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IGNORED

Nuove restrizioni nel mercato USA per le monete Romane?


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Buongiorno 

Leggevo pocanzi su Coins Weekly che, approssimandosi la scadenza e quindi il rinnovo del MOU (Memorandum of Understanding)  tra USA e Repubblica Italiana, alcune componenti delle associazioni archeologiche americane ed una non meglio specificata “powerful lobbying organization”  ,che sostiene la messa al bando della collezione privata di artefatti antichi, vorrebbero estendere le restrizioni già presenti all’importazione di tutte le monete Romane.

 

Da questo spunto inizia un articolo molto duro verso tali possibili nuove limitazioni.

 

E fin qui mi sono detto “tutto bene”, che hanno ragione collezionisti e commercianti a volere lottare per difendere il diritto a collezionare, vendere e quindi studiare anche da privati monete antiche, anche quando il relativo passato collezionistico acclarato (pedigree) non risale di molto nel tempo.

Del resto molto hanno studiato e pubblicato oltreoceano sulle monete antiche dei nostri antenati e sulla nostra Storia, come non essergli grati? Non si potrebbe fare altro che supportarli.

Poi però ho avvertito un sapore amaro in bocca, dal cruccio sono scivolato nel “disappunto”, nel leggere che : “L’attuale nazione/stato Italiano non è esistito fino al 1861, quindi l’Italia non dovrebbe avanzare nessuna rivendicazione su monete prodotte migliaia di anni prima.”

Perché se in linea di principio condivido il contenuto, sarebbe stato per lo meno opportuno aggiungere qualche parola in più, qualche specificazione. Vorrei ricordare la recente maxi operazione Achei a Crotone, riguardante tombaroli e altre figure coinvolte (anche case d’asta estere) che hanno causato più o meno direttamente danni ingentissimi ed irrecuperabili a strati archeologici vastissimi, usando anche le ruspe (!).

Un poco di accortezza e delicatezza in più, un po’ più di considerazione per lo scempio che patisce il Nostro patrimonio culturale per alimentare i mercati esteri, non sarebbero guastate.

Io sono per il libero collezionismo, sí, ma nel rispetto dei valori della tutela del patrimonio culturale di ogni stato e nazione in ogni angolo della terra; i freddi, calcolatori, egoismi di parte non aiutano nessuno.

Chiudo facendo menzione che a guidare la giusta crociata contro il rinnovo del MOU e relativo aumento delle restrizioni é la celebre e ottima casa d’aste Classical Numismatic Group, che ha inviato agli iscritti alla loro newsletter una email di cui l’ariticolo in questione è solo un copia e incolla.

Le cui parole relative ai diritti del nostro paese a me hanno dato non poco fastidio, poiché non sono loro a poterli determinare.

 

Detto ciò, ripeto, sono al loro fianco.

 

Voi invece? Che ne pensate?


https://coinsweekly.com/help-making-the-us-reconsider-import-restrictions-on-all-roman-coins/

 

Modificato da Archestrato
Chiarimento in apertura

Supporter
Inviato

?Solita cosa senza senso che non cambierà niente visto che il mercato numismatico ama trovare vie furbe , al più aumenterà il lavoro dei "notai"....


Supporter
Inviato

Anch’io ho ricevuto il comunicato di CNG, che rimanda fra l’altro a un documento di un sedicente esperto legale nel quale è detto che i costi del maggior lavoro delle dogane USA saranno dovuti alla “poor stewardship” dello Stato Italiano sul proprio patrimonio archeologico. A tale argomento, ripreso in una discussione su Cointalk, ho ribattuto in maniera abbastanza secca.


Inviato (modificato)

“L’attualenazione/stato Italiano non è esistito fino al 1861, quindi l’Italia non dovrebbe avanzare nessuna rivendicazione su monete prodotte migliaia di anni prima.”


Questo passaggio evidenzia un concetto importante: la distinzione tra l’identità  culturale di un popolo e l’identificazione di territorio/stato politico che afferisce a quel popolo o ai suoi discendenti su quel territorio

e’ chiaro che pur avendo una storia identitaria politica solamente molto recente ( dal 1861 ) l’identità culturale rivendicata dal popolo italiano affonda in radici assai piu’ lontane, ovvero quelle romane e in parte anche greche.

Parimenti anche l’inghilterra non era una nazione ai tempi dei Celti eppure le sue radici risalgono  indubitabilmemte a quell’epoca e L’entita’ politica di oggi puo’ rivendicare pieno diritto sulle testimonianze di epoca celtica rinvenute nel suo territorio. 
e’ certamente l’identità culturale e le radici dalle quali deriva la giustificazione di tutela , salvaguardia e possesso ma in ultima analisi e’ la sovranità sul territorio esercitata dallo stato che alla fine fa premio. Se un domani l’Italia divenisse uno stato vassallo di un’altra potenza sarebbe probabilmente quest’ultima ad accampare diritti su quanto trovato nel sottosuolo . 

interessante punto di riflessione. 
 

Modificato da numa numa

Inviato

"Poi però ho avvertito un sapore amaro in bocca, dal cruccio sono scivolato nel “disappunto”, nel leggere che : “L’attuale nazione/stato Italiano non è esistito fino al 1861, quindi l’Italia non dovrebbe avanzare nessuna rivendicazione su monete prodotte migliaia di anni prima.”.

Premesso che non intendo contrastare Archestrato in alcun modo, nè dileggiarlo, ma solo ragionare su quanto da lui riferito (e mi sembra di capire dal medesimo non condiviso), lasciatemi dire che l'argomento è davvero singolare.

Come a dire che se la casa dove abito e che ho ereditato è stata costruita da mio padre un anno prima della mia nascita non sposso vantare sulla stessa alcun diritto.

Con questo criterio le Piramidi, il Colosseo, la Reggia di Caserta  etc. sarebbero res nullius.

A volte il Signore si accanisce ...

   

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
10 ore fa, Polemarco dice:

 

Premesso che non intendo contrastare Archestrato in alcun modo, nè dileggiarlo, ma solo ragionare su quanto da lui riferito (e mi sembra di capire dal medesimo non condiviso), lasciatemi dire che l'argomento è davvero singolare.

Come a dire che se la casa dove abito e che ho ereditato è stata costruita da mio padre un anno prima della mia nascita non sposso vantare sulla stessa alcun diritto.

Con questo criterio le Piramidi, il Colosseo, la Reggia di Caserta  etc. sarebbero res nullius.

A volte il Signore si accanisce ...

   

Direi , a leggere quanto sopra, che anche il caldo non scherza.....

Modificato da Tinia Numismatica

Inviato

Oh my God!


Inviato

Che vogliano togliersi di mezzo le migliaia di richieste che i nostri Carabinieri di restituzione di materiale in vendita e rubato dai nostri musei? 

Perché parliamo di migliaia di pezzi all'anno e dagli usa non si recupera praticamente mai nulla comunque


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