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Crani deformati di epoca romana


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Inviato

Di solito quando si parla di crani allungati si pensa solitamente o agli alieni o alle civiltà mesoamericane e pochi penserebbero che anche nell'Europa centrale questo tipo di rituale potesse essere praticato:

"RITROVATE IN UNGHERIA DOZZINE DI CRANI DALLA FORMA ALLUNGATA RISALENTI ALL'IMPERO ROMANO

È stato scoperto, in Ungheria, un cimitero contenente numerosi resti di individui con un caratteristico cranio dalla forma allungata, risalenti al V secolo dopo Cristo.

I resti sono stati trovati all'interno di un cimitero, in Ungheria, che prende il nome di Mozs-icsei-dulo e risalente al V secolo dopo Cristo. All'interno di questo antico sepolcreto sono stati trovati i resti di novantasei persone e, alcuni dei teschi trovati, presentavano una particolare deformazione: avevano una forma allungata molto accentuata. A studiare questi resti peculiari ci hanno pensato due gruppi di archeologi: il primo proveniente dalla Curt-Engelhorn Center, Germania, ed il secondo, l’Eotvos Lorand University proveniente dall'Ungheria. La ricerca ha riguardato l’esame dei 96 resti ed è stata pubblicata su Plos One. Dallo studio dei resti si è scoperto che, in quella particolare zona, vivevano dei gruppi culturali molto diversi e che 51 teschi erano allungati in maniera caratteristica.

Probabilmente, per deformare in questo modo le ossa della scatola cranica venivano utilizzate delle bende e delle stoffe che venivano legate strettamente intorno al capo. All'interno del cimitero, inoltre, sono stati rinvenuti tre gruppi culturali diversi, spalmati in due o tre generazioni differenti. Tutto questo si spiega e si intreccia, ci dicono gli archeologi, con gli eventi storici che vedono come protagonista il lento declino dell’Impero Romano d’Occidente. All'epoca, l’Impero romano stava conoscendo la sua fine. Tumulti, conflitti con i barbari, assassini e ribellioni lo resero estremamente instabile e, in quel periodo, una delle province che andarono perdute fu proprio la Pannonia dove si trovava il cimitero con i teschi allungati. Ed è così che, durante le invasioni degli Unni, molti gruppi culturali diversi si sono riversati in Pannonia nell'arco di due-tre generazioni.

Infatti, all'interno del cimitero sono emerse tombe di chiara foggia romana, un secondo gruppo, che proveniva da una zona diversa e che seppelliva i morti con particolari merci e oggetti e che praticava l’allungamento del cranio, ed un terzo gruppo, temporalmente più avanti rispetto agli altri due, che praticava l’allungamento del cranio e le cui tombe erano un ibrido tra le prime due e che probabilmente ha sostituito e fuso le due culture precedenti. Non si sa, tuttavia, da dove provenga questa pratica che, sicuramente, non faceva parte della tradizione dell’Impero Romano. Probabilmente, però, l’allungamento delle ossa del cranio rappresentava un qualche status sociale specifico".

https://tech.everyeye.it/amp/notizie/ritrovate-ungheria-dozzine-crani-forma-allungata-risalenti-impero-romano-443648.html

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Inviato

L'allungamento del cranio non era una pratica comune tra gli Unni? Poteva essere un piccolo gruppo di tale etnia entrato in contatto?

Ciao

Illyricum


Inviato

Non solo gli Unni ma anche altri Popoli barbari avevano questa usanza:

"Mode d’altri tempi: i crani allungati dei Goti

I casi di decesso infantile sono piuttosto diffusi nell’antichità, e ciò non stupisce gli archeologi né tantomeno gli antropologi. Il caso della necropoli alpina sul Fruenberg, nella Bassa Austria, scavata tra gli anni 1991 e 1996 e di epoca gota, merita comunque di essere ricordata non perché siano stati ritrovati quattro scheletri infantili (il numero è basso rispetto all’intero campione di soggetti qui sepolti), ma perché la loro morfologia risulta essere piuttosto curiosa.

