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Inviato
6 ore fa, Layer1986 dice:

Carlino 1685 senza sigle, R4 giusto @Rex Neap

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In aggiunta posto pure un bel carlino 1688

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Tutto d'un tratto il ritratto del Re è "magicamente" ringiovanito... 

Il primo è del 1685,il secondo del 1688,un bel miglioramento in tre anni... 

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Inviato (modificato)

Se a Napoli Re Carlo veniva raffigurato con lineamenti perfetti a Milano si ha un ritratto più realistico, basta confrontare una moneta da un filippo del 1694 con alcuni ritratti che ne rispecchiavano il vero aspetto... 

 

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Modificato da gennydbmoney
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Inviato

Buongiorno a tutti, @gennydbmoneymi chiedevo il perché poi di una diversa raffigurazione sulle monete,  una marcata differenza tra nord e sud. 

Sarei curioso di sapere che ragione si erano fatti di quello che poi sarà ricordato come mento asburgico, osservandone i lineamenti. 

Saluti 

Alberto 

 


Inviato
1 ora fa, Litra68 dice:

Sarei curioso di sapere che ragione si erano fatti di quello che poi sarà ricordato come mento asburgico, osservandone i lineamenti. 

Il cosiddetto "mento asburgico", scientificamente "prognatismo mandibolare" è dovuto a generazioni di matrimoni tra consanguinei. La conseguenza è l'emergere di geni recessivi che portano ad anomalie di tipo fisico ( facilmente riscontrabili dai ritratti ) ed a una serie di patologie a quei tempi difficilmente diagnosticabili, ma con grande valenza clinica e  storica, tipo la sterilità che portò a Guerre di successione, epidemie etc. Nel caso degli Asburgo esistono molti studi scientifici che hanno avvalorato le ipotesi genetiche. Posto un articolo non accademico ma che può rendere l'idea: 

https://www.adnkronos.com/salute/medicina/2019/12/02/mento-asburgico-dei-reali-colpa-delle-nozze-fra-consanguinei_usDPAOWlPe2eG53LgUUWTK.html

Venendo al lato estetico dei ritratti sulle monete, possiamo chiederci: " I ritratti erano Verosimili, Migliorativi oppure Peggiorativi ?" 

Se fossimo stati dei Re sicuramente avremmo voluto un ritratto "Migliorativo": via il doppio mento, correzione del naso gibboso, niente rughe! 

In realtà potrei pensare che il Re non vedesse neanche le "prove" dei vari conii. Ma forse bisogna anche considerare il contesto storico ed il clima politico delle zone nelle quali veniva coniata la moneta. Pertanto magari a Milano Carlo II era inviso a tutti e quindi si produceva un conio "Verosimile, quindi un ritratto di una persona brutta". A Napoli, forse era preferibile un "Conio migliorativo" magari per cercare di avere qualche vantaggio. Pertanto a Milano era coniato come era: "brutto e malaticcio" come riportano i dispacci dei vari Diplomatici. A Napoli: " Un ragazzo fragile ma normale". Queste considerazioni personali sono avvalorate, a mio parere, dalla Ritrattistica Numismatica di Re Ferdinando IV: Bel giovinetto nei primi anni del Regno, adulto con naso pronunciato fino all'era napoleonica, volto quasi da "satiro" negli ultimi anni. E se vediamo le monete di Sicilia sono addirittura "grottesche" al limite della forca per l'incisore. E sappiamo tutti che la Sicilia non è mai stata benevola con in Borboni. 

Considerazioni personali, naturalmente,

Saluti a Tutti

 

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Inviato

@giuseppe ballauri, in effetti, pensando a Ferdinando IV, etichettato come Re Nasone, provo solo a immaginare che tipo di soprannome avrebbero attribuito a Carlo a Napoli avendo in mano una moneta coniata per Milano.. 

Saluti 

Alberto 


Inviato
43 minuti fa, Litra68 dice:

in effetti, pensando a Ferdinando IV, etichettato come Re Nasone, provo solo a immaginare che tipo di soprannome avrebbero attribuito a Carlo a Napoli avendo in mano una moneta coniata per Milano.. 

