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Monete delle porte romane?


Aristarco

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Buongiorno. Non so se è la sezione giusta per la domanda. Vi sono denarii od altre monete imperiali che raffigurino delle porte romane?

Porte proprie di Roma, esempio: Porta Flaminia, Porta Portuense, Porta Salaria, Porta Nomentana ecc

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1 ora fa, Aristarco dice:

Buongiorno. Non so se è la sezione giusta per la domanda. Vi sono denarii od altre monete imperiali che raffigurino delle porte romane?

Porte proprie di Roma, esempio: Porta Flaminia, Porta Portuense, Porta Salaria, Porta Nomentana ecc

Ciao , monete romane con raffigurate espressamente le Porte delle Mura Aureliane mi pare che non esistano , pero' ci sono delle monete del tardo impero che al rovescio hanno delle porte di mura che vengono pero' attribuite genericamente a porte di campi militari ; potrebbero invece essere delle Porte di Roma ?? difficile rispondere alla domanda . In foto una moneta in bronzo di Valentiniano III

 

valentiniano III.jpg

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Buongiorno, non mi risulta.

Ci sono porte di campo militare, accessi ai templi (es. Tempio di Giano di Nerone), accessi a edifici pubblici (anche il Foro) ma di porte urbiche romane niente.

Ho trovato un riferimento a un denario augusteo ( 16 a.C. monetiere L. Vinicius)  che riporta di una statua equestre di fronte a una porta urbica ma non specifica di che città (Tameanko).

Ciao

Illyricum

;)

 

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Adesso, Aristarco dice:

Grazie tante... bella moneta !

Ciao @Aristarco , la tua domanda mi ha molto intrigato . Ricollegandomi alla moneta di Valentiniano III , la legenda che gira intorno alla Porta recita SALUS REI PUBLICE , ora il fatto che questa legenda sia collegata ad una Porta mi ha incuriosito perche' un legame tra legenda e Porta forse ci dovrebbe essere , ebbene mi sono ricordato che nella Roma repubblicana esisteva una Porta delle Mura repubblicane che si chiamava Porta Salutaris , purtroppo sono scarsissime le notizie sulla Porta Salutaris, della quale , non essendo stato trovato alcun resto , è dubbia anche l' esatta posizione . Comunque di certo questa Porta prendeva il nome dal vicino Tempio della Salus ed era una delle tre porte che , insieme alla Quirinalis verso nord e alla Sanqualis verso sud , si aprivano sul lato occidentale del colle Quirinale . 

Naturalmente questo non dimostra che la Porta raffigurata nella moneta di Valentiniano III sia la Salutaris delle mura repubblicane , pero' il tutto fa riflettere ; Porta della Salute = uguale Salute della cosa pubblica ??

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sì, può essere: è intrigante. Per la Porta Salutaris le indagini riguardanti solo le fonti scritte (al momento) possono indirizzare la sua ubicazione fra la Porta Sanqualis e la Porta Quirinalis, quindi siamo sul colle Quirinale come hai detto. Sì, questa porta prendeva il suo nome dal Tempio vicino ad essa costruito fra il 306 ed il 303 a.C. da Gaio Giunio Bubulco (console nel 311 a.C.) 

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6 minuti fa, Aristarco dice:

sì, può essere: è intrigante. Per la Porta Salutaris le indagini riguardanti solo le fonti scritte (al momento) possono indirizzare la sua ubicazione fra la Porta Sanqualis e la Porta Quirinalis, quindi siamo sul colle Quirinale come hai detto. Sì, questa porta prendeva il suo nome dal Tempio vicino ad essa costruito fra il 306 ed il 303 a.C. da Gaio Giunio Bubulco (console nel 311 a.C.) 

Piu' tardi voglio indagare meglio la storia di quella Porta , ho il libro di Gosta Saflund , Le mura repubblicane di Roma , testo che sebbene di quasi 90 anni fa , e' considerato anche oggi il saggio piu' importante e completo sulla storia e archeologia della mura repubblicane ; ti aggiorno .

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2 ore fa, Aristarco dice:

ottimo dai, sono curioso :) Grazie mille :) 

Eccomi come promesso .