I quattro scheletri, tra l’altro gli unici infanti attestati in questo cimitero, presentano una struttura cranica notevolmente “allungata”, che non è frutto di un infelice patrimonio genetico, ma di una pratica artificiale diffusa tra le popolazioni gote (e di conseguenza tra quelle sotto la loro influenza) e attuata a scopo sociale.

La deformazione intenzionale del cranio sembra essere stata introdotta in Europa solo tra il IV e il V secolo d.C., quando gli Unni, popolazione barbarica di origine asiatica, si insediarono nel bacino dei Carpazi. Recenti studi condotti in Ungheria sottolineano come gli Unni “possano essere considerati solo come dei trasmettitori e non gli sviluppatori di questa tradizione”(1). Sembra infatti verosimile che essi abbiano appreso questa tecnica nelle terre d’Oriente e 

l’abbiano diffusa tra le popolazioni dell’Europa centrale con cui entrarono a contatto nel periodo del loro dominio. “E’ concepibile che i popoli germanici abbiano adottato le abitudini degli Unni (inclusa l’intenzionale deformazione cranica) in primo luogo perché volevano essere integrati nell’Impero Unno e adattarsi ai conquistatori.”(2), affermano gli studiosi dell’Università di Debrecen e del College of Nyiregyhaza in Ungheria.

Il costume di deformare il cranio si diffuse in Europa all’incirca fino al VII secolo d.C., con modalità diverse e seguendo diverse direttive, giungendo nelle zone delle Alpi orientali attraverso il popolo dei Goti. Nella Bassa Austria è stata attestata, sin dai primi anni del XIX secolo, la presenza di crani deformati nelle necropoli gote o locali, ma pur sempre sottoposte all’influenza gota.

Il caso che andrò qui a trattare, perché particolarmente notevole, riguarda il cimitero sul Frauenberg, presso Leibnitz. Di oltre 400 sepolture presenti in questa necropoli, che si data agli ultimi decenni del V secolo d.C., la caratteristica del cranio deformato compare su soli cinque individui,di cui quattro sono bambini (dai 2 ai 10 anni). Nonostante l’esiguo numero di soggetti con tale modificazione, le sepolture presentano diverso orientamento e collocazione all’interno della necropoli, il che suggerisce che non si tratti di “un nucleo isolato e distinto all’interno della comunità”(3). Di particolare interesse archeologico è anche il fatto che di queste cinque sepolture, solo una presenti elementi di corredo, ed è relativa a una bambina di 6-7 anni (tomba F 162), mentre nelle altre tre, riferibili a individui maschili rispettivamente di 10 anni (tomba F 131), 6 anni e mezzo (t. F140) e 2/3 anni (t. F 132), il corredo è del tutto assente. Ciò ha portato gli studiosi a ritenere che la bambina fosse ben integrata all’interno della comunità locale, “di cui condivideva la cultura materiale e certo alcune usanze”(4).

La deformazione del cranio nella necropoli sul Frauenberg sembra essere comunque stata abbandonata dopo poco tempo, data la bassa incidenza di casi con tale caratteristica. Il fatto che questa pratica sia stata riscontrata quasi esclusivamente sui bambini, però, non deve sorprenderci: le ossa dei neonati sono più “duttili” e facilmente modificabili, pertanto sin dalla nascita si applicavano aste di legno fissate con bendaggi in modo da far assumere al cranio la forma “allungata”.

La modificazione artificiale a cui alcuni bambini goti venivano sottoposti, e che oggi può sembrare una tortura senza senso, in realtà aveva una forte motivazione culturale e sociale. Già Darwin aveva notato come “sia nel Vecchio che nel Nuovo Mondo la forma del cranio veniva anticamente modificata durante l’infanzia nel modo più straordinario, come è ancora il caso in molti luoghi, e cosiffatte deformità sono considerate ornamentali”.

Il cranio allungato era quindi simbolo di uno status sociale elevato, riservato alla classe elitaria, che attesta come la “moda” non sia solo un concetto riservato al mondo moderno.

