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Inviato

A vostro giudizio, una moneta in lire del periodo repubblicano, senza graffi e senza colpetti o altro che ne deturpi lo stato, può essere considerata FDC anche se il lustro è in parte o in tutto assente?

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Inviato
3 ore fa, FFF dice:

A vostro giudizio, una moneta in lire del periodo repubblicano, senza graffi e senza colpetti o altro che ne deturpi lo stato, può essere considerata FDC anche se il lustro è in parte o in tutto assente?

Per me nein.

Il lustro del fdc vero ( e non di tanti pseudo fdc) è sempre presente come la ragazza al compleanno del suo fidanzato

Nein
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Inviato

Buongiorno a tutti. Personalmente credo che alcune monete possano avere delle patine...Cmq le repubblicane fdc per essere considerate fdc devono presentare lustro di zecca...le eccezioni esistono...ma sono appunto eccezioni... Es:patine dovute a conservazione molto prolungata in album di plastica.


Inviato
19 ore fa, FFF dice:

A vostro giudizio, una moneta in lire del periodo repubblicano, senza graffi e senza colpetti o altro che ne deturpi lo stato, può essere considerata FDC anche se il lustro è in parte o in tutto assente?

No, il lustro, se è un FDC vero e non farlocco, deve esserci eccome sulle monete repubblicane.

Saluti


Inviato (modificato)

Buona sera. Sono passati più di 60 anni dal 500 lire caravelle. Se  tesaurizzato all' emissione e non  conservato quasi sottovuoto

(monetiere)e si è totalmente patinato che conservazione ha?

Un cordiale saluto .

Gabriella.

Modificato da ACERBONI GABRIELLA

Inviato
2 minuti fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buona sera. Sono passati più di 60 anni dal 500 lire caravelle. Se  tesaurizzato all' emissione e non  conservato quasi sottovuoto

(monetiere)e si è totalmente patinato che conservazione ha?

Un cordiale saluto .

Gabriella.

Non so se ho inteso bene la domanda, ma una qualsiasi moneta (caravelle incluse) se non ha subito interventi rimane fdc .. è importante capire che il lustro col tempo non si cancella ma rimane ben presente sulle monete, anche se patinate. Ci sono per esempio moltissimi esempi di monete con anche 200 anni che hanno preservato intatto il proprio lustro di conio .. 

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Inviato

Buona sera . Sono pienamente concorde che il lustro  sia senza dubbio riconoscibile

sempre, ma patinato anche lui. Mi sembrava solamente che si intendesse parlare di lucentezza.

Tutto sta nell'essere d'accordo che  il  lustro ( condizione delle superfici piane intatte) non deve essere necessariamente brillante(riflettere la luce) .

Mi sembra possibile cadere nella forse  sbagliata interpretazione lustro di conio uguale lucentezza.

Cordialità Gabriella.

.

  • Grazie 1

Inviato

E' sempre un piacere leggervi. Ognuno di voi ha portato alla mia attenzione vari fattori. Alcuni dei quali, senza il vostro contributo, manco li avrei ponderati.


Inviato

Riporto un esempio: 20 lire 1968 conservato per 52 anni nella confezione della zecca (la cui plastica causa deterioramento delle monete) molto difficilmente presenterà un forte lustro perché la lievissima corrosione delle superfici molto probabilmente sarà presente. Alcuni 20 lire 1968 pur non avendo mai circolato possono presentare macchioline. Dunque: moneta mai circolata,con macchioline e poco lustro....come la classifichiamo??

Se non ha mai circolato in teoria fdc....se ha tracce di corrosione qfdc?IL lustro c'è ma con la corrosione della plastica si è modificato...meno lucente. Quindi? Questa potrebbe essere una eccezione.

  • Grazie 1

Inviato

Buon giorno a tutti. A matteo95 e a re di denari , la mia era una domanda provocatoria.

La mia idea è che il fdc ,  se la moneta viene a contatto solo della normale atmosfera,

quando c'è rimane , patina o meno , non possono essere certo quelle poche molecole che subiscono un processo di ossidazione a comprometterlo .

Buona giornata a tutti che oggi sembrerebbe , almeno sul lago di Como, spettacolare.

Gabriella.


Inviato

Certo che si,

con uno stampo del conio si battono alcuni milioni di pezzi. Puoi immaginare la differenza fra i primi e gli ultimi. I primi sono praticamente proof gli ultimi sicuramente molto meno brillanti, per il conio ormai usurato. Ma sono sempre appena usciti dalla zecca.

Roberto


Inviato

Io credo che molti di voi continuino a confondere le definizioni di "stato di zecca" e "fior di conio". Una moneta appena uscita dalla zecca è sicuramente in "mint state"; sicuramente presenta lustro (magari attenuato quando il conio è usurato). Dalla zecca escono anche monete con tanti segni di contatto. Sono certamente ancora in "mint state" ma non sono in FDC (effettivamente l'fdc è estremamente raro a trovarsi, il "mint state" no).

