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"Viceregno che passione"


Risposte migliori

9 minuti fa, Litra68 dice:

Mi sorge un dubbio, intravedo un 7 a dx del Tosone, aspettiamo altri pareri, non vorrei aver sbagliato l'attribuzione, @gennydbmoney @Layer1986 @Rocco68 @Rex Neapma anche gli altri cosa ne pensate? 

Saluti 

Alberto 

Buongiorno Alberto, è un 47 ma il simbolo è troppo sfocato per essere sicuri che sia una C, secondo me no... 

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Il ragionamento da fare, andando oltre i limiti bibliografici, è che di partenza esistono i contrassegni dalla A alla Z a cui si aggiungono i soliti simboli. Se assumi questo assioma come base allo studio delle vicereali, la cosa diventa incredibilmente semplice. Per me a parte i simboli troppo particolari non dovrebbero essere nemmeno citati in un catalogo 

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16 minuti fa, Layer1986 dice:

Il contrassegno può essere una C, ma ciò non vieta che sia un 47 

In effetti sono partito in quarta osservando solo il simbolo, ma poi ho osservato la moneta nella sua interezza, a volte la fretta fa sbagliare.. Indubbiamente è un 47

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Invece secondo me più informazioni si hanno riguardo una moneta è meglio è, inoltre il simbolo, la lettera o il numero è un elemento che fa parte del processo di coniazione al pari della data e delle sigle, quindi un qualcosa in più per la catalogazione... 

Inoltre possono essere uno stimolo alla ricerca (come successo all'amico Pietro) oppure un parametro in più per ampliare ulteriormente la propria collezione... 

Ovviamente poi ognuno sceglie come impostare la propria raccolta, ma asserire l'inutilità di catalogare i simboli mi sembra alquanto strano detto da chi apprezza questo periodo storico dove i simboli sono tra le peculiarità di questa monetazione... 

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3 minuti fa, gennydbmoney dice:

Invece secondo me più informazioni si hanno riguardo una moneta è meglio è, inoltre il simbolo, la lettera o il numero è un elemento che fa parte del processo di coniazione al pari della data e delle sigle, quindi un qualcosa in più per la catalogazione... 

Inoltre possono essere uno stimolo alla ricerca (come successo all'amico Pietro) oppure un parametro in più per ampliare ulteriormente la propria collezione... 

Ovviamente poi ognuno sceglie come impostare la propria raccolta, ma asserire l'inutilità di catalogare i simboli mi sembra alquanto strano detto da chi apprezza questo periodo storico dove i simboli sono tra le peculiarità di questa monetazione... 

È proprio perché conosco certe dinamiche di coniazione e la varietà pressoché indefinibile di simboli che non li ritengo utili ad una classificazione univoca di una moneta.

Un tornese del 47 con la A o con la croce per me hanno lo stesso valore storico.

Siccome sono marchi per il conteggio della produzione giornaliera per ogni singolo coniatore e, siccome, ogni giorno venivano assegnati random non vedo come possano essere equiparati a una data o alle sigle dei maestri di zecca e di prova.

Proprio la loro natura crea limiti che la  bibliografia non sa risolvere: un autore dovrebbe vedere tutte le monete prodotte per poter riportare l'informazione completa che ovviamente non riesce a fare. A seguito di ciò è preferibile non riportarli proprio (o almeno non definirsi un'opera completa) ?

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36 minuti fa, Layer1986 dice:

la varietà pressoché indefinibile di simboli che non li ritengo utili ad una classificazione univoca di una moneta.

Su questo sono d'accordo... 

36 minuti fa, Layer1986 dice:

Siccome sono marchi per il conteggio della produzione giornaliera per ogni singolo coniatore e, siccome, ogni giorno venivano assegnati random non vedo come possano essere equiparati a una data o alle sigle dei maestri di zecca e di prova.

Se leggi attentamente non ho detto che sono al pari di sigle e date, ma fanno parte del processo di coniazione come sigle e date, sono due affermazioni diverse... 

Per il resto sono punti di vista differenti... 

Modificato da gennydbmoney
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Giusto per dare un po' di sale alla discussione... 

Se i simboli sono di poco interesse e quindi non hanno la prerogativa di dare o meno valore o rarità ad un esemplare, indipendente dal simbolo che riporta, come valutiamo un'esemplare che, per motivi non ancora svelati, non riporta invece nessun simbolo?... 

