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IGNORED

VALORE COLLEZIONE BANCONOTE LIRE NEL TEMPO


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Inviato (modificato)

Buonasera a tutti,

Sono nuovo del forum e mi sono affacciato relativamente da poco al collezionismo delle banconote.

Premetto che sono fortunato in quanto mio nonno ha sempre coltivato la passione per le banconote in lire ed io ho deciso di continuare sulla sua strada cercando di incrementare la collezione che "mi sono ritrovato", sempre in lire. Decisi, credo come molti di quelli che si affacciano in questo mondo per la prima volta, di limitarmi ad una "tipologica" dando semplicemente la precedenza alle banconote che non possedevo per tipo prima di  quelle già presenti nel raccoglitore ma diverse per versione o decreto. 

Pian piano ho raccolto diverse lire sia del regno che della repubblica, circa una 50ina in totale, la maggior parte in fds o quasi e gli acquisti adesso cominciano a diventare, almeno per il sottoscritto, più importanti (d'altronde quelle rimaste sono anche le più ricercate), per fare un esempio gli ultimi 3; complice la quarantena, sono stati: le 10000 lire repubbliche marinare SUP a 400 euro, 10 lire Umberto I del 1888 FDS a 200 euro e le 2 lire con Cavour FDS (64/70 PCGS) a 318 euro.

Il quesito che vorrei farvi sul valore di queste banconote nel tempo vuole collegarsi non tanto a queste come investimento per ottenere chissà mai quale guadagno, quanto piuttosto alla previsione che questo non oscilli vertiginosamente nel tempo come altri tipi di collezionismo (vedi schede telefoniche, miniassegni, ecc...). In sintesi, per un collezionista medio che inizia ad estendere la propria passione anche a pezzi leggermente più ricercati e costosi, è auspicabile aspettarsi per lo meno una certa costanza nel tempo del valore di questi articoli, qualora un giorno volesse disfarsene per necessità e riottenere quantomeno il 90% di quanto sostenuto? E quali sono in questa ottica le linee guida per dei corretti acquisti?

L'ipotesi più estrema, che mi frulla in testa, è che magari tra 10 anni, le banconote smettano di venire utilizzate nella realtà di tutti i giorni e che ciò porti anche ad un forte restringimento del bacino dei collezionisti, un pò come avvenuto appunto con miniassegni e schede telefoniche, causandone un repentino calo del valore di mercato.

 

Modificato da adi_90

Inviato
16 minuti fa, adi_90 dice:

Il quesito che vorrei farvi sul valore di queste banconote nel tempo vuole collegarsi non tanto a queste come investimento per ottenere chissà mai quale guadagno, quanto piuttosto alla previsione che questo non oscilli vertiginosamente nel tempo come altri tipi di collezionismo (vedi schede telefoniche, miniassegni, ecc...). In sintesi, per un collezionista medio che inizia ad estendere la propria passione anche a pezzi leggermente più ricercati e costosi, è auspicabile aspettarsi per lo meno una certa costanza nel tempo del valore di questi articoli, qualora un giorno volesse disfarsene per necessità e riottenere quantomeno il 90% di quanto sostenuto? E quali sono in questa ottica le linee guida per dei corretti acquisti?

Prima di tutto: benvenuto !

Premesso che nel mondo del collezionismo 1+1 non fa sempre 2 e di certo c'è poco:

personalmente anch'io sto facendo il tuo ragionamento (oltre ovviamente alla passione).

Se devo investire una certa somma non lo faccio volgendomi "alla moda del momento" (le banconote trilionarie dello Zimbawe, gli alti valori del Suriname...) ma mi indirizzo verso banconote che bene o male "varranno sempre qualcosa". Riottenere il 90% mi sembra utopico ma sono convinto che un bel pezzo 10000 lire repubbliche Marinare non è un fuoco di paglia: bene o male riprendi gran parte dei tuoi soldi.


Inviato (modificato)
1 ora fa, adi_90 dice:

10 lire Umberto I del 1888 FDS a 200 euro

200 euro ? :shok: No dai, forse sarà un Vittorio Emanuele III , per un Umberto I 1888 ci voglio tre zeri e forse un due davanti non basta. 

Comunque benvenuto anche da parte mia.

Modificato da PriamoB

Inviato
57 minuti fa, PriamoB dice:

200 euro ? :shok: No dai, forse sarà un Vittorio Emanuele III , per un Umberto I 1888 ci voglio tre zeri e forse un due davanti non basta. 

Eh.... infatti nella fretta ho scritto una cavolata, non so come mi è uscito quel 1888. La mia è quella del 1923


Inviato
33 minuti fa, adi_90 dice:

Eh.... infatti nella fretta ho scritto una cavolata, non so come mi è uscito quel 1888. La mia è quella del 1923

Nulla figurati, capita a tutti un refuso. Da quello che scrivi la tua deve essere una gran bella collezione, quindi, quando puoi e ne avrai voglia facci vedere qualche "bigliettino" sai qui è pieno di curiosi :D, così avremo modo di farci due chiacchiere.

