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IGNORED

75° della Liberazione


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Inviato
1 ora fa, simonesrt dice:

Della serie chi vince ha sempre ragione,  a Bologna abbiamo ancora via Stalingrado e soprattutto Viale Lenin, noto benefattore del popolo e rispettoso delle idee altrui. Lo vogliamo mettere a livello di Hitler o Pinochet o no?

e a Torino corso Unione Sovietica e via Palmiro Togliatti.

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Col sottofondo della canzoncina di quello che si sveglia e trova l'invasor. Saluta la sua bella (che se la godano gli invasor) e va a fare il partigiano.

Discussione da chiudere ...e intervento questo da cancellare perchè va contro le idee dominanti nel gregge.

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  • ADMIN
Staff
Inviato

Fagiolino lungi da me cancellare il tuo intervento. Però capisci bene che dare delle pecore a chi non la pensa come te è semplicemente offensivo. Dato che non sei capace di discutere serenamente di questo periodo storico mi sembra il caso che tu lasci questa discussione.

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Inviato (modificato)

https://www.interno.gov.it/sites/default/files/modulistica/circolare_festa_liberazione_2020.pdf

Non mi soffermo sul merito: il Viminale, d’intesa con Palazzo Chigi, ritiene che, nonostante l’emergenza, siano consentite le celebrazioni dell’anniversario, e che a esse prendano parte anche le Associazioni partigiane e combattentistiche, col doveroso rispetto delle regole del distanziamento. La Presidenza del Consiglio peraltro, con un comunicato sempre del 22 aprile, rispondendo all’ANPI-ass.partigiani d’Italia, ha voluto rimarcare che dalle cerimonie l’Associazione non è in alcun modo esclusa. Non mi soffermo sul merito, pur se vi sarebbe da osservare che ai cattolici italiani è stata preclusa pochi giorni fa qualsiasi memoria pubblica della loro festa più importante, la Pasqua, senza tentare di conciliare la partecipazione alla Messa col possibile rispetto delle regole di distanziamento e di igiene (per non dire delle celebrazioni interrotte dalle forze di polizia). E che non solo ai cattolici ma a tutti gli italiani è preclusa da due mesi, a norma di decreto legge e di dPCM, di assistere alla cerimonia cui ogni civiltà collega il commiato con un proprio caro: per un funerale non sono permesse neanche dieci persone in una chiesa che ne contenga trecento. È vietato e non si discute!

Mi soffermo su due aspetti non di merito, ma non per questo non marginali del provvedimento.

Il primo. Una circolare di un Ufficio di Gabinetto deroga a due chiarissime norme a essa sovraordinate, che prescrivono il contrario. L’art. 1 comma 2 lett. h) del decreto legge 25 marzo 2020 n. 19 include espressamente fra le misure di contenimento la “sospensione delle cerimonie civili e religiose”. In attuazione di tale disposizione l’art. 1 comma 1 lett. i) ultimo periodo del dPCM 10 aprile 2020 conferma che “sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. La parola chiave è “cerimonie”; non vi è eccezione fra “civili” o “religiose”: sono tutte inderogabilmente “sospese”, al punto che – come è accaduto – se un prete celebra la Messa davanti a 13 persone distanziate metri l’una l’altra intervengono i Carabinieri. La medesima parola chiave “cerimonia” compare nella circolare del Viminale: “si potranno (…) ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia di deposizione di corone ecc.”. Quelle “cerimonie”, che un atto avente forza di legge e un dPCM espressamente “sospendono”, una circolare del Gabinetto del ministro dell’Interno consente, con l’avallo della Presidenza del Consiglio.