Note bibliografiche:

1-2 Journal of Neuroscience, Apr 2014 / Vol. 36 / No. 4 (http://thejns.org/doi/abs/10.3171/2014.1.FOCUS13466)

3-4 M. Buora, “La deformazione dei crani in Europa dal Tardoantico all’Alto Medioevo. Un aggiornamento” in “Goti nell’arco alpino orientale a cura di M. Buora e L. Villa” (2006)"

http://gazzetta.arkekairos.org/mode-daltri-tempi-crani-allungati-dei-goti/

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Inviato

"La rilevante diffusione della deformazione cranica artificiale in Europa e nel bacino dei Carpazi può essere attribuita ai movimenti degli Unni, avvenuti nel 4° e 5° secolo, che spinsero le popolazioni di origini germaniche verso ovest. L'usanza è sopravvissuta tra le popolazioni fino all'inizio del 7° secolo.................... questa usanza si sia diffusa da est a ovest in 6 fasi, a partire da 4000 anni fa. Partendo dall'Asia centrale, nel territorio occidentale del Tien-Shan, passando attraverso il Caucaso e le steppe di Kalymykia, fino al bacino del Danubio (l'attuale Romania, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria, Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca), per poi dividersi in tre regioni distinte - il Gruppo Germanico Centrale, in cui curiosamente i teschi allungati erano tutti di sesso femminile; il Gruppo Germanico del sud e Sud-ovest, conosciuto dai siti di sepoltura nei territori bavaresi e renani; e il Gruppo del Rodano - che si trova nel sud-ovest della Svizzera, l'est della Francia e il nord Italia"

http://tycho1x4x9.blogspot.com/2014/04/nuovo-studio-rivela-le-origini-di-crani.html?m=1


Inviato
4 minuti fa, ARES III dice:

Non solo gli Unni ma anche altri Popoli barbari avevano questa usanza:

"Mode d’altri tempi: i crani allungati dei Goti

I casi di decesso infantile sono piuttosto diffusi nell’antichità, e ciò non stupisce gli archeologi né tantomeno gli antropologi. Il caso della necropoli alpina sul Fruenberg, nella Bassa Austria, scavata tra gli anni 1991 e 1996 e di epoca gota, merita comunque di essere ricordata non perché siano stati ritrovati quattro scheletri infantili (il numero è basso rispetto all’intero campione di soggetti qui sepolti), ma perché la loro morfologia risulta essere piuttosto curiosa.

I quattro scheletri, tra l’altro gli unici infanti attestati in questo cimitero, presentano una struttura cranica notevolmente “allungata”, che non è frutto di un infelice patrimonio genetico, ma di una pratica artificiale diffusa tra le popolazioni gote (e di conseguenza tra quelle sotto la loro influenza) e attuata a scopo sociale.

La deformazione intenzionale del cranio sembra essere stata introdotta in Europa solo tra il IV e il V secolo d.C., quando gli Unni, popolazione barbarica di origine asiatica, si insediarono nel bacino dei Carpazi. Recenti studi condotti in Ungheria sottolineano come gli Unni “possano essere considerati solo come dei trasmettitori e non gli sviluppatori di questa tradizione”(1). Sembra infatti verosimile che essi abbiano appreso questa tecnica nelle terre d’Oriente e 

l’abbiano diffusa tra le popolazioni dell’Europa centrale con cui entrarono a contatto nel periodo del loro dominio. “E’ concepibile che i popoli germanici abbiano adottato le abitudini degli Unni (inclusa l’intenzionale deformazione cranica) in primo luogo perché volevano essere integrati nell’Impero Unno e adattarsi ai conquistatori.”(2), affermano gli studiosi dell’Università di Debrecen e del College of Nyiregyhaza in Ungheria.

Il costume di deformare il cranio si diffuse in Europa all’incirca fino al VII secolo d.C., con modalità diverse e seguendo diverse direttive, giungendo nelle zone delle Alpi orientali attraverso il popolo dei Goti. Nella Bassa Austria è stata attestata, sin dai primi anni del XIX secolo, la presenza di crani deformati nelle necropoli gote o locali, ma pur sempre sottoposte all’influenza gota.