Screenshot_20210425_105950.jpg

Screenshot_20210425_110022.jpg

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40 minuti fa, gennydbmoney dice:

Giusto per dare un po' di sale alla discussione... 

Se i simboli sono di poco interesse e quindi non hanno la prerogativa di dare o meno valore o rarità ad un esemplare, indipendente dal simbolo che riporta, come valutiamo un'esemplare che, per motivi non ancora svelati, non riporta invece nessun simbolo?... 

Screenshot_20210425_105950.jpg

Screenshot_20210425_110022.jpg

Che motivazioni si devono svelare? Anche la mancanza di simbolo è un riconoscimento no? Gli esemplari senza simbolo comunque potevano ricondurre all'opera di un singolo coniatore quel giorno no? 

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30 minuti fa, Motoretta dice:

Ho rifatto le foto sembra una c 

IMG_20210425_110853_4~2.jpg

Conosco persone che lo classificherebbero inedito, quindi, visto che non è citato in bibliografia,blog classificherebbe R5 con richiesta economica spropositata. È veramente così? Ovviamente no. Questo è un problema per chi vorrebbe studiare il periodo seriamente

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Leggo  più volte i post per farmi una mia opinione molto soggettiva, da prendere con le pinze, delle monete mi affascina oltre all'iconografia, il suo contesto storico, la tecnica di coniazione, il perché di alcune scelte, vedi ad esempio i simboli dei coniatori, non tanto per la varietà ma per la loro presenza o meno, ho imparato una cosa fondamentale, anche se spesso sono il primo a sbagliare, non bisogna avere fretta, soprattutto nella catalogazione, stamattina per la fretta e superficialità ho dato un attribuzione errata salvo poi con calma ritrattare. Certo se effettivamente è una C  non si concilia con le notizie a me note, ripeto a me note. 

Saluti 

Alberto 

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39 minuti fa, Layer1986 dice:

Anche la mancanza di simbolo è un riconoscimento no?

Mi sembra una considerazione logica e corretta. È chiaro che dovrebbero essere presenti esemplari con tutte le lettere, come nel caso del grano del 47/47 ( dove praticamente ne mancano all’appello 2 o 3 ), che prima o poi usciranno fuori. Sull’ opportunità di inserirli o meno in bibliografia credo che la scelta spetti esclusivamente all’autore che, al momento della pubblicazione inserisce i dati conosciuti. Mi pare che in questa sezione non manchino i post ( la quasi totalità ) sulle presunte “Varianti” ( punto in più o meno, lettera grande o piccola, allineamento, dimensione caratteri, e chi più ne ha più ne metta )..

Nel caso specifico non è chiarissimo se si tratta di una C oppure una O ( perché no ) e, nel caso fosse una C, allora sarebbe retrograda.

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3 minuti fa, doppiopunto dice:

Mi sembra una considerazione logica e corretta. È chiaro che dovrebbero essere presenti esemplari con tutte le lettere, come nel caso del grano del 47/47 ( dove praticamente ne mancano all’appello 2 o 3 ), che prima o poi usciranno fuori. Sull’ opportunità di inserirli o meno in bibliografia credo che la scelta spetti esclusivamente all’autore che, al momento della pubblicazione inserisce i dati conosciuti. Mi pare che in questa sezione non manchino i post ( la quasi totalità ) sulle presunte “Varianti” ( punto in più o meno, lettera grande o piccola, allineamento, dimensione caratteri, e chi più ne ha più ne metta )..

Nel caso specifico non è chiarissimo se si tratta di una C oppure una O ( perché no ) e, nel caso fosse una C, allora sarebbe retrograda.

C'è un'altra foto in cui la C si vede meglio 

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7 minuti fa, Litra68 dice:

Leggo  più volte i post per farmi una mia opinione molto soggettiva, da prendere con le pinze, delle monete mi affascina oltre all'iconografia, il suo contesto storico, la tecnica di coniazione, il perché di alcune scelte, vedi ad esempio i simboli dei coniatori, non tanto per la varietà ma per la loro presenza o meno, ho imparato una cosa fondamentale, anche se spesso sono il primo a sbagliare, non bisogna avere fretta, soprattutto nella catalogazione, stamattina per la fretta e superficialità ho dato un attribuzione errata salvo poi con calma ritrattare. Certo se effettivamente è una C  non si concilia con le notizie a me note, ripeto a me note. 

