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Coronavirus - Nuova discussione


petronius arbiter

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12 ore fa, Guysimpsons dice:
In molti hanno definito i medici e gli altri operatori sanitari come "eroi", onestamente non credo che questa definizione sia corretta; noi siamo dei PRIVILEGIATI!
 

Collega, capisco il senso del tuo messaggio, ma temo possa essere frainteso.

Non dimentichiamo gli oltre 150 camici bianchi deceduti solo in Italia per colpa del virus. I medici non sono eroi  e neppure privilegiati... ma in un certo momento della pandemia ci sono stati fra di noi dei veri e propri martiri.

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7 ore fa, incuso dice:

In questo periodo qui è la prassi. Credo sia anche comprensibile, da un lato devo pesare il fatto di non dare medicinali a caso dall'altro devo pesare il rischio che mandando il medico in giro si ammala poi lui e in questo momento i medici sono risorse preziose.

Incuso, in mancanza del tampone faresti bene ad autoisolarti per almeno 14 giorno DOPO la fine dei sintomi.

Questa pandemia ha messo in risalto tutte le criticità del sistema sanitario, a partire dalla tendenza alla privatizzazione di alcune regioni, passando per una governance sanitaria stabilita su base politiche (andate a vedere a quali partiti sono in quota i dirigenti sanitari di piemonte, lombardia, veneto...) e infine e soprattutto le enormi carenze della medicina del territorio.

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17 ore fa, Nikko dice:

Collega, capisco il senso del tuo messaggio, ma temo possa essere frainteso.

Non dimentichiamo gli oltre 150 camici bianchi deceduti solo in Italia per colpa del virus. I medici non sono eroi  e neppure privilegiati... ma in un certo momento della pandemia ci sono stati fra di noi dei veri e propri martiri.

A quei poveri martiri massima stima ci mancherebbe. Forse anch'io sono caduto nell'errore di fare "di ogni erba un fascio". Per il ruolo che rivesto (medico di un trasfusionale) personalmente mi sento un privilegiato e mi sono sempre sono rifiutato di usufruire del benificio che potrei avere ad esempio di bypassare la coda del supermercato per il semplice fatto di essere un dipendente del SSN. Chi è "in trincea" è un martire io non mi sento di appartenere a questa categoria e stimo chi ha lottato e sta tutt'ora lottando. L'unica cosa di cui mi lamento è, oltre ai già citati DPI, è la gestione dei fantomatici tamponi: la paura di essere portatore asintomatico e/o di lavorare a stretto contatto (seppur tentando in tutte le maniere di mantenere le distanze di sicurezza) con colleghi potenzialmente positivi pauci/asintomatici che ho da mesi. Martedì vedrò mia mamma e la saluterò come saluto i miei pazienti per paura di contagiarla, mia cognata non mi vuole far vedere i nipotini perchè ha paura che io possa essere infetto... questo mi fa molto effetto.

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Il 1/5/2020 alle 21:52, Nikko dice:

Incuso, in mancanza del tampone faresti bene ad autoisolarti per almeno 14 giorno DOPO la fine dei sintomi.

in merito alle misure anti contagio, direi che ISS non ne ha azzeccata una.

14 gg è stato dimostrato che non sono sufficienti per dimostrare con certezza che una persona non è positiva... ci sono casi di persone che,con primo tampone positivo dopo 40 gg sono ancora positive, pur non avendo sintomi.

mascherine e guanti non sono sufficienti per evitare il contagio.. si è dimostrato che anche gli occhi sono zone in cui il virus può entrare facilmente. ma nessuno ci ha detto di proteggerli 

e poi la distanza di 1 metro non è sufficiente.. alcuni paesi hanno suggerito una maggiore distanza di sicurezza... secondo me giusto.. perché se una persona starnutisce.. 1 metro non è assolutamente sufficiente.

 

Modificato da tonycamp1978
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24 minuti fa, tonycamp1978 dice:

in merito alle misure anti contagio, direi che ISS non ne ha azzeccata una.