I Napoletani sono particolarmente perspicaci e geniali... Chissà. In realtà purtroppo Carlo II fu afflitto da una serie di patologie che riempirebbero un libro di medicina. Debolezza mentale, Emicrania, Epilessia, Rachitismo, Idropisia, sterilità, impotenza, melancolia ( depressione ), deficit motori. Ho letto qualche documento inviato dai vari diplomatici di corte ed è impressionante pensare che il Padrone di mezzo mondo fosse così fragile. Bisogna pensarlo come una persona che merita comunque rispetto e solidarietà, nonostante avesse un potere immenso. 

Ciao 

  • Mi piace 1

Inviato

Buonasera, a proposito di Carlo, spero di non commettere errori di attribuzione.. 

Posto due miei Grani, un po' malconci, dovrei fare un misto tra i due per averne uno buono. ? 

Saluti 

Alberto 

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Inviato

Anche in questo caso i Ritratti sono molto diversi. Complimenti per le monete. 

  • Grazie 1

Inviato

Eccomi di nuovo qui a tormentarvi con i miei 120 Grana di Ferdinando II questo è un terzetto dei primi anni '50:

 - Piastra 1851 con "5" della data ribattuto al D/, mentre al R/ un curioso centro dello stemma del Portogallo con 6 puntini ed 1 quadratino;

 - Piastra 1852 che presenta cifre "problematiche" della data e "A" della legenda con trattino orizzontale spezzato al D/; il R/ con aquile ribattute nello stemma d'Aragona di Sicilia;

 - Piastra 1853 anch'essa col D/ dalla legenda di "A" col trattino spezzato ed un R/ senza punto dopo HIER e torrette di varie dimensioni nello stemma del Portogallo.

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  • Mi piace 2

Inviato

Ciao @El Chupacabra, sempre i miei complimenti per le belle monete e le anomalie che, con grande colpo d'occhio riesci a trovare. 

13 ore fa, El Chupacabra dice:

Piastra 1852 che presenta cifre "problematiche" della data

Azzardo una diagnosi: il "Punzonatore" soffriva di Parkinson. ?

Continua a postare le tue belle Piastre, sicuramente per tutti è un piacere vederle. 

Ciao Beppe

  • Grazie 1

Inviato

Posto un mio Tarì da 20 Grana ( ex asta Marcoccia n.11 ) Anno 1685.

Penso sia la variante descritta dal Magliocca al N. 17a ( Fascio legato a II ), ma chiedo conferme. 

Pur essendo poco esperto di questa Tipologia, noto anche che al R/ la legenda è °HIS°VICI° e non quella riportata dal suddetto libro: °ISTIS°VICI

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( Foto del Venditore )

Saluti a Tutti, Beppe

  • Mi piace 2

Inviato

Buongiorno, mi piacerebbe sapere il perché della scelta della cornucopia e del fascio littorio su questa moneta, complimenti @giuseppe ballaurimi piace molto, anche al rovescio ha tanti elementi interessanti. 

  • Mi piace 1

Inviato

Nell'attesa di postare altre mie Piastre, mi sono permesso di rielaborare la foto di Giuseppe al quale chiedo se mi sono avvicinato di più o di meno ai colori della moneta reale...

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  • Grazie 1

Inviato

Grazie @Dracma_97

I simboli sono molto antichi e presenti anche nella storia e numismatica moderna. 

Per approfondire ti lascio qualche notazione ed i link dove puoi approfondire la questione. 

Ciao Beppe

fasces lictorii[1] erano, nell'Antica Roma, le armi portate dai littori, che consistevano in un fascio di bastoni di legno legati con strisce di cuoio, normalmente intorno a una scure.

