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Inviato (modificato)

Buon giorno a tutti. In riferimento alla discussione monete del regno "La mia prima moneta con perizia 2L.- 1917,

vorrei un chiarimento a proposito della domanda-affermazione di Monetaio(intervento n. 6 ) a proposito della definita dal

signor chiaranda "perizia". La certificazione non è una perizia perchè manca nella descrizione e altre valutazioni o perché non è dichiarata

l'appartenenza all'albo nazionale dei periti di chi l'ha sottoscritta?

Un cordiale saluto.

 Gabriella

Modificato da ACERBONI GABRIELLA

Inviato

Nella perizia, che di solito si compone di più pagine, il perito dichiara tutto quello che ha eseguito per arrivare alla conclusione. Quindi le tecniche seguite per identificare l'oggetto, gli strumenti usati, i testi consultati e quant'altro possa aver fatto. In mancanza di questo non siamo di fronte a una perizia, ma a una semplice dichiarazione.

Poi è logico che un perito deve essere tale e quindi avere i titoli per esserlo.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato

 Grazie. Basta comunque questa dichiarazione per  un eventuale rimborso a fronte

di  contestazioni valide ,  e se si, c'è una eventuale prescrizione sulla data riportata ?

Gabriella.


Inviato
26 minuti fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

 Grazie. Basta comunque questa dichiarazione per  un eventuale rimborso a fronte

di  contestazioni valide ,  e se si, c'è una eventuale prescrizione sulla data riportata ?

Gabriella.

perché dovrebbe rimborsare.. chiunque può sigillare monete a assumersi la responsabilità dell'autenticità della stessa,  in caso di vendita. Per definirsi perizia chi giudica deve essere perito e nella descrizione devono essere riportati i dati dell'iscrizione all'albo 


Inviato

Salve,

facciamo un po’ di ordine : la moneta è stata chiusa da un commerciante che nella fattispecie non è un perito , peraltro non c è scritto in effetti da lui stesso che lo sia . Nulla vieta ovviamente che un commerciante la sigilli con il suo cartellino relativo alla sua attività E che di seguito la venda. valore ufficiale : zero. Altra cosa è ‘ una moneta sigillata da perito che, diversamente, riporta descrizione della stessa,  giudizio di autenticità e di conservazione (questo dato L unico se vogliamo soggettivo e talvolta discutibile): in QUESTO CASO, pur non avendo valore di una perizia descrittiva ed estesa , HA però VALORE di ufficialità: ovvero : in caso di contestazione , vale SOLO la parola di altro perito che giustifichi perché è in che termini discredita la precedente 


Supporter
Inviato
 Grazie. Basta comunque questa dichiarazione per  un eventuale rimborso a fronte
di  contestazioni valide ,  e se si, c'è una eventuale prescrizione sulla data riportata ?
Gabriella.

Perché il rimborso? ? Se si guardano il cartoncino ( senza neanche leggere con attenzione) e i rivetti invece della moneta... [emoji6]
Awards

Inviato
3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buon giorno a tutti. In riferimento alla discussione monete del regno "La mia prima moneta con perizia 2L.- 1917,

vorrei un chiarimento a proposito della domanda-affermazione di Monetaio(intervento n. 6 ) a proposito della definita dal

signor chiaranda "perizia". La certificazione non è una perizia perchè manca nella descrizione e altre valutazioni o perché non è dichiarata

l'appartenenza all'albo nazionale dei periti di chi l'ha sottoscritta?

Un cordiale saluto.

 Gabriella

Se l'autore del cartellino non è un perito non può essere una perizia: è un cartellino.

Anch'io metto il cartellino sotto alle mie monete, ma mica diventano periziate.


Inviato

Per il rimborso stavo facendo l'ipotesi di una moneta dichiarata autentica ,e non è il caso del l. 2 1917 in questione,

e che non lo sia . Chi ha sigillato la moneta autentica ha qualche responsabilità economica e per quanto tempo?

Per essere più chiari , se io acquistassi una moneta falsa sigillata autentica , avrei diritto ad  essere rimborsata della spesa sostenuta da chi l'ha

sigillata , e se si per quanto tempo l'autore della certificazione deve rispondere di ciò che ha scritto?

Gabriella.