Il caso che andrò qui a trattare, perché particolarmente notevole, riguarda il cimitero sul Frauenberg, presso Leibnitz. Di oltre 400 sepolture presenti in questa necropoli, che si data agli ultimi decenni del V secolo d.C., la caratteristica del cranio deformato compare su soli cinque individui,di cui quattro sono bambini (dai 2 ai 10 anni). Nonostante l’esiguo numero di soggetti con tale modificazione, le sepolture presentano diverso orientamento e collocazione all’interno della necropoli, il che suggerisce che non si tratti di “un nucleo isolato e distinto all’interno della comunità”(3). Di particolare interesse archeologico è anche il fatto che di queste cinque sepolture, solo una presenti elementi di corredo, ed è relativa a una bambina di 6-7 anni (tomba F 162), mentre nelle altre tre, riferibili a individui maschili rispettivamente di 10 anni (tomba F 131), 6 anni e mezzo (t. F140) e 2/3 anni (t. F 132), il corredo è del tutto assente. Ciò ha portato gli studiosi a ritenere che la bambina fosse ben integrata all’interno della comunità locale, “di cui condivideva la cultura materiale e certo alcune usanze”(4).

La deformazione del cranio nella necropoli sul Frauenberg sembra essere comunque stata abbandonata dopo poco tempo, data la bassa incidenza di casi con tale caratteristica. Il fatto che questa pratica sia stata riscontrata quasi esclusivamente sui bambini, però, non deve sorprenderci: le ossa dei neonati sono più “duttili” e facilmente modificabili, pertanto sin dalla nascita si applicavano aste di legno fissate con bendaggi in modo da far assumere al cranio la forma “allungata”.

La modificazione artificiale a cui alcuni bambini goti venivano sottoposti, e che oggi può sembrare una tortura senza senso, in realtà aveva una forte motivazione culturale e sociale. Già Darwin aveva notato come “sia nel Vecchio che nel Nuovo Mondo la forma del cranio veniva anticamente modificata durante l’infanzia nel modo più straordinario, come è ancora il caso in molti luoghi, e cosiffatte deformità sono considerate ornamentali”.

Il cranio allungato era quindi simbolo di uno status sociale elevato, riservato alla classe elitaria, che attesta come la “moda” non sia solo un concetto riservato al mondo moderno.

Note bibliografiche:

1-2 Journal of Neuroscience, Apr 2014 / Vol. 36 / No. 4 (http://thejns.org/doi/abs/10.3171/2014.1.FOCUS13466)

3-4 M. Buora, “La deformazione dei crani in Europa dal Tardoantico all’Alto Medioevo. Un aggiornamento” in “Goti nell’arco alpino orientale a cura di M. Buora e L. Villa” (2006)"

http://gazzetta.arkekairos.org/mode-daltri-tempi-crani-allungati-dei-goti/

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Ottima ricerca! E pure interessante! Tra l'altro che apre il discorso dei parallelismi con popolazioni e civiltà sviluppate nelle Americhe... realtà culturali diverse in ambienti e tempi differenti che convergono in un medesimo trattamento... quest'ultimo non casuale ma scientemente protratto nel tempo e indirizzato ad un risultato finale... non è che uno si mette a fasciare la testa del figlio per chissà quanto tempo senza un reale obiettivo, a fare dei tentativi magari vani... che molla ha spinto queste popolazioni ad agire in tal senso ?

Ciao

Illyricum

;)

 


Inviato

In tutti i continenti si hanno avuto queste pratiche:

Mangbetu-25.jpg

testa-allungata-Egyptian-inca-elongated-skulls.jpg


Inviato (modificato)

Per non parlare del famosissimo faraone Akhenaton (ma in questo caso non sappiamo se ciò sia stato causato da qualche malattia degenerativa causata dai molteplici matrimoni fra consanguinei).

Faraone-Akhenaton.jpg

 

download.jpeg

Modificato da ARES III

Inviato

Aggiungo la foto sgranata ( perché mi è stata girata così) di un denario degli Eravisci che mostra una bella deformazione, naturalmente qui la pratica dell'allungamento del cranio non c'entra nulla però mi sembra carino aggiungerla.

s-l400 (8)~4.jpg


Inviato

Qualcosa in tema è stato scritto da @Adelchi66  in discussione "Roma dopo l'impero" lo scorso 25 Marzo, a partire dal post 9

  • Grazie 1

Inviato

@VALTERI si ne hanno parlato, ma ritenevo opportuno trattarne a parte e poi si parlava di Goti essenzialmente.