Secondo aspetto. Riprendo il passaggio appena riportato senza saltare alcun termine: “si potranno, in qualche modo, ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia ecc.”. “In qualche modo”? Qual è il senso giuridico dell’espressione “in qualche modo”? Una condotta o è permessa, o è vietata, o è permessa nel rispetto di condizioni che però vanno esplicitate: “in qualche modo” pare rientrare nella terza categoria, ma qual è il “modo”? Ciascun prefetto viene delegato a far svolgere cerimonie vietate da una norma di legge, secondo modalità che – certo col necessario distanziamento – potranno variare per ognuna delle cento province d’Italia.https://www.centrostudilivatino.it/liberazione-in-qualche-modo-come-una-circolare-del-viminale-sul-25-aprile-libera-dal-diritto/

https://live.sloode.com/Video/rete7/49a71a1e-bd36-4d5d-b04d-46b6402bae3e_16_9.mp4

L’inerzia del carabinieri di ieri stride terribilmente con l’arroganza del militare che sale sull’altare per impedire a don Lino Viola di celebrare Messa. È evidente che il problema non sono i carabinieri, ma gli ordini di scuderia che essi hanno ricevuto ed è evidente che la tolleranza rispetto all’inosservanza della legge è stata decisa per via politica. L’effetto è sgradevole: nel giorno della libertà si certifica che c’è qualcuno più libero di altri. Conte, Zingaretti, Renzi, Di Maio… c’è qualcuno che dopo aver finito la spaghettata antifascista ha voglia di dirci qualcosa?

https://lanuovabq.it/it/loro-in-piazza-noi-a-casa-senza-liberta-prove-di-regime

 

Nel giorno della libertà si certifica che c’è qualcuno più libero di altri.Cruda verità

 

Modificato da pato19
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Inviato
21 minuti fa, pato19 dice:

https://www.interno.gov.it/sites/default/files/modulistica/circolare_festa_liberazione_2020.pdf

Non mi soffermo sul merito: il Viminale, d’intesa con Palazzo Chigi, ritiene che, nonostante l’emergenza, siano consentite le celebrazioni dell’anniversario, e che a esse prendano parte anche le Associazioni partigiane e combattentistiche, col doveroso rispetto delle regole del distanziamento. La Presidenza del Consiglio peraltro, con un comunicato sempre del 22 aprile, rispondendo all’ANPI-ass.partigiani d’Italia, ha voluto rimarcare che dalle cerimonie l’Associazione non è in alcun modo esclusa. Non mi soffermo sul merito, pur se vi sarebbe da osservare che ai cattolici italiani è stata preclusa pochi giorni fa qualsiasi memoria pubblica della loro festa più importante, la Pasqua, senza tentare di conciliare la partecipazione alla Messa col possibile rispetto delle regole di distanziamento e di igiene (per non dire delle celebrazioni interrotte dalle forze di polizia). E che non solo ai cattolici ma a tutti gli italiani è preclusa da due mesi, a norma di decreto legge e di dPCM, di assistere alla cerimonia cui ogni civiltà collega il commiato con un proprio caro: per un funerale non sono permesse neanche dieci persone in una chiesa che ne contenga trecento. È vietato e non si discute!

Mi soffermo su due aspetti non di merito, ma non per questo non marginali del provvedimento.

Il primo. Una circolare di un Ufficio di Gabinetto deroga a due chiarissime norme a essa sovraordinate, che prescrivono il contrario. L’art. 1 comma 2 lett. h) del decreto legge 25 marzo 2020 n. 19 include espressamente fra le misure di contenimento la “sospensione delle cerimonie civili e religiose”. In attuazione di tale disposizione l’art. 1 comma 1 lett. i) ultimo periodo del dPCM 10 aprile 2020 conferma che “sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. La parola chiave è “cerimonie”; non vi è eccezione fra “civili” o “religiose”: sono tutte inderogabilmente “sospese”, al punto che – come è accaduto – se un prete celebra la Messa davanti a 13 persone distanziate metri l’una l’altra intervengono i Carabinieri. La medesima parola chiave “cerimonia” compare nella circolare del Viminale: “si potranno (…) ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia di deposizione di corone ecc.”. Quelle “cerimonie”, che un atto avente forza di legge e un dPCM espressamente “sospendono”, una circolare del Gabinetto del ministro dell’Interno consente, con l’avallo della Presidenza del Consiglio.

