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La crisi degli antibiotici


carletto23

Risposte migliori

La resistenza agli antibiotici e' la capacita' dei batteri di contrastare l'azione di uno o piu' di questi farmaci.

Nel sito dell' Organizzazione mondiale della Sanita' si evidenzia che:

"La resistenza agli antibiotici è oggi una delle maggiori minacce alla salute globale, alla sicurezza alimentare e allo sviluppo"

frase di avvertimento dovuta al fatto che l'incidenza delle infezioni dovute a batteri antibiotico-resistenti e' in continuo aumento.

I numeri dei decessi annuali dovuti alla resistenza agli antibiotici e' di 33.000 in Europa, di cui UN TERZO in Italia.

La resistenza agli antibiotici e' un fenomeno correlato da una parte all'abuso e alla prescrizione eccessiva di questi farmaci, dall'altro alla somministrazione, molto massiccia in passato, di questi farmaci in allevamenti animali per l'industria alimentare (e per questo motivo da diversi anni in molti paesi e' vietato l'uso veterinario di antibiotici come fattori di crescita per gli animali).

Alcuni studi evidenziano, con percentuali che arrivano al 75%, come buona parte delle infezioni dovute a batteri resistenti avvenga negli ospedali.


Fonti:

European center for disease prevention and control antibiotic resistance

https://www.ecdc.europa.eu/en/antimicrobial-resistance

Oms
https://www.who.int/antimicrobial-resistance

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Hai aperto una discussione per dire cosa? Almeno commentala,dì la tua opinione,chiedi quella degli altri.....?

Modificato da pato19
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Allora comincia a dire la tua opinione, senno' che razza di commento hai fatto ?  Solo per provocare?(Io successivamente continuero' con altre informazioni; giustamente sono gradite opinioni a proposito)

Modificato da carletto23
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Il problema dell' antibioticoresistenza è molto serio.

Circa 5 anni fa feci uno studio sugli antibiotici topici oculari e risultò come la tobramicina (tobral o tobradex se associato a cortisonico) di cui c'è un abuso è sensibile in solo in circa il 25% dei casi.

Questo è legato a tanti fattori, i principali, non per forza nell'ordine,  sono : certi medici che prescrivono in maniera indiscriminata, certi farmacisti che hanno il vizietto di consigliare l'antibiotico e darlo senza ricetta medica, i pazienti che hanno in casa il collirio del nonno e se lo cacciano nell'occhio.

 Chiaro che tra "migliore procedura" (tampone-diagnosi microrganismo-antibiogramma-terapia) e realtà ce ne passa... però una riflessione seria sarebbe da fare.

Il discorso che mi sono limitato a fare da un punto di vista oftalmologico si può ovviamente ampliare in tanti altri settori tra cui l'evergreen "ho il raffreddore, prendo l'antibiotico!" (sic).

 

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5 minuti fa, Guysimpsons dice:

Il problema dell' antibioticoresistenza è molto serio.

Circa 5 anni fa feci uno studio sugli antibiotici topici oculari e risultò come la tobramicina (tobral o tobradex se associato a cortisonico) di cui c'è un abuso è sensibile in solo in circa il 25% dei casi.

Questo è legato a tanti fattori, i principali, non per forza nell'ordine,  sono : certi medici che prescrivono in maniera indiscriminata, certi farmacisti che hanno il vizietto di consigliare l'antibiotico e darlo senza ricetta medica, i pazienti che hanno in casa il collirio del nonno e se lo cacciano nell'occhio.

 Chiaro che tra "migliore procedura" (tampone-diagnosi microrganismo-antibiogramma-terapia) e realtà ce ne passa... però una riflessione seria sarebbe da fare.

Il discorso che mi sono limitato a fare da un punto di vista oftalmologico si può ovviamente ampliare in tanti altri settori tra cui l'evergreen "ho il raffreddore, prendo l'antibiotico!" (sic).

 

Il peggio sono quelli che : "ho l'influenza prendo gli antibiotici" che sono gli stessi che la settimana prima dicevano : "ho l'influenza, mi curo con l'omeopatia". 

 

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Il link indicato all'inizio, al sito dell'Oms, contiene moltissime informazioni al riguardo, e i gravi problemi relativi, con diverse patologie  che cominciano ad essere molto difficili da trattare a causa dell'antibiotico-resistenza (elenca ad esempio polmonite, tubercolosi, gonorrea e salmonellosi).
Il problema che questo comporta e' che quando gli antibiotici piu' tradizionali non funzionano piu' per le terapie rimangono solo tentativi con combinazioni di altri antibiotici, spesso con effetti collaterali tossici.

Un dato piuttosto importante, oltre a quello evidentemente drammatico dal punto di vista sociale sociale (piu' di DIECIMILA morti in Italia all'anno a causa della resistenza agli antibiotici, dato che inizialmente stentavo a credere) e' quello dei costi per la sanita', per l'Italia stimabile nell'ordine di 400-500 milioni di euro annui.

In allegato due grafici da una pubblicazione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo Economico) a cura di Michele Cecchini, che si occupa del programma di salute pubblica dell'organizzazione, rispettivamente sui consumi di antibiotici in vari paesi,
e su alcune caratteristiche del fenomeno.

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Quello delle resistenze agli antibiotici è un problema vecchio quanto gli antibiotici stessi. Certo è che negli ultimi decenni ha assunto proporzioni tali da far prevedere che, verso il 2050, si tornerà a morire di infezioni batteriche quasi quanto nell'era pre-antibiotica, sempre che non vengano presi provvedimenti.

Sicuramente l'uso errato sulla popolazione umana ha giocato un ruolo importante, ma è universalmente riconosciuto che il maggiore determinante sia stato l'uso sconsiderato in campo veterinario e botanico (esatto, anche in botanica si usano gli antibiotici).

Non si tratta certo di una novità, è un tema caldissimo dei convegni di microbiologia ed infettivologia, solo che curiosamente non ha ancora trovato un riscontro mediatico. Probabilmente perché le forme gravi riguardano ancora le realtà ospedaliere, e quindi a morire sono i "dimenticati"..

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