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Inviato

Purtroppo non sono bravo con il computer. :unknw: Quindi posso solo cercare di spiegarmi a parole.

Allora il problema è la crocetta che si trova al'inizio della legenda del dritto (quello della croce) della moneta che al rovescio ha Sant'Ermacora imberbe (Bernardi 43). Nella moneta postata da Alessandro ( @chievolan ) nel post 272 la legenda del dritto parte a ore 3. Ed è lì che c'è lo spazio tra il braccio della croce e la B. Spero di essere stato chiaro... :blush:

Il bello di questa collezione sono proprio questi piccoli particolari. Se ci si addentra si scopre un mondo...

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato (modificato)
10 minuti fa, Arka dice:

Se ci si addentra si scopre un mondo...

Visto, grazie. Prima confrontavo, erroneamente, il 271 con 272, mentre era solo il 272 interessato dalla tua osservazione.

Altro confronto (con punto e senza punto) c'era nei due "dritti" del post 270. ?

Modificato da Bassi22

Inviato

Oggi questa discussione compie un mese. 246 risposte e più di 4.500 visualizzazioni sono un bel traguardo. Non avrei mai pensato che avremmo raggiunto questi numeri. E quindi vorrei ringraziare tutti coloro che hanno attivamente partecipato e tutti coloro che hanno letto i nostri post. Ovviamente non finisce qui e spero che tutti continuino a scrivere e a leggere con la stessa passione.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato

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Contea di Gorizia

Enrico II - Minore età di Giovanni Enrico (1304-1338)

Denaro

Argento

D/ + hANRIC' COMES GORIC', stemma trinciato con leone rampante e due sbarre

R/ MONETA : DE : LVONZE :, rosa a sei petali

Rif.: Passera 17; CNI VI, 9; Rizzolli Li 30

Qui è rappresentato il denaro di Enrico II di Goriza (1304-1323) e al periodo della minore età di Giovanni Enrico (1323-1338). In alcuni testi questa emissione con due sbarre è assegnata al solo periodo di Giovanni Enrico, assegnando a Enrico II l'emissione con tre sbarre. Sul dritto la legenda circonda uno scudo con lo stemma di famiglia e sul rovescio la ricorrente rosa a sei petali.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato

bello come esemplare. Sul rovescio ha la stessa rosa a sei petali presente nel denaro della zecca di Trieste.. peccato che non posso postarlo, per mancanza della foto.


Inviato

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Eccolo il denaro di Arlongo vescovo di Trieste rappresentato nel consueto modo sul dritto. Al rovescio la rosa che in realtà di petali ne ha otto (rif.: Bernardi AR).

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato

Sempre di Arlongo..

Zecca di Trieste ( 1254 - 1280 )

Denaro -  stella a sei punte

Prov. num. " Giulio bernardi " Trieste

 

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Inviato
5 ore fa, Arka dice:

@chievolan Sulla mancanza del punto nell'esemplare barbuto non ci sono dubbi di sorta. Invece ne ho sull'esemplare imberbe, quello del post 272, Bernardi 43. Di questa emissione ho visto tanti esemplari e tutti avevano la crocetta. Anche tutti gli esemplari della collezione reale le hanno. Certo è sempre possibile un nuovo esemplare inedito. Tuttavia quello del post 272 mi pone alcuni dubbi, ma in mano forse sarebbe diverso. Sono due: lo spazio tra il braccio e la B e l'ombra che è presente proprio in quel punto. Lo spazio è quello giusto per la crocetta e l'ombra è proprio nello spazio della crocetta. Quindi l'impressione è che la crocetta non sia ben riuscita nella coniazione, ma che sia presente.

Arka

Diligite iustitiam

L’esemplare del Post 272 è certamente senza crocetta. 

Convengo che alle volte la crocetta risulta voci visibile perché “coperta” dalla B , ma no è questo caso. 