Come scrivevo in precedenza , della Porta Salutaris non rimane purtroppo nessuna traccia archeologica quindi si procede per tradizione storica , infatti che sia esistita come una Porta delle mura repubblicane e' certo poiche' una testimonianza di Festo , Sesto Pompeo Festo grammatico latino del II scolo d. C. , la cita come non piu' esistente fin dai suoi tempi , il che presume che fosse una Porta antichissima la quale dalla sommita' del Colle Quirinale scendeva nella valle esistente tra il Quirinale e il Colle del Pincio tramite l' attuale Via della Dataria : cosi' scrive Festo : "Salutaris Porta appellata est ab aede Salutis , quai ei proxima fuit" .

Notizie da Gosta Saflund : "Sul sito della Porta si sa soltanto che si trovava vicino al Tempio della Salute . Il Lanciani , come il Bechker ed il Canina , la colloco' presso la Via Quattro Fontane , l' Hulsen invece la colloca all' estremita' superiore della Via della Dataria . Una via di mezzo sarebbe un collocamento nel fondo della vallicula che si trovava nel luogo corrispondente al moderno Traforo" 

Siano sempre sul Colle Quirinale .

In foto una parte della mappa delle mura repubblicane dove probabilmente si trovava la Porta Salutaris .

Visto che il post non ha piu' nulla di interesse numismatico romano imperiale , chiederei all' amico @Illyricum65 il permesso di spostare il post nella Sezione Storia ed Archeologia visto l' interesse specifico che riveste l' argomento .

 

DSCN3142.JPG

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sommità dell'attuale via della Dataria, ergo sotto il Palazzo del Quirinale. I resti archeologici, se non incorporati già in costruzioni durante l'Impero, posso essere sotto i palazzi adiacenti

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Ciao @Aristarco , scusami ma ho commesso un errore , esiste una moneta repubblicana con mura e Porta , un magnifico Denario della Gens Considia con raffigurate , una parte , forse , delle Mura repubblicane di Roma con una bella Porta , capire di quale Porta si tratti rimane un po' difficile essendo Roma la Citta' dei sette Colli , infatti sopra le Mura si vede chiaramente un Colle , probabilmente il Campidoglio con il Tempio di Giove , se cosi' fosse la Porta potrebbe essere una delle Porte delle mura repubblicane che cingevano il Colle .

Ti invio anche i ruderi esistenti tutt' ora della Porta Sanqualis , anch' essa sul Quirinale , situata sotto un Palazzo in Piazza Magnanapoli , quindi presumo che la Porta Salutaris dovette avere una forma simile alla Sanqualis .

post-39026-0-80046700-1412612846_thumb.jpg

post-39026-0-80338200-1412613256_thumb.jpg

Modificato da Ospite
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sì, non penso fossero molto diverse in età Repubblicana, così come prima in età regia.

Comunque la moneta è a dir poco stupenda. Sì, qualora fosse il Campidoglio presumo allora una porta adiacente lo stesso o quella più importante

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1 ora fa, Aristarco dice:

quindi quella doveva essere una delle porte più vicine a quel tempio

Proseguendo nella ricerca di questo interessante post ho trovato che esisteva a Roma un altro Tempio di Venere Ericina , si trovava negli Horti Sallustiani , situato in cima alla fine della vallata tra il Colle Pincio e il Colle Quirinale , subito fuori della Porta Collina . Questo secondo Tempio era stato votato dal Console Lucio Porzio Licino nel corso della guerra contro i Liguri nel 184 a. C. e dedicato due anni dopo . Il Tempio di Venere Ericina venne scoperto alla meta' del XVI secolo nella vigna di Gabiele Vacca , padre dello scultore Flaminio Vacca che lo descrive come rotondo e periptero , con colonne di marmo Giallo antico e in Alabastro . La scoperta influenzo' la curiosita' e l' interesse di antiquari come Pirro Ligorio e il Panvinio , il primo lo disegno' e lo descrisse , il Panvinio commento' i disegni del Ligorio . Nel Tempio venne trovata una statua seduta in trono della dea , mentre la parte superiore del trono fu travata nel 1887 presso l' incrocio tra Via Boncompagni e Via Abruzzi ed e' conosciuta come "Trono Ludovisi". L' opera fu rinvenuta a Roma appunto nel 1887 durante i lavori di lottizzazione della Villa Ludovisi nell' area corrispondente agli antichi Horti Sallustiani , nei pressi del Tempio della Venere Erycina .

Il Trono Ludovisi è un trittico marmoreo databile al 460-450 a. C. e conservato nel Museo nazionale romano di palazzo Altemps a Roma .