Saluti e buon Forum


Supporter
Inviato

Le banconote che potrebbero subire delle variazioni inaspettate (piacevoli o spiacevoli a voi la scelta) sono le varie particolarità piuttosto costose, una caratteristica che tutte le banconote posseggono, specifici decreti, serie speciali, radar ecc. ecc. ma che di fatto interessano solo ad una parte di collezionisti.
Ce ne sono per tutte le tasche naturalmente, ma prendiamo in esame le più costose, esempio: avete una 50.000 Leonardo? bene :) l'avete in fds? perfetto :) avete la serie completa? benissimo! :) per caso volete anche la serie speciale completa in fds, lo specimen con la firma autografa di Guidi Carli e quella con la filigrana rovesciata? :blink: ok, fatevi un mutuo... non ne avete di bisogno? fortunelli...

Queste costosissime particolarità riguardo le banconote, volendo possiamo definirle "specializzazioni", generano un collezionismo di nicchia (l'alienazione potrebbe rivelarsi problematica), ma se perseguita per passione senza fini speculativi può risultare molto appagante, diversamente... è un'incognita.


Sono convinto che le banconote in genere varrano sempre e comunque qualcosa, bisogna avere solamente molta accortezza nell'acquisirle.

Awards

Inviato

Grazie, ha scritto delle cose davvero interessanti. È il punto cruciale è proprio l’ultimo che hai citato. L’accortezza nell’acquisirle. Soprattutto per quanto riguarda banconote che cominciano ad essere meno frequenti in giro, soprattutto in fds o poco meno, la mia difficoltà sta proprio nel trovare il giusto metro di misura sul giusto prezzo di acquisto.. da quanto ho ormai appurato i cataloghi sono poco affidabili e la scarsità di offerte, senza quindi molta concorrenza, non aiutano


Supporter
Inviato

 

Qualora l'uso del contante dovesse scomparire del tutto, è ragionevole che vi sia un afflusso molto minore di nuovi collezionisti. Il mercato collezionistico, retto dalla legge della domanda e dell'offerta, di fronte ad una diminuzione di domanda, dovrebbe osservare una contrazione del valore delle banconote comuni. 

Per nostra fortuna, il collezionismo di moneta e, per estensione, di cartamoneta, è abbastanza storicizzato e di conseguenza relativamente stabile (le variazioni di quotazione richiedono parecchio tempo, se abbiamo l'accortezza di escludere dal novero le mode momentanee).

Monete e cartamonete sono oggetti d'arte e oggetti storici, che avranno sempre un interesse da parte di qualcuno. Così come oggi vi sono collezionisti di oggetti archeologici antichi, domani vi saranno giovani che, pur non avendo mai tenuto una moneta in mano, avranno comunque interesse per la moneta e la cartamoneta. Saranno costoro a mantenere in vita il mercato collezionistico.

il collezionismo di moneta e cartamoneta e la maniera più semplice per accostarsi ad un oggetto antico, per questo ritengo che vi sarà sempre interesse verso questo tipo di collezionismo. 

Il problema si avrà per le collezioni di nicchia, vedi i vari radar, serie sostitutive. numeri progressivi, ecc., che ho difficoltà ad immaginare che verranno apprezzate fra 100 anni. E' altresì probabile che anche monete e banconote comuni abbiano un forte ribasso nelle quotazioni. 

Per il momento, in ogni caso, divertiamoci con le nostre passioni.

 

 

 

 

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Inviato

Ciao, benvenuto sul forum e nel magico e pazzo mondo della numismatica cartacea (o notafilia come dicono quelli bravi... ?)

Io ho la tua stessa perplessità, sono in qualche modo convinto che l'uscita di scena del contante come mezzo di scambio provocherà una diminuzione dei prezzi di mercato. E' una mia convinzione, e comprende anche i pezzi più rari e in condizioni migliori. Anzi, contrariamente all'opinione comune, credo che siano proprio quelli a subire, in proporzione, la maggior variazione percentuale al ribasso.

E da collezionista, sai cosa penso? Non vedo l'ora che accada, per potermi permettere tanta robina che ora non vedo nemmeno col telescopio! :D


Supporter
Inviato (modificato)

- Io ho la tua stessa perplessità, sono in qualche modo convinto che l'uscita di scena del contante come mezzo di scambio provocherà una diminuzione dei prezzi di mercato -

 

Riguardo l'uscita di scena del contante, mi sa tanto che di tempo ne avremo ancora abbastanza, vivranno forse questa situazione i nostri nipoti, ma solo quando saranno anch'essi anziani 15_2_137.gif

                                 :lol:

 

 

 

Modificato da nikita_
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