Inviato

@ACERBONI GABRIELLA Se vai da un barista a farti visitare e ti dice che hai la pellagra (Faccio un esempio volutamente assurdo), poi scopri che non è vero, che fai, lo denunci ? No, Al massimo lo insulti perché ti sei fidata di lui che ovviamente non ha competenze mediche,  ma NON E’ lui che deve dirti se sei sana o no, bensì il medico . Idem per le monete . La vuoi con una certificazione ? Falla sigillare da un perito, questa è, checche’ se ne dica, una garanzia, sennò tanto vale che tu compri una moneta “nuda” al mercatino o dove ti pare e ci metti un bel cartellino tuo fatto al Pc, giusto per catalogarla, come facciamo in molti per mettere un po’ di ordine nei nostri amati tondelli 


Inviato
2 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Per il rimborso stavo facendo l'ipotesi di una moneta dichiarata autentica ,e non è il caso del l. 2 1917 in questione,

e che non lo sia . Chi ha sigillato la moneta autentica ha qualche responsabilità economica e per quanto tempo?

Per essere più chiari , se io acquistassi una moneta falsa sigillata autentica , avrei diritto ad  essere rimborsata della spesa sostenuta da chi l'ha

sigillata , e se si per quanto tempo l'autore della certificazione deve rispondere di ciò che ha scritto?

Gabriella.

Dovresti contestargliela 

potresti provare dapprima - in bonis - richiedendo i soldi indietro spesi per l’acquisto.

Negativamente occorrerebbe fargli contestazione portando a supporto una ( vera) perizia fatta da perito riconosciuti sulla moneta, cui pero’ lui potrebbe opporre una controperizia di parere opposto ( a meno che non sia un falso conclamato).

in ogni caso conservare sempre fattura/ricevuta di acquisto per provare La  provenienza  e se del caso anche prova del pagamento effettuato. 


Inviato (modificato)

Per queste cose si va incontro al Giudice di Pace che una volta era fino a 5000/10000 euro di valore della contesa ma ci vuole tempo e soldi per pagare un'avvocato quindi c'è da vedere se la spesa vale l'impresa. L'acquisto tra privati è un conto mentre con un commerciante è un'altro,in Italia le leggi sono migliaia e spesso d'interpretazione,su qualsiasi cosa quindi è sempre meglio prevenire che curare. Quanti acquistano divani in pelle che poi in pelle non sono ma che non lo sapranno mai perchè non conoscono la materia e si fidano del venditore. Esempio Numismatico sono anni che vendono "la storia della lira" in oro,non sono monete ma medaglie/monete/gettoni o come volete chiamarle ma che acquistarle costano un botto e a rivenderle quasi nessuno ti da o ti darà più dell'intrinsico,eppure chi le vende è la Zecca di Stato con una pubblicità sul filo della legalità ma che forse dopo anni e soldi spesi qualcuno sta riusciendo a farsi rimborsare.

Modificato da favaldar

Inviato
2 ore fa, favaldar dice:

Per queste cose si va incontro al Giudice di Pace che una volta era fino a 5000/10000 euro di valore della contesa ma ci vuole tempo e soldi per pagare un'avvocato quindi c'è da vedere se la spesa vale l'impresa. L'acquisto tra privati è un conto mentre con un commerciante è un'altro,in Italia le leggi sono migliaia e spesso d'interpretazione,su qualsiasi cosa quindi è sempre meglio prevenire che curare. Quanti acquistano divani in pelle che poi in pelle non sono ma che non lo sapranno mai perchè non conoscono la materia e si fidano del venditore. Esempio Numismatico sono anni che vendono "la storia della lira" in oro,non sono monete ma medaglie/monete/gettoni o come volete chiamarle ma che acquistarle costano un botto e a rivenderle quasi nessuno ti da o ti darà più dell'intrinsico,eppure chi le vende è la Zecca di Stato con una pubblicità sul filo della legalità ma che forse dopo anni e soldi spesi qualcuno sta riusciendo a farsi rimborsare.

Quella Della  storia della lira e’ una vera truffa di stato . Crefo sia pero’il Poligrafico ( di Stato) piu’ che la zecca 

persltro ho riletto recentemente un articolo bellissimo di Montanelli in prima oagina sul Corsera del 1960 che denunciava il passaggio  della Zecca  alle dipendenze del Miniatero del Tesoro dopo essere sempre rimasta indipendente e il conseguente peggioramento del servizio gestito da burocrati e non specialisti. Bellissimo! 