14 gg è stato dimostrato che non sono sufficienti per dimostrare con certezza che una persona non è positiva... ci sono casi di persone che,con primo tampone positivo dopo 40 gg sono ancora positive, pur non avendo sintomi.

mascherine e guanti non sono sufficienti per evitare il contagio.. si è dimostrato che anche gli occhi sono zone in cui il virus può entrare facilmente. ma nessuno ci ha detto di proteggerli 

e poi la distanza di 1 metro non è sufficiente.. alcuni paesi hanno suggerito una maggiore distanza di sicurezza... secondo me giusto.. perché se una persona starnutisce.. 1 metro non è assolutamente sufficiente.

 

Scordiamoci di poter fermare il contagio per il momento. Secondo me non è realistico.

Va ridotto il piú possibile e in questo i consigli sono del tutto sensati

  • 14 giorni non danno la sicurezza assoluta ma un buona probabilità che uno non sia piú infettivo.
  • la mascherina se non faccio un lavoro a rischio non deve proteggere tanto me soprattutto gli altri da me
  • 1 metro sembra scarso anche a me ma essere seduti fianco a fianco sarebbe ben peggio
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Che bisognava evitare di toccarsi gli occhi e il naso lo dicevano, almeno all'inizio. E la distanza considerata di sicurezza, sempre all'inizio, era stimata da tutti in almeno 1.5 metri.

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22 minuti fa, incuso dice:

14 giorni non danno la sicurezza assoluta ma un buona probabilità che uno non sia piú infettivo

dybala ha fatto il tampone solo perché è un giocatore della juve.. a una persona comune non lo avrebbero fatto perché non aveva sintomi, dopo 14 gg sarebbe potuto uscire e infettare tutti.. per legge non avrebbe avuto alcuna colpa.

27 minuti fa, incuso dice:

la mascherina se non faccio un lavoro a rischio non deve proteggere tanto me soprattutto gli altri da me

io voglio proteggere me stesso e gli altri... ma l' ISS non ha mai menzionato gli occhi come canale di facile contagio.. l'ho saputo da altre fonti.. potevano anche dirlo visto che sono tutti scienziati di un certo livello

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10 minuti fa, ART dice:

Che bisognava evitare di toccarsi gli occhi e il naso lo dicevano, almeno all'inizio

e come il naso lo proteggiamo e gli occhi no?  riguardo agli occhi, come per il naso, il problema non è solo il fatto di toccarsi.. ma anche il fatto che le goccioline di vapore infetto possono entrare anche negli occhi 

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Il 3/5/2020 alle 00:55, tonycamp1978 dice:

dybala ha fatto il tampone solo perché è un giocatore della juve.. a una persona comune non lo avrebbero fatto perché non aveva sintomi,

Ma il tampone a Dybala è stato fatto perché è vip o perché fatto e pagato dalla Juventus nel suo centro medico?

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28 minuti fa, Fxx dice:

Ma il tampone a Dybala è stato fatto perché è vip o perché fatto e pagato dalla Juventus nel suo centro medico?

perché è risultato positivo rugani.. e quindi poi a tutto lo staff e giocatori.. però in questo caso la prassi era quella solo di andare in quarantena per 14 gg e fare il tampone solo se c'erano sintomi

Modificato da tonycamp1978
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33 minuti fa, tonycamp1978 dice:

perché è risultato positivo rugani.. e quindi poi a tutto lo staff e giocatori.. però in questo caso la prassi era quella solo di andare in quarantena per 14 gg e fare il tampone solo se c'erano sintomi

Ok la prassi, quello che non capisco è se l'hanno fatto a tutti perché calciatori famosi oppure se è stato fatto con soldi della società nel suo centro medico. Perché un conto è farlo ai vip un conto è una società che a sue spese fa i tamponi a tutti i suoi dipendenti.

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2 ore fa, Fxx dice:

Ok la prassi, quello che non capisco è se l'hanno fatto a tutti perché calciatori famosi oppure se è stato fatto con soldi della società nel suo centro medico. Perché un conto è farlo ai vip un conto è una società che a sue spese fa i tamponi a tutti i suoi dipendenti.