Qui si vorrebbe allargare la platea.

Grazie dell'osservazione.

  • Mi piace 1

Inviato

Ottima ricerca, alla quale aggiungo la statuetta forse più nota dell'arte cicladica, periodo della civiltà dei metalli che nelle isole Cicladi si ritiene abbia avuto inizio tra il 3000-2500 A.C.

001.jpg

002.jpg


Inviato
12 ore fa, Illyricum65 dice:

che molla ha spinto queste popolazioni ad agire in tal senso ?

@Illyricum65 le motivazioni sono le più svariate e differenti da luogo a luogo: si inizia magari dal seguire un cerimoniale religioso, per poi passare ad uno status symbol, per finire forse in una sorta di moda.

Perché la maggior parte dei genitori manda e spinge i bambini fin da piccoli verso il calcio (lo dico prima non voglio polemiche, perché la mia è una semplice constatazione) ? ....... Le motivazioni possono essere svariate: lo sport fa bene, insegna la disciplina, aiuta a creare relazioni interpersonali, .......ma alla fine lo si fa perché questo sport è in Italia di moda rispetto a molti altri ugualmente validi.

Quindi anche le persone del passato ragionavano così ( va bene avranno avuto all'inizio un valore elevato, ma poi  queste pratiche sono finite per essere una semplice moda nella maggioranza della popolazione).

Quanti conoscono la vecchia usanza soprattutto cinese di fasciare piedi alle bambine fin da piccole in modo da deformarli ? Anch'essa era una pratica che era svolta alla fine solo per motivazioni estetiche ( i cinesi reputavano molto seducente una donna che a causa della deformità dei suoi piedi muoveva molto le anche ogni volta che camminava).

Ma di esempi di mutilazioni corporali a scopo estetico (perché alla fine lo sono tutte o quasi) c'è ne sono una quantità elevata.

 


Inviato (modificato)

Tra le varie popolazioni altomedioevali che praticavano la deformazione cranica vi erano anche gli i Avari, etnia affine agli Unni, fondò un potente "impero" (kaghanato) nel territorio della Pannonia, grossomodo Ungheria, Romania," Cecoslovacchia", Austria e zone limitrofe. 

La potenza di tale popolo si basava su di un efficiente esercito dotato di equipaggiamento molto avanzato, staffe e arco composto in primis e sul taglieggiamento sistematico degli stati satellite e soprattutto dell'Impero Bizantino. 

Ultimamente sono piuttosto interessato a questa cultura, a tal proposito vorrei chiedere all'ottimo @ARES III che mi sembra piuttosto "sul territorio", se ne avesse occasione e voglia, di girarmi qualche link  o qualche PDF sugli Avari, nella fattispecie  sulle guarnizioni di cintura e sulle bardatura equine tardoavare.

Sperando di non essere stato troppo sfacciato  e ringraziando anticipatamente : saluti

Adelchi. 

Modificato da Adelchi66

Inviato

@Adelchi66 naturalmente non ci sono problemi e ti girerò in questi giorni del materiale.

Piccola anticipazione: ci sono due teorie sull'affinità etnica degli Avari.

Per gli studiosi slavi sono appunto un'etnia slava mentre per gli Ungheresi sono imparentati con loro.

E questa seconda ipotesi mi sembra più plausibile perché ..... Ma questo lo scoprirete solo la prossima puntata!

  • Grazie 1

Inviato

Ho trovato (cercando tutt'altro e senza riuscire a leggerlo per adesso) un  articolo che ritengo possa esser contributivo alla discussione. Si tratta di "La deformazione dei carni in Europa dal Tardoantico all'Alto Medio Evo. Un aggiornamento." - M. Buora. 2006... se vi interessa lo trovate su Academia.

Ciao

Illyricum

;)

 
 

Inviato (modificato)
25 minuti fa, Illyricum65 dice:

Ho trovato (cercando tutt'altro e senza riuscire a leggerlo per adesso) un  articolo che ritengo possa esser contributivo alla discussione. Si tratta di "La deformazione dei carni in Europa dal Tardoantico all'Alto Medio Evo. Un aggiornamento." - M. Buora. 2006... se vi interessa lo trovate su Academia.

