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Inviato

Buongiorno,

da buon altinate allego il file che riassume la scoperta di una nuova statua ad Altino VE.

all'inizio pensavo si trattasse di una statua di Artemide, poi a scavo eseguito rivelò essere una statua di Attis facente parte di un monumento ad un recinto funerario collocato con molta probabilità nei pressi della Via Annia, alle porte di Altino.

https://www.metropolitano.it/scavi-archeologici-altino-statua-romana/

 

 

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Inviato

Le campagne di Altino restituiscono una statua romana

Il sottosuolo delle terre che si affacciano sulla Laguna di Venezia continua a restituire importanti frammenti della sua storia.
Scoperte che possono riscriverne le verità arrivate fino ai nostri giorni, come gli affreschi di recente riaffiorati della Basilica di Torcello. Ed altre che, invece, confermano quanto già si sapeva. E questo è il caso, tra gli altri, della scultura di epoca romana, in ottimo stato di conservazione, riemersa nei giorni scorsi nelle campagne di Altino.
«Per fortuna, il nostro territorio è ancora ricco di sorprese», commenta Marianna Bressan, direttore del Museo di Altino.

L’opera

La scultura raffigura un personaggio maschile seduto su una roccia, con il busto proteso in avanti e la schiena curva.
«Il personaggio – spiega Bressan – si identifica abbastanza chiaramente con la divinità orientale di Attis, legata al culto di Cibele e della Dea Madre. Si sostiene con un braccio appoggiato sulle ginocchia, mentre l’altro braccio mantiene il colletto della veste. L’espressione è volutamente triste. Sta infatti a significare che partecipa al dolore per la scomparsa della persona seppellita nel monumento funerario di cui la scultura faceva parte.

A completare l’abbigliamento, un ampio mantello che, sulla testa, assume la forma appuntita del tipico berretto frigio. Non ci sono – conclude il direttore – moltissime statue con cui confrontarla, perché la divinità di Attis generalmente è rappresentata in piedi».

Il ritrovamento della statua

La statua è stata rivenuta casualmente. Quello che spuntava dal terreno sembrava un semplice blocco di pietra. Osservandolo meglio, però, si è riusciti a intuire la forma di una testa, con tratti del volto ben conservati e un copricapo con punta ricurva. Da qui la segnalazione alla Soprintendenza, che, dopo i sopralluoghi degli archeologi, ha curato il recupero insieme alla Direzione regionale Musei Veneto.

La scultura è stata ora consegnata e affidata al Museo di Altino, sua collocazione “naturale”, pensando al luogo del ritrovamento. Al momento è conservata, protetta, nei depositi del museo, insieme ai frammenti lapidei trovati nello scavo. In questo momento i materiali e il contesto di 

rinvenimento sono oggetto di studio in attesa dell’esposizione al pubblico, che potrebbe avvenire già dal prossimo autunno.

Lo studio della statua ritrovata

In prima approssimazione, gli studi sembrano indicare una datazione attorno al primo secolo dopo Cristo. Quel che è già certo, invece, è che non si tratta di una statua fatta e finita, ma di parte di un monumento funerario più ampio. «I buchi presenti sul blocco della base – illustra Marianna Bressan – testimoniano che la scultura è stata staccata da un complesso. E questo è coerente con l’area in cui è stato effettuato il rinvenimento. Via Annia era infatti la strada romana che entrava ed usciva da Altino. Ed era affiancata per molti metri da monumenti funerari».

La qualità artistica della statua è definita superiore all’ordinario, dagli esperti. «Anche questo – prosegue il direttore del Museo di Altino – è perfettamente in linea con la storia. E conferma, dandone ulteriore testimonianza, che il livello di capacità artistica delle rappresentazioni iconografiche, nella antica Altino, era molto elevato». Con il prosieguo degli studi, in ogni caso, si chiariranno anche aspetti minori. «C’è ad esempio da capire – conclude Bressan – se siamo in presenza di una vera e propria iconografia o solo di un richiamo al culto. Ma sono esclusivamente raffinatezze da esperti».

Ritrovamento-statua-romana-Altino-ot6aj1eyrhv87uhbsq13lgz2g9udgb49nlsyw821t2.jpg

Statua-romana-Altino.jpg

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  • 3 settimane dopo...
Inviato

mmmm.... la statua l'ho rinvenuta io...  alla fine di dicembre 2019, con mia moglie il fido Hiro. 

Ho pulito il manufatto, quanto basta per capire che si trattava di un reperto  molto interessante... il berretto frigio,  non comune ad Altino, mi aveva portato a pensare ad una statua di Artemide o di un ritratto di un defunto con tali sembianze. La  segnalazione al museo è stata fatta nello stesso giorno, e il giorno dopo con uno scambio di mail alla Soprintendenza con allegate foto e luogo del rinvenimento. e un incontro personale alla Soprintendenza. Poi il Covid ha bloccato il tutto per alcuni mesi e ho dovuto vigilare e coprire il manufatto per ben 3-4 volte. Poi l'avvicinarsi della ripresa dei lavori agricoli e non vedendo nessun interessamento, mi sono recato al Comando dei Carabinieri per la Tutela dei Beni Culturali i quali hanno sollecitato  l'intervento e lo scavo archeologico stratigrafico di verifica, che, con meraviglia di tutti, il manufatto si presentò quasi integro e di grande interessante.   Sicuramente farà scrivere nuove pagine di Archeologia Altinate.

Ora si aspetta la presentazione e l'esito dello studio.

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Inviato (modificato)
2 ore fa, arrigome dice:

mmmm.... la statua l'ho rinvenuta io...  alla fine di dicembre 2019,

Perché quell'espressione ?

C'è forse qualcosa che non ho riportato dall'articolo da te "linkato"?

La prossima volta, per evitare fraintendimenti, riporta l'intero articolo, anche perché i vari link nel tempo possono non essere più raggiungibili (per varie motivazioni), quindi la discussione diventerà incompleta e incomprensibile. Quindi affinché un articolo resti sempre fruibile a tutti anche a distanza di molto tempo , riporta sempre per intero l'articolo.

Modificato da ARES III

Inviato
Il 20/8/2020 alle 13:02, ARES III dice:

.....anche perché i vari link nel tempo possono non essere più raggiungibili (per varie motivazioni), quindi la discussione diventerà incompleta e incomprensibile. Quindi affinché un articolo resti sempre fruibile a tutti anche a distanza di molto tempo , riporta sempre per intero l'articolo.

Qualora , cosa rara , i link venissero modificati o cancellati per varie motivazioni : bufale , inesattezze del testo o per altre cause , sarebbe inutile e forse anche dannoso sviluppare anche il testo completo , testo che si tenderebbe piu' a leggere piuttosto che aprire ogni volta il link allegato . 

Secondo me sarebbe meglio riportare solo il link che nel caso venisse aggiornato o modificato , cliccandolo si avrebbe sempre disponibile il testo finale . Se invece il link venisse cancellato per i motivi sopra esposti , inutile e controproducente sarebbe avere il testo del link sviluppato per intero che riporterebbe notizie non piu' affidabili .

Inviato
34 minuti fa, Agricola dice:

per altre cause

Un link può sparire perché semplicemente il dominio non è stato riscattato (pagato il rinnovo) o anche per motivazioni tecniche o anche perché il sito è stato hackerato.

Quindi, per me, sarebbe sempre utile cristallizzare un articolo esterno al Forum, per evitare che fra 5  o più anni una discussione sia priva di senso, se basata su esso.

È una scocciatura, ma è l'unica soluzione al momento per preservare oltre che un articolo esterno anche il senso di una discussione.

 

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