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ICONOGRAFIE MONETALI E PROPAGANDA IMPERIALE …


Illyricum65

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Buongiorno,

posto oggi una discussione un po' diversa da quelle consuete; diversa perchè più finalizzata alla riflessione che non alla presentazione di esemplari monetali, tanto che potevo forse inserirla nella Sezione Storia ed Archeologia. Invito tutti gli utenti a contribuire con i loro pensieri e/o riflessioni, tra i vari cito in particolare anche l'amico @Agricola.

ICONOGRAFIE MONETALI E PROPAGANDA IMPERIALE …

    Immaginiamo per un momento di tornare indietro nel tempo. Siamo attorno nella seconda metà del I secolo dopo Cristo e Roma domina in gran parte del mondo conosciuto. L’Impero si è esteso a Nord fino alle inospitali terre della Caledonia, a meridione sulle assolate sponde nordafricane e a Oriente solo i Parthi, con fortune alterne, riescono ad opporsi alla sua potenza espansionista. Le gesta di Augusto sono ancora vive nel ricordo del popolo, dopo di lui si sono succeduti vari Imperatori, quelli giulio-claudii seguiti dai brevi regni dell’anno dei quattro imperatori e quindi i flavii. L’esercito romano, basato sulla Legione, ovvero sulla fanteria pesante, con la sua organizzazione riesce a contenere bene la pressione esercitata dai gruppi germanici sul limes renano-danubiano. Spesso vengono compiuti attacchi nei territori barbarici, a scopo intimidatorio, appoggiati anche dall’azione di alae di cavalleria. Corpo militare, quest’ultimo, sottodimensionato nella Legione del Primo Impero e in certi periodi costituito da ausiliari provenienti da province periferiche imperiali (da popolazioni germaniche, nordafricane [Numidi/Mauri], etc …). Già nella Repubblica vi erano dei reperti di cavalleria ma vuoi perché basata strategicamente sull’impiego della fanteria pesante (Legione) vuoi perché la gestione del cavallo richiedeva l’appartenenza da un censo elevato, i reparti non aumentarono mai di numero. Il loro utilizzo era perlopiù legato a compiti di avanguardia, di esplorazione/ricognizione e di scorta; senza staffa e sella un impiego come “forza d’urto” non era ipotizzabile. Comunque nel Primo Impero essere un cavaliere implicava l’appartenenza all’ordine equestre e quindi ad un ceto sociale superiore; ciò si riflette nelle rappresentazioni monetali.

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/nero/nero041.jpg

RIC 108 (Claudius) Sestertius Obv: NERONICLAVDIODRVSOGERMANICOCOSDESIGN - Bare head right.
Rev: No legend - Shield reading EQVESTER/ORDO/PRINCIPI/IVVENT. 50-54 (Thrace)

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/nero/nero041.jpg

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/nero/nero103.jpg

RIC 170 Sestertius Obv: NEROCLAVDIVSCAESARAVGGERPMTRPIMPPP - Laureate bust right.
Rev: No legend Exe: DECVRSIO - Nero riding horse right, holding spear; soldier behind also riding horse, holding vexillum; S C across fields. 64 (Rome).

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/nero/nero103.jpg

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/cal/cal024.jpg

RIC 34 Dupondius Obv: CCAESARAVGGERMANICVSPONMTRPOT - Legend around large SC.
Rev: NEROETDRVSVSCAESARES - Nero and Drusus each riding horse right. 37-38 (Rome).

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/cal/cal024.jpg

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Inviato (modificato)

 Non so se avete mai considerato che i legionari vengono talvolta rappresentati sulle iconografie monetali ma pressoché mai nel corso di azioni di guerra (es. vedasi  ADLOCVTIO, GLORIA EXERCITVS) mentre la cavalleria, salvo i tipi di cui sopra, viene rappresentata in scene belliche di attacco. Eppure la Legione ha sconfitto in antico la falange, ha battuto eserciti che presentavano tra le fila dei “carroarmati”(elefanti), ha vinto quasi dappertutto, ad ogni latitudine, sfruttando la sua organizzazione militare e strategica perfetta. Spesso si accenna alla VIRTUS dell’esercito ma questo non è mai rappresentato in scene di combattimento. Eppure nel tempo i manipoli di cavalleria cominciano ad acquisire importanza militare e quindi ad avere visibilità e ciò comincia ad trasparire anche dai rovesci monetali. La prima occasione a livello numismatico è durante il regno di Domiziano che emette sesterzi contraddistinti dalla presenza a rovescio di un cavaliere (lo stesso Imperatore?) che travolge e trafigge un barbaro cadente (o caduto) a terra, travolto dalla carica; la forma esagonale allungata dello scudo lo indica di origine germanica e la chiara allusione è alla campagna militare compiuta contro i Catti.