Una moneta con lustro su tutta la superficie (anche se attenuato) è classificabile a partire da spl-fdc a seconda dell'entità dei segni di contatto. Una moneta con tanto lustro ma non sul 100% della moneta (usura solo sui rilievi più alti) si può classificare spl+. Scendendo nella scala un spl ha rilievi alti poco usurati dalla circolazione ma ancora tracce di lustro residuo. Quindi la risposta al quesito iniziale è NO (a meno che non sia stata finita con particolare lavorazione in zecca; ad esempio lavorazione proof o sabbiatura). Se una moneta non presenta lustro o almeno traccia della brillantezza originaria non è nemmeno un SPL. Prima imparerete questi concetti meno soldi butterete in alte conservazioni farlocche. Di ciò che vedete chiuso FDC quanto non presenta il minimo segno di contatto?

Lo presenta? Non è FDC. Molte case d'asta descrivono ad esempio "FDC minimi segni di contatto"; ebbene non è FDC. 

Nelle alte conservazioni il lustro è tutto. Molto più importante dei segni di contatto e della stessa valutazione tecnica della conservazione. La brillantezza del tondello è proporzionale all'appeal e la moneta risulta apprezzata (e pagata) quando è contesa.

Buona domenica.

 

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Inviato

Buona domenica a voi tutti, mi permetto di fare un esempio concreto per avere il vostro parere in merito a queste 100 lire in Acmonical. Il resto della moneta è perfetto. Mi lascia interdetto la parte di metallo che, credo causa rottura del conio e conseguente esubero di metallo, ha ricoperto la data.

Non dovrebbe avere la medesima lucentezza del resto della superficie?

100lireNoData(1).jpg


Inviato

Buon giorno.A cinna74 , credo che le definizioni stato di zecca e fior di conio debbano coincidere.

Se così non fosse ci sarebbe un solo fior di conio , la prima moneta  coniata, dopo di che il conio inevitabilmente se pur minimamente

comincerebbe  a deteriorarsi o a presentare imperfezioni  anche infinitesimali dovute a cricche sporco polvere

o chissà che cosa , credo diventerebbe il campo delle cento pertiche. Sarebbe troppo difficile ,e  mi sembra che lo sia già molto ,

definire che cosa sia un fdc . Non voglio entrare in contrasto o polemizzare con alcuno. Io ho lavorato stampando

ferrro e lamiere ,gli stampi venivano aggiustati o sostituiti quando il prodotto non rispondeva più alle  tolleranze,

fino a quel punto era ritenuto idoneo , e pagato per tale. Credo che coniare moneta sia una lavorazione meccanica

pertanto soggetta  a tolleranze dimensionali .Quali sono le monete perfette ? La prima , le prime dieci il primo milione ?

Ripeto che non voglio entrare in polemica ho solo espresso un parere derivante da una esperienza personale

lavorativa. Con tutto ciò ribadisco la mia stima e la mia cordialità a tutti.

Un amichevole saluto.

Gabriella.

 

 

 

  • Grazie 1

Inviato
23 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buona sera. Sono passati più di 60 anni dal 500 lire caravelle. Se  tesaurizzato all' emissione e non  conservato quasi sottovuoto

(monetiere)e si è totalmente patinato che conservazione ha?

Un cordiale saluto .

Gabriella.

Fdc patinato e il lustro è sotto......presente

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Inviato
3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Quali sono le monete perfette ? La prima , le prime dieci il primo milione ?

Qui entriamo in un campo filosofico. C'è chi sostiene semplicemente che non esista (nella scala uk non esiste ad esempio un FDC nato per la circolazione) se non nell'idea dell'incisore. Più prosaicamente nella scala italiana è una moneta con lustro particolarmente brillante e scevra da segni di contatto. D'altronde, anche se non ancora immesse in circolazione, non è pensabile considerare una delle prime battute dei conii nella medesima conservazione (e relativo valore) di una moneta finita in fondo al cassone di raccolta dei tondelli e quindi tempestata di segni derivanti dalla stessa lavorazione. Il "fiore del conio" è ciò che di meglio il conio regala, in stato di zecca tutto ciò che esce dalla stessa. 

 

3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

il primo milione ?

I conii si rompono e si cambiano. Non c'è un solo conio per millesimo.

Prova a leggere la nota 7 di questa pagina del nostro catalogo.

https://sterline.collectorsonline.org/moneta/S-SVICT/2

3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Non voglio entrare in contrasto o polemizzare con alcuno.

Perché polemizzare? Io scrivo solo ciò che ho imparato nel corso di molti anni. Considerare una moneta "mint state" come FDC è un errore. Pagarla come FDC è peggio. Comunque tutti sono liberi di pensarla come vogliono quando si acquista. Le note dolenti arriveranno quando si vorrà vendere.

Ricambio la cordialità.


Inviato (modificato)
Il 11/7/2020 alle 23:40, Re di denari dice:

Riporto un esempio: 20 lire 1968 conservato per 52 anni nella confezione della zecca (la cui plastica causa deterioramento delle monete) molto difficilmente presenterà un forte lustro perché la lievissima corrosione delle superfici molto probabilmente sarà presente. Alcuni 20 lire 1968 pur non avendo mai circolato possono presentare macchioline. Dunque: moneta mai circolata,con macchioline e poco lustro....come la classifichiamo??

