Vai al contenuto
IGNORED

Qualcosa su cui riflettere: il coronavirus prima o poi sparirà l'antisemitismo no


ARES III

Risposte migliori

2 ore fa, Brios dice:

Questa è una sciocchezza generalmente ridicola. Vuoi che fornisca un sondaggio tra i numismatici russi? Stereotipi di queste nazionalità? Potresti non crederci

Non sapevo che i numismatici russi sapessero tutto più di tutti.

La modestia è proprio una cosa sconosciuta.??

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 4 settimane dopo...

Ecco come si voleva dimostrare:

"La serie tv egiziana che sta facendo arrabbiare Israele

È ambientata nel futuro e racconta un mondo in cui c'è stata «una guerra per liberare Gerusalemme», e in cui Israele non esiste più

Da qualche giorno in Egitto sta andando in onda la serie tv El-Nehaya – “La fine” in italiano – che racconta una realtà distopica ambientato nell’anno 2120. Nel primo episodio si vede un insegnante, interpretato dal popolare attore egiziano Youssef el Sherif, che parla ai suoi studenti della «guerra per liberare Gerusalemme» che sarebbe avvenuta meno di 100 anni dopo la fondazione di Israele (che risale al 1948). La storia si sviluppa quindi in un mondo in cui Israele è stato distrutto, e in cui gli Stati Uniti, definiti come «i sostenitori più importanti dello stato sionista», si sono divisi.

La serie tv, una delle molte che vanno in onda ogni anno nei paesi musulmani durante il periodo del Ramadan, è stata molto criticata da Israele. Il ministro degli Esteri israeliano, Yisrael Katz, ha definito la serie tv «infelice e inaccettabile», specialmente perché i due paesi «hanno un trattato di pace da 41 anni».

In uno dei momenti più controversi del primo episodio della serie El Nehaya, l’insegnante dice che durante la liberazione di Gerusalemme gli ebrei in Israele «corsero via e ritornarono ai loro paesi di origine» in Europa, ma non menziona cosa sarebbe successo agli ebrei israeliani le cui famiglie provengono da altri paesi del Medio Oriente. Le critiche di Israele si sono concentrate anche sul fatto che la serie è stata prodotta da Synergy, una delle più grandi società di produzione dell’Egitto, che ha forti legami con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. La serie è trasmessa inoltre dalla rete televisiva ON, che è di proprietà di una società filo-governativa.

Egitto e Israele firmarono uno storico trattato di pace nel 1979 dopo sei anni di guerra. 

Il trattato portò all’espulsione dell’Egitto dalla Lega Araba, durata fino al 1989, e poi, qualche anno dopo, all’uccisione del presidente egiziano Anwar Sadat, che aveva firmato l’accordo di pace ma che per questo era considerato un traditore da parte del mondo arabo. Da allora i due paesi hanno collaborato in diversi ambiti, come per esempio su questioni legate alla sicurezza e nel rafforzamento dell’embargo imposto sulla Striscia di Gaza, ma la popolazione egiziana è sempre rimasta piuttosto ostile nei confronti di Israele, e vicina alla causa palestinese.

Un articolo pubblicato sul Jerusalem Post, quotidiano conservatore israeliano, ha invitato il governo di Israele a prendere provvedimenti seri, e non limitarsi a qualche lamentela contro l’Egitto, citando una clausola del trattato di pace del 1979 che stabilisce che le due parti debbano «astenersi dal fare propaganda ostile una contro l’altra». Per il momento, comunque, il governo egiziano non ha commentato la vicenda" 

https://www.ilpost.it/2020/05/02/serie-tv-egiziana-scontro-israele/amp/

 

Link al commento
Condividi su altri siti


8 ore fa, ARES III dice:

che racconta una realtà distopica ambientato nell’anno 2120.

Nemmeno troppo fantascientifico. Per quel che si vede oggi lo scontro andrà facilmente avanti a fasi alterne fino a quell'anno se non oltre. Può darsi che dopo lo sfinimento o l'estinzione delle parti in causa si trasformi in una specie di tradizione folkloristica del futuro, rappresentata con parate di attori in maschera.

Modificato da ART
Link al commento
Condividi su altri siti


E c'è anche questo:

"Finlandia, consigliere di Amnesty International insulta Israele: “Peggio di Hezbollah

Hanno fatto discutere le parole di Syksy Rasanen, membro del consiglio della divisione finlandese di Amnesty International, che lunedì 4 maggio ha attaccato la recente decisione del governo tedesco di mettere al bando Hezbollah sul proprio territorio e di inserirla nella lista dei gruppi terroristici.