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/domitian/domit189.jpg

RIC 284 Sestertius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMCOSXICENSPOTPP - Laureate head right.
Rev: No legend Exe: SC - Domitian riding horse right, spearing enemy below.
85 (Rome).

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/domitian/domit189.jpg

Va segnalato che proprio sotto i Flavi si ebbero modifiche alla struttura organizzativa militare che conferirono alla cavalleria un valore quasi di elite all’interno dell’esercito romano. Comandante era un preafectus alae dell’ordine equestre che, terminata la carica di 3-4 anni, poteva accedere all’ordine senatoriale. Traiano fu il primo a inserire catafratti (cavalleria pesante) di origine sarmatica nell’esercito romano; Adriano lo imitò ed anzi fu il primo a creare una alae di catafratti , ricoperti di corazze e utilizzanti una lunga lancia, formata da Sarmati Roxolani; Marco Aurelio ne introdusse altri (formati da Iazigi). Settimio Severo utilizzò unità ausiliare di arcieri a cavallo corazzati, reclutati in Oriente.

traianus.jpg

RIC 543 Sestertius Obv: IMPCAESNERVAETRAIANOAVGGERDACPMTRPCOSVPP - Radiate head right.
Rev: SPQROPTIMOPRINCIPI Exe: SC - Trajan riding horse right, spearing enemy. c.104-107 (Rome).

http://dirtyoldbooks.com/roman/id/trajan/traj016.jpg

Vi erano poi gli Equites singulares Augusti ovvero un corpo militare composto da 500 cavalieri che fungevano da scorta dell’Imperatore durante le campagne militari e facevano parte della Guardia Pretoriana. Fondati dai Flavi, furono potenziati da Traiano e sciolti da Costantino dopo la battaglia di Ponte Milvio in quanto avevano parteggiato per Massenzio.

L’importanza della cavalleria crebbe ancora di più sotto Massimino il Trace che inserì cavalieri di origine germanica e sarmatica nei ranghi dell’esercito imperiale. La maggior mobilità rispetto all’esercito ne accresceva il valore anche in considerazione del fatto che la difesa dei Limes imperiali, fino a quel momento affidata all’esercito con funzioni di controllo e sbarramento, diventava insostenibile sia in termini numerici che economici. Attorno al 264-268 Gallieno collocò la cavalleria a Mediolanum, con funzione di “riserva strategica” contro una possibile invasione nemica nel Nord Italia, in quanto a distanza intermedia tra la Rezia, il Norico (minacciate dalla perdita degli Agri decumates) e appunto, Roma. I generali che comandavano questa formazione avevano un potere incredibile a disposizione infatti divennero imperatori (es. Claudio II e Aureliano) o quantomeno usurpatori (Aureolo). Lo stesso Aureolo celebra l'importanza della cavalleria con monete dedicate dalla legenda EQVIT .

http://www.gallic-empire.com/bilder/pmant10.jpg

Postumus Antoninianus, struck under Aureolus 267 AD at Milan mint.
Obv: IMP POSTVMVS AVG, radiate, draped and cuirassed bust right.
Rev: FIDES EQVIT, Fides seated left, holding patera and standard.
RIC 378; Elmer 606; AGK 17; Cunetio 2476

http://www.gallic-empire.com/postumusantmilan.htm

Inoltre per rendere più mobile la Legione diminuirono i fanti ed aumentarono i  cavalieri presenti nella stessa. In pratica da reparto prevalentemente d’attacco la cavalleria acquistava sempre più arma difensiva che sfruttava la sua mobilità e colpiva ed annientava i nemici penetrati nell’Impero; in caso di scontro militare con altri eserciti si affidava alle cariche dei catafratti che fungevano da cavalleria pesante ed avevano il compito di sfondare e disperdere le linee nemiche (siano esse a cavallo o il più delle volte appiedate) per agevolare il compito delle truppe di fanteria.