Secondo aspetto. Riprendo il passaggio appena riportato senza saltare alcun termine: “si potranno, in qualche modo, ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia ecc.”. “In qualche modo”? Qual è il senso giuridico dell’espressione “in qualche modo”? Una condotta o è permessa, o è vietata, o è permessa nel rispetto di condizioni che però vanno esplicitate: “in qualche modo” pare rientrare nella terza categoria, ma qual è il “modo”? Ciascun prefetto viene delegato a far svolgere cerimonie vietate da una norma di legge, secondo modalità che – certo col necessario distanziamento – potranno variare per ognuna delle cento province d’Italia.https://www.centrostudilivatino.it/liberazione-in-qualche-modo-come-una-circolare-del-viminale-sul-25-aprile-libera-dal-diritto/

https://live.sloode.com/Video/rete7/49a71a1e-bd36-4d5d-b04d-46b6402bae3e_16_9.mp4

L’inerzia del carabinieri di ieri stride terribilmente con l’arroganza del militare che sale sull’altare per impedire a don Lino Viola di celebrare Messa. È evidente che il problema non sono i carabinieri, ma gli ordini di scuderia che essi hanno ricevuto ed è evidente che la tolleranza rispetto all’inosservanza della legge è stata decisa per via politica. L’effetto è sgradevole: nel giorno della libertà si certifica che c’è qualcuno più libero di altri. Conte, Zingaretti, Renzi, Di Maio… c’è qualcuno che dopo aver finito la spaghettata antifascista ha voglia di dirci qualcosa?

https://lanuovabq.it/it/loro-in-piazza-noi-a-casa-senza-liberta-prove-di-regime

 

Nel giorno della libertà si certifica che c’è qualcuno più libero di altri.Cruda verità

 

Si sa che la Legge non è uguale per tutti...


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2fce2200353f40be9b02a01ab5a98c9e.thumb.jpg.244b7eb824ed3766d903999c74c2f86c.jpg

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Inviato (modificato)
14 ore fa, pato19 dice:

Nel giorno della libertà si certifica che c’è qualcuno più libero di altri.Cruda verità

 

“Tutti gli animali sono eguali, ma alcuni animali sono più eguali degli altri”

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI, George Orwell - 1945

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI, di George Orwell.png

Modificato da uzifox

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Mi chiedo quanti di questi "non greggisti" avrebbero la possibilità di scrivere se ci fosse un regime.

Parole sante quelle di Galimberti......

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Inviato
20 minuti fa, luigi78 dice:

Mi chiedo quanti di questi "non greggisti" avrebbero la possibilità di scrivere se ci fosse un regime.

Parole sante quelle di Galimberti......

Sacrosante parole. Per informazioni chiedere per esempio in Cina dove c'è un unico partito......


Inviato

Ma scusate, per capire eh, ma con chi ce l'avete ? Io ho visto (in tv)  Mattarella portare la corona sull'Altare della patria da solo. Niente feste, niente celebrazioni. Cosa c'entra poi la messa ? Mi risulta che gli antipecoristi sfoggino rosari ad ogni pie' sospinto, ma a messa ci vadano poco e niente.  Comunque si cerca maldestramente di mettere i 'cattolici' contro i 'comunisti', il tutto condito con un po' di antipolitica  che scalda sempre gli animi.

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Inviato

Questo è solo superficialmente un “fuori tema”. 

Il giugno scorso ho partecipato a Milano a un convegno sull’arbitrato. Erano tutti cattedratici di fama. Certo non si prendevano a male parole,ma menavano come fabbri. Ricordo uno dei maggiori processualcivilisti italiani indirizzarsi al curatore di in trattato (in fieri) di 15 tomi con queste parole: “spero ardentemente che possa essere portato a compimento”. Le letture del commento erano due: 1) non ce la fai; 2) muori prima. 

La domanda è questa: ma cosa ci sta capitando ? 

Perche’ il dissenso non si può esprimere con quello che dalle parti mie si chiama “gentile fermezza” .

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Inviato

Fossi parte dello Staff proporrei di eliminare questa Sezione , a volte foriera di discussioni per cosi' dire "animate" e che oltre tutto , con i quasi 90.000 messaggi , tra i piu' numerosi delle Sezioni , toglie spazio a discussioni piu' in tema con gli argomenti del Forum .

