L. Licinio Lucullo Inviato 9 Aprile, 2020 Condividi #1 Inviato 9 Aprile, 2020 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I3/9 Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
L. Licinio Lucullo Inviato 9 Aprile, 2020 Autore Condividi #2 Inviato 9 Aprile, 2020 All’inizio del 42 Bruto e Cassio si recarono in Asia per estorcere le ricchezze necessarie a finanziare l'imminente scontro coi cesariani. Cassio arrivò per probabilmente primo; quando Bruto sopraggiunse si incontrarono a Smyrna. All’epoca la collaborazione tra i due era divenuta intollerabile; Cassio era uomo di passioni violente e incontrollate, malvoluto dai soldati che comandava colla paura, bramoso di denaro e spesso tentato di allontanarsi dalla via della giustizia; combatté per interesse personale, non per la libertà di Roma. Doveva quindi sentirsi sempre più risentito per la popolarità di Bruto, apprezzato dalle truppe, amato dagli amici e ammirato dalla nobiltà per le sue virtù; persino i nemici trovavano impossibile odiarlo. Dopo l’incontro di Smyrna Bruto sottomise la Licia e Cassio conquistò Rodi, riuscendovi in entrambi i casi con estrema severità. Terminate le campagne militari, durante l’estate i due condottieri riunirono gli eserciti a Sardi, capitale della Lidia, e fu l’ultima volta che si acquartierarono assieme. E' probabile che durante la campagna di Lidia Bruto abbia fatto emettere questa moneta, che al R/ celebra le sue vittorie. Questa è la prima volta in cui “IMP” precede il nome, una forma di utilizzo che si affermerà solo da Nerone. L’ancile ricorre spesso nella monetazione di Bruto: essendo simbolo della stabilità della potenza romana, potrebbe costituire un auspicio di lunga durata del comando esercitato da Bruto stesso, il quale evidentemente immedesimava sè stesso e la Repubblica (secondo Amisano). Gaio Flavio, secondo firmatario dell'emissione, potrebbe essere la persona che Bruto, in due sue lettere a Cicerone e ad Attico, cita come “il nostro Flavio”; anche Plutarco ricorda che aveva un amico con quel nomen: “nominando uno ad uno i compagni che erano caduti per difenderlo in battaglia, sospirò profondamente quando giunse a Labeo e Flavio, il primo suo legato, il secondo luogotenente del genio”. Secondo Mommsen, il cognomen si scioglie in HEMICillus, “mezzo asino”, considerato che erano frequinti soprannomi riferiti ad animali. Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
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