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Il messaggio nascosto nella monetazione di Gregorio: il libro aperto o chiuso.
"La cattedrale contiene nelle sue sculture e nella sua geometria l'alfabeto necessario per decifrare il Libro di cui è l'incarnazione. Libro aperto, perché offerto agli occhi di tutti; libro chiuso, perché il nostro pensiero e la nostra vita devono essere in armonia con il messaggio della cattedrale, se vogliamo riuscire a percepirlo" CHRISTIAN JACQ.

Nella moneta, indicata da Bernardi al n° 18, il fatto che il libro sia aperto o chiuso ha un senso simbolico, che come dice all'autore non doveva sfuggire ai contemporanei. Gregorio il 24 ottobre 1251 riceve dal papa Innocenzo IV la nomina a patriarca d’Aquileia, sede rimasta vacante in seguito alla morte di Bertoldo di Andechs (23 maggio 1251), ma deve attendere sino all’agosto del 1256 per avere la consacrazione episcopale, mantenendo nel frattempo la qualifica di “electus” (fu il primo ad essere eletto tramite l’esercizio del diritto della riserva papale). Il libro chiuso racchiude un messaggio diretto sia al capitolo, da sempre diviso su quest'elezione, a mettere da parte l'antagonismo, che al popolo del Friuli: senza “la verità ancora celata”, ovvero la figura patriarcale, il fedele non può compiere il proprio percorso spirituale. La rappresentazione del libro aperto indica che la conferma di Gregorio a patriarca (la moneta riporta la leggenda ELECTVS), darà una guida (naturalmente anche politica) “aperta” ad essere strumento per la salvezza del suo popolo (la verità rivelata: cattedra di insegnamento del Verbo).

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17 minuti fa, ak72 dice:

Il messaggio nascosto nella monetazione di Gregorio: il libro aperto o chiuso.

Grazie Andrea, è sempre bello leggere questi "sottili" passaggi della storia.

Paolo


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..Visto che si è parlato di Bertoldo di Andechs

Zecca di Aquileia

Bertoldo di Andechs ( 1218 -1251 )

Denaro

prov. ex " num. Eugenio Fornoni " Verona

 

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..Visto che si è parlato di Bertoldo di Andechs
Zecca di Aquileia
Bertoldo di Andechs ( 1218 -1251 )
Denaro
prov. ex " num. Eugenio Fornoni " Verona
 
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A Udine, al di sotto del palazzo del Luogotenente veneto tuttora definito «castello», rimangono diversi resti archeologici riemersi nei decenni scorsi come le fondamenta di una torre a base triangolare.
Presso la Biblioteca civica “Vincenzo Joppi” di Udine è conservato un disegno acquerellato, generalmente datato al XVII sec. raffigurante “a volo d’uccello” la porzione urbana un tempo racchiusa entro la cosiddetta “seconda cerchia” – corrispondente grossomodo all’odierno centro storico – vista da ovest) : il castello è rappresentato da un’alta torre a tre lati fiancheggiata da un edificio cupolato (considerando la posizione, dovrebbe trattarsi della chiesa castrense) entro la più interna di due cinte di mura, ognuna dotata di almeno due “torrette". _20200416_182957.JPG_20200416_182928.JPG
Grazie Andrea, è sempre bello leggere questi "sottili" passaggi della storia.
Paolo

Purtroppo non si tratta di storia ma di supposizioni [emoji20]
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A proposito di libri aperti e chiusi, il primo ad averli entrambi è Volchero di Erla. L'esemplare postato a pag.9 di questa discussione ha il libro chiuso. Ma c'è anche il conio con il libro aperto. Un altro personaggio che usa entrambi i libri è Arlongo nell'emissione con la colomba. L'esemplare della pag. 8 di questa discussione ha il libro aperto.

Arka

Diligite iustitiam

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Il 14/4/2020 alle 21:01, Faletro78 dice:

Tutti noi abbiamo ragione e tutti noi abbiamo torto... nessuno conosce il mercato del futuro. Negli ultimi 10 anni è cresciuta ovunque nel mondo e per tutte le monete la ricerca del Fdc e di pari passo gli slab dei vari enti internazionali si sono rapidamente diffusi. Dal punto di vista economico è un sistema che appoggio per monete di un certo tipo e relativamente recenti certo che la moneta non può assolutamente essere " goduta " dal possessore numismatico. Trovo inutile e molto spiacevole personalmente che si vadano a slabbare monete medievali o in generale antiche o precedenti al XVIII secolo. Ciò non toglie che in caso di qualità eccezionale e di vendita anche a queste lo slab possa dare un surplus finanziario. 

Fossi solo un collezionista di monete medievali forse accetterei monete slabbate. Sicuramente ne sarei indifferente se fossi un investitore.

Come studioso di monetazione medievale non ne vorrei mai avere una.

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8 ore fa, Arka dice:

Interessanti differenze nell'incisione della figura di Gregorio. In quello postato da me sono visibili i piedi, mentre in quello di @ottone la veste li ricopre completamente. Anche il giglio nella moneta superiore è sottile, mentre nell'altra è più corposo, pur tenendo conto delle schiacciature. Due incisioni diverse...