Inviato
19 minuti fa, Agricola dice:

Fossi parte dello Staff proporrei di eliminare questa Sezione , a volte foriera di discussioni per cosi' dire "animate" e che oltre tutto , con i quasi 90.000 messaggi , tra i piu' numerosi delle Sezioni , toglie spazio a discussioni piu' in tema con gli argomenti del Forum .

Per me è una bella sezione, dove poter parlare di tutto con persone che la vedono come te o differentemente. L'unico problema sono certi utenti che travisano quanto scritto da altri e partono con polemiche sterili e inutili al fine della discussione. Più che eliminare la sessione, bannerei determinati utenti che reiterano polemiche ad ogni post.


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Inviato
17 minuti fa, Agricola dice:

Fossi parte dello Staff proporrei di eliminare questa Sezione , a volte foriera di discussioni per cosi' dire "animate" e che oltre tutto , con i quasi 90.000 messaggi , tra i piu' numerosi delle Sezioni , toglie spazio a discussioni piu' in tema con gli argomenti del Forum .

Personalmente, sono d'accordo. Si tratta di una sezione dove, spesso e volentieri, si finisce col litigare. Ognuno parte dal presupposto di avere ragione e lo scontro dialettico non porta a nessuna soluzione concreta (se non offese, malumori, bisticci, ecc.). Tra l'altro noto che alcuni "amanti" di questa sezione sono praticamente assenti nelle altre (dove, cioè, si parla di monete, banconote ed altro). Non che vi sia nulla di male, sia chiaro. Mi chiedo, tuttavia, se questi utenti nutrano ancora una sincera passione per la numismatica oppure se considerino il Forum come una sottospecie di "bar virtuale"... 


Inviato
4 ore fa, lorluke dice:

Personalmente, sono d'accordo. Si tratta di una sezione dove, spesso e volentieri, si finisce col litigare. Ognuno parte dal presupposto di avere ragione e lo scontro dialettico non porta a nessuna soluzione concreta (se non offese, malumori, bisticci, ecc.). Tra l'altro noto che alcuni "amanti" di questa sezione sono praticamente assenti nelle altre (dove, cioè, si parla di monete, banconote ed altro). Non che vi sia nulla di male, sia chiaro. Mi chiedo, tuttavia, se questi utenti nutrano ancora una sincera passione per la numismatica oppure se considerino il Forum come una sottospecie di "bar virtuale"... 

Sinceramente in questa sezione ho trovato a volte spunti di riflessione. 


Inviato
26 minuti fa, Agricola dice:

Fossi parte dello Staff proporrei di eliminare questa Sezione , a volte foriera di discussioni per cosi' dire "animate" e che oltre tutto , con i quasi 90.000 messaggi , tra i piu' numerosi delle Sezioni , toglie spazio a discussioni piu' in tema con gli argomenti del Forum .

Non ne sono proprio convinto, è come se il presidente di una squadra di calcio che non riesce a raggiungere i risultati sperati  decidesse di ritirarla dal campionato. Magari, ponendo in essere i giusti accorgimenti ed evitare così di giungere a così drastiche decisioni  potrebbe non dico ovviare, ma quantomeno tentar di correggere alcuni "difetti" - come tra l'altro già si sta facendo - per far si che i componenti della squadra possano continuare a "giocare".

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Inviato

Si finisce per litigare sempre e ribadisco sempre per questioni meramente politiche.

Non serve chiudere una sezione,basterebbe seguire il regolamento:

COMUNICATO da AMMINISTRATORI e STAFF:

Al fine di tutelare in pieno il rispetto delle idee di TUTTI,

invitiamo formalmente i lamonetisti dall'astenersi da qualsiasi commento di natura politica.


Supporter
Inviato (modificato)

Buona sera. 

Per me questa sezione è e rimane una finestra sul mondo.

