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Inviato

Ciao a tutti,

da qualche tempo mi sono avvicinato alla cartamoneta e ho iniziato ad analizzare quella emessa dalla Banca d'Italia nel periodo repubblicano. Da qui ho notato che per ogni taglio, una banconota si classifica per il decreto di emissione a cui corrisponde poi un blocco di numeri di serie e le firme sulle banconote. 

Ora mi stavo domandando: ma per le banconote in euro come funziona? 

Nella prima serie di banconote, per ogni taglio, abbiamo un codice corto sul fronte, dove la prima lettera indica chi ha stampato la banconota e i numeri che indicano la lastra di stampa, e un codice lungo nel retro dove la prima lettera indica lo stato per cui è stampata la banconota.

Nella seconda serie esiste, sempre per ogni taglio, un codice corto sul fronte dove la prima lettera indica chi ha stampato la banconota e i numeri che indicano la lastra di stampa e un codice lungo sul retro che in questo caso non indica più lo stato per cui viene stampata la banconota.

Da questo quindi sembra che per ogni banconota si dovrebbero avere tutti i codici che indicano le lastre di stampa di ogni nazione, cosa evidentemente impossibile. Stessa cosa anche limitando ad una sola nazione (per esempio l'Italia) dove per una banconota ci possono essere anche un centinaio di lastre.

Nel catalogo Gigante 2020 quando si arriva alle banconote in euro si vede che le banconote vengono raggruppati per lastre di stampa, ma con quale criterio?

Grazie a tutti 

 

 


Inviato (modificato)

Benvenuto,

le tue sono domande abbastanza complesse per cui ti suggerirei di divertirti ad esaminare gli archivi di http://www.eurobt.eu  e il suo forum, dove queste faccende sono sviscerate a fondo, ma ci sarebbe anche una considerazione generale da fare. Se con la vecchia serie si poteva distinguere lo stato di emissione, il che conferiva un certo "distinguo" alle banconote dei diversi posti, con la nuova si è scelto in modo a mio avviso lungimirante di eliminare ogni riferimento alla provenienza, salvo naturalmente i dati di stampa con sui ogni biglietto deve sempre poter essere distinto dagli altri: il bello del collezionare euro secondo me sta anche nel fatto che è una collezione (euro)globale, per così dire, quindi è saggio lasciar perdere questa foga di voler distinguere uno stato dall'altro e godersi le banconote nel loro contesto unitario.

Modificato da ART

Inviato

Grazie @ART

Andrò a leggere sul sito che hai scritto...

Concordo sul godere del biglietto senza dover per forza avere la foga...e nella seconda serie questo aspetto è ben evidenziato togliendo una delle due informazioni che i codici davano. La mia domanda nasce da una considerazione: il giovane che si avvicina alla cartamoneta tra 40 anni, come si approccerà alla collezione di banconote euro? 

Questa considerazione mi è venuta in mente visto che io mi sto approcciando ora alla cartamoneta della lira repubblicana e il metodo di identificazione della banconota è abbastanza chiaro...

Grazie ancora!


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