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Il denario anonimo. Puntata n. 2: iconografia


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Il denario anonimo: bellissima rappresentazione della forza di Roma.

Austera e serena, femminile addirittura, ma al contempo invincibile, quanto la carica di due déi che cavalcano uniti contro i mortali

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Oggi nel ritratto al dritto è quasi unanimemente riconosciuta la dea Roma, ma questa attribuzione non è sempre stata scontata. 

Mattingly, infatti, aveva proposto che la figura al dritto fosse Bellona, non Roma. Questa ricostruzione poggia sulla solida considerazione che un tempio a Bellona fu votato già da Appio Claudio e, come risulta da Plinio, nel 296 era stato già effettivamente consacrato, mentre un tempio a Roma (e quindi una personificazione della città) esisterà solamente a partire da Adriano, nel 135 d.C.

La dea veste un elmo grandioso: attico, alato, con visiera a becco e sormontato da un grifone. Non ha paragnatidi. 

Al Getty Villa di Malibu si conserva un elmo analogo, proveniente dalla Magna Grecia e datato al 350-300 a.C. (fotografia sotto, tratta da wikicommon). La visiera è decorata a corona anziché a becco e ha i paragnatidi incernierati; per il resto, ricorda da vicino quello del denario.

 

Il grifone è così descritto dal Gnecchi: "Un Leone alato con testa d'Aquila ornata da una cresta, costituisce il Grifone, animale mitologico sacro ad Apollo. Diversi paesi, l'India, l'Assiria, la Persia, la Scizia, l'Etiopia, e fors'anche qualche altro, se ne contendono l'origine ... Il Grifone non è di indole perversa. Avido dell'oro era preposto nei templi alla guardia dei tesori, insidiati da giganti e da mostri maligni. Forse in tale qualità simboleggia la lotta fra i credenti e gli infedeli, e forse la sua figura orna talvolta i troni, quasi a custodia della fede e dei tesori."

 

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Inviato

Al retro sono raffigurati i Dioscuri, colti nel momento di trascinare l'esercito di Roma alla vittoria alla battaglia del Lago Regillo (https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_lago_Regillo). Questa immagine riprende l’iconografia di un octobolo dei Bruzzi della fine della guerra contro Pirro (quando essi erano alleati di Roma), ma con impostazione più guerresca (con le lance in resta, anziché la mano alzata). Questa scelta vuole forse rimarcare (Coarelli, Argentum signatum, 2013) una specie di rapporto mitico tra Bruzzi e Romani (mediante un parallelismo fra la battaglia della Sagra con quella del Lago Regillo) e e varrebbe, allora, come una promessa di riscatto rivolta ai cittadini di Locri e quanti altri, come loro, cercavano di resistere alle pressioni belliche di Annibale (occorre ricordare che nel 215 a.C. Locri aveva deciso di opporsi ad Annibale; convinti da Annone avevano poi capitolato, ma non prima di aver fatto mettere in salvo la guarnigione romana)

 

I Dioscuri ancora vegliano su due colli sacri di Roma, il Campidoglio (là portati dal tempio che avevano nel Circo Flaminio - https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_del_Campidoglio) e il Quirinale (provenienti in questo caso dalle terme di Costantino - https://it.wikipedia.org/wiki/Fontana_dei_Dioscuri)

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Inviato

Una curiosità: dopo la battaglia del Lago Regillo, i Dioscuri si recarono al Foro, a portare la lieta novella ed abbeverare i loro cavalli in una fonte là allora esistente.

Per commemorare questa miracolosa apparizione al centro dell'Urbe, la fonte fu adornata di una vasca in granito, che veniva a trovarsi nei pressi della Curia Julia.

 

La stessa vasca in granita che, rinvenuta secoli dopo, si trova ora al Quirinale, in mezzo alle due statue degli stessi Dioscuri

 

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Ricordo che proprio piccole differenze nell'iconografia permettono di differenziare i denari anonimi. Qui trovate un bel manuale, fatto dall'impareggiabile #Rapax:

 

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Inviato

DE GREGE EPICURI

D'accordo su tutto, ma non sulla "Dea Roma". Che prove ci sono che nel 3° secolo a.C. esistesse un culto per la "dea cittadina"? Nella letteratura latina non ricordo niente del genere. Ma forse esistono dei dati archeologici che non conosco.


Inviato (modificato)

Hai ragione. In effetti, una testa femminile (con elmo frigio) compare molto presto nella monetazione della Repubblica (semisse RRC 19/2, asse RRC 21/1, la bellissima didracma RRC 22/1, tressis, dupondio e asse RRC 24/1, 24/2 e 24/3, cosiddetta "mezza litra" RRC 26/4, asse RRC 27/5).