Di tanto in tanto vi sono topic molto interessanti in cui confrontarsi e leggere di opinioni totalmente differenti dalle proprie o modi di vedere le cose diverse da quelle cui sei abituato. A me piace.

Il punto di non ritorno è generalmente la politica. Tra noi numismatici vi sono visioni politiche completamente trasversali.

Ho conosciuto qui sul forum persone dichiaratamente comuniste a persone di estrema destra. Parlare di politica è arduo, e si finisce con il litigare non tanto diversamente da quanto fanno i nostri rappresentanti in parlamento (che per l'appunto ci rappresentano).

Date le premesse, uno dei regolamenti chiave del forum è non parlare di politica, giustamente.

Il 25 aprile è un argomento che dovrebbe essere apolitico, in quanto festeggia il giorno della liberazione dalla dittatura. Come in tutte le cose, i partiti politici hanno tentato negli ultimi anni di far entrare la politica pure dove non dovrebbe entrare, come in questo caso. Da un lato provando ad appropriarsi di un simbolo, dall'altro disinteressandosene quasi completamente e inspiegabilmente. Appropriarsi dei simboli è cosa normale in politica (purtroppo), si potrebbero fare tanti altri esempi, ma finirei per parlare di nuovo di politica, per cui fate volare la vostra immaginazione.

Politicizzare il 25 aprile, o il 1 maggio, è cosa fastidiosa. Sono feste di tutti, anche quando vogliono farci credere il contrario.

 

Modificato da azaad

Inviato
32 minuti fa, azaad dice:

Buona sera. 

Per me questa sezione è e rimane una finestra sul mondo.

Di tanto in tanto vi sono topic molto interessanti in cui confrontarsi e leggere di opinioni totalmente differenti dalle proprie o modi di vedere le cose diverse da quelle cui sei abituato. A me piace.

Il punto di non ritorno è generalmente la politica....

 

condivido, aggiungendo le rarissime eccezioni di problemi per convinzioni strampalate di qualche utente (la discussione di qualche mese fa sulla storia..), generate forse anche dalle massa enorme di fake-news che ormai infestano la rete e i social, o posizioni estreme.

Richiamo un commento interessante a proposito:

https://www.lamoneta.it/topic/175638-il-forum-che-vorrei/page/5/?tab=comments#comment-1993243

Poi capisco benissimo la posizione dei moderatori che comunque e' altamente meritoria (sono iscritto forse a una ventina di forum,
questo forum fa decisamente eccezione per l'opera di moderazione continua e capillare)

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Inviato (modificato)
11 minuti fa, carletto23 dice:

aggiungendo le rarissime eccezioni di problemi per convinzioni strampalate di qualche utente (la discussione di qualche mese fa sulla storia..), generate forse anche dalle massa enorme di fake-news che ormai infestano la rete e i social, o posizioni estreme.

Leverei tranquillamente il forse.

La cosiddetta "alta polarizzazione" delle opinioni è uno dei maggiori obiettivi che si tenta di raggiungere nella PsyWarfare/IW (guerra psicologica e dell'informazione) moderna, il cui obiettivo principale è di cercare di seminare più confusione possibile nel campo avversario, sia cercando di modificare a proprio favore ed interesse la percezione delle cose (la cosiddetta "infromation awareness", consapevolezza dell'informazione) sia nel cercare di tenere più divisa e litigiosa possibile l'opinione pubblica avversaria. Il classico "seminar zizzania" che c'è sempre stato, ma grazie a Internet e a tecniche sempre più moderne oggi avviene in modo sempre più massiccio ed efficace. E' una grossa minaccia ancora decisamente sottovalutata.

Modificato da ART
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Inviato (modificato)
17 ore fa, ART dice:

Leverei tranquillamente il forse.

La cosiddetta "alta polarizzazione" delle opinioni è uno dei maggiori obiettivi che si tenta di raggiungere nella PsyWarfare/IW (guerra psicologica e dell'informazione) moderna, il cui obiettivo principale è di cercare di seminare più confusione possibile nel campo avversario, sia cercando di modificare a proprio favore ed interesse la percezione delle cose (la cosiddetta "infromation awareness", consapevolezza dell'informazione) sia nel cercare di tenere più divisa e litigiosa possibile l'opinione pubblica avversaria. Il classico "seminar zizzania" che c'è sempre stato, ma grazie a Internet e a tecniche sempre più moderne oggi avviene in modo sempre più massiccio ed efficace. E' una grossa minaccia ancora decisamente sottovalutata.