Come riporta la rivista Algemeiner Rasanen, un fisico con all’attivo numerose attività antisraeliane, tra cui la pubblicazione di un libro intitolato Israeli Apartheid, ha scritto su Twitter che “la messa al bando di Hezbollah da parte della Germania è 

un perfetto affresco di come le liste dei terroristi siano uno strumento del potere politico.” Ha continuato insinuando che, così come Hezbollah ha dichiarato di voler cancellare Israele, questa ha fatto lo stesso con la Palestina.

A dire il vero,” ha continuato, “vi è la differenza che la maggior parte dei partiti israeliani ha davvero portato avanti l’eliminazione della Palestina, non l’ha solo chiesto. Eppure il Likud, Yesh Atid, Shas, i laburisti ecc. vengono considerati partner dalla Germania e dall’UE, anziché essere identificati come terroristi".

Non sono mancate reazioni alle sue parole: Hillel Neuer, direttore della ONG UN Watch, ha condiviso il tweet di Rasanen commentando: “Salve @amnesty, nell’invettiva qui sotto il vostro consigliere in Finlandia è apertamente schierato con Hezbollah, che ha avuto un ruolo chiave nell’uccisione di 500.000 siriani. Giusto per vostra informazione.” Ha aggiunto che “ho l’impressione che ci sia uno schema perverso nel vostro sostegno a terroristi, misogini, antisemiti e omofobi.”

Questa non è la prima volta che esponenti finlandesi di Amnesty International si ritrovano al centro di certe polemiche: nel settembre 2010, il suo direttore Frank Jonahsson aveva definito Israele “uno stato canaglia”. In seguito Jonahsson si è scusato con l’Ambasciatore israeliano in Finlandia, ma Amnesty si è rifiutata di prendere provvedimenti nei suoi confronti".

https://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/finlandia-amnesty-international-insulta-israele-peggio-di-hezbollah

Link al commento
Condividi su altri siti


22 ore fa, ARES III dice:

A dire il vero,” ha continuato, “vi è la differenza che la maggior parte dei partiti israeliani ha davvero portato avanti l’eliminazione della Palestina, non l’ha solo chiesto.

Più che di antisemitismo, in questo caso si dovrebbe parlare di critica alla politica dello stato di Israele nei confronti dei palestinesi, politica che certo non è mai stata tenera o benevola. Non mi addentrerò certo nelle ragioni e nei torti dell'una e dell'altra parte, però criticare il comportamento di Israele nei confronti dei palestinesi, non è antisemitismo, non più di quanto sia antiamericanismo criticare la politica di Trump (dopo essere stati, magari, d'accordo con quella di Obama). Non essere d'accordo con la politica di Trump, non vuol dire odiare gli americani, tutti gli americani, a prescindere, così come non essere d'accordo con Netanyauh non significa odiare gli ebrei, tutti gli ebrei, a prescindere, come invece fanno gli antisemiti.  

Però, in tanti, spero non anche tu, pensano che criticare lo stato di Israele, significhi essere antisemiti.

petronius

Link al commento
Condividi su altri siti


@petronius arbiterarbiter

sono d'accordo che criticare un politico non è antisemitismo, ma l'odio verso Israele è sempre presente e continuo, anche quando al governo c'erano i partiti di centro sinistra ( mi scuso di utilizzare un linguaggio politico).

Il problema poi non è neppure il criticare anche lo stato israeliano, ma la sua continua demonizzazione come se sia il male assoluto e chi critica invece sia un santo privo di peccati.

Spesso i filo-palestinesi sono i peggiori alleati dei Palestinesi perché creano quasi sempre danni 

Qualcuno si ricorda poi di quel ragazzo giovanissimo italiano che era andato per aiutare i bambini palestinesi e per sbaglio scambiato per israeliano venne accoltellato e ucciso da quei bravi palestinesi ?

Penso che noi europei non dovremmo buttare benzina sul fuoco.

Poi vorrei finalmente alzate il velo sull'odio contro lo stato israeliano di matrice Nord europea: questo non è altro che un antisemitismo mascherato, in quanto oggi non è politicamente accettabile ciò e allora si opta per demonizzare Israele come stato. I signori Svedesi, Finlandesi,...che si professano paceri terzi e giusti come mai non condannano mai i razzi che vengono lanciati sugli innocenti civili israeliani?

I morti civili sono tutti uguali , ma per alcuni certi valgono di più.... purtroppo! 