Divennero in seguito un simbolo del potere e dell'autorità maggiore, l'imperium, e assunsero la tipica forma di fascio cilindrico di verghe di betulla bianca simboleggianti il potere di punire, legate assieme da nastri rossi di cuoio (in latinofasces), simboli di sovranità e unione, al quale talvolta era infissa un'ascia di bronzo, a rappresentare il potere di vita e di morte sui condannati romani. Vennero poi riprese come simbolo nell'araldica da movimenti e ideologie politiche autoritarie del XX secolo come il fascismo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fascio_littorio#:~:text=Divennero in seguito un simbolo,quale talvolta era infissa un'

 

 

CORNUCOPIA. - È il "corno dell'abbondanza", simbolo della fertilità, emblema del complesso di beni necessarî alla vita umana

Per i Romani, di cui è noto lo spirito realistico, esso acquistò un'importanza di primo piano, e rimase non solo l'attributo dei fiumi, ma si accompagnò con la figurazione di ogni divinità allegorica cui si attribuisse un senso o un augurio di prosperità, di fertilità e anche di felicità pubblica.

 

https://www.treccani.it/enciclopedia/cornucopia_(Enciclopedia-Italiana)/#:~:text=- È il "corno dell',donato da Giove alle ninfe.

 

 

 

  • Grazie 1

Inviato
15 minuti fa, El Chupacabra dice:

al quale chiedo se mi sono avvicinato di più o di meno ai colori della moneta reale...

Ciao @El Chupacabrasicuramente le foto che hai rielaborato sono molto più vicine al reale. Ho postato le foto del Venditore perchè non ho ancora avuto il tempo di fotografare quelle che avevo comperato ( Asta Marcoccia N.11 - Nov. 2019 ). Poi non sono molto bravo a fotografare, purtroppo. Non ho anche sottolineato che la moneta ha un grave difetto che è quello di una rottura di conio ad ore 5/6. 

Ti Ringrazio, Ciao

P.S: che programma usi per togliere il contorno alla moneta? 


Inviato
5 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

che programma usi per togliere il contorno alla moneta? 

Uso un vecchio programma che ho da sempre (credo fosse nato con Windows95), ma funziona perfettamente anche coi successivi. Si chiama Psuite80 e lo uso principalmente per impostare l'immagine della moneta (ritaglio, orientamento, posizione spaziale e composizione). Tuttavia, essendo ormai sorpassato, una volta impostata l'immagine, passo a InfanWiew64 per riportare la moneta a colori più naturali (saturazione, correzione gamma, contrasto, ecc.) che la foto non sempre rispecchia. Una volta che hai preso la mano non ci vogliono più di cinque minuti per realizzare un quadretto decente. Chiedo, comunque, pareri di tanto in tanto poiché l'elaborazione è sempre in divenire: ricerco sempre passaggi più semplici e miro ad avvicinarmi il più possibile al naturale. La strada è ancora lunga...

Psuite80.JPG.85e808dd42106b1102180740ee13a190.JPG          802502620_Psuite80In.JPG.182aafb6fd65021cb425bbfbc3cad895.JPG       InfanWiew64.JPG.c43e7120019273752afe4099462dae2b.JPG

  • Grazie 1

Inviato
22 ore fa, giuseppe ballauri dice:

E se vediamo le monete di Sicilia sono addirittura "grottesche" al limite della forca per l'incisore. E sappiamo tutti che la Sicilia non è mai stata benevola con in Borboni.

Ogni volta che scruto il ritratto del Re Nasone sulle monete siciliane rimango allibito: com'è possibile che il re potesse permettere di farsi ritrarre con quelle fattezze?

È assodato (documenti lo attestano) che la moneta prima di entrare in circolazione dovesse avere la benedizione del sovrano; e osservando i ritratti monetali e pittorici possiamo asserire che Ferdinando non era sicuramente "deforme" come raffigurato sulle monete siciliane.

Per me rimane un mistero!


Inviato
2 ore fa, giuseppe ballauri dice:

Posto un mio Tarì da 20 Grana ( ex asta Marcoccia n.11 ) Anno 1685.

