L. Licinio Lucullo Inviato 26 Marzo, 2020 Condividi #1 Inviato 26 Marzo, 2020 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I17/13 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/33 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/34 Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
L. Licinio Lucullo Inviato 26 Marzo, 2020 Autore Condividi #2 Inviato 26 Marzo, 2020 Questo magistrato emette due denarî, uno come quattrumviro monetale e il successivo per decreto del Senato (come attesta la legenda S.C.). Queste monete (e l’aureo della stessa serie), stilisticamente di elevatissimo livello, sono le prime monete su cui Ottaviano si proclama divi filius e (quindi) Gaio Giulio Cesare egli stesso. Nell'iconografia di questa emissione si inneggia a Cesare e Ottaviano (al dritto) e si richiama la milizia e la distribuzione della terra, giustapponendo (al retro) insegne militari e attrezzi agricoli (vexillum, aquila legionaria, aratro e decempeda): soldati e contadini, come nella più antica retorica repubblicana. Un discendente omonimo di Tiberio Sempronio Gracco, a distanza di secoli, riesce così a erigere un monumento del suo grande avo senza offendere il potere vigente. Per ottenere questo risultato, in un'epoca in cui ormai dominano gli uomini forti della morente Repubblica, egli implicitamente accosta le distribuzioni di terre promesse da Cesare e Ottaviano a favore dei veterani con quelle deliberate a suo tempo da Gracco, paragonando così Ottaviano (tramite Cesare) a Gracco stesso. 2 Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
Ospite Inviato 26 Marzo, 2020 Condividi #3 Inviato 26 Marzo, 2020 Cornelia , madre dei Gracchi e figlia dell' Africano , ebbe finalmente pace per la ingiusta morte dei figli . Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
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