Inviato
7 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Per il rimborso stavo facendo l'ipotesi di una moneta dichiarata autentica ,e non è il caso del l. 2 1917 in questione,

e che non lo sia . Chi ha sigillato la moneta autentica ha qualche responsabilità economica e per quanto tempo?

Per essere più chiari , se io acquistassi una moneta falsa sigillata autentica , avrei diritto ad  essere rimborsata della spesa sostenuta da chi l'ha

sigillata , e se si per quanto tempo l'autore della certificazione deve rispondere di ciò che ha scritto?

Gabriella.

Buonasera, spero di aver compreso bene la domanda.

Come le è stato già detto, nel caso specifico la moneta non è provvista di perizia ma di una semplice attestazione di autenticità proveniente da venditore professionale che, al momento della vendita, ha dichiarato all'acquirente - sotto la propria responsabilità - la genuinità dell'esemplare.

Se la moneta in questione, in un secondo momento, si rivelasse falsa, ricorrerebbe a mio parere l'ipotesi del c.d. "aliud pro alio", ossia della vendita di un bene completamente diverso da quello pattuito. Non può sfuggire, infatti, che una moneta autentica sia una cosa totalmente diversa da una riproduzione o da un falso: in altri termini, non saremmo al cospetto di una semplice ipotesi di vizi del bene compravenduto (sul tema c'è giurisprudenza che ha avuto modo di affrontare casi di vendita di opere d'arte non autentiche ma spacciate per tali, caso che ritengo sovrapponibile a quello delle monete false).

Così stando le cose, l'acquirente potrà invocare nei confronti del venditore (che ha attestato l'autenticità del pezzo) la risoluzione del contratto (di vendita) per inadempimento e domandare il risarcimento del danno, azioni che si prescrivono in dieci anni dall'acquisto e non già nel termine più breve e con le decadenze previste per l'ipotesi della garanzia per vizi (di cui all'art. 1495 c.c.).

Naturalmente per fare ciò l'acquirente avrà bisogno di acquisire - questa volta si - una perizia vera e propria che contenga tutti gli elementi necessari a confutare l'autenticità dichiarata a suo tempo dal venditore.

Dubito, tuttavia, che per acquisti di modica entità l'acquirente possa trovare conveniente trascinare il venditore in un giudizio.

Saluti.

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Inviato

Buona sera a tutti e grazie per i vostri pareri .Ad allek .Mi sembrerebbe troppo semplicistico che qualcuno possa dichiarare una autenticità

e poi lavarsene le mani. Mi sembrerebbe invece evidente ciò che lei i mi ha esposto . E' chiaro

che si tratta di una questione di principio , e che per cifre basse, purtroppo , chi volesse imbrogliare avrebbe comunque sempre 

buon gioco .Mi sembra tuttavia, che almeno in teoria, esista una tutela.

Grazie e buona serata.

Gabriella.


Inviato

Ma quando il perito non è anche il venditore di chi è la responsabilità? 


Inviato (modificato)
42 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Ma quando il perito non è anche il venditore di chi è la responsabilità? 

Buonasera Tinia, ritengo che nei confronti dell’acquirente la responsabilità sia sempre del venditore.

Il venditore, tuttavia, potrà a sua volta rivalersi su colui che ha periziato la moneta (a condizione che la perizia sia stata commissionata dallo stesso venditore e che di perizia si tratti).

Saluti

Modificato da allek

Inviato (modificato)
1 ora fa, allek dice:

a condizione che la perizia sia stata commissionata dallo stesso venditore e che di perizia si tratt

beh.. se il venditore non è rintracciabile... credo che il perito sia responsabile in solido.. perché si compra non solo la moneta ma anche la perizia.. ovviamente è solo una mia opinione 

Modificato da tonycamp1978

Inviato
11 minuti fa, tonycamp1978 dice:

beh.. se il venditore non è rintracciabile... credo che il perito sia responsabile in solido.. 

Ritengo proprio di no.

Innanzi tutto perché mai il venditore non dovrebbe essere più rintracciabile se l’acquisto è avvenuto da commerciante professionale? Al massimo nelle more potrà aver chiuso bottega ma il discorso non cambia l.