Penso sia la variante descritta dal Magliocca al N. 17a ( Fascio legato a II ), ma chiedo conferme. 

Pur essendo poco esperto di questa Tipologia, noto anche che al R/ la legenda è °HIS°VICI° e non quella riportata dal suddetto libro: °ISTIS°VICI

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( Foto del Venditore )

Saluti a Tutti, Beppe

Buonasera, non voglio fare il guastafeste ma la moneta che hai postato è molto probabilmente un 1686 e non 1685, l'evanescenza ha quasi completamente cancellato il numero ma si vede bene l'incavo del tondino del 6....

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  • Grazie 1

Inviato (modificato)

Buonasera cari Lamonetiani. Stasera super venerdì di 120 Grana: ho riunito gli esemplari con millesimo 1859 e ve li posto tutti. Ecco i primi 3:

 - Piastra a conio decentrato su entrambe le facce con al D/ legenda dai caratteri sottili e "deragliati"; al R/ leone (sicuramente maschio) con coda interrotta e 7 torrette al centro dello stemma del Portogallo;

 - Piastra con caratteri spessi della legenda al D/ e "V" rovesciate (o Lambda) al posto delle "A", la prima "A" di GRATIA ribattuta; al R/ colonna di torrette sulla destra dello stemma del Portogallo tutte ribattute;

 - Piastra con caratteri spessi della legenda (con le "D" non chiuse e prima "A" di GRATIA ribattuta) al D/ e "5" della data ribattuto; mentre al R/ leone "annaspante" (ribattuto);

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Modificato da El Chupacabra
  • Mi piace 1

Inviato

E, per finire, le ultime due:

 - Piastra con caratteri delle legende spessi su entrambe le facce e con al R/ una "curiosa" aquila nello stemma degli Aragona di Sicilia che, incompleta, sembra essere rivolta verso la compagna;

 - Piastra con caratteri "deragliati" per FERDINANDVS" al D/, mentre al R/ abbiamo aquile rovesciate e "N" ed "I" di REGNI ribattute.

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  • Mi piace 1

Inviato
3 ore fa, gennydbmoney dice:

Buonasera, non voglio fare il guastafeste ma la moneta che hai postato è molto probabilmente un 1686 e non 1685, l'evanescenza ha quasi completamente cancellato il numero ma si vede bene l'incavo del tondino del 6....

Grazie @gennydbmoney, in effetti la moneta è stata descritta dal Venditore come 1685 ( senza menzionare varianti ), ma la data è difficilmente decifrabile. Cercherò di fotografarla magari con luce radente per vedere se è più visibile.  Grazie, Cordiali Saluti, 

Beppe 

  • Grazie 1

Inviato
3 ore fa, demonetis dice:

È assodato (documenti lo attestano) che la moneta prima di entrare in circolazione dovesse avere la benedizione del sovrano; e osservando i ritratti monetali e pittorici possiamo asserire che Ferdinando non era sicuramente "deforme" come raffigurato sulle monete siciliane.

Per me rimane un mistero!

@demonetis è vero è un mistero. Certo che un ritratto così "grottesco" è incredibile. 

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  • Mi piace 1

Inviato
49 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

@demonetis è vero è un mistero. Certo che un ritratto così "grottesco" è incredibile. 

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Le monete siciliane non erano esenti dal controllo regio. Infatti quando fu coniata la serie di grani in rame a Palermo a nome di Ferdinando II, la zecca siciliana inviò al re alcuni esemplari in astuccio fregiati dello stemma borbonico con lo scopo del placet regale; poi si sa come andò a finire...


Inviato (modificato)
22 ore fa, demonetis dice:

Le monete siciliane non erano esenti dal controllo regio.

Ciao @demonetis, penso che ogni emissione venisse sottoposta direttamente al Re o ad un suo incaricato per l'approvazione ( non solo nel Regno delle Due Sicilie ). Appunto per questo risulta veramente strano un Ritratto "caricaturale". Non pensi? 

Cari Saluti, Beppe 

Modificato da demonetis

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