Inviato

Grazie Alessandro, sicuramente potendola guardare in mano puoi esserne sicuro. Così abbiamo una variante in più. :good:

Arka

Diligite iustitiam


Inviato (modificato)

Zecca di Treviso

Enrico II di Gorizia ( 1319 - 1323 )

Grosso - Aquilino

A.G

prov. " Arka numis. srl "

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Modificato da ottone
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Inviato (modificato)
1 ora fa, ottone dice:

Zecca di Treviso

Enrico II di Gorizia ( 1319 - 1323 )

@ottone, Complimenti, è una moneta molto ma molto bella. Non capisco bene se l'aquila è attraversata da una leggera piegatura (sembrerebbe di no, visto che sul verso non sembra esserci), o se è un effetto della foto in corrispondenza dei segni della Croce presente, appunto, sul verso. In ogni caso nulla toglie, a mio parere, alla sua bellezza.

Paolo

Modificato da Bassi22

Inviato

E' sempre un piacere vedere questa moneta. :blush: E' un'altra imitazione del grosso aquilino di Merano coniata nel periodo in cui Treviso si era donata all'imperatore. In qualità di vicario si era insediato Enrico II di Gorizia, sempre quello del denaro visto poco sopra.

@Bassi22 L'effetto croce incusa è dovuto alla coniazione che portavia un po' di metallo facendo appunto apparire una croce sopra l'aquila. All'inzio di questa discussione lo stesso fenomeno appariva nei grossi aquilini di Padova.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
3 minuti fa, Bassi22 dice:

@ottone, Complimenti, è una moneta molto ma molto bella. Non capisco bene se l'aquila è attraversata da una leggera piegatura (sembrerebbe di no, visto che sul verso non sembra esserci), o se è un effetto della foto in corrispondenza dei segni della Croce presente, appunto, sul verso. In ogni caso nulla toglie, a mio parere, alla sua bellezza.

Paolo

È la “mancaza” di impressione del conio in corrispondenza della croce. 


Inviato

Grazie per i complimenti... e grazie a Artur per avermela ceduta.


Inviato

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Patriarcato di Aquileia

Bertrando di San Genesio (1334-1350)

Denaro (1338 ? - 1350)

Argento

D/ BERTR - ANDVS (globetto) P (globetto), la Beata Vergine seduta con il Bambino

R/ (croce) AQVIL - EGENS (globetto), aquila ad ali spiegate con B sul petto

Rif.: Passera-Zub 193; CNI VI, 6; Bernardi 47

Questa è un altro denaro di Bertrando. Sul dritto è rappresentata in una tenera scena la Beata Vergine che tiene in braccio il Bambino, che accarezza la guancia della Madre. Sul rovescio un aquila con la lettera B sul petto.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato

Complimenti a tutti per questa discussione, veramente interessante e bellissime le monete proposte ! 

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Awards

Inviato

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Questo invece è il mezzo denaro (rif.: Passera-Zub 199; CNI VI, 18; Bernardi 48). La differenza oltre che nel peso, che è di circa 0,50 grammi per 16 millimetri di diametro, è anche iconografica. Infatti la Beata Vergine è rappresentata con il Bambino, ma solo con il busto, anzicchè a figura intera. Anche sul rovescio l'aquila è differente e senza la lettera B.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato (modificato)
1 ora fa, Arka dice:

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Questo invece è il mezzo denaro (rif.: Passera-Zub 199; CNI VI, 18; Bernardi 48). La differenza oltre che nel peso, che è di circa 0,50 grammi per 16 millimetri di diametro, è anche iconografica. Infatti la Beata Vergine è rappresentata con il Bambino, ma solo con il busto, anzicchè a figura intera. Anche sul rovescio l'aquila è differente e senza la lettera B.

Arka

Diligite iustitiam

E se non ricordo male, questa è proprio l'aquila scelta come simbolo della regione Friuli Venezia Giulia.

