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Inviato

Segnalo l'uscita del n. 361 di Panorama Numismatico

Da questo numero sul sito web dell'editore l'indice contiene anche un breve abstract degli articoli

 

Per le curiosità numismatiche:

  • Tra le medaglie curiose e oggi quasi dimenticate si può citare la medaglia d’onore per le madri di famiglie numerose, istituita con la legge n. 917 e promulgata il 22 maggio 1939 da Vittorio Emanuele III, concessa alle madri di famiglie costituite da almeno sette figli. Ne parla Gianni Graziosi in Medaglie d’onore per madri prolifiche.
  • Per la monetazione antica:

  • Intorno al 220 d.C. Roma toccò il punto più basso della sua lunga storia, a causa di… un teen ager folle e perverso sul trono: Elagabalo: del giovanissimo imperatore, che cercò di imporre il culto del dio sole, tratta Corrado Marino in questo articolo che unisce biografia e numismatica.
  • In questo numero diamo inzio a una serie di articoli, a firma di Roberto Diegi, sugli aurei e i solidi dell’Impero romano d’Occidente che, da Augusto, giungerà fino a Romolo Augustolo. In questa prima parte si parlerà degli Aurei della Dinastia Giulio-Claudia: da Augusto a Nerone.
  • Per la monetazione italiana medievale e moderna:

  • Andrea Keber e Italo Vecchi esaminano Una bolla plumbea del doge Pietro Tradonico (836-864): utilizzate dai veneziani per autenticare i documenti, le più antiche bolle conosciute andrebbero fatte risalire al IX secolo.
  • Nel corso del Duecento la zecca di Ancona emise grandi quantità di grossi agontani e denari ma cosa accadde nel secolo successivo? Ne parla Lorenzo Bellesia in La monetazione di Ancona nel Trecento.
  • Per la monetazione estera:

  • Il titolo di Difensore della Fede, riportato sulle monete inglesi, risale al 1521 e fu conferito a Enrico VIII da papa Leone X, come racconta Giuseppe Carucci in Fidei Defensor.
  • Per la medaglistica:

  • Della rarissima medaglia di Filippo II assegnata alla zecca di Milano esiste un secondo esemplare nel Gabinetto numismatico del Kunsthistorischen Museum di Vienna, come illustra Alberto Castellotti in Sono due le celebri medaglie milanesi col Calvario di Filippo II di Spagna,
  • Giuseppe Carucci racconta la storica impresa compiuta da Gromov, Jumashev e Danilin e ricordata in due medaglie commemorative, in Un volo record.
  • Per la cartamoneta:

  • Le autorità italiane non predisposero alcuna emissione per l’occupazione della Tunisia. Qual è, dunque, l’origine del biglietto con la scritta “Banca d’Italia” rintracciato da Renzo Bruni? L’autore esamina le varie possibilità in Un biglietto “sovrastampato” per l’occupazione italiana della Tunisia (novembre 1942-maggio 1943)?
  • Per la rubrica I falsi monetari, Eros Marchetti illustra il 5 lire o scudo 1821 Vittorio Emanuele I Regno di Sardegna.

    Per la rubrica Notizie dal Mondo Numismatico, si parla dell’iniziativa dell’Associazione Italiana Cartamoneta per l’individuazione del “Migliore articolo 2018” e “Migliore articolo 2019” pubblicato sulla rivista semestrale «AIC Magazine».

    Si pubblica, inoltre, il regolamento del Concorso a premio per tesi di laurea in numismatica “Pro Mario Traina”, giunto alla terza edizione (2019-2020), aggiornato secondo le ultime disposizioni rese indispensabili dai recenti decreti legislativi.

Copertina-n.-361.jpg

  • Mi piace 4

Inviato

L'articolo di Carucci sul fidei defensor sarà il primo che leggerò.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Arrivato e letto. Roberto Diegi preannuncia che ci farà "sbavare" con alcune immagini degli aurei imperiali romani e l'inizio è promettente con gli aurei della dinastia giulio-claudia.

Mentre il curatore Lorenzo Bellesia continuando ad esporre le emissioni medievali della zecca di Ancona fa un interessante riferimento ad un ripostiglio di Perugia, nascosto tra fine XV e inizi XVI sec., con più di tremila monete, quasi tutte d'argento, soprattutto grossi, di molte zecche dell'Italia centrale.


Inviato

Letto l'articolo sulla medaglia di Filippo II che segnala la presenza di un'altra medaglia simile a quella descritta nel volume del Crippa "Le monete di Milano durante la dominazione spagnola dal 1535 al 1706".

Volevo solo segnalare che anche la medaglia descritta dal Crippa nel busto di Filippo II sul petto è presente un mascherone, quindi le due medaglie avrebbero lo stesso dritto e quello modificato risulterebbe senza ombra di dubbio il rovescio.