 

2 ore fa, Fxx dice:

Ok la prassi, quello che non capisco è se l'hanno fatto a tutti perché calciatori famosi oppure se è stato fatto con soldi della società nel suo centro medico. Perché un conto è farlo ai vip un conto è una società che a sue spese fa i tamponi a tutti i suoi dipendenti.

questo non lo so.. la prassi dice che se hai avuto contatti con un soggetto positivo.. vai in quarantena 14 gg, sei hai sintomi da covid allora fai il tampone... ma lo hanno fatto a tutto lo staff pur non avendo sintomi

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47 minuti fa, tonycamp1978 dice:

 

questo non lo so.. la prassi dice che se hai avuto contatti con un soggetto positivo.. vai in quarantena 14 gg, sei hai sintomi da covid allora fai il tampone... ma lo hanno fatto a tutto lo staff pur non avendo sintomi

Sono d'accordo con te, la mia domanda era più che altro volta a capire se gli è stato fatto per lo "status" di persone famose, e quindi sarebbe una cosa scandalosa, oppure se fatto privatamente dalla società e quindi "ognuno con i suoi soldi fa ciò che vuole". 

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Il 30/4/2020 alle 18:03, incuso dice:

Scusa ma lui dice di aver appreso queste informazioni via internet. Quindi con gli stessi mezzi che di fatto abbiamo noi (salvo che non ne discutessero nei centri di controllo ma mi sembra improbabile).

Per quale motivo dobbiamo pesare di piú le sue informazioni? Perché è un astronauta? Non può esser stato un semplice lapsus? Io sto sbiellando in quarantena a casa immagino in uno spazio piú scomodo e ristretto della ISS porti un po' a perdere il senso del tempo eh?

Una situazione similare a quanto verificatosi in Cina, dal 18 al 27 ottobre 2019 in quella che è stata la città epicentro del contagio durante i Giochi Mondiali militari.

Sospetti coronavirus a ottobre: la denuncia degli atleti francesi

Martedì sul sito francese Bfmtv un atleta transalpino ha raccontato di essersi ammalato con i sintomi del coronavirus (febbre, difficoltà respiratorie), espirmendo la volontà di rimanere anonimo per tutelare la propria privacy. L’Equipe, il più autorevole quotidiano sportivo francese, ha scritto dei pentatleti Elodie Clouvel e Valentin Belaud (“Siamo stati a Wuhan, poi ci siamo ammalati, lui ha saltato tre giorni di allenamenti, io ho avuto problemi mai avuti prima. E quando abbiamo parlato con un medico militare, ci ha detto: penso che l’abbiate già avuto perché gran parte della delegazione si è ammalata”). La Gazzetta ha raccolto le dichiarazioni di un atleta famoso, Matteo Tagliariol, olimpionico di “spada” a Pechino nel 2008, che riporta le sue sensazioni e il malessere accusato.

Il racconto di Matteo Tagliarol: “In tanti avevano avuto febbre, anche se non altissima”

Febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie scandirono la sua permanenza (e dei compagni di avventura) in terra cinese. “Quando siamo arrivati a Wuhan, quasi tutti ci siamo ammalati. Io ho avuto tosse, molta tosse. Valerio Aspromonte è stato a letto quasi tutto il tempo. In tanti hanno avuto febbre, anche se non altissima”. Mentre la delegazione italiana conquistava medaglie, intorno nulla faceva pensare a un’emergenza, ricorda Matteo: “C’era qualcuno con la mascherina, ma come avevo già visto nelle trasferte cinesi. Nulla di più. L’unica cosa è che in infermeria non c’erano più nemmeno le aspirine, tutto finito, tanta era stata la richiesta di medicinali per tutti quelli che si erano ammalati”.

Il rientro da incubo: tosse e mancanza di respiro

Per Tagliariol il peggio è arrivato al rientro. “Per una settimana sono stato benino, poi ho avuto la febbre altissima. Sono asmatico, ma il problema è lieve, e in quei giorni invece sentivo che non respiravo. Ho detto a Martina (Batini, la compagna, azzurra del fioretto): se vedi che non respiro bene, chiama l’ospedale”. Il malanno non è passato nemmeno dopo una cura con gli antibiotici. “Nemmeno quelli hanno cambiato niente, alla fine sono stato ammalato tre settimane, sempre con tosse, molto debilitato. Alla fine sono guarito e si è ammalato Leo (il figlio, compirà 2 anni la prossima settimana), anche lui per tre settimane con una tosse impressionante. Ci hanno detto che aveva il broncospasmo, ma non si risolveva nemmeno con il Ventolin, poi si è ammalata anche Martina, ma più lievemente. Quando si è cominciato a parlare del virus, senza nessuna competenza medica, mi sono detto: allora l’ho preso. Ho 37 anni, sono sportivo, sono stato davvero molto male rispetto ai miei standard”.https://sport.virgilio.it/coronavirus-l-agghiacciante-racconto-di-tagliarol-e-i-sospetti-636308?ref=virgilio

A novembre il governo cinese sapeva già!