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Modificato da gigetto13
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Supporter
Inviato
E se non ricordo male, questa è proprio l'aquila scelta come simbolo della regione Friuli Venezia Giulia._20200422_185920.JPG
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l’antico stemma della Patria del Friuli era un’aquila araldica di color oro in campo blu. L’esemplare più famoso e antico è esposto nel Museo del Duomo di Udine, ed era appartenuto al Patriarca Bertrando di Saint Geniès.

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Awards

Inviato
23 minuti fa, ak72 dice:


l’antico stemma della Patria del Friuli era un’aquila araldica di color oro in campo blu. L’esemplare più famoso e antico è esposto nel Museo del Duomo di Udine, ed era appartenuto al Patriarca Bertrando di Saint Geniès.

 

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Infatti, la ricordo, mio papà faceva la guida volontaria proprio lì (alla base del campanile ottagonale, un piccolo ma meraviglioso museo), al di là dei colori, è sicuramente non casuale la somiglianza con l'aquila sul denaro dello stesso Bertrando

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Inviato

Continuando con Aquileia ecco il primo denaro di Giovanni di Moravia (1387-1394).

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D/ IOANES (crocetta) PATRI(AR)CA (rosetta) AQVI, aquila tessellata di Moravia

R/ (rosetta) S (stella) hERMAChORAS (anello con globetto), Sant'Ermacora seduto sul faldistorio

Rif.: Passera-Zub 262; CNI VI, 1; Bernardi 62

Il denaro qui illustrato ha sul dritto l'aquila di Moravia (d'azzurro con aquila a scacchi di rosso e d'argento) e sul rovescio Sant'Ermacora seduto con il pastorale. Di questa moneta esistono alcune varianti.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato (modificato)

Ed ecco il secondo denaro di Giovanni di Moravia.

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Su questo denaro è rappresentato un elmo sopra uno scudo con l'aquila, il tutto tra due rosette e sul rovescio il busto frontale di Sant'Ermacora (rif.: Passera-Zub 269; CNI VI, 14; Bernardi 63). Anche in questo caso ci sono alcune varianti.

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka
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Inviato (modificato)
Il 5/4/2020 alle 15:27, Arka dice:

       2010396669_Arka14D.jpg.d37dfd175bd6e30d63b970acd1c54f6e.jpg       372421608_Arka14R.jpg.31d000b3f990c80b52ab969dbc4172c3.jpg

 

Regno d'Italia

Ottone I - Ottone II (962-983)

Zecca Verona

Denaro

Argento

D/ OTTO INPERATOR, croce in cerchio

R/ VE // RO, ai lati N - A, croce in cerchio

Rif.: CNI VI, 13

Il denaro a bordo rialzato dei primi Ottoni pesa circa 1,30 grammi e ha 21 millimetri di diametro. Sul dritto la legenda è incisa a mano sul conio e sul rovescio ha un andamento molto curioso. Si potrebbe dire che la legenda del rovescio va letta come il segno della croce: in alto, in basso, a sinistra e a destra. Il bordo è largo e alto. Interessante è il confronto con il contemporaneo denaro dei primi Ottoni della zecca di Venezia che è possibile vedere nella discussione ''Collezionare monete di Venezia'' nella sezione di competenza.

Arka

Diligite iustitiam

..Dopo il denaro di Ottone I o II postato parecchi post fa, ecco quello di Ottone III sempre per Verona.

Zecca di Verona

Ottone III ( 983 - 1002 ) - di peso ridotto

cat. C.N.V. vr13e

prov. ex " numism. Eugenio Fornoni " Verona

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Modificato da ottone
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Inviato

Grazie @ottone per questo ulteriore pezzo da novanta. Per molto tempo questo denero fu considerato come il risultato di una tosatura del largo bordo presente sui denari di Ottone I-II. Ma non può essere perchè in quei denari non è mai presente il cuneo ben visibile in mezzo alla croce sul lato di VERONA.

Arka

Diligite iustitiam

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