 

Modificato da Illyricum65
(correzione)
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Detto ciò, volevo presentare di seguito due manufatti collegati alla cavalleria. Si tratta di baltei, un cinturone ovvero in questo caso più propriamente un pettorale, in quanto indossato da un cavallo. Non solo vivente ma anche sotto forma di statua marmorea o bronzea.

mar.jpg

Il primo proviene da Aosta (dove è conservato presso il MAR), presenta uno scontro tra cavalieri romani e barbari. Questi ultimi hanno le caratteristiche proprie dei barbari: barba e capelli lunghi, braghe, mantello in lana grezza (sagum) o tunica stretta in vita da un laccio, il torques al collo. Il romano, invece, sbarbato e dal taglio di capelli regolare con il mantello svolazzante.

balteo_monjoie_roma-victrix1.jpg

I romani sono sempre nel registro superiore e i soldati a piedi indossano l’elmo per renderli ancora più imponenti rispetto ai barbari che soccombono. Il comandante romano cavalca senza elmo, con frangia corta in stile traianeo e il suo braccio aperto sembra incitare i soldati a caricare i nemici; potrebbe essere l’Imperator. Indossa una corazza stretta in vita con una cintura in stoffa che richiama il nodo macedone ovvero lo stesso Alessandro Magno, simbolo di grande conquistatore.

Fu rinvenuto nel 1953 nel mitreo dell’insula 59 e si ritiene sia un ex-voto alla divinità da parte di un ex-comandante devota allo stesso Mitra.

https://archeologando.wordpress.com/2016/02/01/romani-contro-barbari-la-concitata-battaglia-del-balteo-di-aosta/

 

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Non molto dissimile l’esemplare rinvenuto a Brescia nel 1826. Anche qui uno scontro tra cavalieri romani e barbari dalle folte barbe. Anche qui comandante a chioma scoperta (come nella moneta di Domiziano) forse per farsi riconoscere e quindi trascinare i soldati nella carica, anche qui i fanti romani calzano l’elmo.

balteo_brescia_2.jpg

balteo_brescia_terzodc.jpg

Si tratta comunque di una iconografia, quella del cavalliere che carica, non infrequente nei bassorilievi (specie funebri in onore di cavalieri)

sarcofagodialessandro-museoarcheolistanb

history-museum-constanta-romania-dobroge

cavtrace-mefra-revues-org.jpg

 Le ipotesi sulla funzione dei baltei sono 2:

  • ·         Parte di gruppi scultorei avente come soggetto una biga trainata da cavalli decorati con i baltei, appunto. La prova sarebbe costituita dalla presenza di altri frammenti bronzei e dalle unghie equine rinvenute assieme al balteo bresciano e nel 1928, nella medesima insula di Aosta.

  • ·         Onoreficenze concesse a generali o soldati che si erano distinti contro Daci o Pannoni. Il taglio di capelli rimanda, infatti, all'epoca traianea.

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Focalizziamo un dettaglio:

sotto il comandante del balteo di Aosta un soldato a piedi sta finendo un barbaro che è caduto assieme al suo cavallo. A noi che abbiamo a mente un po' di rovesci imperiali chi ci rimanda alla mente? Una delle iconografie più tipiche del IV secolo d.C. ...

FTR.jpg

RIC 35 VIII Cyzicus AE2 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right.
Rev: FELTEMPREPARATIO Exe:
Γ/•SMKhttp://dirtyoldbooks.com/roman/sy/off.gif - Soldier spearing falling horseman. 351-354 (Cyzicus).

http://dirtyoldbooks.com


Pertanto nel periodo finale dell’Impero abbiamo il recupero dell’iconografia che abbiamo descritto in principio. Ma sul rovescio monetale degli FTR (la moneta per eccellenza di un periodo tribolato) il contesto è diverso. Non siamo come sui baltei in presenza di una scena dove il romano sta sopraffacendo dei barbari bensì il fante sta difendendosi abbattendo il cavaliere che evidentemente lo incalzava. O almeno così l’interpreto io ovvero che l’Impero ha finito la sua spinta espansiva e sta difendendosi dalla pressione cui è soggetto alle frontiere. Ovvero l’Impero (raffigurato con la veste di soldato romano) sta opponendosi alla carica dei barbari che lo incalzano, sperando nel RITORNO DI TEMPI FELICI (FEL TEMP REPARATIO). Ma probabilmente si tratta di una mia considerazione fuorviante perché in realtà il FTR con il barbaro caduto da cavallo è quasi un unicum nel genere. Infatti anche nel periodo tardo il barbaro (a piedi) viene travolto).  Ecco alcuni esemplari che riprendono il tipico schema del cavaliere romanoche travolge il barbaro sopraffatto.