 

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1 ora fa, pato19 dice:

A novembre il governo cinese sapeva già!

... e chi ha denunciato in passato e denuncia tutt'ora, o semplicemente osa criticare, sparisce nel nulla. Spero che tutto questo faccia almeno riflettere sull'opportunità di avere troppo a che fare con regimi del genere, se non addirittura di prenderli come nuovi partner strategici, come farnetica qualcuno.

Modificato da ART
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2 ore fa, pato19 dice:

A novembre il governo cinese sapeva già

Anche da noi hanno denunciato le prime polmoniti sospette i primi di Gennaio, probabilmente sono state sottovalutate nonostante in Cina fosse già scoppiato tutto. Magari anche il Governo cinese ha solo scoperto qualche polmonite in più all'inizio, solo dopo si sono accorti che era qualcosa di più potente di una banale influenza diffusa.

 

1 ora fa, ART dice:

e chi ha denunciato in passato e denuncia tutt'ora, o semplicemente osa criticare, sparisce nel nulla. Spero che tutto questo faccia almeno riflettere sull'opportunità di avere troppo a che fare con regimi del genere, se non addirittura di prenderli come nuovi partner strategici, come farnetica qualcuno.

Come al solito non perdi l'occasione per tacere.

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Effetti secondari del coronavirus....

dal Corriere della sera di oggi 7 maggio 2020

A Roma, la fila silenziosa al Monte dei Pegni per vendere i ricordi: «Mesi che non lavoro, non so dove vado a finire»

In un momento di difficoltà economiche molte persone fanno ricorso anche al Monte dei Pegni per ricevere un po' di contanti, lasciando ricordi di una vita

«Questo ciondolo mi è molto caro, è stato realizzato su un disegno particolare da un mio amico gioielliere» racconta una signora appena uscita dalla sala stime del Monte della Pietà di Roma. Come lei, decine di altre persone sono in fila per entrare. Aspettano incolonnate in piazza del Monte della Pietà in un ordinato silenzio. Gli ingressi sono contingentati a causa delle norme di sicurezza per il coronavirus ma chi aspetta il turno per poter impegnare un oggetto personale di valore è aumentato negli ultimi giorni proprio a causa delle chiusure prolungate.
La scadenza delle polizze di credito sospese durante i mesi del lockdown dall'istituto di credito Affide - leader nel settore in Italia e in Europa -, concorre a creare l'affollamento.
«Sono due mesi che non lavoro, ero dipendente in un bar che solo pochi giorni fa ha riaperto - racconta un ragazzo sulla trentina che aspetta la madre all'ingresso -. Lei ha impegnato una catenina, un ricordo di mio padre e io non so dove vado a finire». Come lui, tante altre persone sull'orlo della disperazione: «Io sono pensionato e ho dato in pegno i ricordi della comunione di mia figlia» racconta un uomo, mentre marito e moglie mostrano le mani nude: «Non abbiamo neanche più le nostre fedi».
Un'altra signora si commuove mentre racconta di aver appena depositato i ricordi di una vita: «Sono regali del mio povero marito» poi le si spezza la voce, si scusa e ritorna a fare la fila.

7 maggio 2020 | 07:02
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32 minuti fa, Saturno dice:

Effetti secondari del coronavirus....

