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Oggi vi parlo di questo sesterzio che tanti di voi sicuramente conoscono bene e che è stato oggetto di altre discussioni sul nostro forum,  in particolare con riferimento ai molti falsi che sono comparsi soprattutto negli ultimi tempi (e per ovvie ragioni dato che si tratta di una moneta assai rara).

Britannico a destra.png

D/: TI CLAVDIVS CAESAR AVG F BRITANNICVS: busto di Britannico, drappeggiato, a destra, con testa nuda

R/: Marte in tenuta militare, a piedi nudi, che avanza verso sinistra, con lancia nella mano destra e scudo  in quella sinistra. S C

Esiste poi variante (definita meno rara) con il busto di Britannico girato a sinistra:

Britannico a sinistra.png

Queste le pagine del Cohen che, nella metà del 1800, assegnava a tali sesterzi  un valore di 2500 F d’oro dell’epoca:

Cohen 1.png

Cohen 2.png

 

Circa la rarità di queste monete sarebbe utile sapere qualcosa di più aggiornato, magari con riferimenti a qualche passaggio d’asta. In questo senso, mi farebbe piacere se qualche utente del forum che ha più dimestichezza di me ci desse qualche cifra, giusto per orientarci e per capire di cosa stiamo parlando.

La storia del povero Britannico è breve, ma funesta. Nacque nel 41 d.C. con il nome di Germanico ed era figlio dell’imperatore Claudio e di Messalina. Circa due anni dopo la nascita del bambino (43) , a seguito della conquista della Britannia, il Senato conferì a Claudio il titolo onorifico di "Britannico"; l' Imperatore, tuttavia,  scelse di non adottarlo lui stesso, ma di concederlo al figlioletto, che da allora in avanti diventerà noto alla storia con questo solo appellativo.
A seguito delle scandalose relazioni amorose di Messalina, Claudio divorziò e si risposò con Agrippina Minore adottandone il figlio di primo letto , Lucio Domizio Enobarbo che in seguito diverrà imperatore con il nome di Nerone. Alla morte di Claudio (forse avvelenato dalla stessa Agrippina Minore) l'imperatrice nascose la notizia ai suoi figli naturali, Britannico e le tre sorelle superstiti, trattenendoli forzatamente per vari giorni nelle stanze del palazzo imperiale. Nel frattempo, Nerone (proprio grazie all'assenza pubblica di Britannico) venne acclamato imperatore. Britannico, venuto a sapere il misfatto,  denunciò in pubblico l' illegittimità della successione di Nerone reclamandola per sé stesso e per questo Nerone lo fece avvelenare durante un banchetto (55). Tito (il futuro imperatore), commensale di Britannico in quanto suo amico intimo, rimase anche lui avvelenato, rischiando seriamente di morire.

Da come ho letto, non esiste una classificazione RIC precisa di questa moneta. Infatti, sui siti on line si trova scritto: RIC I, nota a pagina 130. Io, purtroppo non posseggo il volume del RIC quindi non saprei dirvi il contenuti di questa nota. Qualcuno degli utenti del forum può aggiungere qualcosa?

In effetti, la corretta attribuzione/classificazione  di questi sesterzi è stata oggetto di lunghe controversie. All’inizio si ipotizzò che fossero stati coniati a Roma verso la fine del regno di Claudio.  Poi però prevalse una altra linea di pensiero. Su FAC e su Wildwinds, infatti, è scritto che i sesterzi di Britannico furono omessi nel RIC I dal momento che gli autori seguirono  l’ interpretazione di Harold Mattingly (ex curatore della sezione monete e medaglie del British Museum e, soprattutto, uno degli estensori proprio del RIC). Mattingly disse che tale attribuzione era problematica perché in quegli anni la zecca di Roma non produceva bronzi per cui, secondo lui, si trattava di monete di “restituzione” emesse nei primi anni del regno di Tito (80-81 d.C.) che da giovane (come detto sopra)  era stato molto amico di Britannico.

Ho provato a vedere se riuscivo a trovare qualcosa  di più circa la produzione di bronzi nella zecca di Roma, con particolare riferimento agli ultimi anni del regno di Claudio, ma,   “googlando” ho solo trovato una affermazione di Von Kaenel su una pagina del sito dell’Università di Tor Vergata di Roma che dice che dal 42/43 a Roma non venne più coniata alcuna moneta di bronzo. Voi ne sapete qualcosa di più circa questa affermazione sulla quale non ho trovato altro? Perché sarebbe accaduto ciò?

Più recentemente, il ritrovamento nei Balcani di sesterzi e dupondi di Britannico, Agrippina Minore, Nerone Cesare e Nerone Augusto ha fatto nascere  una nuova ipotesi. Von Kaenel ha quindi sostenuto l’origine tracia dei sesterzi in questione alla luce dello stile e della struttura delle monete e ha affermato che nei tipi e nelle legende non vi era nulla che suggerisse una coniazione postuma anziché coeva.  Probabilmente, secondi lui,  queste monete sarebbero state coniate in nei Balcani per essere destinate alle truppe stanziate lungo i confini.

Veniamo ora alla moneta.

Britannico è rappresentato con il capo nudo, drappeggiato. Il drappeggio rappresenta la toga virile che egli indossò più presto del solito, praticamente quando era ancora bambino (e poco prima della morte)  anche se qui è rappresentato come un giovanotto (o per lo meno come un adolescente). E ci sta, essendo la moneta una chiara propaganda imperiale che voleva mostrarlo già pronto per la sua successione al trono.

Sul retro è rappresentato Marte, armato di tutto punto. La moneta, come detto, fu coniata negli ultimi tempi del regno di Claudio che, con questo tipo, voleva probabilmente ribadire il suo appoggio a Britannico. Questo Marte,  secondo me, contrasta volutamente con il dritto. Infatti, è un Marte quasi anziano, serio, con una lunga barba. Qualcuno qui sul forum , lo aveva paragonato ad un lanzichenecco. Io credo che si volesse ribadire che, nonostante l’età, Britannico era già pronto e battagliero, anche e soprattutto nei confronti di chi lo voleva rimpiazzare con il giovane Nerone.

Questa è ovviamente una mia interpretazione. Mi piacerebbe sentire la vostra.

 

Riferimenti:

-FAC: https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=The%20Coinage%20and%20Iconography%20in%20Sculpture%20of%20Britannicus

-Wildwinds:  http://www.wildwinds.com/coins/ric/britannicus/Cohen_0002.txt

-von Kaenel: “Britannicus, Agrippina Minor und Nero in Thrakien,” SNR 63, 1984: 

BRITANNICUS, AGRIPPINA MINOR UND NERO IN THRAKIEN.pdf

(l'ho trovato solo in tedesco)

 

Segnalo, infine, per chi volesse approfondire,  un libro scritto da un utente del nostro forum che mi pare non sia più attivo (Brumus) e che ho trovato citato in una discussione:

Luca Brumurelli: The coins of Britannicus  and of his relatives. D’Andrea. 2016

Spero di non  aver detto cose errate (sono ben accette correzioni) e di non avervi annoiato. Comunque,  “credete che non s’è fatto apposta” :pardon:.

Ciao

Stilicho

 

 

 

Modificato da Stilicho
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