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Uno dei temi storici che da sempre hanno assillato gli storici riguardano i motivi che portarono alla fine dell’ Impero romano occidentale ; si parla di motivi al plurale , poiche’ il collasso di un Impero non puo’ mai derivare da una sola causa , bensi’ dalla pluralita’ di cause concomitanti .

Argomento storico trattato nei secoli infinite volte , sia sui libri di storia , sia anche qui nel Forum , quindi mi astengo dal riprenderlo nuovamente come linea generale , al contrario vorrei solo riportare alcuni passi di testi contemporanei relativi al V e VI secolo nei quali non vengono esposte motivazioni espressamente indicate e dedicate come motivo della decadenza , ma riflessioni e soprattutto testimonianze che servono agli storici per studi approfonditi sull’ argomento della conclusione tragica dell’ Impero occidentale ; sono testimonianze prettamente collegate al tema economico , fiscale e di corruzione , temi tra i primari che portarono al collasso finale .

L’ Impero d’ occidente non aveva piu’ denaro pubblico per mantenersi in vita .

Alcuni testi presi ad esempio .

Testo “Anonimo” , De rebus bellicis , IV , Autore sconosciuto del V secolo : “A questi inconvenienti che affliggono le Province , si aggiunge anche l’ esecrabile cupidigia dei Governatori , nemica degli interessi dei contribuenti . Costoro infatti , non tenendo in alcun conto il rispetto dovuto alle cariche che ricoprono , si credono mandati nelle Province come mercanti , e tanto piu’ sono perniciosi , perche’ da loro ci si aspetterebbe un rimedio salutare , e invece viene l’ ingiustizia . E come se la loro iniquita’ non fosse sufficiente , tutti mandano esattori cos’ capaci a far danni , che prosciugano le sostanze dei contribuenti con varie arti di rapina , evidentemente si sentirebbero poco importanti se peccassero da soli .Quale opportunita’ di guadagno offerta dalla riscossione dei tributi e’ stata mai lasciata cadere da questi individui ? Quando mai da una ingiunzione non hanno ricavato una preda ? Per loro l’ acquisto di reclute , la requisizione di cavalli e di frumento , le spese destinate alle opere edilizie , sono speculazioni consuete , una auspicata rapina . Non c’e’ dubbio : se governassero le Province in modo impeccabile , agognando l’ onesta’ , non ci sarebbe spazio per la frode , e la cosa pubblica , arricchita nei costumi si ritroverebbe piu’ forte” .

Testimonianze che narrano di tassazioni sugli agricoltori , che ormai raggiungevano il 25% del canone di affitto dovuto al proprietario del terreno , oltre alla tassazione dovuta al fisco che gli affittuari non erano piu’ in grado di pagare , quindi costretti a vendere attrezzi agricoli , capi di bestiame e nei casi piu’ gravi anche loro stessi o i loro figli , come schiavi , oppure costretti a fuggire abbandonando i terreni .

Anche l’ oro , oltre alle terre perse , ebbe parte importante nel tracollo dell’ economia tardo imperiale .

Ancora dallo stesso Autore anonimo e della stessa opera citata , De rebus bellicis , II : “Fu ai tempi di Costantino che la smodata largizione di denaro assegno’ ai piccoli commerci l’ oro al posto del rame , che prima era considerato di grande valore . E’ credibile che l’ avidita’ abbia avuto origine dalle seguenti cause . Quando l’ oro , l’ argento e la grande quantita’ di pietre preziose che da epoca remota erano depositate presso i templi raggiunsero il pubblico , si accese in tutti la cupidigia di spendere e di acquisire . E sebbene l’ erogazione del rame , che come dicevamo portava impresso il volto del re , risultasse ormai enorme e difficile da sostenere , non di meno , per non so quale cecita’ , ci si impegno’ smodatamente a mettere in circolazione l’ oro , che e’ considerato piu’ prezioso . Questa abbondanza d’ oro riempi’ le dimore dei potenti diventate sempre piu’ belle a danno dei poveri , essendo i meno abbienti e oppressi con la violenza”

Con l’ oro e le terre , tolte ai legittimi agricoltori per darle ai barbari , ormai veniva pagata la pace con i barbari dell’ occidente e l' oro con i Persiani in oriente , cosi Procopio riferito al persiano Cosroe , De bello gotico , VIII : “ Cosroe aveva imposto ai Romani un tributo di quattro centenari l’ anno (circa 400 libbre d’ oro) , era questa la cosa a cui fin da principio aveva mostrato di tenere di piu’ , ebbene in undici anni e sei mesi in forma speciosa , incasso’ 46 centenari , col pretesto della tregua , dando al tributo il nome di trattato , benche’ nel frattempo esercitasse violenze e continuasse la guerra nella Lazica”

ed ancora in occidente , Procopio , V , : “Quanto piu’ aumentava la forza dei barbari tanto piu’ era ormai in declino il prestigio delle truppe romane e sotto il nome di alleanza si nascondeva l’ oppressione tirannica degli invasori , sicche’ costoro , fra le tante imposizioni forzose , giunsero a pretendere sfacciatamente l’ assegnazione di tutte le terre d’ Italia .Ne chiesero ad Oreste la terza parte e , poiche’ quello nego’ il suo consenso , lo uccisero immediatamente”

Concludendo questi brevissimi esempi , ce ne sarebbero tanti altri , su uno dei motivi principali che portarono al collasso dell' Impero romano occidentale , piu' povero della parte orientale , torna alla mente una frase lapidaria e minacciosa udita dai Romani quasi 900 anni prima da parte di un altro barbaro , Brenno : "Guai ai vinti" 

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