Li definirei il Dramma sociale - con la D maiuscola" del coronavirus. Allo stato attuale solo Cristo sa fino a che punto ci colpirà...purtroppo

Modificato da PriamoB
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44 minuti fa, Saturno dice:

Effetti secondari del coronavirus....

dal Corriere della sera di oggi 7 maggio 2020

A Roma, la fila silenziosa al Monte dei Pegni per vendere i ricordi: «Mesi che non lavoro, non so dove vado a finire»

In un momento di difficoltà economiche molte persone fanno ricorso anche al Monte dei Pegni per ricevere un po' di contanti, lasciando ricordi di una vita

«Questo ciondolo mi è molto caro, è stato realizzato su un disegno particolare da un mio amico gioielliere» racconta una signora appena uscita dalla sala stime del Monte della Pietà di Roma. Come lei, decine di altre persone sono in fila per entrare. Aspettano incolonnate in piazza del Monte della Pietà in un ordinato silenzio. Gli ingressi sono contingentati a causa delle norme di sicurezza per il coronavirus ma chi aspetta il turno per poter impegnare un oggetto personale di valore è aumentato negli ultimi giorni proprio a causa delle chiusure prolungate.
La scadenza delle polizze di credito sospese durante i mesi del lockdown dall'istituto di credito Affide - leader nel settore in Italia e in Europa -, concorre a creare l'affollamento.
«Sono due mesi che non lavoro, ero dipendente in un bar che solo pochi giorni fa ha riaperto - racconta un ragazzo sulla trentina che aspetta la madre all'ingresso -. Lei ha impegnato una catenina, un ricordo di mio padre e io non so dove vado a finire». Come lui, tante altre persone sull'orlo della disperazione: «Io sono pensionato e ho dato in pegno i ricordi della comunione di mia figlia» racconta un uomo, mentre marito e moglie mostrano le mani nude: «Non abbiamo neanche più le nostre fedi».
Un'altra signora si commuove mentre racconta di aver appena depositato i ricordi di una vita: «Sono regali del mio povero marito» poi le si spezza la voce, si scusa e ritorna a fare la fila.

7 maggio 2020 | 07:02

Mi sembra un articolo un po'montato ad hoc per far commuovere le persone. Purtroppo questo corona virus ci ha spiegato una volta in più a non credere ai media perché raccontano sempre quello che vogliamo sentirci dire. 

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Articolo sicuramente romanzato ma le conseguenze economiche di tutta questa faccenda ce le ricorderemo per anni, se non per decenni,  quando si faranno manovre economiche dolorose per cercare di tenere sotto controllo la situazione di un paese gia' di per se' in declino (ed e' gia' un grande successo l'aver evitato per ora il default grazie a robuste stampelle esterne)

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1 minuto fa, Fxx dice:

Mi sembra un articolo un po'montato ad hoc per far commuovere le persone. Purtroppo questo corona virus ci ha spiegato una volta in più a non credere ai media perché raccontano sempre quello che vogliamo sentirci dire. 

Concordo.

Pur nella sua drammaticità è abbastanza grottesco il racconto del pensionato che impegna i ricordi di famiglia: le pensioni non sono certo state bloccate, se questa persona non riesce ad arrivare alla fine del mese non è certo per il virus, ma di una situazione personale che chissà da quanto si sta tirando dietro.

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1 minuto fa, Saturno dice:

Liberi di non credere....

non  è il solo giornale che lo riporta. Pare che anche aTorino ci sia qualche difficoltà

Non fraintendiamo: nessuno nega che ci sia la fila fuori dal monte dei pegni.

Dico solo che quando la gente va al monte dei pegni in epoche normali nessuno scrive nulla, scriverlo oggi in epoca di coronavirus fa scendere la lacrimuccia in più.

O vogliamo pensare che tre mesi fa nessuno andasse a impegnare oro e gioielli?

Non è che oggi c'è la coda solo e semplicemente perchè i monti dei pegni sono stati chiusi per due mesi?

Voglio vedere quando riapriranno i parrucchieri se mostreranno la coda di gente in fila per farsi tagliare i capelli....

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In tempi normali non ci sta la fila per andare al monte dei pegni....

Che poi i giornali cercano la notizia che colpisce, è vero, Ma il fenomeno esiste.

Ritorniamo al passato

Ricordo che quando ero ragazzo, parlo dei famigerati anni 70-80, il banco dei pegni esisteva solo nei racconti di mia nonna che si ricordava le sofferenza della guerra e si impegnò anche le lenzuola al  famoso Monte di Pietà a Roma

 

 

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