severus aquileia_RIC_068a.jpg

Severus II Aquileia (Dirtyoldcoins.com)

costantino_aquileia_RIC_VI_082b.jpg

Constantinus Aquileia (Dirtyoldcoins.com)normal_Constantius_Gloria_Romanorum.jpg
 
 
Per cui possiamo concludere che in realtà la serie” FTR cavaliere che cade” non è lo specchio di un reale cambiamento di pensiero e di strategia militare bensì si limiti alla trasmissione al popolo del messaggio  “il Romano (sia esso un cavaliere o l’Imperatore) schiaccia il nemico”. Magari questo non incalzato fuori dai confini imperiali ma in realtà infiltrato più o meno profondamente nell’Impero e quindi minaccioso. Ma questo dettaglio, non di poco conto, non veniva considerato. L’importante era tranquillizzare il cittadino romano che il problema era sotto controllo. E lo ribadiva con una legenda rassicurante.
 
Ciao
Illyricum
;)
 
 
 
 
 
 
 
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Supporter
1 ora fa, Illyricum65 dice:

Non molto dissimile l’esemplare rinvenuto a Brescia nel 1826. Anche qui uno scontro tra cavalieri romani e barbari dalle folte barbe. Anche qui comandante a chioma scoperta (come nella moneta di Domiziano) forse per farsi riconoscere e quindi trascinare i soldati nella carica, anche qui i fanti romani calzano l’elmo.

 

 

balteo_brescia_2.jpg

balteo_brescia_terzodc.jpg

Si tratta comunque di una iconografia, quella del cavalliere che carica, non infrequente nei bassorilievi (specie funebri in onore di cavalieri)

sarcofagodialessandro-museoarcheolistanb

history-museum-constanta-romania-dobroge

cavtrace-mefra-revues-org.jpg

 Le ipotesi sulla funzione dei baltei sono 2:

 

 

  • ·         Parte di gruppi scultorei avente come soggetto una biga trainata da cavalli decorati con i baltei, appunto. La prova sarebbe costituita dalla presenza di altri frammenti bronzei e dalle unghie equine rinvenute assieme al balteo bresciano e nel 1928, nella medesima insula di Aosta.

     

  • ·         Onoreficenze concesse a generali o soldati che si erano distinti contro Daci o Pannoni. Il taglio di capelli rimanda, infatti, all'epoca traianea.

 

 

 

Ciao @Illyricum65

sto leggendo in maniera compulsiva! Questo post e' molto interessante e scritto benissimo. Mi sono fermato un attimo per riflettere.
A proposito di cavaliere che carica, mi e' subito venuto in mente il Sarcofago Grande Ludovisi di Palazzo Altemps a Roma. Allego un particolare dove si apprezza il comandante a capo scoperto con e con il braccio destro aperto, stessa tipologia illustrata da te con altri esempi: 

Grande_Ludovisi_Altemps_Inv8574_n8[1].jpg

Ora andrò avanti con la lettura.

Buona serata da Stilicho

Modificato da Stilicho
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15 minuti fa, Stilicho dice:

Ciao @Illyricum65

sto leggendo in maniera compulsiva! Questo post e' molto interessante e scritto benissimo. Mi sono fermato un attimo per riflettere.
A proposito di cavaliere che carica, mi e' subito venuto in mente il Sarcofago Grande Ludovisi di Palazzo Altemps a Roma. Allego un particolare dove si apprezza il comandante a capo scoperto con e con il braccio destro aperto, stessa tipologia illustrata da te con altri esempi: 

Grande_Ludovisi_Altemps_Inv8574_n8[1].jpg

Ora andrò avanti con la lettura.

Buona serata da Stilicho

Mamma mia che dimostrazione di perizia il Sarcofago Ludovisi! Ma come caspita riuscivano a "cesellare" le figure, colpendo anche la parte posteriore... la criniera del cavallo... i capelli... le volute della veste del cavaliere...

Spettacolo puro!

Illyricum

;)

 

Modificato da Illyricum65
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Ciao @Illyricum65 , caspita che lavoro che hai fatto ? una mini storia dell' esercito romano dalle origini alla fine .

