano l’antica piazza del Comizio e l’edificio della Curia. Al suo interno vi era un sarcofago in tufo lungo circa 1,40 metri, associato a un elemento circolare, probabilmente un altare. Il sarcofago era stato scavato nel tufo del Campidoglio e dovrebbe pertanto risalire al VI sec. a.C. L’incredibile ipotesi è che potrebbe essere il sepolcro di Romolo, fondatore della città di Roma.

Le indagini archeologiche erano iniziate un anno fa sulla base del lavoro dell’archeologo Giacomo Boni all’inizio del ‘900. I documenti di Boni avevano consentito di ipotizzare la presenza di un sepolcro (un heroon) dedicato a Romolo nel Foro Romano, a pochi metri dal sito del Lapis Niger e dalla piazza del Comizio. Il sito si trova sotto la Curia e, evidentemente, era stato preservato per il suo significato simbolico. Secondo la lettura di un testo di Varrone, coincide col luogo della sepoltura di Romolo, proprio dietro le tribune del Foro Romano (i rostri repubblicani). Non è un caso che la camera sotterranea scoperta sia sull’asse del Lapis Niger, la pietra nera indicata come luogo funesto perché correlato alla morte di Romolo. Ulteriori dettagli dello scavo saranno illustrati venerdì dalla direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, e dalla squadra di archeologi e architetti coinvolti nella ricerca.

https://www.google.com/amp/s/ilfattostorico.com/2020/02/17/scoperto-un-sarcofago-del-vi-secolo-a-c-nel-foro-romano-e-la-tomba-di-romolo/amp/

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Inviato (modificato)

Purtroppo no: il sarcofago dedicato al culto di Romolo non contiene i suoi resti 

La vasca in tufo, lunga 1 metro e 40, si trova sotto la Curia Iulia nel Foro romano. L'obiettivo è renderlo visitabile tra 2 anni. "Scoperta eccezionale ed emozionante" dice la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo 

 

Un sarcofago di tufo lungo 1 metro e 40, legato al culto di Romolo, ma vuoto, senza i resti del leggendario fondatore di Roma. Perché la "scoperta eccezionale" al Foro romano nella Capitale non è la tomba di Romolo, ma un cenotafio, monumento sepolcrale e luogo di memoria. L'apertura al pubblico potrebbe esserci già tra 2 anni.

"Emozionata e contenta" si definisce Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, che rivendica il lavoro di squadra e dell'archeologa Patrizia Fortini "che scava da anni, è suo il merito" sottolinea. "Non era per nulla scontato questo ritrovamento del vano ipogeo" spiega ai giornalisti, italiani e numerosi stranieri, in visita al nuovo scavo che si trova sotto la Curia Iulia, l'antica sede del Senato romano.

"Il sarcofago naturalmente l'abbiamo trovato vuoto - ribadisce - perché anche se gli antichi romani la consideravano tomba di Romolo in realtà non si tratta della sua tomba ma di un cenotafio, un luogo della memoria dove si celebrava il culto di Romolo. Questo rinvenimento consentirà di dare nuova luce alla storia di Roma, una tappa fondamentale nei futuri percorsi di visita del Foro Romano. Lo scavo archeologico riprenderà a fine aprile e penso ci saranno nuove sorprese - ipotizza - in quanto evidente sul lato occidentale del vano una sezione stratigraficaintatta".

Alfonsina Russo tiene a sottolineare l'importanza del lavoro di Giacomo Boni, archeologo veneziano che nel 1898 venne chiamato a dirigere gli scavi al Foro romano e al quale si devono importanti scoperte nel Foro, come il Niger Lapis e il Comizio. "Fu il primo a portare avanti un progetto sistematico di scavo e valorizzazione dell'area archeologica centrale - spiega la direttrice del Parco archeologico del Colosseo - e nel 1899 individuò, a pochi metri dal Lapis Niger e dal Comizio, presso il portico d'ingresso della Curia Iulia, una cassa o vasca in tufo e un tronco di cilindro, come lui stesso brevemente descrive nella rivista".

Una descrizione, quella di Boni, alla quale non accompagnò però alcuna interpretazione. "A questo rinvenimento Boni non attribuì una particolare importanza tanto che se ne perse la memoria e l'esatta ubicazione" racconta Russo. C'è stato il rischio quindi, continua ancora la direttrice, che quanto scavato da Boni "potesse essere andato distrutto, considerato che negli anni '30 del 1900 al di sopra del rinvenimento di Boni era stata realizzata una monumentale scalinata di accesso costruita da Alfonso Bartoli, che demolita la chiesa di Sant'Adriano, durante i lavori di restauro condotti tra il 1930 e il 1939, rimise in luce le strutture della Curia di età romana".