Link al commento
Condividi su altri siti


"Come l’antisemitismo muta con il coronavirus. Il report israeliano

Ebrei e Stato ebraico accusati di utilizzare il coronavirus per scopi politici o economici. Ecco come gli stereotipi più classici dell'antisemitismo si adattano alla pandemia. Il rapporto del ministero degli Affari strategici di Gerusalemme

“La crescita della retorica antisemita sul coronavirus è stata accompagnata anche da minacce violente contro ebrei e israeliani”. Negli Stati Uniti l’allarme targato Fbi: estremisti di destra potrebbero tentare di infettare gli ebrei (c’è perfino chi propone di usare il coronavirus per uccidere gli ebrei parlando di Holocough, giocando su Holocaust e cough, tosse). Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ha minacciato così Israele: se a Gaza dovessero venire a mancare i respiratori, “sei milioni di israeliani non respireranno”. È l’allarme lanciato in “The virus of hate”, il 

virus dell’odio, un rapporto del ministero degli Affari strategici di Israele a cui Formiche.net ha avuto accesso, che ha analizza le convergenze, in particolare online, tra delegittimazione e antisemitismo ai tempi del coronavirus. 

Si tratta di fenomeni osservati anche dalle Nazioni Unite. Ahmed Shaheed, inviato speciale per le libertà religiose, ha avvertito che “i discorsi d’odio antisemiti sono aumentato in maniera allarmante dallo scoppio della crisi di Covid-19” e ha chiesto “misure più severe” per contrastare questo preoccupante sviluppo. Elan Carr, inviato speciale degli Stati Uniti per monitorare e combattere l’antisemitismo, ha parlato di un “nuovo antisemitismo”, adattamento di quello classico alla contingenza della pandemia.

Dal rapporto emergono due diverse tipologie di teorie del complotto 

antisemita, che condividono il messaggio: accusano gli ebrei e Israele di utilizzare e diffondere il virus per scopi politici o economici giocando sugli stereotipi antisemiti più classici. 

La prima è l’antisemitismo classico contro gli ebrei, accusandoli di diffondere virus e pestilenze. È perpetrato dall’estrema destra in Nord America (attivissimo l’ex capo del Ku Klux Klan David Duke) ed Europa, ma anche, seppur “in misura minore, dal grande pubblico e dalla sinistra radicale”. In questo caso la “vittima” degli ebrei e di Israele sarebbe “il mondo”, cioè i non ebrei. Un esempio? Questo video di un sito americano-russo.

La seconda è il nuovo antisemitismo contro lo Stato di Israele: una campagna di delegittimazione orchestrata da governi, attori parastatali, organizzazioni terroristiche e società civile, “nello specifico 

Iran, Autorità palestinese, Hamas e movimento Bds”. In questo caso, invece, le “vittime” sarebbero i palestinesi. Questa immagine diffusa dall’International Campaign Against Normalization (contro la normalizzazione dei rapporti tra Stati arabi e Israele) è un esempio perfetto: il virus a forma di Stella di David. 

Alcuni giorni fa, presentazione il rapporto dell’Istituto Kantor dell’Università di Tel Aviv (nel 2019 un aumento del 18% dei rispetto all’anno precedente nel mondo), Moshe Kantor, presidente del Congresso ebraico europeo, aveva spiegato (come riporta ProgettoDreyfus.com): “Dall’inizio della pandemia Covid-19, si è registrato un aumento significativo delle accuse secondo cui gli ebrei, sia come individui sia come collettivo o come Stato ebraico, sarebbero dietro alla diffusione del virus o ne trarrebbero direttamente profitto. Il linguaggio e le immagini utilizzate indicano 

chiaramente un revival delle ‘calunnie del sangue’ di stampo medievale, quando gli ebrei venivano accusati di diffondere malattie, avvelenare pozzi o controllare le economie”.

Che fare? L’inviato Usa, Carr, ha comunicato che il suo ufficio sta mettendo insieme un piano di contrasto dell’antisemitismo — che facilmente può essere replicato anche in Europa — che include il rafforzamento della sicurezza per le comunità ebraiche; promuovere l’adozione della definizione di antisemitismo dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto; contrastare l’antisemitismo online; iniziative di educazione positiva sul contributo ebraico degli Stati Uniti alla società". 

https://formiche.net/2020/05/antisemitismo-coronavirus/

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 7 mesi dopo...

Adesso anche una pratica religiosa plurimillenaria viene aggredita attraverso lo strumento giuridico: la Corte di Giustizia della Ue ha infatti confermato ieri il divieto di macellazione kosher in Belgio, dunque estensibile all'intera Unione.

Questa decisione colpisce la libertà di culto e di religione in Europa, fomentando odio verso gli ebrei.

La tanto cara libertà, sbandierata ai quattro venti, adesso viene candidamente calpestata, con la scusa di utilizzare un trattamento migliore verso gli animali.

E allora quando vieteranno il consumo di animali vivi come le ostriche o il consumo di aragoste bollite vive prive di alcuna forma di stordimento?

E della selvaggina non parliamo? 

Anche loro sono animali e non meritano altrettanto rispetto? 

Ecco a quali eccessi conduce lo pseudo zelo liberista.

Modificato da ARES III
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.