Macchinari in uso nel Regno Delle Due Sicilie per la coniazione di monete

[paoloilmarinaio]

Buon pomeriggio a tutti gli utenti del forum.Oggi non condivido monete ma vorrei condividere a chi si avvicina al mondo delle monete borboniche le foto dei macchinari in uso per coniare le monete nel Regno delle due Sicilie spero che siano di vostro gradimento.

Le foto vanno dall'alto in basso.

1)LAMINATOIO=serviva per ridurre lo spessore delle verghe di vari metalli.   1 FASE

2)CESOIE O FORBICIONI CIRCOLARI=serviva per tagliare le lamiere(verghe) in tante lastre più strette.   2 FASE

3)STRETTOIO (TORCHIO)=le lastre passavano in questo tipo di torchio per ottenere i tondelli.   3 FASE

4)CORDONATORE=si usava per imprimere nel taglio dei tondelli leggende-puntini-stelle e altre diverse figure.  4 FASE

5)BILANCIERE=questo veniva usato per punzonare il dritto e rovescio sui tondelli questo tipo di bilanciere venne usato nel primo periodo dal(1734-1798).

6)NUOVO BILANCIERE=questo nuovo tipo di bilanciere venne usato negli anni 1799-1859 di diverso dal primo che causò tanti infortuni perchè i tondelli venivano messi con le mani quest'ultimo li spostava automaticamente. 

Modificato 29 Maggio, 2020 da paoloilmarinaio

[mariarosaria]

complimenti Paolo, discussione interessantissima e molto utile per capire il lavoro duro che si faceva all'epoca!

[paoloilmarinaio]

Grazie mariarosaria,questo serve per far recepire ai nuovi che si avvicinano a questo mondo che la numismatica non è soltanto monete ma anche storia da studiare.

[demonetis]

Ciao @paoloilmarinaio, quando ho letto il titolo della discussione mi stava venendo un coccolone... Pensavo che avessi pubblicato le foto dei macchinari utilizzati nella zecca napoletana, questo sì che sarebbe un bel colpo!

Comunque, gli ingegni napoletani dovrebbero trovarsi nei magazzini del Museo archeologico di Napoli.

[doppiopunto]

Salve. Sarebbe utile anche indicare la provenienza delle immagini..

Allego la copertina del librino in questione.

[paoloilmarinaio]

Sono immagini prese dal testo che ha postato doppiopunto che il Caccuri prende dalla (Nuova enciclopedia popolare Italiana,Torino,1866).

[Rex Neap]

Se riuscissimo a farla progredire, sarebbe davvero una delle più belle e istruttive discussioni aperte negli ultimi tempi.

[doppiopunto]

Il 29/5/2020 alle 18:15, paoloilmarinaio dice:

Caccuri prende dalla (Nuova enciclopedia popolare Italiana,Torino,1866).

Esatto.. Alcune di queste immagini sono contenute nel testo di G. De Sopo " Le monete di Napoli" del 1971 che allego come integrazione alla discussione.

Modificato 1 Giugno, 2020 da doppiopunto

[doppiopunto]

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