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Inviato (modificato)

Cari amici,

Vi propongo un'interessante emissione di Tyndaris. :)

Tyndaris 344 - 338 a.C. Oncia (Hexas?) AE Diritto: Testa laureata di Apollo a sinistra, con lunghi capelli. Rovescio: Protome di cavallo a sinistra. Campana 11; Calciati I, p. 79 n. 3; Gabr. 13; Minì 5. peso 2,41 RR.

Che ve ne pare? Conto di postare più avanti notizie sulla zecca di questa cittadina sicula.

Ciao, Giacomo

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Modificato da ggugliandolo

Inviato

Complimenti Giacomo, i tuoi bronzi sono sempre molto interessanti, in questo caso, anche la conservazione è davvero ottima e la patina non è da meno.

Ormai ti fa concorrenza solo Cori.... ;)


Inviato

Bella ed interessante...complimenti :) . Enrico.


Inviato

Le emissioni di Tyndaris, come l'esemplare da me postato, recano al diritto il tipo della testa di Apollo Archagetas volta a destra o a sinistra. Simile tipo ricorre a Siracusa, nella serie con la scritta "Symmachikon", ad Adranon e soprattutto a Tauromenium, sede del quartier generale di Timoleonte.

I tipi monetali con potrome equina si riconducono alla monetazione di ZIZ, cioè ad un'area in cui l'inserimento della monetazione tindaritana dovette essere agevolato dalla guerra civile che fra il 342 e il 339 a.C. insorgeva a Cartagine.

La scelta dei tipi nelle serie tindaritane di epoca timoleontea risulta quindi dettata da motivazioni sia politiche sia economiche.

Giacomo


Inviato

Su Tyndaris sono un ignoante completo, quindi ben venga qualsiasi tipo di notizia,

tra l'altro segnlo il bell'articolo vincitore del concorso per giovani numismatici di Cronaca Numismatica che riguardava appunto questa zecca.


Inviato

L'antica Tyndaris fu fondata da Dionisio I nel 396 a.C. in una parte del territorio di Abakaion, per sistemarvi 600 suoi mercenari locresi, medmei e messeni, subito dopo la ritirata del generale cartaginese Imilcone dall'area greca di Sicilia verso l'eparchia cartaginese della Sicilia occidentale.

La colonia militare sorse sul luogo di un antico abitato siculo preesistente, sull'alto dell'omonimo promontorio dei monti Peloritani, sulla costa nord-orientale e al confine con popoli siculi ormai largamenti ellenizzati. Si trattava di una posizione strategica a cavallo di un centro viario molto importante per le comunicazioni commerciali e militari tra l'oriente e l'occidente dell'isola e, in particolare, tra Siracusa e i centri del Tirreno sottomessi all'egemonia siracusana. Grazie al possesso del capo Tindaro, Dionisio I riuscì a vincere nel 393 a.C. i Cartaginesi guidati da Magone, ponendo nello stesso tempo Tyndaris al sicuro da rivendicazioni territoriali da parte della vicina Abakainon, alleata dei Cartaginesi.

Tyndaris rivestì questa funzione di baluardo dell'impero siracusano sulla costa tirrenica per tutto il regno di Dionisio I e durante il primo periodo del governo di Dionisio II. Nel giro di pochi anni i suoi abitanti crebbero fino a 5.000 unità. La rapidissima fioritura della piccola colonia in età dionigiana fu probabilmente agevolata dalla contemporanea decadenza economica di Akragas, Gela e Kamarina. Ben presto, in tempo di pace, Tyndaris divenne un importante sbocco per i centri interni granari della regione etnea, interessati all'esportazione dei loro prodotti verso i paesi tirrenici e centro di confluenza e di smistamento delle merci tra est e ovest.

Durante l'ultimo periodo del regno di Dionisio II a causa del progressivo logorio della sua potenza, Tyndaris iniziò a sganciarsi dall'orbita siracusana. Le successive lotte tra Dione e Eraclide, Dione ed Iceta e Dionisio II provocarono il crollo della preponderanza economica e monetaria di Siracusa nella zona di influenza di Tyndaris. Nel 354 a.C. l'ex colonia militare divenne città autonoma e fu fiorente di traffici e di attività economiche, iniziando a battere moneta.

Nel decennio successivo Tyndaris divenne validissima alleata di Timoleonte fin dal tempo del suo sbarco in Sicilia per portare soccorso al partito democratico di Siracusa, in lotta col tiranno Dionisio II. In età timoleontea la città raggiunse l'acne della fioritura come poleis greca. Anche in età post-timoleontea TYndaris ritornò sotto la sovranità di Siracusa in età di Agatocle, tra il 313 e il 289 a.C.

Morto Agatocle, si trovò sotto la minaccia dei Mamertini insediatisi a Messana, fino alla vittoria riportata da Gerone II al Longano nel 269 a.C. Durante la I guerra punica costituì una posizione difensiva dei Cartaginesi e rimase anche per alcuni anni in loro possesso. Dopo la battaglia navale svoltasi nelle sue acque tra C. Attilio Regolo ed Amilcare, fra le prime città greche della Sicilia, passò ai Romani.

La fedeltà a Roma durante le successive guerre puniche meritò a Tyndaris l'onore di offrire con altre 12 città della Sicilia una corona a Venere Ericina. Ebbe nell'ordinamento romano, la posizione di civitas decumana ed ebbe particolare prosperità, come si deduce anche dalla narrazione delle numerose rapine commesse in essa da Verre.