E che titolo avrebbe l’acquirente per tirare direttamente in ballo un perito con il quale non ha avuto alcun rapporto contrattuale? Nessuno.

Il perito è un professionista e risponderà del suo operato solo nei confronti di chi gli ha commissionato la prestazione (nel caso che stiamo considerando, il venditore). A mio avviso non può esservi responsabilità solidale tra venditore e perito nei confronti dell’acquirente.

Saluti.


Inviato (modificato)
1 ora fa, allek dice:

 

E che titolo avrebbe l’acquirente per tirare direttamente in ballo un perito con il quale non ha avuto alcun rapporto contrattuale? Nessuno.

ovviamente prendo in considerazione il caso limite in cui il venditore sparisce... parto dal presupposto che siamo di fronte a beni mobili non registrati, per cui il suo possesso vale titolo di proprietà e di conseguenza titolo per agire in giudizio a tutela del bene stesso.. il bene è sigillato da una perizia di autenticità errata, le perizie si pagano perché dietro c'è un assunzione di responsabilità di quello che si dichiara... assunzione di responsabilità nei confronti della moneta, non è una responsabilità verso il soggetto che commissiona, ma è una responsabilità verso la moneta che ne aumenta il suo valore perché periziata... se la perizia ha questo potere di aumentare il valore di una moneta... perché il perito dovrebbe essere estraneo da eventuali responsabilità?  per colpa sua ho subito un danno.. e il titolo per citarlo in giudizio è il possesso che ho della moneta stessa con la sua perizia. Ovviamente spetterebbe poi al giudice quantificare l'eventuale risarcimento del danno che è da provare in giudizio... chi mi garantisce poi che venditore e perito siano in buona fede? ovviamente il mio ragionamento è solo una riflessione basata su offuscati ricordi di diritto privato, nessuna presunzione di voler assolutamente ragione sulla questione.

saluti 

Modificato da tonycamp1978
  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, allek dice:

Il perito è un professionista e risponderà del suo operato solo nei confronti di chi gli ha commissionato la prestazione (nel caso che stiamo considerando, il venditore).

ipotizziamo che il venditore rimborsa l'acquirente, e poi lo stesso venditore cita il perito per la perizia... non mi sembra così normale che il perito la faccia franca.. solo restituendo i soldi della perizia... dopo il casino che ha causato


Inviato

Eppure il perito risponderà solo dei costi della perizia errata......Così è...


Inviato
7 ore fa, Tinia Numismatica dice:

Eppure il perito risponderà solo dei costi della perizia errata......Così è...

beh.. allora si potrebbe organizzare una bella associazione a delinquere... non scomodiamo neanche un venditore professionista, ma uno occasionale che si incontra per strada e vende su ebay. Ipotizziamo si reca dal perito... ho una 5 lire 1914 falsa,  me la perizi autentica? ti do 1000 euro, non preoccuparti.. tanto per legge non rischi nulla... me ne occupo io di smerciarla... 

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Inviato

Comprate da venditori seri professionali e affidabili con storia/esperienza alle spalle e vedrete chd sorprese non dovreste averne ?


Inviato
Adesso, numa numa dice:

Comprate da venditori seri professionali e affidabili con storia/esperienza alle spalle e vedrete chd sorprese non dovreste averne ?

ma si... la mia era solo una provocazione.. perché non accetto il concetto che il perito sia esente da colpe a prescindere 

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Inviato
14 minuti fa, tonycamp1978 dice:

ma si... la mia era solo una provocazione.. perché non accetto il concetto che il perito sia esente da colpe a prescindere 

Ma non mi pare sia stato scritto questo, ossia che il perito vada esente da responsabilità.

Anzi, si è detto l’esatto contrario: la responsabilità del perito scatterà nei confronti di chi gli ha commissionato la perizia (che nel caso in esame non è l’acquirente ma il venditore).

E se dovesse risultare accertato l’errore del perito questi sarà tenuto non solo a rifondere il compenso percepito ma anche a risarcire il danno subito dal SUO cliente.

Poi se si dovesse verificare il caso dell’accordo fraudolento del perito e del venditore in danno dell’acquirente saremmo in una fattispecie diversa e, ovviamente, diverse sarebbero le conseguenze e le regole di imputazione delle responsabilità rispetto all’acquirente.

Saluti


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