 

Purtroppo piaccia o non piaccia c'è un interesse a dividere le nostra comunità e a rendere più deboli i governi che pian piano si avvicendano in Italia e più in generale in Europa. Tra l'altro questo metodo di indebolire l'avversario l'abbiamo inventato noi, o meglio i nostri antenati Romani: Divide et impera. 

Dato che non si può parlare di attualità, sarebbe interessante iniziare una discussione sull'argomento in Agora. La storia del divide et impera. Magari inserendo qualche monetina a riguardo. Non sia mai che leggere come il divide et impera ha agito in passato possa costituire un monito per il presente.

Cosa ne pensate?

Se l'idea piace posso cominciare una nuova discussione sull'argomento. 

 

 

Modificato da azaad
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Inviato
45 minuti fa, azaad dice:

 

Purtroppo piaccia o non piaccia c'è un interesse a dividere le nostra comunità e a rendere più deboli i governi che pian piano si avvicendano in Italia e più in generale in Europa. Tra l'altro questo metodo di indebolire l'avversario l'abbiamo inventato noi, o meglio i nostri antenati Romani: Divide et impera. 

Dato che non si può parlare di attualità, sarebbe interessante iniziare una discussione sull'argomento in Agora. La storia del divide et impera. Magari inserendo qualche monetina a riguardo. Non sia mai che leggere come il divide et impera ha agito in passato possa costituire un monito per il presente.

Cosa ne pensate?

Se l'idea piace posso cominciare una nuova discussione sull'argomento. 

 

 

Ottima idea. Se si riuscisse a tenerla sui binari da te indicati penso possa interessare molti


Inviato
1 ora fa, azaad dice:

 

Purtroppo piaccia o non piaccia c'è un interesse a dividere le nostra comunità e a rendere più deboli i governi che pian piano si avvicendano in Italia e più in generale in Europa. Tra l'altro questo metodo di indebolire l'avversario l'abbiamo inventato noi, o meglio i nostri antenati Romani: Divide et impera. 

Dato che non si può parlare di attualità, sarebbe interessante iniziare una discussione sull'argomento in Agora. La storia del divide et impera. Magari inserendo qualche monetina a riguardo. Non sia mai che leggere come il divide et impera ha agito in passato possa costituire un monito per il presente.

Cosa ne pensate?

Se l'idea piace posso cominciare una nuova discussione sull'argomento. 

 

 

La discussione è sicuramente interessante anche se rischiosa. In ogni caso si può provare!


Inviato
6 ore fa, azaad dice:

 

Purtroppo piaccia o non piaccia c'è un interesse a dividere le nostra comunità e a rendere più deboli i governi che pian piano si avvicendano in Italia e più in generale in Europa. Tra l'altro questo metodo di indebolire l'avversario l'abbiamo inventato noi, o meglio i nostri antenati Romani: Divide et impera. 

Dato che non si può parlare di attualità, sarebbe interessante iniziare una discussione sull'argomento in Agora. La storia del divide et impera. Magari inserendo qualche monetina a riguardo. Non sia mai che leggere come il divide et impera ha agito in passato possa costituire un monito per il presente.

Cosa ne pensate?

Se l'idea piace posso cominciare una nuova discussione sull'argomento. 

 

 

Comincerei con "La grande strategia dell'Impero Romano" di Edward N. Luttwak BUR


Inviato (modificato)
7 ore fa, azaad dice:

Se l'idea piace posso cominciare una nuova discussione sull'argomento.

L'idea è senza dubbio interessante, a patto che si rimanga fuori dall'attualità. Per quanto mi riguarda però sono proprio quella e il passato relativamente recente (la guerra fredda) le mie specialità.

Modificato da ART

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