Quindi, "a 120 anni di distanza gli archeologi del Parco archeologico del Colosseo, in particolare Patrizia Fortini, ristudiando la documentazione di scavo di Giacomo Boni, hanno intuito l'importanza del rinvenimento". Perché si pensa al culto di Romolo? "Allo stato attuale possiamo affermare che il sarcofago e l'elemento cilindrico collocati sul piano di calpestio del piano ipogeo sono in quota, e, dunque, probabilmente in fase con i rostri (tribune nel Foro dalle quali i magistrati tenevano le orazioni, ndr) della fine del VI secolo a.C - mette in evidenza la direttrice del Parco archeologico - alcuni scrittori antichi menzionano il Lapis Niger come luogo da correlare alla morte di Romolo, oltre che luogo di sepoltura di due altri personaggi emblematici: Faustolo, padre adottivo di Romolo e Remo e Osto Ostilio, nonno del re latino Tullio Ostilio, (673-641 a.C.), tutte figure fortemente correlate alle origini di Roma".

"Tra tutte le fonti - prosegue - un rilievo particolare assumono gli scoliasti di Orazio che riportano un'affermazione di Varrone, secondo il quale Romolo sarebbe stato sepolto dietro ai rostri, proprio nella stessa posizione in cui é stata rinvenuta la camera ipogea appena ritrovata". Quindi, aggiunge: "L'ubicazione del rinvenimento raffrontato con questa fonte letteraria rende del tutto verosimile che possa trattarsi di quella che gli antichi romani consideravano la Tomba di Romolo, non il luogo di sepoltura poiché secondo alcuni autori antichi i senatori riuniti avrebbero ucciso Romolo e smembrato il suo corpo, mentre altre tradizioni, vedi Livio e Plutarco, narrano della sua assunzione in cielo come dio Quirino".

"Si tratterebbe dunque - ripete Russo - di un monumento funerario realizzato, in un periodo successivo alla morte di Romolo, per celebrarne il culto e la memoria". Dopo la nuova scoperta, entro due anni l'obiettivo del parco Archeologico del Colosseo é di creare un nuovo percorso che unisca il Lapis Niger e il Comizio al cenotafio ritrovato e alla Curia Iulia, un percorso sulle orme di Romolo.

https://www.agi.it/cultura/news/2020-02-21/tomba-romolo-roma-7157830/

Modificato da ARES III

Inviato

Come sopra gia' ben spiegato e risposta alla domanda del titolo non e' la "Tomba di Romolo" , anche perche' la leggenda sulla morte di Romolo tramanda che lo stesso venne avvolto in una nuvola e scomparve , quindi il suo corpo non esiste , da Plutarco :

"La luce del sole si sarebbe offuscata, sarebbe calata una notte che non era placida né serena, ma agitata da terribili tuoni e scossa da ogni parte da raffiche di vento e da pioggia scrosciante. Allora la folla, che era accorsa numerosa, si sarebbe dispersa, mentre i potenti si radunarono l’uno accanto all’altro; quando la bufera cessò e tornò la luce, il popolo convenne nel luogo di prima alla ricerca del re, pieno di rimpianto; ma i potenti non permisero che si affannassero a cercarlo; invece invitarono tutti a onorare e venerare Romolo poiché era stato innalzato tra gli dèi: da buon re sarebbe divenuto per loro un dio propizio"

Da https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/alle-origini-della-citta-eterna-la-verita-sul-presunto-ritrovamento-della-tomba

"Quello che si è riportato alla luce sotto l’ingresso della Curia Iulia è il vano ipogeo che già era stato scoperto da Giacomo Boni nel 1899, un memoriale databile al VI secolo a. C. cui accedevano gli antichi per il culto e il ricordo collettivo della fondazione di Roma. Una sorta di luogo di pellegrinaggio"

 

Inviato

@Agricola ho trovato in rete una parte di articolo ma non so se relativo al ritrovamento di Boni :

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Inviato (modificato)

Ciao @ARES III , sinceramente non saprei dirti se quello stralcio di articolo si riferisca al ritrovamento del Boni , del tuo post ; nel leggere le righe dell' articolo sembrerebbe di si in quanto si parla di locali sepolcrali della Curia , Julia ? , congeneri a quelli della Basilica di Massenzio .

Comunque vorrei esprimere da profano una considerazione : si parla della cosi' detta "Tomba di Romolo" come : "non è la tomba di Romolo , ma un cenotafio" , altri parlano di un sarcofago , definizione esatta , perche' i cenotafi non sono vasche per defunti bensi' Are che non contengono nulla , ma , a parte questo , se cio' fosse vero in base al testo di Varrone , allora leggenda e storia reale si scontrerebbero inesorabilmente .

Un bel mistero inestricabile .

P.S. mi ero dimenticato che questo argomento era stato gia' trattato da @dux-sab anche se il tuo e' di piu' ampio svolgimento

 

Modificato da Ospite
P.S.
Inviato

Grazie @agrigenzo.

Non mi sono accorto che già @dux-sab aveva aperto una discussione su questo argomento.

Potremmo unirle ?


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