Nell'articolo non è riportato se la medaglia presente nella collezione del Kunsthistorischen Museum sia anche lei in oro.

 


Inviato (modificato)

Posso confermare che nel busto della medaglia catalogata nell'opera del Crippa è presente il mascherone, la Crippa Numismatica mi ha gentilmente inviato un'ingrandimento del dritto e si vede benissimo il mascherone.

Quindi le due medaglie hanno in comune il diritto.

Modificato da Parpajola

Inviato (modificato)

Molto interessante e meritevole di menzione anche l’articolo di Luciano Giannoni sul funzionamento della zecca di Piombino con anche uno studio sui mezzi giuli del 1643 di Niccolò Ludovisi

Modificato da dabbene

Supporter
Inviato

Buona giornata

Ritirata la mia copia questa mattina dalla cassetta delle lettere.

L'articolo riguardante la medaglia d’onore per le madri di famiglie numerose scritto da Gianni Graziosi è stato una bella scoperta; finalmente ho delle informazioni esaustive, non solo riguardanti quella italiana, che rispondono alla mia curiosità.

Ho un esemplare di questa medaglia appartenuta a mia nonna .... ben 12 fiocchetti :shok: ma si sa, chi stava in campagna ed aveva la fortuna di avere un po' di terra da coltivare ed animali da accudire, aveva bisogno di braccia che lavorassero "gratis"; non sempre il reddito generato poteva bastare per assumere braccianti.

Era una esigenza "rurale" a prescindere dalla politica del ventennio.

 

 

IMG_0002.jpg  IMG_0003.jpg

Altrettanto interessante, per me, l'articolo di Andrea Keber e Italo Vecchi, riguardante una bolla plumbea veneziana a nome del Doge Pietro Tradonico.

L'emissione di questa bolla, di fatto, è antecedente a quella descritta dal Prof. Asolati nella RIN 117 del 2016 - Una bolla plumbea del doge Orso I Particiaco (864-881) e ritenuta, allora, dallo Stesso, la più vecchia conosciuta. E' una bella sorpresa.

saluti

luciano

  • Mi piace 3

Inviato (modificato)

A pag. 29 una bella sorpresa! Quel grosso è parte della mia collezione!

Già presentato comunque sia in una discussione qui sul forum e sul catalogo.

 

Modificato da miroita
  • Mi piace 1

Supporter
Inviato
16 minuti fa, miroita dice:

A pag. 36 una bella sorpresa! Quel grosso è parte della mia collezione!

Già presentato comunque sia in una discussione qui sul forum e sul catalogo.

 

Ciao!

Pag. 36? Non ci sono foto!

saluti

luciano


Inviato
1 minuto fa, 417sonia dice:

Ciao!

Pag. 29 Non ci sono foto!

saluti

luciano

lapsus . pag. 29 , scusa

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

_20200519_192749.JPG
 
 
Altrettanto interessante, per me, l'articolo di Andrea Keber e Italo Vecchi, riguardante una bolla plumbea veneziana a nome del Doge Pietro Tradonico.
L'emissione di questa bolla, di fatto, è antecedente a quella descritta dal Prof. Asolati nella RIN 117 del 2016 - Una bolla plumbea del doge Orso I Particiaco (864-881) e ritenuta, allora, dallo Stesso, la più vecchia conosciuta. E' una bella sorpresa.
saluti
luciano

Awards

  • 3 settimane dopo...
Inviato

In questo numero Roberto Diegi ,nel suo articolo sugli aurei della dinastia Giulio-Claudia,ci parla un po'di sé o,per meglio dire,parla dei suoi inizi collezionistici e della sua attuale collezione numismatica,le emozioni che prova,ci parla della sua n°1 per quel che concerne le monete romane imperiali e del perchè ha scelto di non collezionare aurei romani.

Molto suggestivo è il rovescio dell'aureo augusteo di Pergamo fig.6

Salutoni

odjob


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

@ak72 in riferimento al tuo articolo mi occorrerebbero 2 chiarimenti,se è possibile:

  1. perchè,nelle immagini delle monete,sono stati pubblicati due Dritti o due Rovesci di monete di differente conio?
  2. non sono riuscito a comprendere il filo logico che ti fa ritenere che la bolla,oggetto del tuo studio,sia antecedente a quella segnalata nello studio di asolati.

Anticipatamente ringrazio qualora tu voglia darmi chiarimenti in merito.

Salutoni

odjob  

Modificato da odjob

Supporter
Inviato (modificato)

Le immagini di monete veneziane sono state pubblicate per permettere al lettore di conoscere le tipologie circolanti in quel periodo. Uso della croce su gradini, confronto stilistico con bolla dell'asolati e monetazione coeva, ricerca storica di un nome.... [emoji6], la scelta non ricade sui successivi Pietro, come riportato nell'articolo, perché la croce su gradini non era già in uso. (Philip Grierson 842-856)

Modificato da ak72
T9 maledetto
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