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IGNORED

Collezionare monete del Triveneto


Risposte migliori

Questa è una bella domanda. In questa tipologia molte cose probabilmente erano scelte dall'incisore per motivi ornamentali, ma non escludo una scelta per motivi di controllo dell'emissione. Non avendo documentazione scritta difficilmente riusciremo a rispondere a questa domanda.

Arka

Diligite iustitiam

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Denaro ottoniano

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buongiorno. Provo ad inviarvi la foto dell'aquilino per Verona, sono tutte foto caricate anni fa, in questo momento non ho l'accesso agli originali e nemmeno ai volumi di riferimento.

Se non si riesce a vedere niente portate pazienza.  Grazie

166-Vr   01023a00.jpg

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Contea di Gorizia

Zecca: Lienz

Alberto I (II) (1274/5-1304)

Denaro scodellato

Peso: 0,99 g  Diametro: 21 mm

D/ + ALBERTVS (rosetta) COMES, leone andante a s.

R/ + GORICIE (rosetta) DE LVONZE, rosa a sei petali

Rif.: Passera 6; CNI VI, 10; Rizzolli Li 9

Nel 1271 i Conti Mainardo II e Alberto II decisero di dividersi. Al primo andò la Contea del Tirolo e al secondo la Contea di Gorizia. Alberto I riattivò la zecca di Lienz, che aveva già coniato monete del tipo di Pellegrino II (illustrato nei post precedenti) tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo. Qui è rappresentato un denaro di Alberto che continuando la tradizione ricorda molto i denari di Aquileia. Il leone rappresentato sul dritto è tuttora il simbolo di Gorizia e nel medioevo era uno degli animali araldici più rappresentati insieme all'aquila. La rosa del rovescio potrebbe invece essere legata all'abbazia di Rosazzo a cui i Conti di Gorizia erano particolarmente legati.

Arka

Diligite iustitiam

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ANTONIO e BARTOLOMEO della Scala ( 1375 - 1381 ) soldo

cat. Rizz/pigozzo CNV-vr 38

nel campo al D/ elmo alato con testa di cane rivolta verso sinistra

Al rovescio - mezzobusto frontale con aureola e mitra

188-Vr   01027a00.jpg

188-Vr   01027r00.jpg

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1 ora fa, ottone dice:

ANTONIO e BARTOLOMEO della Scala ( 1375 - 1381 )

Restando nella Signoria di Antonio e Bartolomeo qui un modesto "Quattrino".

D/ BTOLOMEUS – Scala (con punto sotto il 1° e 3° piolo)
R/ ANTONIUS – Croce Patente

Rizzolli-Pigozzo - Corp.Numm.Ver. - Vr39

11.jpg

12.jpg

Modificato da Bassi22
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PERIODO IMPERIALE

Massimiliano l ( 1509 - 1516 )  bagattino senza data ( ante 1516 )

met. rame

D/ DUX . AVSTRIAE - aquila bicipite coronata

R/ S . ZENO . PROTEC . VERONAE - santo senza aureola

cat Rizz./Pigozzo  C.N.V vr 55a

240-Vr   01038a00.jpg

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     1722133118_PLS34(13)D.jpg.ccfa9d6fd09671278291c0ebd2c81ea4.jpg       1458314353_PLS34(13)R.jpg.c160932fcbc2192d6183eee77b94c3db.jpg

 

Signoria di Padova

Francesco I da Carrara (1355-1388)

Grosso carrarino (1355-1378)

Argento

D/ (globetto) FRACISI (globetto) DE (globetto) KRARIA (globetto), carro schiacciato, ai lati F - F

R/ (anello con globetto) S (globetto) PROS - DOCIMVS (globetto), S. Prosdocimo stante di fronte, benedice con la mano destra e regge il pastorale con la sinistra, in campo a s. lettera P

Rif.: Passera 107; CNI VI, 40

Con i carrarini di Francesco I lo stemma di famiglia invade tutto il campo del dritto. E' una rappresentazione della potenza a cui il Signore di Padova mirava. Sul rovescio è ancora presente il patrono Prosdocimo. E' rappresentato in piedi, benedicente e con il pastorale. Al suo fianco la lettera indicante lo zecchiere responsabile della coniazione. In questo caso è indicato dalla lettera P. Il peso di questi carrarini è in calo riepetto ai precedenti di Jacopo II e si attesta intorno a 0,95 grammi con 18 millimetri di diametro.

Arka

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Spostiamoci nuovamente a Merano, e qui un "Quattrino", però di non semplice catalogazione, vista la scarsa conservazione.

Con l'aiuto di alcuni amici l'avevamo ricondotto a Leopoldo IV d'Asburgo, ma sono ben accette tutte le eventuali osservazioni.

Paolo 

MeranoA.jpg

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Spostiamoci nuovamente a Merano, e qui un "Quattrino", però di non semplice catalogazione, vista la scarsa conservazione.
Con l'aiuto di alcuni amici l'avevamo ricondotto a Leopoldo IV d'Asburgo, ma sono ben accette tutte le eventuali osservazioni.
Paolo 
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Si è un Leopoldo
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Sul dritto, quello con la croce, si legge + LVPO (rosetta) LDVS. La foto andrebbe capovolta. Credo che per legenda e per il tipo di rosette sia effettivamente Leopoldo IV.

Arka

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Salvadanaio fatto di argilla con monete: Vierer / Quattrini della zecca di Merano.
Rinvenuto nel 1988 a Volders un comune nel distretto di Innsbruck.
Oggi le monete sono conservate al Tiroler Landesmuseum.

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FB_IMG_1585754190791.jpg

Merano
Federico IV 1406-1439
quattrino (di secondo tipo) o vierer
DVX FRIDRICVS o similare
COMES TIROL

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Comune di Treviso

Enrico II di Gorizia (1319-1323)

Denaro piccolo

Mistura

D/ + COMES GOR (globetto), croce patente in cerchio di perline

R/ + TARVISIVM, in cerchio di perline.

CNI VI, 10

La zecca di treviso ebbe una certa importanza durante il periodo carolingio. Riprese le coniazioni nel XIV secolo con i primi denari piccoli coniati al tempo della Repubblica. Nel 1319 il potere passò al vicario imperiale Enrico II Conte di Gorizia che fece coniare grossi aquilini e denari piccoli a proprio nome.

Arka

Diligite iustitiam

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buongiorno. Adesso vorrei sottoporvi a una curiosità per la zecca di Verona.

Denaro periodo scaligero ( post 1327 - ante 1375 )  denaro piccolo con VE in nesso..

almeno dovrebbe essere cosi', ma come potete notare dalla foto la moneta è stata coniata con- VERONA/VERONA - sia sul diritto che sul rovescio. Chiaramente è passata inosservata, anche perchè trattasi di un denaretto relativamente comune.

Falso d'epoca?

La moneta è di argento molto basso, comunque tipico dell'ultimo periodo e le due faccie non sembrano perfettamente uguali ( conio di icudine battuto due volte ).. ma mi rimane la curiosità e volevo proporvela.

163-Vr   01074a00.jpg

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