Saluti 

Alberto 

Buongiorno Alberto, le lettere e i simboli servivano al conteggio e al conseguente pagamento dei coniatori a fine giornata. Se il coniatore A produceva più del coniatore croce latina doveva essere pagato di più quel giorno.

In soldoni servivano a questo i simboli che ovviamente cambiavano continuamente di giorno in giorno.

Per questo motivo alla fine si tratta di un elemento a mio parere secondario. Dato il numero e la varietà le notizie a noi note su questi simboli restano sempre incomplete a meno che non si faccia un censimento della totalità di pezzi arrivati fino a noi oggi, cosa ovviamente impossibile.

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@Layer1986, si sapevo del perché dell'utilizzo dei contrassegni, ma quello che mi sfugge è quando ci troviamo con un esemplare come quello postato da @gennydbmoney, che ne è privo, è sicuramente un elemento secondario, ma credo essenziale ai fini della determinazione del compenso di cui parli. Riguardo al censimento dei pezzi conosciuti è effettivamente di non facile attuazione. 

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1 ora fa, Layer1986 dice:

Che motivazioni si devono svelare? Anche la mancanza di simbolo è un riconoscimento no? Gli esemplari senza simbolo comunque potevano ricondurre all'opera di un singolo coniatore quel giorno no? 

Dipende dalle direttive della zecca in quel periodo, se si dovevano contrassegnare le monete allora non è normale che ce ne siano senza simboli, il perché poi è un'altra questione, ma vedo che il discorso verte sul mero valore economico che dovrebbe dare il mercato a questi esemplari, ma la mia non era un'analisi in tal senso, ma solo capire se nel tuo caso, che reputi secondario il riscontro di simboli l'uno diverso dell'altro, se consideri degno di nota nota un'esemplare che il simbolo non ce l'ha, quando invece doveva esserci... 

Come ho scritto prima è il collezionista che poi decide di aggiungere per la stessa data simboli diversi, a me se capita lo faccio, oppure come nel tuo caso prendi uno per data indipendentemente dal simbolo, questo ci sta e ognuno fa come meglio crede ma addirittura dire che non ha senso catalogare /collezionare per simbolo mi sembra poco credibile, come per le date anche i simbolo possono essere più o meno rari rispetto ad altri... 

Inoltre se il mercato vuol dare una plusvalenza ad un esemplare come quello che ho postato non ci vedo nulla di strano...

si da valore a cose veramente infime e senza nessuna valenza storica e non si dovrebbe dare valore ai simboli?... 

Ripeto, rispetto il tuo parere ma non sono d'accordo... 

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4 minuti fa, gennydbmoney dice:

Dipende dalle direttive della zecca in quel periodo, se si dovevano contrassegnare le monete allora non è normale che ce ne siano senza simboli, il perché poi è un'altra questione, ma vedo che il discorso verte sul mero valore economico che dovrebbe dare il mercato a questi esemplari, ma la mia non era un'analisi in tal senso, ma solo capire se nel tuo caso, che reputi secondario il riscontro di simboli l'uno diverso dell'altro, se consideri degno di nota nota un'esemplare che il simbolo non ce l'ha, quando invece doveva esserci... 

Come ho scritto prima è il collezionista che poi decide di aggiungere per la stessa data simboli diversi, a me se capita lo faccio, oppure come nel tuo caso prendi uno per data indipendentemente dal simbolo, questo ci sta e ognuno fa come meglio crede ma addirittura dire che non ha senso catalogare /collezionare per simbolo mi sembra poco credibile, come per le date anche i simbolo possono essere più o meno rari rispetto ad altri... 

Inoltre se il mercato vuol dare una plusvalenza ad un esemplare come quello che ho postato non ci vedo nulla di strano...

si da valore a cose veramente infime e senza nessuna valenza storica e non si dovrebbe dare valore ai simboli?... 

Ripeto, rispetto il tuo parere ma non sono d'accordo... 

A mio parere l'assenza o la presenza del simbolo non cambia le cose 

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In ogni caso, rimane una moneta non classificabile in maniera definitiva e completa ( e non me ne voglia il proprietario ); faccio fatica a leggere anche le sigle dietro la testa ( ci sono e si leggono tutte ? ), oltre alla parte mancante sotto il busto, che ritengo fondamentale. In ogni caso ricordo che il CNI riporta i simboli, tutti quelli che hanno potuto verificare, e che tutti gli autori che sono venuti dopo hanno fatto riferimento a questo testo, di cui non si può mettere in discussione l’importanza.

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