Se non ha mai circolato in teoria fdc....se ha tracce di corrosione qfdc?IL lustro c'è ma con la corrosione della plastica si è modificato...meno lucente. Quindi? Questa potrebbe essere una eccezione.

La metto giù a mo' matematico.

FDC = Fiore del conio = Il meglio che esce da quel conio (quindi NEANCHE TUTTO quello che esce da quel conio... FIguriamoci uscito da zecca magari insacchettato ecc ecc).

cosa MOLTO DIVERSA da

UNC = Moneta non circolata.

Quindi

Moneta non circalata DIVERSO da FDC.

-

Questo ERA.
Oggi abbiamo i centesimini del 5 eccezionali :( :(

 

Modificato da Monetaio
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Inviato

Passando dalla teoria alla pratica, nessuno se la sente di esporre il proprio parere nel caso in oggetto?

 


Inviato (modificato)
9 minuti fa, FFF dice:

Passando dalla teoria alla pratica, nessuno se la sente di esporre il proprio parere nel caso in oggetto?

 

Qual'é la domanda, perchè l'escrescenza non ha lo stesso lustro del resto della moneta ?

Se si, ovviamente non può verlo, perchè il lustro sulla superficie della moneta é dato dalla "picchiata" e dalle forze applicate sulle superfici lisce (o comunque regolari) che, in caso di rotture di conio, sporcizie infrapposte e quantaltro, smette/ono di esserci.
Nel caso specifico dubito addirittura che metallo del tondello abbia riempito le cavità presenti in quella zona.

Modificato da Monetaio
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Inviato (modificato)

Quindi in caso di rottura del conio, possono esserci sia monete che vengono riempite dal metallo in eccesso e monete, come in tal caso no?

Per paragone, inserisco una mia moneta che presenta la medesima rottura del conio. tuttaiva si vede invece il medesimo lustro del resto della superficie.

20180613_083207.jpg

Modificato da FFF

Inviato

E ammetto che la prima da me postata, pensavo fosse stata soggetta a un qualche tipo di pulizia maldestra


Inviato (modificato)
21 minuti fa, FFF dice:

Quindi in caso di rottura del conio, possono esserci sia monete che vengono riempite dal metallo in eccesso e monete, come in tal caso no?

Per paragone, inserisco una mia moneta che presenta la medesima rottura del conio. tuttaiva si vede invece il medesimo lustro del resto della superficie.

20180613_083207.jpg

Non sono le monete che si riempono, ma il metallo dei tondelli che rimepe o meno i conii.
E' una questione di metallo presente e area di espansione/modellamento disponibile/forza applicata.
Se cambia uno dei fattori, il risultato diverge. E diverge in base alla nuova situazione.
Insomma, non c'é molto da spiegare, basta andare a logica. Come per le formine dei biscotti.

 

Modificato da Monetaio
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Inviato (modificato)

Tra i biscotti che ho visto fino ad ora di questo genere (in Acmonical), è l'unico in cui manca il lustro. E si spera che nelle formine dei biscotti non ci sia così tanto sporco ?

Detto ciò, rimango comunque sorpreso che possa essere periziata Fior di Conio... io che solitamente sono di manica larga nelle valutazioni.

 

Modificato da FFF

Inviato

Sono esterefatto...

https://numismaticaducale.it/prodotto/2-lire-1940-xviii-bordo-largo/

SPL+ ?  ?


Inviato (modificato)
Il 12/7/2020 alle 13:51, FFF dice:

Buona domenica a voi tutti, mi permetto di fare un esempio concreto per avere il vostro parere in merito a queste 100 lire in Acmonical. Il resto della moneta è perfetto. Mi lascia interdetto la parte di metallo che, credo causa rottura del conio e conseguente esubero di metallo, ha ricoperto la data.

Non dovrebbe avere la medesima lucentezza del resto della superficie?

100lireNoData(1).jpg

 

Prova ad immaginare un conio preparato per battere monete, tirato a lustro come si deve, che a un certo punto si rompe: per creare una moneta come quella sopra significa che una significativa porzione del conio si è staccata. E naturalmente in quel punto è rimasto il metallo grezzo, non più una superficie lucida e tirata a puntino come quella del conio nuovo. Quello che vedi sulla moneta riflette quello che c'è sul conio: ove questo è liscio, viene riportato sulla moneta la medesima perfezione, ma se per eventi traumatici una parte del conio rimane col metallo nudo, allora sulla moneta verranno riportate le trame del metallo grezzo. Sull'altra moneta postata più sotto siamo di fronte a un caso completamente diverso: la rottura non è così traumatica, e non c'è materiale grezzo del conio che abbia riportato la propria forma sulla moneta. Anzi, a dirla tutta, da quel che si vede non mi pare nemmeno una rottura del conio quanto invece una sovrapposizione di materiale, un detrito che è andato a frapporsi tra il conio e il tondello.

 

Modificato da Paolino67
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