Arka

Diligite iustitiam

Credo Artur che sia la tua a costituire una eccezione, con il patriarca con grandi piedoni.

I piedi ci sono sempre, anche se spesso indicati da un solo punto e spesso "nascosti" dal cerchio perlinato1071033540_Gregoriogigliopiccolo.JPG.40a6d62ee70dfb4c15be29ddfd9d6c7b.JPG

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Quindi la vera variante è nella moneta di Artur.. mi viene da dire di zecchiere diverso?.. o semplicemente un adeguamento a nuove disposizioni ?.. domande forse senza risposta, ma la cosa intrigante è proprio questa..


Inviato

Sono andato a vedermi i pezzi della collezione reale. L'emissione di Gregorio eletto con le due figure ha sempre evidenti i due piedi e infatti sono ben visibili anche nell'esemplare postato da @ottone. L'emissione con il giglio è più complessa. A mio avviso in alcuni casi la veste copre completamente i piedi. In altri i piedi sono, come detto da @chievolan , due globetti sotto la veste. In un solo caso, con conio identico al mio ovvero quello citato nel riferimento, i piedi sono in bella evidenza. Credo che tutto questo dipenda dalla volontà e dalla capacità dell'incisore e non da questioni della zecca.

Arka

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Questo potrebbe rappresentare un'evoluzione stilistica del conio, spostandone la coniazione all'ultimo periodo ..?


Inviato

Ecco un altro esemplare con i piedi appena accennati. La variante è nella lettera S che non è coricata e nei due globetti al lato della testa. Mi sembra dello stesso conio dell'ultimo esemplare sulla destra postato da @chievolan  . Per quanto riguarda la domanda di @ottone  sulle differenze stilistiche, credo che queste differenze siano date da due incisori diversi. Per vedere se hanno lavorato in contemporanea o uno in seguito all'altro si dovrebbe fare uno studio per coni e vedere se ci sono delle sequenzialità. 

       2076240133_Arka60D.jpg.a8d0436b134670c772aaa7b9e98ea3f2.jpg       389449996_Arka60R.jpg.bfb5f213a8aea383a75ce47037aa59c6.jpg

 

Arka

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Per concludere i denari di Gregorio di Montelongo manca quello con la croce.

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Rif.: Passera-Zub 70; CNI VI, 32; Bernardi 21

Arka

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Patriarcato di Aquileia

Raimondo della Torre (1273-1299)

Denaro (1273-1277)

Argento

D/ (globetto) RAIMO - NDV' PA (globetto), il Patriarca seduto sul faldistorio con libro e croce patriarcale

R/ (globetto) AQVILE - GENSIS (globetto), torre merlata

Rif.: Passera-Zub 95; CNI VI, 19; Bernardi 27

Dopo un interregno durato quattro annia Gregorio succede Raimondo della Torre, membro della potente famiglia milanese. Il suo primo denaro al dritto rappresenta il Patriarca in modo tradizionale e sul rovescio lo stemma di famiglia, una torre merlata.

Arka

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Zecca di Aquileia

Filippo D'Alecon ( 1381 - 1387 )

Denaro   ag. gr. 0,70

cat. Ber. 60

prov. Ex " Numism. Eugenio Fornoni " Verona

 

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Questo è il secondo denaro di Raimondo della Torre.

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La seconda emissione di Raimondo ha sul dritto la Vergine seduta con il Bambino e al rovescio un'aquila ad ali spiegate e la testa rivolta a s. La Vergine ricorda quella rappresentata sui grossi di Pisa.

Arka

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..bellissima la testina dell'aquila, il conio è affondato di piu' da quella parte


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In generale sono monete sempre con delle leggere schiacciature di conio vista la sottilissima lamina sulla quale sono coniate. Trovarne una perfetta sia sul dritto che sul rovescio è praticamente impossibile... :unknw::rolleyes:

Arka

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..direi che è una gran bella conservazione.

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Il terzo denaro di Raimondo ha i bastoni decussati.

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Arka

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L'ultimo denaro di Raimondo ha le chiavi e le torri.

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Arka

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Inviato

Zecca di Aquileia

Ottobono dè Razzi ( 1302 - 1315 )

Denaro - ag.  - gr. 0,98

cat. Bern. 34

Prov. Numism. " Eugubium"- Gubbio ( PG )

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Inviato (modificato)

Zecca di Trieste

Volrico De Portis ( 1233 - 1254 )

Denaro

Prov. Num. " Giulio Bernardi " Trieste

 

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Modificato da ottone
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Zecca di Aquileia
Volrico De Portis ( 1233 - 1254 )
Denaro
Prov. Num. " Giulio Bernardi " Trieste
 
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TRIESTE
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Inviato

,,Hai ragione.. pensato Trieste e scritto Aquileia

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Inviato

..Chiedo se possibile correggere.. Grazie


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