Dopo la morte di Cesare fu caposaldo di Sesto Pompeo e nel 36 a.C. fu conquistata da Ottaviano, che in seguito vi dedusse una colonia romana col nome di Colomia Augusta Tindaritanorum.

Da questo momento Tyndaris divenne città romana e le sue sorti seguirono quelle generali dell'isola. Non è possibile precisare con sicurezza l'epoca in cui la frana di cui parla Plinio, certamente con esagerazione, trascinò in mare metà dell'abitato. In età cristiana fu sede vescovile e fu distrutta nell'836 dagli Arabi.

Giacomo


Inviato

La monetazione di Tyndaris si svolse attraverso 6 distinti periodi storici, dall'epoca dionea fino al tempo di Augusto.

I periodo (ca. 354-344 a.C.) = tra il crollo dell'impero dionigiano e l'arrivo di Timoleonte;

II periodo (344-338 a.C.) = al tempo di Timoleonte

III periodo (214-200 a.C.) = durante la II guerra punica;

IV periodo (dopo il 200 a.C.) = dopo la fine della II guerra punica;

V periodo (43-36 a.C.) = durante l'amministrazione di Sesto Pompeo;

VI periodo (ca. 21-20 a.C.) = al tempo di Augusto (con due emissioni di incerta attribuzione).

Giacomo


Inviato

Complimenti Giacomo, interessante moneta ed ottima dissertazione storica. Grazie.


Staff
Inviato

Moneta molto bella ed affascinante ed approfindimento storico veramente interessante... come al solito! ;) :)

Grazie Giacomo!

Awards

Inviato

Anche se la foto è un pò scura la moneta sembra molto bella complimenti.


Inviato (modificato)

Grazie per i complimenti amici :) . Cercherò sempre di mettere a disposizione di tutti i lamonetiani le conoscenze che cerco giornalmente di acquisire. Sono felice di condividere con voi la mia grandissima passione per la numismatica classica e greca. :) :)

Giacomo

Modificato da ggugliandolo

  • 2 settimane dopo...
Inviato

...complimenti Giacomo...

si tratta di un pezzo difficile da trovare...anche se non rarissimo...

Marco

Awards

Inviato

Martedi' 6 Marzo presso la sede del Circolo Culturale Numismatico Milanese ( WWW.ccnm.it ) si e' tenuta la conferenza "Il culto dei Dioscuri a Tyndaris tra numismatica e archeologia" .Relatore il Dott .Crisà.

Un sunto della conferenza sarà pubblicato sul bollettino del CCNM a Maggio.Il bollettino sarà disponibile in formato elettronico per chiunque ne fara' richiesta .

Kainon


Inviato

Interessantissimo Kainon :) Desidererei avere il file della discussione. :)

Giacomo


Inviato
Interessantissimo Kainon :)  Desidererei avere il file della discussione. :)

                  Giacomo

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Mi associo....Grazie

Marco

Awards

Inviato
Interessantissimo Kainon :)  Desidererei avere il file della discussione. :)

                  Giacomo

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Mi associo....Grazie

Marco

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Inviatemi indirizzo email in privato.

Ciao


Inviato

Seconda..

Scusate per le foto orribili che non rendono la patina ..

numa numa

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Inviato (modificato)

Complimenti numa numa :) Si tratta di due monete molto interessanti. Andiamo con ordine:

1) SEXTANS (sestante-semiunciale?) 214-200 a.C. AE, media su 18 esemplari = 4,78 g. Calciati I, pag. 81, 18; Minì 22; Campana 15. Diritto: Testa laureata di Zeus a destra; bordo di puntini. Rovescio: Dioscuri stanti leggermente a sinistra, con astro sulla testa, poggiano la mano sinistra a lunga asta e tengono una coppa nella mano destra; a sinistra TY NΔA e a destra, PITAN; bordo lineare. (di questa moneta non hai postato la foto del dritto);

2) SEXTANS (sestante-semiunciale?) AE dopo 200 a.C. Media su 3 esemplari 3,24 g. RRR Calciati I, pag. 81, 13; Minì 17; Campana 20.

Diritto: Busto di Atena a destra, con elmo corinzio; bordo di puntini;

Rovescio: Hermes stante a sinistra, con clamide e petaso alato, tiene una patera nella destra e un caduceo nella sinistra; a sinistra, TY NΔA e a destra, PITAN; bordo lineare.

p.s. Il secondo esemplare è molto più raro del primo. :)

Ciao,

Giacomo

Modificato da ggugliandolo

Inviato

Grazie Giacomo,

si i riferimenti da te citati sono quelli da me riscontrati.

W il bronzo siciliano, il piu' bello e il piu' variato, con buona pace dei collezionisti di romane imperiali...

numa numa


Inviato (modificato)

Concordo pienamente con te numa numa :)

Le monete bronzee siculo-greche sono molto varie, affascinanti e bellissime. Personalmente, fra due monete (una in AE e l'altra in AG) a parità di conservazione preferisco sempre la moneta di bronzo che, purtroppo, costa anche molto di più :(

Ma vuoi mettere il piacere?.... :D

Giacomo

Modificato da ggugliandolo

  • 4 settimane dopo...
Inviato
Seconda..

Scusate per le foto orribili che non rendono la patina ..

numa numa

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Stupende monete! numa numa, me le ero perse...credo che sia anche molto difficile trovarle in questa conservazione...

Anche io preferisco il bronzo all'argento...

Marco

Awards

Inviato

Ciao Marco,

grazie. Direi quasi che il bronzo siciliano e' "passionale" ...

:lol:


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