 

Resta da dimostrare, però, che si tratti effettivamente della dea Roma!

 

 

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Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato

Non conosco attestazioni archeologiche, ma proprio la numismatica ci restituisce due evidenze che Roma venisse già raffigurata come persona con fattezze umane.

Una è il bellissimo denario RRC 287/1, correntemente datato al 115 a.C.

E' vero, anche qui non ci sono prove che si tratti di Roma: ma chi altri potrebbe essere la giovane guerriera che, dopo aver travolto innumerevoli eserciti nemici (= mucchio di scudi),  contempla i giorni della sua fondazione (= volo di uccelli e lupa che allatta)?

Io leggo in questa bellissima raffigurazione la dolce malinconia dell'adulto che, raggiunto il culmine della propria forza e potenza, si concede un momento per ricordare da quali umili origini provenga.

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Inviato

Ma c'è di più e di meglio.

Locri Epizefiri fu fondata da coloni greci giunti in territorio calabrese all'inizio del VII secolo. Nel 280, in attuazione di un patto di alleanza con Tarentum, si schierò con Pirro, ma nel 275 concluse un trattato di alleanza con Roma e lo celebrò con l'emissione di uno statere, che quindi necessariamente si data alla prima metà del III secolo.

 

Ebbene, su quello statere, eccezionale testimonianza, la dea Pistis, una personificazione assimilabile alla fides romana, garante dell'integrità dei foedera, porge una corona a una giovane armata di scudo: Roma!

L'identificazione delle due donne è sicura, comparendo le legende in lettere greche.

E se Pistis era una dea, cos'altro poteva essere, almeno a fini simbolici (se non proprio nel credo religioso), Roma?

 

 

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Inviato

Chiudo questa bella immagine.

So bene che si tratta di un riadattamento del 1593 di una statua di Atena, rappresentava tutt'altro, ma la dea che veglia sull'Urbe e sull'Orbe dalla cima del sacro colle capitolino mi ha sempre affascinato.

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Inviato
16 ore fa, L. Licinio Lucullo dice:

Oggi nel ritratto al dritto è quasi unanimemente riconosciuta la dea Roma, ma questa attribuzione non è sempre stata scontata. 

Mattingly, infatti, aveva proposto che la figura al dritto fosse Bellona, non Roma. Questa ricostruzione poggia sulla solida considerazione che un tempio a Bellona fu votato già da Appio Claudio e, come risulta da Plinio, nel 296 era stato già effettivamente consacrato, mentre un tempio a Roma (e quindi una personificazione della città) esisterà solamente a partire da Adriano, nel 135 d.C.

La dea veste un elmo grandioso: attico, alato, con visiera a becco e sormontato da un grifone. Non ha paragnatidi. 

Al Getty Villa di Malibu si conserva un elmo analogo, proveniente dalla Magna Grecia e datato al 350-300 a.C. (fotografia sotto, tratta da wikicommon). La visiera è decorata a corona anziché a becco e ha i paragnatidi incernierati; per il resto, ricorda da vicino quello del denario.

 

Il grifone è così descritto dal Gnecchi: "Un Leone alato con testa d'Aquila ornata da una cresta, costituisce il Grifone, animale mitologico sacro ad Apollo. Diversi paesi, l'India, l'Assiria, la Persia, la Scizia, l'Etiopia, e fors'anche qualche altro, se ne contendono l'origine ... Il Grifone non è di indole perversa. Avido dell'oro era preposto nei templi alla guardia dei tesori, insidiati da giganti e da mostri maligni. Forse in tale qualità simboleggia la lotta fra i credenti e gli infedeli, e forse la sua figura orna talvolta i troni, quasi a custodia della fede e dei tesori."

 

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Ciao @L. Licinio Lucullo , ottimo l' argomento trattato ; sono tra quelli che dubitano che la testa al dritto rappresenti ROMA , mi sentirei piu' di unirmi alla tesi di Mattingly che vi vede rappresentata Bellona e non Roma per i motivi addotti , anzi mi spingerei ancora oltre ipotizzando che la testa rappresenti Vica Pota , https://it.wikipedia.org/wiki/Vica_Pota , antica dea di origine forse etrusca o italica , che rappresentava la Vittoria e la conquista di territori nemici .

Il copricapo o elmo che copre la testa , avendo le ali ai lati , bene si adatterebbero ad una Vittoria , mentre il Grifone rappresenterebbe la lotta contro i nemici .

Inviato

Discussione per me molto interessante : qualcosa su Locri, Dioscuri e battaglia della Sagra si trova in "Locri epizefiria e le sue monete" 30-Giugno-2019


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