Che altro aggiungere ? da parte mia solo una riflessione : la grandezza e il declino militare di Roma va pari passo con l' evoluzione della Legione , finche' la struttura della Legione romana rimase invariata o quasi , nessuna forza militare nemica vi si poteva opporre , certamente i Romani persero delle battaglie , fu normale , ma vincevano le guerre . Con Gallieno avviene la ristrutturazione dell' esercito romano , via i Senatori dal comando delle Legioni e ridimensionamento delle Legioni a vantaggio della Cavalleria , questo per una migliore mobilita' di spostamento ; le antiche Legioni di fine Repubblica e dell' alto Impero praticamente non esistevano piu' , se non ancora di nome ; con il passare del tempo anche il numero dei Legionari diminui' dagli originali 6.000 / 5.000 componenti , scendendo nel tempo fino ad arrivare a semplici Vessillazioni di 1.000 o meno uomini ; gli eserciti romani di eta' traianea composti di oltre 10 Legioni come nel corso delle guerre daciche sono ormai un ricordo militare .

La cavalleria , un tempo appannaggio delle classi abbienti romane , e' ora la forza principale ; ma questa rivoluzione dell' esercito romano fu dovuta a forza maggiore , la causa furono le continue invasioni barbariche , occorreva essere veloci negli spostamenti e il cavallo lo era rispetto al fante , il fante legionario ormai era diventato un limitaneo , cioe' una forza minore rispetto al cavaliere , stanziale lungo il confine .

Il mondo antico cambiava e con esso le antiche Legioni non piu' necessarie come in origine erano la forza espansiva d' urto inarrestabile di Roma . 

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6 minuti fa, Illyricum65 dice:

Mamma mia che dimostrazione di perizia il Sarcofago Ludovisi! Ma come caspita riuscivano a "cesellare" le figure, colpendo anche la parte posteriore... la crineira del cavallo... i capelli... le volute della veste del cavaliere...

Spettacolo puro!

Illyricum

;)

 

Si riesce a percepire (su marmo, notare) il movimento di ognuna delle molte figure, uomini e animali, in una scena drammatica e convulsa.

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Supporter

La FTR con "cavaliere disarcionato" e' davvero interessante: scene ricche di movimento nel piccolissimo spazio di una monetina. Concordo con te, penso che il messaggio fosse chiaro: tranquillizzare e rassicurare i cittadini; alla fine il Romano avrebbe prevalso sul Barbaro. La frequenza di tale tipologia, secondo me, ci fa capire come i cittadini romani fossero abituati alla presenza dei barbari, ormai presenti direttamente sul suolo imperiale.

Tornando alle monete, di questa tipologia ne esistono  grosso modo quattro varianti. Tutte hanno  in comune la presenza di un cavaliere ferito a morte da una lancia.  In realtà ne esistono anche altre tipologie intermedie e (come stato detto nelle due discussioni che allego, di cui una proprio tua), se si mettessero in fila uno vicino all'altro, sembrerebbe di vedere  una serie di fotogrammi successivi come in una brevissima sequenza.

Ciao.

Stilicho

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6 ore fa, Stilicho dice:

Ciao @Illyricum65

sto leggendo in maniera compulsiva! Questo post e' molto interessante e scritto benissimo. Mi sono fermato un attimo per riflettere.
A proposito di cavaliere che carica, mi e' subito venuto in mente il Sarcofago Grande Ludovisi di Palazzo Altemps a Roma. Allego un particolare dove si apprezza il comandante a capo scoperto con e con il braccio destro aperto, stessa tipologia illustrata da te con altri esempi: 

Grande_Ludovisi_Altemps_Inv8574_n8[1].jpg

Ora andrò avanti con la lettura.

Buona serata da Stilicho

Aggiungo, tornando al Sarcofago Ludovisi, che il condottiero presenta un particolare curioso. Sulla fronte compare una croce ad X che viene spiegata con l'iniziazione al Dio Mitra. E ciò mi rimanda alla mente con la X della Virtus Exerc costantiniana ... un rebus che mi appassiona e che non trova soluzione. Tornando al rilievo, si tratta dalle ipotesi formulate di Ostiliano o di suo fratello Erennio Etrusco.

File:Ostiliano, 253, 01.JPG - Wikipedia

E in effetti il ritratto richiama le fattezze di Ostiliano (anche qui con la X sulla fronte).

Quale sia dei due fratelli, i germani raffigurati (nel registro inferiore) sarebbero Goti.

Infine, la parte posteriore delle figure è ricavata a trapano.

Ciao

Illyricum

;)

 

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