Ciao

Illyricum

;)

 
 

Si è il contributo che citavo nell'altra discussione, è presente in : Goti nell'arco alpino orientale.

 

Modificato da Adelchi66

Inviato
35 minuti fa, Adelchi66 dice:

Si è il contributo che citavo nell'altra discussione, è presente in : Goti nell'arco alpino orientale.

 

Hai ragione, chiedo venia... è che da alcuni giorni sto svolgendo una ricerca di testi pro-Forum e sono un po' frastornato... ?

Ciao

Illyricum

 


Inviato

Anche a me piace perdermi nel Web alla ricerca di documenti, ma come dici tu a volte si resta un po' confusi ?


Inviato

Bellissima discussione! Molto interessante! Grazie. 


Inviato

Complimenti, anche da parte mia, per la discussione molto interessante. 

Per fortuna sul Forum le persone sono intelligenti e non sollevano teorie "ufologiche" ? .

Però, essendo un appassionato di Storia,  penso che in qualche maniera sia esistito qualche contatto tra le Americhe ed il Vecchio Mondo, in quanto esistono troppe analogie difficili da spiegare con la teoria dell'evoluzione parallela. Mi riferisco a usi, costumi, architettura etc.

Saluti a Tutti


Inviato

Un esempio è proprio quello dei crani allungati ( vedi foto postate da @ARES III), poi le Piramidi Incaiche che sembrano ispirate alla piramide a gradoni di Djoser a Saqqara.

Ho trovato un articolo che ipotizza un contatto tra le Civiltà Precolombiane e quelle Africane. Non peso che abbia uno "spessore accademico", però è interessante leggerlo. 

https://www.resistenze.org/sito/te/cu/st/custel15-015174.htm

Saluti a Tutti, Beppe


Inviato

Ciao, lasciando stare l'articolo citato, che mi pare parecchio tendenzioso, non nego a priori la possibilità che nel corso della storia più o meno antica ci siano stati dei contatti tra il vecchio e il nuovo mondo, infatti nell'ultimo numero di Archeo c'è un bell'articolo che ventila tale ipotesi, ma da qui ad affermare che le convergenze culturali  che tanto balzano all'occhio siano il frutto di stretti e assidui rapporti tra civiltà che nulla hanno in comune ce ne corre. 

Una su tutte, le affinità tra le varie tipologie di piramidi sono una forzatura, premettendo che la forma più stabile per chi voglia edificare in alzato è quella della piramide ( vedi natural declivio che da la stessa pendenza delle piramidi), la forma, le dimensioni, gli scopi, le tecniche costruttive sono completamente diversi. 

Vogliamo parlare della scrittura? 

Se fosse stata introdotta dall' occidente avrebbe qualche affinità con le scritture da noi conosciute ( ricordo che le lingue come la genetica seguono percorsi evolutivi e ibridazioni perfettamente ricostruibili nel loro mutare), invece i glifi olmechi piuttosto che quelli maya sono completamente alieni ad ogni lignaggio culturale occidentale, tanto è vero che la scrittura Maya è stata decifrata solo negli anni 80 del Sec. scorso. 

È come mai se tali rapporti sono stati così intensi da influenzare l'architettura non vi è traccia di tale influenza nella lingua, nella religione e nella tecnologia delle popolazioni mesoamericane? 

Dobbiamo ricordarci che l'homo sapiens è geneticamente poco differenziato anche a livello di capacità intellettuale, ciò vuol dire che le soluzioni a determinati problemi sono più o meno sempre le solite (fatte le debite proporzioni e con i distinguo per ogni caso), quindi non bisogna stupirsi se in definitiva la storia culturale dell'uomo non è altro che un susseguirsi di" variazioni sul tema ". 

  • Mi piace 1

Inviato

Uhmm... Stupidamente ho postato le foto in questa discussione invece che in quella dedicata agli Avari, @ARES III forse sarebbe il caso di unificarle, che ne pensi? Mi rimetto ai tuoi desideri e a quelli dei curatori. 


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