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Risposte migliori

Inviato

Buona sera, mi pongo una domanda. So'che per dare un valore ad una moneta occorre tenere presente lo stato di conservazione e la tiratura della moneta stessa. Ma se ci riferiamo a monete da cento anni indietro(dai Savoia ai romani per interderci) e abbiamo una tiratura alta delle monete che stiamo valutando, la tiratura si riferisce al periodo di emissione. Esempio: se una tal moneta di 500 anni fa ha avuto una tiratura di 10 milioni di pezzi, al giorno d'oggi quanti pezzi si possono trovare? Non di certo 10 milioni. Inoltre lo stato di conservazione di una moneta da un euro sarà, molto probabilmente, più alto che non la moneta di 500 anni fa!

Chiedo lumi ai più esperti. Grazie.

 


Inviato

Considerazioni corrette, ma la domanda qual è?


Inviato

Non è tanto la domanda ma la risposta che talvolta qualcuno riceve e le valutazioni che riportano i cataloghi.  Ossia che la moneta che si sta valutando è stata emessa in milioni di copie nei secoli passati. E viene riportato il simbolo C (comune). Comune quando è stata emessa. Ad oggi quel C ha meno importanza, o no?  E lo stesso lo stato di conservazione se parliamo di monete antiche. Poi è anche vero che occorre dare una valutazione alla moneta. E qua nasce il problema. Come la si valuta? Con quei criteri che indicavo prima. È un cane che si morde la coda? Non so se mi sono spiegato bene. Grazie.


Inviato

Forse non ha compreso bene...

C (comune) = la moneta è comune oggi, non quando è stata emessa.

Gli indici di rarità si riferiscono ad oggi (al momento della relativa pubblicazione) non a quando la moneta è stata emessa ovviamente...

Saluti

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Inviato

La rarità di una moneta è parametrata a quella che è la reperibilità di oggi, non a quella di 100 o 200 (o 2000) anni fa.

La tiratura iniziale è un dato che può avere la sua importanza come può non averla; difatti esistono monete con tirature di milioni di esemplari che sono rare (perchè per vari motivi di questa tiratura iniziale ne sono rimaste poche) ed altre con tirature simili se non addirittura inferiori che sono comuni o cmq meno rare.

Va da sè che per un mero dato statistico, più monete sono state prodotte inizialmente, e più è facile che ne siano sopravvissute tante.  Ma è ovvio che questo dato da solo non è sufficiente per capire il mercato odierno di queste monete, perchè poi subentra anche la richiesta attuale di mercato a scombinare ancor più le cose (una moneta potrebbe anche essere stata prodotta in meno esemplari di un'altra, ma se nessuno la cerca rimarrà più comune da reperirsi rispetto alle sua sorella più ricercata).

La rarità in determinati stati di conservazione è una conseguenza del discorso di cui sopra, più che la tiratura iniziale è la storia che ha avuto una determinata moneta a determinarne l'attuale reperibilità, assoluta o relativa a un certo grado di conservazione.

In definitiva, il mercato odierno non è stabilibile a priori, tantomeno limitandosi al mero dato della tiratura. Per questo per capire cosa è davvero raro e cosa non lo è è indispensabile avere grande esperienza del mercato.

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