Se il Tempio del Denario raffigurato nella moneta della Gens Considia fosse quello degli Horti Sallustiani , allora la Porta delle mura potrebbe essere quasi certamente la Collina .

Alcune notizie sul Tempio degli Horti Sallustiani tratte dal Lanciani , Rovine e scavi di Roma antica .

Il Trono Ludovisi e la testa della statua della dea , opera originale greca del V secolo a. C. , conosciuta ad Erice come Afrodite Ericina .

1024px-Ludovisi_throne_Altemps_Inv8570.jpg

800px-Ludovisi_Aphrodite_Persephone_Akrolith.jpg

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Sì, penso sia Porta Collina appunto ed il tempio quello degli Horti Sallustiani. La cosa affascinante, tornando alle monete, è che queste hanno visto quei giorni, quei momenti e "sentito" le persone magari parlare di Pompeo e di Cesare, della vittoria dello stesso nelle Gallie, di quando portò in Roma Vercingetorige :) 

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7 ore fa, Agricola dice:

Visto che il post non ha piu' nulla di interesse numismatico romano imperiale , chiederei all' amico @Illyricum65 il permesso di spostare il post nella Sezione Storia ed Archeologia visto l' interesse specifico che riveste l' argomento .

Ecco fatto, nessun problema.

Ciao

Illyricum

;)

 

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13 ore fa, Aristarco dice:

Sì, penso sia Porta Collina appunto ed il tempio quello degli Horti Sallustiani. La cosa affascinante, tornando alle monete, è che queste hanno visto quei giorni, quei momenti e "sentito" le persone magari parlare di Pompeo e di Cesare, della vittoria dello stesso nelle Gallie, di quando portò in Roma Vercingetorige :) 

E tornando alla Porta Collina , questa vide Annibale accamparsi fuori di essa e lanciare oltre le mura una lancia in segno di sfida , ma anche di impotenza verso l' odiata Citta' che non poteva violare per tanti motivi , uno dei quali le grandi e possenti mura erette dai re .

Pochi ruderi della Porta o delle mura prossime a questa porta sono visibili all' interno del Ministero delle Finanze nel cortile est , vicino all' angolo tra Via XX Settembre e Via Goito .

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è interessante notare l'interesse dal Rinascimento in poi per le antichità, come per le monete antiche anche se le stesse erano collezionate pure dal Petrarca. Ciò lo si può notare anche nei quadri, come anche nelle collezioni private che miravano a prendere ciò che si ritrovava. Poi dopo l'Unità d'Italia , con il volersi affacciare al mondo con volto più moderno, i Savoia pensarono "bene" di distruggere interi rioni (come qua a Roma il rione Alessandrino) per dar lustro ad alcune magnificenze , come il Vittoriano (la "fisarmonica"). Questo danno alle città viene però "compensato" con il ritrovamento e quindi lo studio di reperti venuti allo scoperto appunto con gli scavi finalizzati ad altri scopi -meno nobili secondo me-. Ritrovamenti e quindi studio

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Un amico laureato in storia e filosofia ebbe a dirmi anni fa che Annibale non volle entrare in Roma perché in realtà non è che gli importasse molto. I Cartaginesi non erano bellicosi come i Romani...posso però sbagliarmi

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1 ora fa, Aristarco dice:

Un amico laureato in storia e filosofia ebbe a dirmi anni fa che Annibale non volle entrare in Roma perché in realtà non è che gli importasse molto. I Cartaginesi non erano bellicosi come i Romani...posso però sbagliarmi

Forse il tuo amico era piu' portato verso la Filosofia che verso la Storia , ma probabilmente , come hai scritto , ti sbagli . 

 

1 ora fa, Aristarco dice:

Poi dopo l'Unità d'Italia , con il volersi affacciare al mondo con volto più moderno, i Savoia pensarono "bene" di distruggere interi rioni (come qua a Roma il rione Alessandrino) per dar lustro ad alcune magnificenze , come il Vittoriano (la "fisarmonica"). Questo danno alle città viene però "compensato" con il ritrovamento e quindi lo studio di reperti venuti allo scoperto appunto con gli scavi finalizzati ad altri scopi -meno nobili secondo me-. Ritrovamenti e quindi studio

Purtroppo e' cosi' dove si guadagna in qualcosa si perde in un altra . A Roma in oltre mezzo secolo vennero distrutti alcuni quartieri con tanto di ricordi storici archeologici  , ma al contempo tornarono alla luce reperti dell' antichita' .

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